Omar di Felice in Lapponia

Camoscio delle Dolomiti

Apprendista Scalatore
21 Aprile 2004
2.159
141
42
Nettuno (Roma)
www.omardifelice.it
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Cervelo R3 - Shimano Dura Ace 2010
Posto anche qui...

Ecco i link alle aste per poter entrare a far parte della mia prossima avventura Lappone: la strada fino a Capo Nord!

Il vostro logo/frase/sponsor finirà nel documentario che verrà realizzato e che andrà in onda su SKY. Inoltre la tappa sarà personalizzata e i vostri riferimenti saranno sempre presenti sui canali di comunicazione ufficiali.

Dopo il successo si ripete l'iniziativa già sperimentata per l'impresa #cimedellaleggenda

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AUCTIONS // ASTE su EBAY

http://www.ebay.it/itm/271349484509?ssPageName=STRK:MESELX:IT&_trksid=p3984.m1555.l2649

http://www.ebay.it/itm/271349485065?ssPageName=STRK:MESELX:IT&_trksid=p3984.m1555.l2649

http://www.ebay.it/itm/271349485492?ssPageName=STRK:MESELX:IT&_trksid=p3984.m1555.l2649

http://www.ebay.it/itm/271349488652?ssPageName=STRK:MESELX:IT&_trksid=p3984.m1555.l2649

Lapland: the road to Nordkapp an arctic ultracycling adventure || La mia prossima avventura artica in Lapponia, la strada verso Capo Nord

Lapland - the road to Nordkapp is my new endeavour. Starting from Tromso, in Lapland, I'll try to end my race in Nordkapp in ultracycling mode after more then 700 km of ice, wind, warm.. A new exciting dream has coming!
Winning this auction you'll buy a piece of my next adventure. You'll place your logo on the movie that will be realized for SKY and you'll customize the selected stage.

Questa sarà la mia prossima nuova avventura.Con partenza da Tromso cercherò di coprire gli oltre 700 km che uniscono la celebre cittadina norvegese a Capo Nord in modalità Ultracycling, sfidando freddo vento e gelo...
Aggiudicandoti questa asta potrai far parte anche tu della mia prossima avventura. Verrà inserito il logo della tua attività/frase/spot nel documentario che andrà in onda per SKY e sarà personalizzata la tappa scelta

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Video Promo: Omar Di Felice in Lapland: Road to Nordkapp - An Arctic Ultracycling Experience - Trailer - YouTube
Official Website: http://www.ultracyclingman.com/lapland
Official Route - (see Mapmyride.com)
 

Camoscio delle Dolomiti

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Tratto dal mio blog: 20 Giorni to Lapland: the road to Nordkapp - Artic Ultracycling Experience ... 1 post al giorno toglie il freddo e l'attesa di torno!

http://www.ultracyclingman.com/83-my-personal-blog/169-the-road-to-nordkapp-20-days-to-go-sensazioni

20 giorni al via della mia prima impresa 2014. Un'avventura artica che mi vedrà attraversare la parte norvegese della Lapponia per arrivare sin lassù, all'estremità di Capo Nord. Molte volte mi viene chiesto cosa si provi a tentare imprese sempre più estreme, ai limiti della fattibilità. Sarà quel pizzico di incoscienza, mista alla sicurezza nei miei mezzi e alla voglia di mettermi nuovamente alla prova, fatto sta che io ancora non riesco bene a rendermi conto di ciò che andrò a compiere. Sento voci preoccupate, persone che esprimono leciti dubbi sulle condizioni dell'asfalto, sul meteo avverso, sulla quantità di neve che troverò e le raffiche di vento che dovrò affrontare. Mi fermo spesso a pensare. Accade il più delle volte nel silenzio e nella solitudine del risveglio.

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Ciò che per altri è straordinario per me è ordinario. Perchè? Perchè ci metto profonda passione in tutto ciò. Perchè sono consapevole dei rischi ma, al tempo stesso, so quale è quella sottile linea che separa la follia dalla normalità e sto sempre molto attento a non superarla. Vivo questa nuova avventura con l'entusiasmo di chi non vede l'ora di partire con la propria bici e, al tempo stesso, la sicurezza di chi sa di non dover dimostrare niente a nessuno. In fin dei conti sono "solo" 4 giorni. 4 giorni da vivere intensamente, affrontando situazioni al limite. Ma 4 giorni in cui, prima di tutto, starò facendo una delle cose che amo fare di più al mondo. Non sto andando a spostare mattoni, nè a spaccare pietre. Ogni giorno quando mi alzo e mi guardo allo specchio, anzichè lamentarmi delle folli corse per incastrare tutti gli impegni mi dico che sono una persona che ha avuto la fortuna e il coraggio di scegliere di vivere nel modo in cui più desidera. E allora tutto passa. La fatica passa e le arrabbiature diventano solo un normale modo per scaricare la tensione. Forse è per tutti questi motivi che tutto sembra così facile. Mancano ancora 20 giorni, eppure se fosse domani so che sarei pronto lo stesso. Già adesso... La strada verso i propri sogni è lunga ma merita di essere percorsa. Giorno dopo giorno.
 

Camoscio delle Dolomiti

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Tratto dal mio blog: 19 Giorni to Lapland: the road to Nordkapp - Artic Ultracycling Experience ... 1 post al giorno toglie il freddo e l'attesa di torno!

IL TEMPO

Credo che alla fine sia solo questione di "TEMPO". Il tempo passato a decidere cosa organizzare per il mio 2014 e come "inaugurare" la stagione che verrà. Il tempo servito a organizzare il tutto e quello che vorrei poter avere, in giornate come queste, piene della frenesia tipica delle grandi vigilie. Infine il tempo che mi separerà dall'arrivo subito dopo aver agganciato il pedale nel freddo e buio inverno artico di Tromso

Posto anche qui una riflessione avuta giorni fa e scritta di getto sui miei social network:

"Molti mi chiedono: "Perchè proprio l'Ultracycling?" In fin dei conti il ciclismo è uno sport già di per se molto duro nelle sue declinazioni più "standard". Penso spesso a questa domanda e, di conseguenza, alla risposta da dare... La trovo in molti aspetti. Quello su cui vorrei soffermarmi ora, dopo una bella chiacchierata serale, è "IL TEMPO". Quello che amo dell'ultracycling è il tempo che ti mette a disposizione. L'Ultracycling ti da il tempo, la cosa più importante che c'è nella vita di ognuno di noi. Il tempo per sbagliare. Il tempo per capire e rimediare ai tuoi errori. Il tempo che serve per imparare da essi. Capita allora che tu, in quelle 24, 48 o anche più, ore, ti ritrovi a fare cose giuste e altre che lo sono meno. Ma sai che avrai il Tempo. Il tempo per aggiustare ogni cosa. Basta volerlo. Basta aver lavorato sempre con la coscienza a posto, aver fatto tutto quello che era nelle tue possibilità. Gli incidenti fanno parte della vita e dello sport, ma durante una competizione "ultra" hai sempre il TEMPO per rimediare ad ogni cosa. Questa foto mi riporta indietro alla scorsa estate, Tortour - Nonstop cycling around Switzerland . Le cose erano iniziate bene, anzi benissimo. Eravamo in testa alla gara quando un problema fisico mi ha tolto mezzora. Mi sono guardato dentro. Ho capito che avevo davanti a me almeno altre 40 ore per sistemare tutto e così è stato. Ho usato il Tempo per calmarmi, per ragionare, per ripartire... Alla fine poi una grave ingiustizia mi ha fatto andare nel pallone. Mancavano 50 km all'arrivo e rischiavo di buttare tutto all'aria. Uno sfogo di quelli che capitano quando sei nel bel mezzo della lotta per la vittoria. Ho guardato negli occhi il mio team. Gli occhi di Sara, carichi di amarezza perchè in fondo lei sapeva cosa mi stava passando dentro. Gli occhi attoniti di Marco, che in realtà se avesse potuto sarebbe salito lui in bici al posto mio e avrebbe sistemato le cose con la rabbia. Gli occhi saggi di Fabio, che mi hanno lasciato sfogare e che mi hanno aiutato a CAPIRE che il TEMPO guarisce ogni cosa. Che era sciocco buttare all'aria tutto per un'ingiustizia subita. Che il tempo mi avrebbe restituito il mal tolto.. E così è stato. Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo, sprecarlo è l'ingiustizia più grande che possiamo compiere... Io ho deciso che il mio servirà solo a sistemare ogni cosa... Buonanotte"

omar_marco_tortour.jpg


Perchè alla fine è il tempo l'arbitro delle nostre giornate. Ho imparato che il tempo è il miglior dono che tu possa fare a qualcuno e, al tempo stesso, il regalo più bello da ricevere. Il tempo è un investimento che ognuno di noi dovrebbe fare. Capita allora che, se il tuo tempo lo investi bene, senza "sprecarlo", a gennaio, nel buio delle notti artiche e nel gelo della Lapponia, tu abbia 4 fantastici giorni per realizzare un'idea che era in quel cassetto chiamato "armadio dei sogni".

Mancano 19 giorni. C'è tempo, tanto tempo...

http://www.ultracyclingman.com/83-my-personal-blog/170-nordkapp-19-days-il-tempo
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
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Milano
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Bici
la mia e basta
i guanti? Eh.. vorrai dire quale dei tanti strati? Si parte col sottoguanto in Dryarn bianco semplice semplice, quindi guanto da bici invernale e sopra guanto da neve..
Si, ovvio che si debbano utilizzare guanti multistrato.
Anch'io quando vado per i monti innevati con la MTB mi munisco di sottoguanti e guanti invernali da bici (non guanti da sci, non consentirebbero di manovrare efficacemente i comandi trigger della MTB).
Però sui nostri monti fa quasi caldo, rispetto alla Lapponia.
Anche se mi è capitato più volte di leggere -25° sul termometro del ciclocomputer... :mrgreen:
 

Camoscio delle Dolomiti

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PROSPETTIVE

Durante una carriera, ma più in particolare nell'arco di un periodo più ristretto, come può essere una stagione, capita di percorrere e ripercorrere le stesse strade più volte. Quello che ho imparato, nei tanti anni di "vita" è che, pur percorrendo la stessa strada decine anzi centinaia di volte, ogni volta è diversa dalla precedente.

Le cose hanno significato e forme diverse a seconda della prospettiva da cui le si osservano. Ci sono giorni in cui non si riesce a cogliere le meravigliose sfumature che il mondo ci presenta e altri, invece, in cui tendiamo ad esasperarne la colorazione. Leggendo questo numero nel titolo che recita "-16" penso che ormai ci siamo quasi. Al netto dei giorni di viaggio precedenti e delle feste che incombono, in realtà i giorni che separano me e i miei ragazzi dalla prossima avventura sono molti meno. Più mi avvicino a quel giorno e più la mia prospettiva cambia. Mi trovo a fare i conti con dettagli e particolari che da lontano sembravano inezie. Guardo con più attenzione le webcam meteo e i siti che parlano di condizioni stradali ai limiti del percorribile. Ma poi mi ritrovo quassù, dalla cima della salita da cui ho scattato questa foto e nel trovare pace e conforto da una simile vista, mi dico che andrà tutto bene.

prospettive_odf.png


http://www.ultracyclingman.com/83-my-personal-blog/173-nordkapp-16-prospettive
 

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IL FREDDO

Oggi vorrei soffermarmi su una componente fondamentale durante la prestazione sportiva: il freddo. Ci sono 3 elementi che, a mio modo di vedere, pur essendo molto diversi tra di loro vanno affrontati allo stesso modo e sono il FREDDO, il PAVE' e la SALITA.

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Sono 3 elementi che da sempre condizionano la prestazione sportiva nelle prove ciclistiche. Tolto il pavè per il quale non ho mai potuto saggiare fino in fondo la durezza (ma chissà, magari un giorno un'impresa sarà proprio nell' "inferno del Nord") e la salita che mi è amica da sempre, voglio approfondire il discorso sul freddo, che sarà amico/nemico/protagonista della mia prossima avventura. Inizio con il dire che il freddo lo devi amare. Non ci sono mezzi termini, nè soluzioni di compromesso: il vero freddo devi sentirlo dentro altrimenti è meglio restare a casa e aspettare momenti migliori per imprese di questo tipo! Il freddo è un nemico silenzioso, ti scava l'anima, te la prende e quando inizi a sentirlo forse è troppo tardi per correre ai ripari. Per questa avventura sarò equipaggiato come meglio non potrei grazie ai miei sponsor tecnici, Mavic e Dryarn in primis. Ma so anche che c'è una soglia oltre la quale non è più il materiale a fare la differenza. La differenza la faranno i dettagli, quei piccoli accorgimenti atti a ritardare il più possibile gli effetti del freddo e, soprattutto, l'attitudine mentale alla fatica. Il freddo devi attaccarlo, sfidarlo, convincendoti che non esiste, che non ti fa male. Amo allenarmi quando fa freddo e da sempre l'inverno è la stagione in cui riesco a prepararmi meglio. Qui si gettano le basi per l'anno che verrà. E allora se il buongiorno si vede dal mattino posso dire una cosa con certezza: se resisterò al grande freddo che troverò durante le notti artiche potrò sicuramente dire di aver compiuto un grande passo verso i grandi obiettivi del mio 2014!

http://www.ultracyclingman.com/83-my-personal-blog/174-nordkapp-15-days-il-freddo
 

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RIFLESSIONI

Dopo gli ultimi 14 giorni di allenamenti duri (mai così intensi a Dicembre) e con davanti a me ancora 3 allenamenti "buoni" di quelli tosti, per far sintesi e concludere un ciclo fondamentale per la prossima impresa, mi si pongono davanti alcune riflessioni.

tortour_recovery.jpg


In una società che sembra fagocitare il nostro tempo è giusto e doveroso trovare i momenti per fermarsi e riflettere. A chi mi chiede come si faccia a pensare di pedalare 10-12 ore al giorno, rispondo sempre descrivendo una mia giornata "tipo". In confronto alle normali attività sembra quasi un "gioco" dover attraversare in soli 4 giorni la Lapponia. La bici è il giusto "luogo" su cui riflettere. Quando pedalo la vita scorre a una velocità diversa, mi offre quei punti di vista che solitamente non sono in grado di cogliere. A questa foto sono molto affezionato. Era il Tortour 2012, arrivato a margine di un'estate complicata, forse la più difficile che io ricordi. Un settimo posto al debutto in una competizione di 1000 km è qualcosa di prezioso da tenere per sempre nella personalissima bacheca dei "successi", ma in questo sguardo ricordo tutti i dubbi, le paure e le incertezze per il futuro. Quella stessa strada, percorsa 12 mesi, mi ha restituito la chiarezza. Ed ora, con rinnovato amore per la vita, inizio il mio 2014 sperando di chiudere proprio lì. sulle strade elvetiche, un cerchio che ha bisogno solo del suo normale coronamento...

http://www.ultracyclingman.com/83-my-personal-blog/175-nordkapp-12-days-riflessioni
 

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ACCETTARE Vs. ARRENDERSI

Molti confondono il significato dei due termini. Anche io credevo che accettare una sconfitta significasse semplicemente arrendersi. Gli anni e le esperienze mi hanno insegnato la sottile differenza che c'è

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Ho capito che non c'è uomo più stupido di colui che si ostina a voler forzare la volontà di qualcun altro. Che sia una gara in bici, un'impresa o un abbandono, l'ostinazione diventa stupidità nel momento in cui quel qualcosa a cui tanto tendiamo ci fa perdere la lucidità. Ci sono cose che sfuggono al nostro controllo ed altre che, molto più semplicemente, non dipendono solo da noi. A volte rassegnarsi ed accettare non significa arrendersi, ma è forse la più grande dimostrazione di maturità. C'è un momento in cui, qualunque guerra, battaglia o lotta che dir si voglia, ci svuota l'anima. In quel preciso momento anche se otterrai il tuo obiettivo cosa ti rimarrà dentro? Una grandissima stanchezza e tanto dolore. Continuerò a inseguire i miei sogni, sempre. Non smetterò mai di credere che l'impossibile per me possa diventare possibile. Ma solo finchè ciò dipenderà da me. Ci sono persone che ti abbandonano, altre che vogliono andare via e nel farlo ci mettono tutto ciò che hanno dentro. Ecco, quello è il caso in cui, forse, è meglio "sedersi intorno al fuoco, con i propri cari, e lasciarle andare...". Buon Natale.

http://www.ultracyclingman.com/83-my-personal-blog/176-nordkapp-11-days-accettare-vs-arrendersi
 

Camoscio delle Dolomiti

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Grazie mille Bruno sei troppo gentile :-) la passione ci fa superare molto spesso i limiti. Sarebbe bello, un giorno, dopo aver girato "il mondo" rendere omaggio anche alle nostre fantastiche zone con un'impresa che valorizzi quanto di bello c'è tra Lazio e Abruzzo! Un abbraccio e buone feste anche a te