Quanto conta la genetica nella prestazione di un amatore?

Gamba_tri

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Beh...vista la progressione...
Se fosse stato baciato dalla buona genetica, leggendo qui, già il primo anno avrebbe dovuto spaccare il mondo...



Per me resta scarso:cool:
Perché non è un campione assoluto, ma una persona con una buona genetica per il ciclismo in salita, immagino che non sia uno che mette su muscoli solo a vedere il bilanciere, abbia una schiena forte, etc. Ci sono persone eccezionalmente dotate a livello centrale ma con muscoli e tendini di vetro che faticano a raggiungere il proprio potenziale perché sempre infortunati, un esempio attuale è Sara Dossena, che rende più nella corsa se fa anche triathlon così scarica. Poi capisco il vostro discorso, riportando al mio esempio, la natura mi ha dotato di doti umanistiche, io le ho coltivate, con poca fatica e molta soddisfazione, ma il non essere dotato non può essere una scusa per chi non sa usare il congiuntivo, ci sono standard minimi per cui basta impegnarsi e se, anche impegnandosi, proprio non ci si riesce dedicarsi in campi il congiuntivo non sia così importante.

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Gamba_tri

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max_good
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Lo sottolineo ancora, che nessuno mette in dubbio le differenze date da madre natura...
Quanti gx "n" ci sono al mondo con le medesime doti , che vanno in bici, ma non hanno gli stessi risultati... perché: non sono interessati, non hanno tempo, non hanno voglia più di tanto, si allenano male, non riposano, ecc.
Ecco , alla maggior parte di questi "cloni" fa comodo dire che, gx2, va così perché più dotato geneticamente...

Questa è la mia idea per tentare di rispondere al topic...
Come detto da altri, non è il discorso se conta la genetica, ma QUANTO conta...
 
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Ma per arrivare a questi valori, fate tutto da soli o vi affidate a un preparatore ?
5watt/kg è veramente un signor andare , un miraggio per uno scarso come me (che non è scarso per colpa della genetica :) )
Io ho fatto tutto da solo. Se mi fossi affidato a qualcuno forse sarei arrivato prima ad un buon 90-95% ma credo che al 100% ci puoi arrivare soltanto da solo. Anche qui ci sarà chi, giustamente, può non esser d accordo.

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Gamba_tri

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Lo sottolineo ancora, che nessuno mette in dubbio le differenze date da madre natura...
Quanti gx "n" ci sono al mondo con le medesime doti , che vanno in bici, ma non hanno gli stessi risultati... perché: non sono interessati, non hanno tempo, non hanno voglia più di tanto, si allenano male, non riposano, ecc.
Ecco , alla maggior parte di questi "cloni" fa comodo dire che, gx2, va così perché più dotato geneticamente...

Questa è la mia idea per tentare di rispondere al topic...
Come detto da altri, non è il discorso se conta la genetica, ma QUANTO conta...
Questo è il punto su cui non concordiamo, per me ammettere la superiorità genetica di un avversario è, semplicemente, onestà intellettuale, per te quasi un'offesa, uno sminuire la forza di volontà. Secondo me, invece, di solito capita il contrario, non si vuole ammettere che un avversario sia più bravo, ma solo con più tempo a disposizione per allenarsi. La classica frase "se potessi allenarmi come lui andrei il doppio di lui" detta da persone che, magari, hanno sempre mezza giornata libera e la passano sul divano, ma vorrebbero primeggiare. Almeno questa è la mia esperienza personale in anni di sport. Senza contare le accuse di doping lanciate a caso.

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Questo è il punto su cui non concordiamo, per me ammettere la superiorità genetica di un avversario è, semplicemente, onestà intellettuale, per te quasi un'offesa, uno sminuire la forza di volontà. Secondo me, invece, di solito capita il contrario, non si vuole ammettere che un avversario sia più bravo, ma solo con più tempo a disposizione per allenarsi. La classica frase "se potessi allenarmi come lui andrei il doppio di lui" detta da persone che, magari, hanno sempre mezza giornata libera e la passano sul divano, ma vorrebbero primeggiare. Almeno questa è la mia esperienza personale in anni di sport. Senza contare le accuse di doping lanciate a caso.

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non è un offesa, il problema è come fare a quantificare di quanto, il distacco tra me e chi mi arriva davanti, è dovuto al fatto che sia solo più forte e quanto al fatto che abbia fatto tutto per bene e curi tutto meglio di me, e questo mi deve far pensare se io ho fatto veramente tutto per bene; magari non lo conosco, so solo che è andato più forte...ed anche questa è onestà intelletuale verso se stessi, non cercare giustificazioni...
se rileggi bene quello che hai scritto,in pratica, hai confermato quello che intendo io...
fanno errori e non lo sanno nemmeno quanto potrebbero fare...le giustificazioni, alla fine, diventano varie, c'è quello che dice che anche se si allenasse uguale non andrebbe comunque (colpa della genetica), quello che dice che se allenasse uguale andrebbe il doppio (colpa del tempo), quello delle pratiche illecite...
 

balance

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biomeccanica
La genetica? Tutto o quasi. Io posso fare la vita da pro, ma so che enne persone mi sverniciano lo stesso, con la meta dei miei km, mangiando alla razza di cane o quasi. A volte ho pensato anche io..lo ammetto: ma questo come fa ad andare cosi se ha nemmeno la meta dei miei km?? Da li sospetti...
No e che uno e piu forte e basta. Io potrei sopperire al gap , certo, allenandomi meglio, mangiando controllato etc, ma cmq il gap resterebbe. Come dire: va piu forte chi è in forma con una bici da 10kg, oppure chie è sovrappeso con una bici da 7kg?

Una storia che lessi qui sul forum molti anni fa(cit a memoria)

C era un gruppo, tutti performanti, attenti al grammo, carbonio , top di gamma etc. Ogni tanto si aggrevava uno, bici normale, un po Rozzone. Una volta fu visto, ai piedi di una salita, tirare fuori due belle fette di pagnotta, divorarsele, ..e..lo rincontrarono in cima alla salita..
Altra volta: sto tipo si unisce al gruppo e vanno ad una GF. La sera prima, albergo, si sa,stiamo attenti, non ci abbuffiamo, le barrette, due dita di vino, non di piu..
Il tipo s'è ripulito tutto, s'è finita la brocca del vino sul tavolo, la sera si è pure intrattenuto al concerto che c era in piazza, nessuno lo ha sentito rientrare..
La mattina; pronti via!.....l hanno rivisto all arrivo...

Ancora: anni fa un mio amico appartenente ad una nota squadra GF, x due stagioni ha fatto la vita da prof. Km e km, alimentazione, preparatore, leggerino, andava..si...ma cmq le prendeva sempre e cmq.
 

Braccio

Scalatore
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non è un offesa, il problema è come fare a quantificare di quanto, il distacco tra me e chi mi arriva davanti, è dovuto al fatto che sia solo più forte e quanto al fatto che abbia fatto tutto per bene e curi tutto meglio di me, e questo mi deve far pensare se io ho fatto veramente tutto per bene; magari non lo conosco, so solo che è andato più forte...ed anche questa è onestà intelletuale verso se stessi, non cercare giustificazioni...
se rileggi bene quello che hai scritto,in pratica, hai confermato quello che intendo io...
fanno errori e non lo sanno nemmeno quanto potrebbero fare...le giustificazioni, alla fine, diventano varie, c'è quello che dice che anche se si allenasse uguale non andrebbe comunque (colpa della genetica), quello che dice che se allenasse uguale andrebbe il doppio (colpa del tempo), quello delle pratiche illecite...
Se ribaltiamo la situazione però , c’è quello che si pavoneggia e si sente più maschio degli altri perché pensa di aver fatto tutto alla perfezione, che solo lui sa mangiare, allenarsi e riposare, che fà sacrifici inumani, mentre gli altri sono dei fannulloni e usano la scusa della genetica per giustificare la loro pochezza, quando in realtà madre natura è stata crudele con loro :-)xxxx

Come vedi la medaglia ha sempre due facce, come la giri e la rigiri, ognuno ha le sue ragioni, fino a prova contraria
 
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debito

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Ecco , alla maggior parte di questi "cloni" fa comodo dire che, gx2, va così perché più dotato geneticamente...

Questa è la mia idea per tentare di rispondere al topic...
Come detto da altri, non è il discorso se conta la genetica, ma QUANTO conta...
In questo caso stai mettendo in atto 2 discorsi in uno,
che ci sia qualcuno che giustifichi le proprie "scarse" performance affermando che la genetica è la chiave di volta suona come la classica scusante,
che invece a parità di allenamento (ipotetico ovviamente perchè sarebbe quasi impossibile farlo nella pratica -anche se i pro ne sono comunque un esempio) la genetica entri di forza mi pare invece chiaro e lampante.. Viviani non sarà mai uno scalatore al pari di un Contador o Pantani e viceversa.
 

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max_good
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In questo caso stai mettendo in atto 2 discorsi in uno,
che ci sia qualcuno che giustifichi le proprie "scarse" performance affermando che la genetica è la chiave di volta suona come la classica scusante,
che invece a parità di allenamento (ipotetico ovviamente perchè sarebbe quasi impossibile farlo nella pratica -anche se i pro ne sono comunque un esempio) la genetica entri di forza mi pare invece chiaro e lampante.. Viviani non sarà mai uno scalatore al pari di un Contador o Pantani e viceversa.
no, sto tentando di rispondere alla domanda del topic,
Quanto conta la genetica nella prestazione di un amatore?

per la parte evidenziata

Lo sottolineo ancora, che nessuno mette in dubbio le differenze date da madre natura...

 

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Se ribaltiamo la situazione però , c’è quello che si pavoneggia e si sente più maschio degli altri perché pensa di aver fatto tutto alla perfezione, che solo lui sa mangiare, allenarsi e riposare, che fà sacrifici inumani, mentre gli altri sono dei fannulloni e usano la scusa della genetica per giustificare la loro pochezza, quando in realtà madre natura è stata crudele con loro :-)xxxx

Come vedi la medaglia ha sempre due facce, come la giri e la rigiri, ognuno ha le sue ragioni, fino a prova contraria
anche, ma il mazzo che uno si fa lo quantifichi...la differenza genetica faccio un po' più fatica...almeno io...
 

gx2

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Ehm
Come scrissi moltissime pagine fa, l ortoressia ciclistica è un errore in molti casi. L errore che fanno molti è pensare che chi va forte faccia sacrifici enormi, mangi ciotoline di riso e non faccia mai delle sane bevute e delle corposte tr....te..nulla di più sbagliato!!
È solo prendendo meno sul serio ciò che si fa che si ha la "carica" per dare il massimo quando serve...invece di arrivare già svuotati di energie e motivazioni.
Ovviamente va bilanciato il tutto...ma, appunto, bilanciato...non è che per andare in bici non si vive.
Ed è il motivo per cui molti si impegnano tanto e poi mollano invocando la genetica o altro...perche quelloche va più forte mangia peggio e si diverte di più...quando il segreto è proprio quello

Inviato dal pascolo
 

gx2

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Cosi...per gioco ti faccio la lista dei principali errori per ordine di importanza
1 - mangiare poco
2 - dormire poco
3 - allenarsi troppo
4 - pochi giorni di recupero tra icarichi e tra i cicli
5 - troppa ortodossia sulle tabelle
6 - lavori troppo comodi o assenti o andature sempre di comodo
7 - poche o nulle gare a circuito/veloci
8 - gare troppo lunghe/impegnative e magari pure ripetute per la preparazione
9 - errata alimentazione (alcol, eccessi, sgarri/punizione ecc.)
10 - ortoressia alimentare

Ovviamente sono strasicuro che chiunque legga questo elenco non si ritrovi neanche in uno dei punti...oppure non lo considera importante [emoji16]

Ps. Mangiare troppo non ho dimenticato di metterlo, non lo considero un errore grave. Anzi.
E neanche allenarsi poco come ore. Perche biaogna sempre vedere COME si fanno quelle ore.

Inviato dall'India

Lo ripropongo va...

E aggiungo

11 posizione in bici non ottimale
Non "errata" ma proprio non ottimale perche quando si va a tutta si deve essere tutt uno col mezzo altrimenti vengon fuori le magagne, crampi, dispendio energetico anomalo, recupero lento...

Inviato dal pascolo
 

merlingate

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Fondriest Megalu
Ehm
Come scrissi moltissime pagine fa, l ortoressia ciclistica è un errore in molti casi. L errore che fanno molti è pensare che chi va forte faccia sacrifici enormi, mangi ciotoline di riso e non faccia mai delle sane bevute e delle corposte tr....te..nulla di più sbagliato!!
È solo prendendo meno sul serio ciò che si fa che si ha la "carica" per dare il massimo quando serve...invece di arrivare già svuotati di energie e motivazioni.
Ovviamente va bilanciato il tutto...ma, appunto, bilanciato...non è che per andare in bici non si vive.
Ed è il motivo per cui molti si impegnano tanto e poi mollano invocando la genetica o altro...perche quelloche va più forte mangia peggio e si diverte di più...quando il segreto è proprio quello

Inviato dal pascolo

Qua, la genetica conta, eccome se conta

@gx2 non sono riuscito a trattenermi, chiedo scusa !!!
 

debito

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no, sto tentando di rispondere alla domanda del topic,
Quanto conta la genetica nella prestazione di un amatore?
Ma la domanda del topic è incompleta o quanto meno si presta all'interpretazione e di conseguenza non può avere una risposta univoca ed esauriente.
Sarebbe più completa se fosse: a parità di allenamento quanto conta la genetica ?
Ma, come si può leggere da queste pagine, riesce male fare un confronto del tipo di preparazione-allenamento tra 2 amatori, Fabrylama non ha caso ha postato le propria esperienza (o quella di conoscenti) e non si avvicinano di certo a quelle di Gx2.
 
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11 posizione in bici non ottimale
Non "errata" ma proprio non ottimale perche quando si va a tutta si deve essere tutt uno col mezzo altrimenti vengon fuori le magagne, crampi, dispendio energetico anomalo, recupero lento...
A mio avviso questa andrebbe inserita nella lista nelle prime posizioni come importanza, tant'è che in tal senso resto convinto che si potrebbe fare di più e meglio per quanto riguarda i vari accessori che compongono il mezzo meccanico.
Per fare un esempio il reggisella dovrebbe essere adattabile al percorso.
 

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Qualche anno fa mi ero posto, più o meno la stessa domanda, anche se ero partito da un'ottica diversa: vale a dire i miglioramenti di un amatore in base all'allenamento e avevo stilato un brevissimo ragionamento, molto semplice. Diciamo rozzo.
Partivo dall'idea di due amatori completamente uguali. Due cloni (inteso come stesso peso, stessa età, stesse caratteristiche…).

Primo livello

A si allena più di B e va più forte.
B si allena come A e vanno di nuovo uguale

Secondo livello

A parità di allenamento A fa qualità, mentre B si allena sempre allo stesso modo. A va più forte di B
B si allena come A e vanno di nuovo uguale

Terzo livello

A - sempre a parità di allenamento e di qualità - è predisposto geneticamente (ha talento). A va più forte di B
B ha meno talento di A e per quanti sforzi faccia non riesce a seguire A
 

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Ma la domanda del topic è incompleta o quanto meno si presta all'intepretazione e di conseguenza non può avere una risposta univoca ed esauriente.
Sarebbe più completa se fosse: a parità di allenamento quanto conta la genetica ?
Ma, come si può leggere da queste pagine, riesce male fare un confronto del tipo di preparazione-allenamento tra 2 amatori, Fabrylama non ha caso ha postato le propria esperienza (o quella di conoscenti) e non si avvicinano di certo a quelle di Gx2.
appunto, a livello amatoriale ci sono talmente tante variabili, vista l'eterogeneità dei soggetti che rappresentano questa realtà, percui diventa complicato attribuire un elevatissimo valore alla genetica...

in una GF arrivo insieme al ragazzino che potrebbe essere mio figlio e a quello che ha una decina di anni più di me...abbiamo lo stesso "patrimonio" genetico? o, più semplicemente, storie di vita e attività sportiva totalmente diverse?
 

debito

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in una GF arrivo insieme al ragazzino che potrebbe essere mio figlio e a quello che ha una decina di anni più di me...abbiamo lo stesso "patrimonio" genetico? o, più semplicemente, storie di vita e attività sportiva totalmente diverse?
Beh difficile dirlo così come resta incomprensibile che 2 amici all'apparenza abbastanza simili, uscendo spesso insieme pur partecipando alle stesse gare, hanno risultati diversi (motivazioni-testa-stress-alimentazione-metabolismo-genetica... chi lo sa? )
 

Braccio

Scalatore
27 Ottobre 2008
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Proviamo un attimo a spostare l’attenzione sul ruolo della genetica e l’impatto che questa possa avere, su un altro aspetto
Con la diffusione dei misuratori di potenza, si è arrivati a determinare abbastanza bene le caratteristiche di un individuo (non che prima non si potesse fare, ma ora si può determinare con esattezza)
Facendo dei test su intervalli di tempo differenti, si può stilare il profilo di un atleta e si nota in maniera chiara, come ci siano soggetti più predisposti di altri, su derminati percorsi/tipo di sforzo.
Uno scalatore avrà un profilo nettamente differente da un velocista ad esempio.

Rimanendo in ambito amatoriale (anche se il discorso può essere esteso tranquillamente anche ai professionisti, come già qualcuno ha fatto notare) queste diversità nel profilo, prescindono dall’impegno, dall’alimentazione e da altre variabili, anche se con l’allenamento possono essere modificate (non stravolte) e sono proprio lo specchio delle diversità del patrimonio genetico.

Ecco perché secondo me è ovvio che la genetica abbia un ruolo determinante sempre e comunque, al di là del impegno e della volontà che uno può metterci.
Le caratteristiche individuali se non sono date dal corredo genetico, da cosa emergono?

È da qui la risposta alla domanda:
Quanto conta la genetica nella prestazione di un amatore?

Non può che essere MOLTO, al di là di tutto, è sempre il fattore discriminante, proprio perché sul resto ci posso lavorare, ma la volontà non può andare contro natura
 
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