Ma di cosa si parla? tutti abbiamo amici che si allenano più o meno come noi (al netto del resto della vita) e poi prendono 15-20 min. nelle granfondo, o viceversa ce li danno. E' abbastanza evidente che sono differenze spiegabili solo con le differenze nella dotazione genetica, cose del tipo:
- possesso un motore aerobico capace di reagire positivamente agli stimoli (allenabile), mentre un altro si stanca senza migliorare;
- capacità di recuperare velocemente ed in tempo per poter applicare più carichi a distanza ravvicinata, mentre a un altro ci vogliono giorni dopo uno sforzo;
- economia; capacità di stare in bici 4 ore, anche poco allenato, senza mangiare o con poco cibo, mentre un altro dopo due ore va in crisi;
- predisposizione al fondo (lunghe ore in bici) o alla velocità (medio fondo al massimo).
Sono tutte cose allenabili ma solo se la base di partenza è almeno discreta. In caso contrario potremmo essere ottimi calciatori, velocisti, pesisti o... scienziati, ma non ciclisti.
Poi ci sono differenze anche dovute all'impegno, al carico di lavoro, allo stile di vita, poi anche al tipo di allenamento e all'alimentazione (poco...)
Insomma la predisposizione genetica (o il motore, se preferite) contano più di tutto il resto.
A chi dice che "con l'impegno i risultati arrivano sempre..." direi: non sempre, dipende tutto dalle aspettative...
concordo.
anche se con 7 miliardi di persone (e quindi di casi) è davvero difficile stabilire anche solo i criteri di valutazione.
sarebbe più opportuno secondo me, al fine di creare una discussione per lo meno sensata, restringere il campo di applicazione magari a soggetti sani, che vivono in paesi e condizioni economiche simili (paesi occidentali per praticità).
e magari considerare soggetti che in giovane età abbiano fatto sport agonistici.
già se restringiamo così il campo di studio, secondo me le differenze di "motore" ( o predisposizione genetica) si riducono drasticamente se parliamo di bici.
se poi ci focalizzassimo su soggetti che magari sin da giovane età praticano ciclismo, vedremo che tali differenze a parità di allenamento, riposo, lavoro ecc. si restringono ulteriormente.
interessante sarebbe sapere quanto incida la genetica in questo; ovvero se i soggetti geneticamente meglio predisposti naturalmente tendano a praticare questo sport (ed ottenere risultati), oppure se altre variabili (penso ad un ragazzo del sud dove la cultura del pallone la fa da padrone rispetto alla bici) determino poi un "maggiore impegno" che si traduce in risultati migliori.