Sono arrivato alla conclusione che...

1 Novembre 2016
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Attualmente Wilier
Porto la mia esperienza di ex pallavolista ad altissimo livello ed ora mediocre ciclista amatoriale; c’era una sola possibilità per riuscire a vincere: era allenarsi bene e tutti i giorni, e poi non ne eri nemmeno sicuro al 100%. Però c’era anche una certezza: se ci si allenava poco o male, si perdeva sempre. Credo che nel ciclismo, come in tutti gli altri sport, possa essere la stessa cosa.
 

Shinkansen

Xeneize
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Colnago 50 Anniversary
Si ho fatto la scorsa settimana lungo di 105 km il giovedì,sabato gara di 60 km venuta uno schifo, poi domenica altra gara da 65 km venuta ancora peggio....

Certo che se ti sei tirato il collo il giovedì è normale che il sabato hai fatto fatica. Non parliamo della domenica, dove ti sei portato dietro l'affaticamento delle due uscite precedenti e il mancato recupero dalle stesse.
Fare allenamenti di qualità non vuol dire allenarsi di meno, ma usare un metodo. Innanzitutto non fare chilometri solo per il gusto di farli e far vedere che alla fine dell'anno si sono fatti n mila chilometri, ma fare solo quelli necessari. Alternando periodi di carico a periodi di scarico, dando la giusta importanza al riposo. Per esempio, fare quelle uscite che tanto detestiamo a 20 di media, se proprio uno non riesce a rimanere a casa.
 

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Gigiant
Porto la mia esperienza di ex pallavolista ad altissimo livello ed ora mediocre ciclista amatoriale; c’era una sola possibilità per riuscire a vincere: era allenarsi bene e tutti i giorni, e poi non ne eri nemmeno sicuro al 100%. Però c’era anche una certezza: se ci si allenava poco o male, si perdeva sempre. Credo che nel ciclismo, come in tutti gli altri sport, possa essere la stessa cosa.
Al netto delle differenze ovvviamente enormi tra i due sport, questo è un discorso siuramente valido per dei professionisti, ma tra gli amatori ci sono altri fattori (se vogliamo ben più importanti dell allenamento [emoji16]) che ti impongono di lasciare più margine o meglio il livello di stress fisico che si può sopportare è senza dubbio minore. Quindi la gestione del recupero è paradossalmente piu importante dell allenamento stesso [emoji6] puoi sbagliare allenamenti e cambia poco...ma se sbagli a piazzare o a gestire una settimana di scarico rischi di fare i successivi 2-3 mesi molto al di sotto delle tue possibilità.


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Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
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hai mai fatto una gara a circuito? Credi che chi va forte si alleni solo su distanze brevi?
Anche se sono distanze relativamente brevi, è principalmente il meccanismo aerobico che è coinvolto nella prestazioni. Per incrementare o mantenere le proprie prestazioni aerobiche, dunque, sono utili anche allenamenti di 4 ore (100km si possono fare anche in 3 ore se si fa qualità in mezzo)...ovviamente devono essere contestualizzate, ad esempio un lungo lento può aver senso dopo un carico pesante, o il giorno dopo una gara . Però generalizzare dicendo che 100km non van bene per gare da 65km è un errore, imho o-o

ho corso nelle categorie giovanili, fino agli allievi. Ho fatto anche gare dette "tipo pista", dove non ti staccavi perché non avevi km nelle gambe ma perchè non sapevi guidare la bici, un po' di esperienza ce l'ho. Ti puoi allenare anche solo su distanze lunghe, ma dei fare un volume esagerato e soffrirai, comunque, gli scatti. Seguendo una periodizzazione lineare, con un picco ad aprile-maggio, fare distanza ci sta, anzi forse è l'ideale, ma le gare saranno degli allenamenti, con quello che ne consegue. Se si punta al risultato non è, a mio parere, con un allenamento di sola resistenza aerobica che lo si ottiene, perchè in una gara a circuito si passano almeno 40 minuti in zona anaerobica, anche di più se non si limano bene le ruote ed ogni scatto è una rasoiata nelle gambe con annesso fuori giri. Bisogna allenarsi con lavori di forza resistente e sulla soglia, questo nel periodo di costruzione, dopo il periodo di base concentrato sulla resistenza aerobica
La questione, a mio parere, non è allenarsi o no, ma come allenarsi in maniera organica e per quali obbiettivi. Se gli obbiettivi sono le granfondo, io farei solo la gara del sabato,da freschi, senza badare al risultato, ma come allenamento, poi un'uscita la domenica blanda e una il mercoledi anche lunga. Se l'obbiettivo sono le gare a circuito, io eviterei comunque le due gare nel weekend a febbraio, ne terrei solo una, con una uscita di qualità e una di scarico. Tre uscite danno già una buona condizione, l'ideale sono quattro, le altre uscite male non fanno, anzi, ma solo se non affaticano , siamo amatori e abbiamo altri impegni, non dimentichiamolo.
Quella in questione è una settimana di rottura, o crashing, ovvero spingere il proprio corpo oltre i suoi limiti, per forzare la condizione che può arrivare e durare pochi giorni o può arrivare una malattia o infortunio, di qui il bisogno di un recupero lungo che fa pensare che non allenarsi sia meglio che allenarsi. Il recupero fa parte dell'allenamento, ma un allenamento ben programmato inserisce recuperi non oltre le quarantotto ore, poichè i lavori sono adeguati e progressivi, non esagerati.
Se non si hanno obbiettivi, allora si può tenere una condizione decente, non di picco, per buona parte della stagione, ma una base bisogna farsela e per fare due gare consecutive a febbraio bisogna aver impostato la stagione da novembre ed aver lavorato seriamente fino ad ora.
La domanda, quindi, è: quale è l'obbiettivo? Da qui si inizia a parlare di allenamento.
Ps il sovrallenamento è una condizione medica seria, quello di cui parliamo è overrreaching disfunzionale, ovvero cattivo recupero dovuto a sforzi non proporzionati al proprio livello di condizione, oltre le quarantotto ore.
 

steu60

via col vento
28 Giugno 2013
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rose
Ps il sovrallenamento è una condizione medica seria, quello di cui parliamo è overrreaching disfunzionale, ovvero cattivo recupero dovuto a sforzi non proporzionati al proprio livello di condizione, oltre le quarantotto ore.

tranquillo l'avevamo capito quasi tutti, bastava leggere. "se il passo al chilometro (il mio rec è 37 min sui 10 km quindi il lento li faccio a 4:30 al km ) dopo qualche km non tengo agilmente il 4:30 so che mi sto sovrallenando, ma in bici come te naccorgi?"
con quel " sovrallenando" non si stava parlando di condizioni mediche serie, ovviamente.
(io me ne accorgo da un alterata correlazione cuore/potenza , il cuore non pulsa come dovrebbe a parita' di potenza , gli altri non so')

faccio un esempio di quello che mi sembra di aver notato:
su golden cheetah c'e' un grafico cuore/potenza
di solito a 150 battiti produco mediamente 185watt : power@150:185
la settimana scorsa power@150:226
non e' che fossi migliorato improvvisamente ma questo dato ha confermato quello che avevo notato: il cuore faceva fatica a salire ...io l'ho interpreto come uno (tra tanti probabilmente) stato e segnale di affaticamento. mi sono riposato e poi tutto ok

oppure si potrebbe prevenire un eccesso di allenamento valutando il TSS che ogni computerino dotato di misuratore di potenza , riporta

a mio avviso le persone normali non possono fare allenamenti con TSS> 200 5/6 giorni su 7.
se si allenano veramente con 1/2 carichi infrasettimanali, poi almeno 2/3 giorni lo dedicano a recuperi attivi (o passivi) .
 
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farfugno

Novellino
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Roubaix sl4 - Madone 7
....più ti alieni e peggio è,meglio fare pochi allenamenti fatto bene che tanto è fatto male,da adesso farò mercoledì allenamento di qualità e domenica la gara massimo posso inserire un lento il giovedì,adesso allenandomi 4 volte a settimana arrivo spompato là domenica, mi fan ridere quelli che si lamentato che si allenano poco.


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Bisogna vedere quali sono gli obittivi che ti proponi, la tua età,quando inizi la preparazione, il tuo trascorso sportivo. I fattori possono essere tanti. Sicuro, poi, è che ognuno di noi necessita di un certo tempo di allenamento,Bettini usciva massimo 3 ore al giorno e sappiamo quanto era forte, altri grandissimi campioni hanno bisogno di stare in sella 8 ore al giorno; siamo fatti tutti in modo diverso. La cosa certa è che rischiare di andare “sottoallenamento” potrebbe portarti non pochi problemi soprattutto nella tenuta sulle lunghe distanze