automobilisti Vs ciclisti (ancora - parte 2)

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giantluca

Guest
Su una strada resa a corsia singola per delle auto parcheggiate in senso opposto al mio, un fenomeno che proveniva dalla parte opposta mi nega la precedenza infilandosi nell'unica corsia possibile (la mia) e facendo ben bene attenzione a stare esattamente nel mezzo, così da costringermi a fermarmi. Io metto giù il piede e allargo le braccia in segno di disappunto, il fenomeno quindi tira giù il finestrino e mi dice con disprezzo "io pago il bollo".
Cosa vuoi aggiungere ad un simile manifesto di ignoranza? Il vero problema è che questi votano...
 
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TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
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dopo 12 anni da agonista di cui 2 da "professionista" (si chiama cosi na persona che fa a tempo pieno, 32.000km annui, una mansione a fronte di uno compenso no?)...altri 15 da amatore appassionato (tra i 7 e i 12.000km all'anno)....per un totale di 27 anni su una bici da corsa, domenica 3 settembre ho deciso che ad oggi no non ne vale più la pena di correre in bici su strada in Italia.

Non ne vale la pena perché di vita ne abbiamo solo una e la passione per l'aria aperta, la bici e l'allenamento non può e non deve privare nessuno di tornare sano alla propria famiglia.

Arrivare al punto di essere travolto da un'auto che, invece di superarmi, mi prende in pieno mentre pedalo da solo sulla dx, nonostante la strada molto ampia, e sentirmi dire "non ti ho visto" credo possa essere più che sufficiente. Questo per me va ben oltre all'incidente...ed è sinonimo della totale mancanza di rispetto e di attenzione sulle strade italiane.

Sono qui a scrivere e mi sento fortunato, visto l'accaduto, ad essere qui a poterlo fare....ne avrò per 5 o 6 mesi prima di poter tornare ad una vita "normale" (cosi dicono i dottori).

Non credo smettere di pedalare, ma sarà rigorosamente sui rulli/simulatore domestico con adeguati ventilatori e climatizzatori.
La vita e la saluta vale più di un giro in bici.

 

Black Mamba 24

Apprendista Velocista
23 Novembre 2020
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Cinelli nemo disc acciaio
dopo 12 anni da agonista di cui 2 da "professionista" (si chiama cosi na persona che fa a tempo pieno, 32.000km annui, una mansione a fronte di uno compenso no?)...altri 15 da amatore appassionato (tra i 7 e i 12.000km all'anno)....per un totale di 27 anni su una bici da corsa, domenica 3 settembre ho deciso che ad oggi no non ne vale più la pena di correre in bici su strada in Italia.

Non ne vale la pena perché di vita ne abbiamo solo una e la passione per l'aria aperta, la bici e l'allenamento non può e non deve privare nessuno di tornare sano alla propria famiglia.

Arrivare al punto di essere travolto da un'auto che, invece di superarmi, mi prende in pieno mentre pedalo da solo sulla dx, nonostante la strada molto ampia, e sentirmi dire "non ti ho visto" credo possa essere più che sufficiente. Questo per me va ben oltre all'incidente...ed è sinonimo della totale mancanza di rispetto e di attenzione sulle strade italiane.

Sono qui a scrivere e mi sento fortunato, visto l'accaduto, ad essere qui a poterlo fare....ne avrò per 5 o 6 mesi prima di poter tornare ad una vita "normale" (cosi dicono i dottori).

Non credo smettere di pedalare, ma sarà rigorosamente sui rulli/simulatore domestico con adeguati ventilatori e climatizzatori.
La vita e la saluta vale più di un giro in bici.

Mi spiace tanto x quanto ti è accaduto, spero possa rimetterti al più presto.
ti capisco. dopo 10 anni di onorato servizio anche io ho optato per allenamento in casa. 3 incidenti in 4 anni penso possano bastare, (senza conseguenze gravi per fortuna nel mio caso).
palestra, allenamento al sacco da boxe e rulli. basta non ne vale la pena... se ho voglia di fare una bella salita, me la faccio a piedi tra i sentieri
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
@TheLordofBike auguri di pronta guarigione.
La scusa del "non ti ho visto" è penosa, ma assolve la coscienza di chi ha causato l'incidente, perché ha un sottinteso nascosto. Non è colpa mia se non ti ho visto è tua perché sei poco visibile. È la stessa scusa che usano certi uomini quando stuprano una donna e dicono che è colpa sua perché aveva la minigonna.
 
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giantluca

Guest
dopo 12 anni da agonista di cui 2 da "professionista" (si chiama cosi na persona che fa a tempo pieno, 32.000km annui, una mansione a fronte di uno compenso no?)...altri 15 da amatore appassionato (tra i 7 e i 12.000km all'anno)....per un totale di 27 anni su una bici da corsa, domenica 3 settembre ho deciso che ad oggi no non ne vale più la pena di correre in bici su strada in Italia.

Non ne vale la pena perché di vita ne abbiamo solo una e la passione per l'aria aperta, la bici e l'allenamento non può e non deve privare nessuno di tornare sano alla propria famiglia.

Arrivare al punto di essere travolto da un'auto che, invece di superarmi, mi prende in pieno mentre pedalo da solo sulla dx, nonostante la strada molto ampia, e sentirmi dire "non ti ho visto" credo possa essere più che sufficiente. Questo per me va ben oltre all'incidente...ed è sinonimo della totale mancanza di rispetto e di attenzione sulle strade italiane.

Sono qui a scrivere e mi sento fortunato, visto l'accaduto, ad essere qui a poterlo fare....ne avrò per 5 o 6 mesi prima di poter tornare ad una vita "normale" (cosi dicono i dottori).

Non credo smettere di pedalare, ma sarà rigorosamente sui rulli/simulatore domestico con adeguati ventilatori e climatizzatori.
La vita e la saluta vale più di un giro in bici.

Beh, in primo luogo, ti auguro di rimetterti al meglio, è sicuramente la cosa più importante.

Le tue considerazioni sono le nostre, viviamo in un paese che non ci ama (forse addirittura ci odia, come detto da Linus poco tempo fa). Negli ultimi tempi si sta riponendo una maggiore attenzione mediatica alla sicurezza dei ciclisti, ma è solo la moda del momento, perché nel nostro paese le notizie di cronaca sono solo fumo negli occhi, una distrazione data alla plebe per parlare di un determinato argomento senza dire niente. Poi però nella realtà ci dobbiamo confrontare con bollettini di guerra in cui inevitabilmente i ciclisti hanno la peggio (cosa che gli automobilisti non hanno REALMENTE compreso) e ci chiediamo se vale la pena di rischiare la vita uno, due, quattro volte a settimana. Che dire? In senso assoluto no, non ho senso, ma non è neanche giusto che chi ha torto continui a vivere come nulla fosse, e chi ha ragione debba invece modificare le proprie abitudini per salvarsi la pelle.

Credo comunque che le persone siano molto molto molto meno abili alla guida di quanto pensino di essere in cuor loro, e credo anche che ci sia del rancore inconscio nei confronti dei ciclisti che viene da prima delle considerazioni qualunquistiche sulla capacità dei ciclisti di stare in fila indiana: credo ci sia un invidia del ciclista, della sua capacità di fare fatica e sacrificio, cose fastidiose a chi non riesce a fare trecento metri senza mettere le chiappe su un sedile di un auto.

Un abbraccio, sperando di poter fare un'uscita assieme quando ti sarai rimesso in forze, se cambierai idea sull'opportunità di uscire in bici.
 

Andrè86

Gregario
5 Giugno 2020
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Fuji Sportif
La scusa del "non ti ho visto" è penosa, ma assolve la coscienza di chi ha causato l'incidente, perché ha un sottinteso nascosto. Non è colpa mia se non ti ho visto è tua perché sei poco visibile. È la stessa scusa che usano certi uomini quando stuprano una donna e dicono che è colpa sua perché aveva la minigonna.
Il problema è che spesso il "non ti ho visto" è anche vero, di automobilisti che quando guidano fanno di tutto(messaggiare, parlare col telefono all'orecchio, smanettare col navigatore o con l'autoradio, ecc...), invece di stare concentrati al 100% sulla strada, se ne vedono a bizzeffe. Certo, è sempre e comunque un'aggravante, e non un'attenuante come pensano alcuni...anche in caso di abbagliamento involontario, causato dal sole o dai fari, bisogna fermarsi e non procedere alla cieca!
 

Marmuel

Apprendista Scalatore
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Orbea Orca, Cinelli Zydeco Lala
Arrivare al punto di essere travolto da un'auto che, invece di superarmi, mi prende in pieno mentre pedalo da solo sulla dx, nonostante la strada molto ampia, e sentirmi dire "non ti ho visto" credo possa essere più che sufficiente. Questo per me va ben oltre all'incidente...ed è sinonimo della totale mancanza di rispetto e di attenzione sulle strade italiane.
Mi spiace molto, è davvero triste dover leggere di qualcuno costretto ad "abbandonare" la propria passione per l'insostenibilità della situazione attuale, ti capisco...ti auguro una piena guarigione nel minor tempo possibile.


Sono piuttosto curioso di sapere come se la cava dal punto di vista giuridico/penale l' investitore in casi come questo...
 

Tony 96

Scalatore
5 Maggio 2016
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S-Works Tarmac - Caad 12
dopo 12 anni da agonista di cui 2 da "professionista" (si chiama cosi na persona che fa a tempo pieno, 32.000km annui, una mansione a fronte di uno compenso no?)...altri 15 da amatore appassionato (tra i 7 e i 12.000km all'anno)....per un totale di 27 anni su una bici da corsa, domenica 3 settembre ho deciso che ad oggi no non ne vale più la pena di correre in bici su strada in Italia.

Non ne vale la pena perché di vita ne abbiamo solo una e la passione per l'aria aperta, la bici e l'allenamento non può e non deve privare nessuno di tornare sano alla propria famiglia.

Arrivare al punto di essere travolto da un'auto che, invece di superarmi, mi prende in pieno mentre pedalo da solo sulla dx, nonostante la strada molto ampia, e sentirmi dire "non ti ho visto" credo possa essere più che sufficiente. Questo per me va ben oltre all'incidente...ed è sinonimo della totale mancanza di rispetto e di attenzione sulle strade italiane.

Sono qui a scrivere e mi sento fortunato, visto l'accaduto, ad essere qui a poterlo fare....ne avrò per 5 o 6 mesi prima di poter tornare ad una vita "normale" (cosi dicono i dottori).

Non credo smettere di pedalare, ma sarà rigorosamente sui rulli/simulatore domestico con adeguati ventilatori e climatizzatori.
La vita e la saluta vale più di un giro in bici.


Mi dispiace molto per l'accaduto, capisco perfettamente il tuo punto di vista...

Buona guarigione
 

Nibalone

ri-ciclo-creativo #fattoinromagna
4 Marzo 2011
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Palermo
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paduano fidia
Penso che il pensiero di smettere ti è venuto a "caldo",
Probabilmente nel tempo e durante la riabilitazione avrai modo di elaborare l'accaduto con più obbiettività ed eventualmente rivedere la tua posizione.
Il rischio c'è, sempre.
Data la tua evidente esperienza ti sarà successo altre volte di trovarti in situazioni difficili sia per causa tua che per causa di altri.
Ti sarà successo anche a te di commettere qualche errore, tipo arrivare "lungo" in curva in discesa, e per fortuna non saliva nessuno.
Ecco, ora l'errore è stato di un altro e ti ha causato un trauma, spero risolvibile.
Rimettiti presto e valuta eventualmente di dedicarti anche al fuoristrada se per strada non te la sentirai più.
Buona guarigione.
dopo 12 anni da agonista di cui 2 da "professionista" (si chiama cosi na persona che fa a tempo pieno, 32.000km annui, una mansione a fronte di uno compenso no?)...altri 15 da amatore appassionato (tra i 7 e i 12.000km all'anno)....per un totale di 27 anni su una bici da corsa, domenica 3 settembre ho deciso che ad oggi no non ne vale più la pena di correre in bici su strada in Italia.

Non ne vale la pena perché di vita ne abbiamo solo una e la passione per l'aria aperta, la bici e l'allenamento non può e non deve privare nessuno di tornare sano alla propria famiglia.

Arrivare al punto di essere travolto da un'auto che, invece di superarmi, mi prende in pieno mentre pedalo da solo sulla dx, nonostante la strada molto ampia, e sentirmi dire "non ti ho visto" credo possa essere più che sufficiente. Questo per me va ben oltre all'incidente...ed è sinonimo della totale mancanza di rispetto e di attenzione sulle strade italiane.

Sono qui a scrivere e mi sento fortunato, visto l'accaduto, ad essere qui a poterlo fare....ne avrò per 5 o 6 mesi prima di poter tornare ad una vita "normale" (cosi dicono i dottori).

Non credo smettere di pedalare, ma sarà rigorosamente sui rulli/simulatore domestico con adeguati ventilatori e climatizzatori.
La vita e la saluta vale più di un giro in bici.

 

FrancoBikers

Apprendista Velocista
16 Dicembre 2007
1.516
573
Belluno
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Wilier Triestina GTR SL; Cannondale CAADX 105; Cannondale synapse
Su una strada resa a corsia singola per delle auto parcheggiate in senso opposto al mio, un fenomeno che proveniva dalla parte opposta mi nega la precedenza infilandosi nell'unica corsia possibile (la mia) e facendo ben bene attenzione a stare esattamente nel mezzo, così da costringermi a fermarmi. Io metto giù il piede e allargo le braccia in segno di disappunto, il fenomeno quindi tira giù il finestrino e mi dice con disprezzo "io pago il bollo".
Cosa vuoi aggiungere ad un simile manifesto di ignoranza? Il vero problema è che questi votano...
Che poi il bollo è una tassa di proprietà e non una tassa di circolazione. Quindi il tipo è pure ignorante oltreché un imbecille
 

mauretto

teenage punk
24 Aprile 2009
4.909
6.389
Friûl
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un onesto ferro
dopo 12 anni da agonista di cui 2 da "professionista" (si chiama cosi na persona che fa a tempo pieno, 32.000km annui, una mansione a fronte di uno compenso no?)...altri 15 da amatore appassionato (tra i 7 e i 12.000km all'anno)....per un totale di 27 anni su una bici da corsa, domenica 3 settembre ho deciso che ad oggi no non ne vale più la pena di correre in bici su strada in Italia.

Non ne vale la pena perché di vita ne abbiamo solo una e la passione per l'aria aperta, la bici e l'allenamento non può e non deve privare nessuno di tornare sano alla propria famiglia.

Arrivare al punto di essere travolto da un'auto che, invece di superarmi, mi prende in pieno mentre pedalo da solo sulla dx, nonostante la strada molto ampia, e sentirmi dire "non ti ho visto" credo possa essere più che sufficiente. Questo per me va ben oltre all'incidente...ed è sinonimo della totale mancanza di rispetto e di attenzione sulle strade italiane.

Sono qui a scrivere e mi sento fortunato, visto l'accaduto, ad essere qui a poterlo fare....ne avrò per 5 o 6 mesi prima di poter tornare ad una vita "normale" (cosi dicono i dottori).

Non credo smettere di pedalare, ma sarà rigorosamente sui rulli/simulatore domestico con adeguati ventilatori e climatizzatori.
La vita e la saluta vale più di un giro in bici.

Diavolo. Ti sono vicino. Sono appena rientrato a casa dopo un incidente. Nel mio caso scontro con un animale selvatico, ma penso sia stata la tassa da pagare per tutti i jolly che mi sono giocato ultimamente con i mezzi a motore. Per me bacino, 3 costole e relativi versamenti, un paio di mesi senza poter caricare su un piede, ma sono qua e non ho intenzione di mollare un cazzo. Il mio primo pensiero dopo essermi accertato di essere vivo e poter rivedere i miei cari è stato quello di tornare in sella il prima possibile. Magari a te ci vorrà un pò di più per metabolizzare, anche se capisco che la dinamica sia molto diversa tra i due casi
Mi pare di capire che tu hai avuto fratture multiple agli arti, 5 o 6 mesi mi sembrano davvero tanti, le fratture sono così brutte?
Un grosso in bocca al lupo intanto
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Il problema è che spesso il "non ti ho visto" è anche vero, di automobilisti che quando guidano fanno di tutto(messaggiare, parlare col telefono all'orecchio, smanettare col navigatore o con l'autoradio, ecc...), invece di stare concentrati al 100% sulla strada, se ne vedono a bizzeffe. Certo, è sempre e comunque un'aggravante, e non un'attenuante come pensano alcuni...anche in caso di abbagliamento involontario, causato dal sole o dai fari, bisogna fermarsi e non procedere alla cieca!
Lo volevo aggiungere, ma non volevo appesantire il post. Nella fattispecie @TheLordofBike è stato investito da dietro, quindi il tipo dove cazzo guardava (scusate il francesismo) per non vedere uno in bicicletta? Mi auguro che gli abbiano sequestrato il cellulare e lo analizzino. Se non si faceva i casi suoi la cosa è enormemente più preoccupante e pericolosa.
 
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LucLov

Apprendista Scalatore
21 Giugno 2019
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BDC Wilier Cento1 NDR disk MTB Cannondale Trail - BDC2 old Columbus ALU
In bocca al lupo per la guarigione @TheLordofBike !! E chissà, poi ti torna la voglia e fai solo fuori strada !!! Te lo auguro!!!
Io ho venduto bdc e faccio solo mtb o gravel, vestito orrendamente fosforescente come gli ometti dell'anas e luci sulla bici a gogo come fosse natale
 

mauretto

teenage punk
24 Aprile 2009
4.909
6.389
Friûl
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Bici
un onesto ferro
Il CDM ha approvato il nuovo codice della strada, quindi obbligo di mantenere 1,5m di distanza per sorpassare un ciclista "ove le condizioni della strada lo permettano"
Che vuol dire tutto e niente, ma vabbe, siamo in Italia e si sa che le leggi vanno interpretate...
 

valerio87

Apprendista Velocista
1 Giugno 2023
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bdc e gravel
Mi spiace molto, è davvero triste dover leggere di qualcuno costretto ad "abbandonare" la propria passione per l'insostenibilità della situazione attuale, ti capisco...ti auguro una piena guarigione nel minor tempo possibile.


Sono piuttosto curioso di sapere come se la cava dal punto di vista giuridico/penale l' investitore in casi come questo...
gestiscono tutto le assicurazioni, ovviamente torto marcio 100% come nel caso di un tamponamento tra auto, ma nessuna conseguenza civile o penale a meno che l`investito non riesce a dimostrare in aula che l`investitore gli sia venuto addosso di spontanea volonta premeditando tale azione :==
 

EMAC

Scalatore
18 Gennaio 2010
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Trek Emonda
gestiscono tutto le assicurazioni, ovviamente torto marcio 100% come nel caso di un tamponamento tra auto, ma nessuna conseguenza civile o penale a meno che l`investito non riesce a dimostrare in aula che l`investitore gli sia venuto addosso di spontanea volonta premeditando tale azione :==
Mica tanto! Se la prognosi supera i 60 gg sono lesioni gravi e si puo' andare sul penale in qualsiasi caso.