Episodio di ieri.
Al rientro dal giro due strade che confluiscono.
Noi in bici da sinistra la macchina da destra.
Dopo 50 metri la striscia continua diventa tratteggiata e là si può cambiare di corsia,
I compagni che mi precedevano vanno verso destra ma oltrepassando la riga continua e se la prendono con l'automobilista che non ci aveva dato la precedenza.
In realtà dicono sono "abbiamo noi la precedenza" e nulla più.
Io noto che in realtà ha ragione lui e dovevamo mantenere la nostra corsia fino alla linea tratteggiata.
Fattostà che l'automobilista si scusa e anche noi ci scusiamo.
Saluto di rispetto reciproco.
Lui va a sinistra e noi a destra (incrociando appunto le traiettorie) e le nostre strade si dividono.
Da là cominciamo a tirare abbastanza. Io sempre dietro (avevo tirato prima).
Dopo un po' mi si affianca un'auto con il finestrino abbassato mi dice una cosa.
Eravano a 40 km/h e non capisco. Mi faccio ripete ed alla terza volta capisco.
Era l'automobilista che aveva rifatto il giro per capire chi avesse ragione e poi ci ha raggiunto (nonostante andasse da tutt'altra parte) solo per rivendicare la propria ragione.
Chi siamo chiariti (io avevo già capito che aveva ragione lui) e ri-salutati civilmente.
Un automobilista che evidentemente aveva molto tempo libero il chè confligge con la fretta dimostrata poco prima.
Nel senso che anche se aveva (giustamente) la precedenza poteva far passare i ciclisti.
Sarà perchè io sono ciclista ma quando sono in macchina hanno sempre loro la precedenza.
E quando sono in macchina con qualcuno invito a fare altrettanto.
Al rientro dal giro due strade che confluiscono.
Noi in bici da sinistra la macchina da destra.
Dopo 50 metri la striscia continua diventa tratteggiata e là si può cambiare di corsia,
I compagni che mi precedevano vanno verso destra ma oltrepassando la riga continua e se la prendono con l'automobilista che non ci aveva dato la precedenza.
In realtà dicono sono "abbiamo noi la precedenza" e nulla più.
Io noto che in realtà ha ragione lui e dovevamo mantenere la nostra corsia fino alla linea tratteggiata.
Fattostà che l'automobilista si scusa e anche noi ci scusiamo.
Saluto di rispetto reciproco.
Lui va a sinistra e noi a destra (incrociando appunto le traiettorie) e le nostre strade si dividono.
Da là cominciamo a tirare abbastanza. Io sempre dietro (avevo tirato prima).
Dopo un po' mi si affianca un'auto con il finestrino abbassato mi dice una cosa.
Eravano a 40 km/h e non capisco. Mi faccio ripete ed alla terza volta capisco.
Era l'automobilista che aveva rifatto il giro per capire chi avesse ragione e poi ci ha raggiunto (nonostante andasse da tutt'altra parte) solo per rivendicare la propria ragione.
Chi siamo chiariti (io avevo già capito che aveva ragione lui) e ri-salutati civilmente.
Un automobilista che evidentemente aveva molto tempo libero il chè confligge con la fretta dimostrata poco prima.
Nel senso che anche se aveva (giustamente) la precedenza poteva far passare i ciclisti.
Sarà perchè io sono ciclista ma quando sono in macchina hanno sempre loro la precedenza.
E quando sono in macchina con qualcuno invito a fare altrettanto.