Calendario Randonnée

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
13.230
17.220
43
modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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Bici
(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
si probabilmente sono più preoccupoato di quanto serva ma dato che soffro un po con l vista al buio preferirei essere ben attrezzato, e mi preoccupa sempre la durata delle batterie!

conoscendomi la probabilità che io resti in un gruppone è abbastanza risicata :doh: anche perchè se resisto mentalmente in un gruppo o sono nelle prime 2/3 posizioni o nelle ultime :prega:

la verità è che, vai così forte, che è impossibile starti a ruota :wacko:(figuriamoci fare un gruppetto con te :azz)
:mrgreen:o-o
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
22.747
22.885
98
dove capita
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si probabilmente sono più preoccupoato di quanto serva ma dato che soffro un po con l vista al buio preferirei essere ben attrezzato, e mi preoccupa sempre la durata delle batterie!

conoscendomi la probabilità che io resti in un gruppone è abbastanza risicata :doh: anche perchè se resisto mentalmente in un gruppo o sono nelle prime 2/3 posizioni o nelle ultime :prega:

Ecco, la durata delle batterie è forse più importante.

Anche a me non piacciono i grupponi. A volte però tornano molto utili, in particolare se c'è tanto vento, perché tanti km al vento da solo diventano poco simpatici. Di notte invece è proprio bello starsene da soli e godersi l'atmosfera.

Una nota: le rando non devono essere per forza n-mila km o mt di dislivello. Ad esempio in Francia ci sono delle rando permanenti, nate per scoprire il territorio, che si possono fare in 3 modalità: oro, argento e cicloturistica (una volta bronzo), a dipendenza della media oraria (perché in realtà le rando non sono nemmeno girare a caso). La modalità cicloturistica prevede almeno 80km al giorno, proprio per consentire di vedere i posti anche di giorno, ed infatti i percorsi cicloturistici rispetto agli altri due hanno spesso piccole deviazioni per andare a vedere monumenti & c.

Comunque la notte va provata, perché in realtà diventa tutto molto diverso: posti orribili o scialbi acquisiscono fascino, magari per gli animali che si incontrano, mentre altri diventano memorabili. Le immagini di un passo Falzarego alle 3 di notte con la luna me lo porterò sempre dentro.
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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"ah meglio andare in giro quando si vuole, ah meglio scegliere il meteo, ah meglio scegliere il percorso che uno vuole......" non porta molto al dibattito

Che poi manca proprio il punto delle randonnée, che non è fare km a muffo, ma fare un percorso all'interno di un quadro ben preciso, che consta di: giorno fisso*, media minima e massima e percorso fissato. Infatti il termine italico del "randagio" l'ho sempre trovato molto mal scelto.

I parametri della rando poi valgono che si sia in 6000 o da soli, ma sono quelli i paletti che rendono una rando una rando, non la quantità di km. Senza i paletti è un giro random. Che va benissimo se uno non vuole "un regolamento", ma criticare il regolamento è come dire "il calcio è bello se non si dovesse fare gol"....


*che vuol dire farsela anche col maltempo. Pure a me se diluvia li per li mi fa bestemmiare, ma poi lo spirito deve essere quello che gli anglofoni riassumono bene in embrace the suck.
 

catman

Scalatore
3 Giugno 2011
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si, però, scusa eh, ma usando un certo francesismo, e che palle però dai

Sulla discussione dell'Everesting, su quella delle g.f., su quella delle rando......abbiamo capito.
Non tutti abbiamo n. ore di ferie/permessi per pedalare tot km quando vogliamo, c'è chi ha solo i week end, e trova piacevole anche condividere la strada e le esperienze con altri, che sono lì con te, per lo stesso motivo, per la stessa strada/percorso da fare.

che poi, però, al Fiandre, se non ricordo male........

Poi, massimo rispetto per i km che ti sorbisci:hail::azz, però non veniamo in quelle discussione a dire "ah ma puoi pedalare anche meno ed andar un po' più a f_ _@, stare una sera con amici........"

Se uno non condivide un certo pensiero di bici, non è che per forza deve "farlo pesare" a chi la vive/vede in maniera diversa.
Se è una critica costruttiva ok, ma dire sempre "ah meglio andare in giro quando si vuole, ah meglio scegliere il meteo, ah meglio scegliere il percorso che uno vuole......" non porta molto al dibattito
o-o
forse non hai capito....ho solo detto che fino a una certa distanza (ovviamente soggettiva) io non ho avuto il bisogno di fare la notte e che la notte in bici prevista da tante rando lunghe, non mi attira
non mi pare di aver scritto di tour o settimane di viaggio...parlavo del giro in giornata
 

Ser pecora

Diretur
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forse non hai capito....ho solo detto che fino a una certa distanza (ovviamente soggettiva) io non ho avuto il bisogno di fare la notte

La notte spesso è prevista anche in rando meno lunghe per esigenze organizzative, ad esempio evitare zone trafficate di giorno. O per evitare di arrivare al ritorno ad ore assurde (i 400 spesso partono di sera).
Anche per un organizzatore è meglio sapere che ti tornano tutti tra, che ne so, le 6 di mattina e le 18, piuttosto che il contrario.
 

catman

Scalatore
3 Giugno 2011
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La notte spesso è prevista anche in rando meno lunghe per esigenze organizzative, ad esempio evitare zone trafficate di giorno. O per evitare di arrivare al ritorno ad ore assurde (i 400 spesso partono di sera).
Anche per un organizzatore è meglio sapere che ti tornano tutti tra, che ne so, le 6 di mattina e le 18, piuttosto che il contrario.
ti ringrazio! adesso ho capito perché certe rando partono proprio di sera e prevedono la notte in bici anche se non troppo lunghe come km!
non ci avevo mai pensato in effetti...
e poi vedi...i miei interventi sempre criticati dai soliti, portano anche qualche spunto interessante :mrgreen:
la notte prima o poi la proverò e proprio ad una rando....da solo per ore al buio un po' mi preoccupa e non sarebbe piacevole
 
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bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
15.588
12.086
Genova
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Colnago C60
No, devi avere fatto solo, almeno, un 600.



Non ti piacciono le rando insomma. :-)xxxx
La notte in sella invece è una cosa molto bella e "magica". In particolare in montagna, magari con luna piena.
Penso anch'io ,anche se non ho mai provato che abbia un certo fascino...soprattutto se fatta per ritrovarsi che so,su un passo oltre i 2000 mt all'alba,e veder sorgere il sole senza motociclisti,automobilisti,camperisti
 

3NR1

Spingitore di cavalieri
27 Luglio 2011
829
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martesania
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Bici
titti
a me gli eventi a data fissa danno allergia :mrgreen:
non ho mai avuto problemi a fare 300-400 km e più, sempre in solitaria partendo da casa e decidendolo il giorno prima
Mai fatto una notte in sella e penso che mai la farò, trovo assurdo arrivare in bei posti per non vedere nulla, a quel punto preferisco fare 2 tappe diurne...ecco forse in compagnia sarebbe diverso...cmq fino a 400-450 km se fatti in giugno, non c'è bisogno di fare ore al buio.
Le poche rando che ho fatto, a parte certi tratti di trasferimento, le ho fatte spesso da solo o con tratti in gruppetti di 3-4...quindi non vedo la necessità di aspettare un evento organizzato magari col rischio meteo e percorso non proprio bello da seguire
Nessuno ti obbliga a farle, complimenti per i km che riesci a fare in solitaria ma non tutti hanno le gambe il tempo e la testa per farli.
Certo entrare a gamba tesa nella discussione sulle randonnee esordendo che ti danno allergia già ti pone in una cattiva posizione, non ti lamentare se qualcuno poi ti risponde
:espulso.
 

catman

Scalatore
3 Giugno 2011
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Pinarello
Nessuno ti obbliga a farle, complimenti per i km che riesci a fare in solitaria ma non tutti hanno le gambe il tempo e la testa per farli.
Certo entrare a gamba tesa nella discussione sulle randonnee esordendo che ti danno allergia già ti pone in una cattiva posizione, non ti lamentare se qualcuno poi ti risponde
:espulso.
Non ho scritto che le rando mi danno allergia...ma che gli eventi a data fissa dove bisogna programmare mesi prima, non fanno per me, che siano rando, gf, gita col team...infatti sono cose che faccio raramente. Era una battuta cmq, c'era pure l'emoticon della risata ma chi vuole criticare legge e capisce quello che vuole! Strano perché è pure gente che mi conosce da anni qui sul forum e sa cosa faccio di solito...

Io avevo scritto e senza fare polemica, sui km da fare in un giorno di rando, c'era chi diceva che 200 andavano bene, chi diceva 300 erano ideali e chi preferiva i 400...io ho solo riportato la mia esperienza (cioè che non è necessario aspettare il calendario rando x fare bei giri lunghi e nemmeno farci le notti). Ho anche fatto rando di 400 in giornata senza la notte in bici che non era prevista...poi @Ser pecora ha spiegato bene perché in tante rando anche non estreme per km e percorso, sia prevista la notte in bici.

Mi dispiace solo che spesso qui sul forum, si miri più a criticare certi interventi che non a scrivere qualcosa di interessante e magari provare a prendere spunto/stimolo per fare qualcosa in più dell'ordinaria amministrazione.
 

ottomilainsù

Pignone
24 Luglio 2011
200
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Arsiè
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alcune...
ti ringrazio! adesso ho capito perché certe rando partono proprio di sera e prevedono la notte in bici anche se non troppo lunghe come km!
non ci avevo mai pensato in effetti...
e poi vedi...i miei interventi sempre criticati dai soliti, portano anche qualche spunto interessante :mrgreen:
la notte prima o poi la proverò e proprio ad una rando....da solo per ore al buio un po' mi preoccupa e non sarebbe piacevole
Credo che difficilmente scorderò la notte della Adriatic Marathon, tra Vieste e Foggia (Vieste - Mattinata - Monte Sant'Angelo - San Giovanni Rotondo - Manfredonia - Margherita di Savoia - Barletta - Trinitapoli - Foggia) con la burrasca, il vento che ululava, la pioggia, il freddo e le mani intirizzite, la picchiata su Manfredonia e Barletta con il vento in poppa a 50 km/h, il vento contrario da lì a Foggia... completamente solo, neanche un'auto per la strada, con l'entrata a Foggia proprio al sorgere del sole.
Sì, bisogna farla prima o poi, una notte intera in sella.
 

catman

Scalatore
3 Giugno 2011
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Credo che difficilmente scorderò la notte della Adriatic Marathon, tra Vieste e Foggia (Vieste - Mattinata - Monte Sant'Angelo - San Giovanni Rotondo - Manfredonia - Margherita di Savoia - Barletta - Trinitapoli - Foggia) con la burrasca, il vento che ululava, la pioggia, il freddo e le mani intirizzite, la picchiata su Manfredonia e Barletta con il vento in poppa a 50 km/h, il vento contrario da lì a Foggia... completamente solo, neanche un'auto per la strada, con l'entrata a Foggia proprio al sorgere del sole.
Sì, bisogna farla prima o poi, una notte intera in sella.
Ecco questa tua esperienza mi fa già cambiare idea...nel senso che di passare una notte in bici da solo e con quelle condizioni non mi farebbe piacere :) anzi non e nemmeno sport e ciclismo quello ma quasi una prova di sopravvivenza:)

Una notte in compagnia, in montagna con alba su un passo mi piacerebbe, c'è che lo fa in estate in grappa, partono alle 3 di notte e arrivano in cima all'alba ma non è paragonabile ad una notte in sella durante una rando che prevede molti km sia prima che dopo.
 

ottomilainsù

Pignone
24 Luglio 2011
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alcune...
Ecco questa tua esperienza mi fa già cambiare idea...nel senso che di passare una notte in bici da solo e con quelle condizioni non mi farebbe piacere :) anzi non e nemmeno sport e ciclismo quello ma quasi una prova di sopravvivenza:)

Una notte in compagnia, in montagna con alba su un passo mi piacerebbe, c'è che lo fa in estate in grappa, partono alle 3 di notte e arrivano in cima all'alba ma non è paragonabile ad una notte in sella durante una rando che prevede molti km sia prima che dopo.
Qualche anno fa la pensavo più o meno alla stessa maniera, a cominciare da quelli che facevano giri lunghissimi in un colpo solo, e per me lunghissimo era oltre i 150 chilometri. Per me erano dei pazzi. Ah, l'invidia... perché la mia era invidia, in realtà.
Con l'avvento dei faretti a led è stato semplice iniziare con le uscite serali e notturne, poi quelle che partendo a tarda notte finiscono all'alba, in seguito è arrivata l'iniziazione alle uscite da oltre 300 chilometri (chi era con me mi ha detto che sembravo peggio di Germano Mosconi), alla fine ho voluto provare la partenza a mezzogiorno e l'arrivo al pomeriggio del giorno dopo, condita da burrasca e visioni mistiche, ma quello è stato un imprevisto di contorno.
Basta prenderle a piccole dosi, una o due all'anno, non deve essere una cosa da fare per forza, se te la senti, bene, sennò ti fermi e ti fai una dormita.
Se sono un solitario è a causa di una brutta esperienza con un "socio" che ha fatto di tutto per farmi detestare il giro che stavamo facendo. Ma non è stato facile, al primo tentativo dopo tre giorni sono scoppiato mentalmente, ho capito come gestirmi solo dopo una pausa di un paio di anni.
Adesso sono in grado di star fuori indefinitamente, ma questo non vuol dire che sono un randagio come qualcuno che si è perso in giro per il mondo e forse ha perso la bussola.
 
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catman

Scalatore
3 Giugno 2011
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Qualche anno fa la pensavo più o meno alla stessa maniera, a cominciare da quelli che facevano giri lunghissimi in un colpo solo, e per me lunghissimo era oltre i 150 chilometri. Per me erano dei pazzi. Ah, l'invidia... perché la mia era invidia, in realtà.
Con l'avvento dei faretti a led è stato semplice iniziare con le uscite serali e notturne, poi quelle che partendo a tarda notte finiscono all'alba, in seguito è arrivata l'iniziazione alle uscite da oltre 300 chilometri (chi era con me mi ha detto che sembravo peggio di Germano Mosconi), alla fine ho voluto provare la partenza a mezzogiorno e l'arrivo al pomeriggio del giorno dopo, condita da burrasca e visioni mistiche, ma quello è stato un imprevisto di contorno.
Basta prenderle a piccole dosi, una o due all'anno, non deve essere una cosa da fare per forza, se te la senti, bene, sennò ti fermi e ti fai una dormita.
Se sono un solitario è a causa di una brutta esperienza con un "socio" che ha fatto di tutto per farmi detestare il giro che stavamo facendo. Ma non è stato facile, al primo tentativo dopo tre giorni sono scoppiato mentalmente, ho capito come gestirmi solo dopo una pausa di un paio di anni.
Adesso sono in grado di star fuori indefinitamente, ma questo non vuol dire che sono un randagio come qualcuno che si è perso in giro per il mondo e forse ha perso la bussola.
Diciamo che non me ne frega molto di pedalare di notte ma vorrei solo provare l'esperienza. Faccio giri di tutti i tipi in giornata da anni, avrò fatto un centinaio di giri, quasi tutti in solitaria, over 300 km arrivando fino ai 450 e 6000 disl in 15-16 ore...poi x arrivare in posti nuovi ho preso la borsa facendo dei tour belli tosti, mettendo insieme sport e turismo in posti magnifici e sempre diversi...non so chi sia Mosconi ma l'ultracycling non mi dice nulla, pedalare 3-4 giorni di fila per non vedere nulla e prendere stimolanti x stare sveglio e non sentire la fatica per una classifica che non vale nulla (il ciclismo di alto livello è altra cosa), non mi interessa. Se andassi a Parigi e Brest in bici sicuramente vedrei molte piu cose x conto mio, facendo varie tappe, rispetto a quelli che fanno la gara...preparandola potrei anche farla bene x la classifica come anche la 24 di feltre in solitaria, (ogni anno c'è qualcuno che mi chiede di farla) ma preferisco viaggiare x conto mio, scoprire posti mai visti che raggiunti in bici sono ancora più splendidi, decidere km e sforzo giorno x giorno, mangiare piatti e dolci locali. Con il lavoro non potrò mai andare via per 30-40 giorni di fila ma con 10 giorni di viaggio 3-4 volte all'anno, magari spostandomi inizialmente in treno (come ho fatto x andare al sud o centro italia) si riesce a vedere e visitare molto e questo mi da molta più soddisfazione di una buona posizione in classifica di una gf o gara ultracycling.
Adesso spero di recuperare dai postumi dell'incidente in tempo per riuscire a fare un bel tour nei giorni tra natale e capodanno in cui dobbiamo prender ferie obbligatorie...ma deciderò la meta in base al meteo poche ore prima di partire
 

ottomilainsù

Pignone
24 Luglio 2011
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alcune...
(...) pedalare 3-4 giorni di fila per non vedere nulla e prendere stimolanti x stare sveglio e non sentire la fatica per una classifica che non vale nulla (il ciclismo di alto livello è altra cosa), non mi interessa. (...)
Eh... appunto.
Provando a fare la VG senza fermarmi mi sono reso conto che una notte la fai, la seconda no. Quando confondi un pilastro di un cancello per un passante, e lo vedi e senti pure camminare, vuol dire che sei già ben oltre il tuo limite fisico e mentale, e ti devi fermare prima di subito.
Per una volta va anche bene provare.
Quelli che alla Trans Continental Race hanno fatto 3000 km in 5 giorni li vedevi lontano chilometri che erano tenuti su da sostanze. Al ritorno dal mio giro ho incrociato a Tarvisio un paio di quelli normali, quelli che 1500 km li hanno fatti in 6 giorni, erano in condizioni a dir poco pietose, il che la dice lunga su quanto strano, diciamo così, sia questo mondo.
La mia attrazione per questo genere di "eventi" è durata poco, il tempo di rendermi conto di quanto ipocrita sia un certo modo di presentarli. Non tanto per le randonnée, che sono ancora a portata di umano, quanto per le ultra che stanno nel mezzo tra le rando e le gare vere e proprie, dove non ti serve la tessera e te le dipingono come delle avventure meravigliose in paesaggi straordinari... salvo poi trovarti ad alloggiare insieme per dividere le spese e vedere che sul comodino hanno la scatola di pilloline, o imprecare per il sadismo degli organizzatori che ti propinano percorsi terrificanti guardandosi bene dal dirlo.
Se proprio voglio cacciarmi nei guai, voglio farlo per mia scelta e non per inseguire una traccia magari nemmeno provata da chi ha organizzato.

P.S. G. Mosconi era quel conduttore televisivo veronese noto per le sue espressioni colorite in gergo veneto. Quella sera, dopo 330 km, ne avevo per tutti.
 
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Reactions: Cillo and catman

pedalone della bassa

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9 Ottobre 2013
13.230
17.220
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Diciamo che non me ne frega molto di pedalare di notte ma vorrei solo provare l'esperienza. Faccio giri di tutti i tipi in giornata da anni, avrò fatto un centinaio di giri, quasi tutti in solitaria, over 300 km arrivando fino ai 450 e 6000 disl in 15-16 ore...poi x arrivare in posti nuovi ho preso la borsa facendo dei tour belli tosti, mettendo insieme sport e turismo in posti magnifici e sempre diversi...non so chi sia Mosconi ma l'ultracycling non mi dice nulla, pedalare 3-4 giorni di fila per non vedere nulla e prendere stimolanti x stare sveglio e non sentire la fatica per una classifica che non vale nulla (il ciclismo di alto livello è altra cosa), non mi interessa. Se andassi a Parigi e Brest in bici sicuramente vedrei molte piu cose x conto mio, facendo varie tappe, rispetto a quelli che fanno la gara...preparandola potrei anche farla bene x la classifica come anche la 24 di feltre in solitaria, (ogni anno c'è qualcuno che mi chiede di farla) ma preferisco viaggiare x conto mio, scoprire posti mai visti che raggiunti in bici sono ancora più splendidi, decidere km e sforzo giorno x giorno, mangiare piatti e dolci locali. Con il lavoro non potrò mai andare via per 30-40 giorni di fila ma con 10 giorni di viaggio 3-4 volte all'anno, magari spostandomi inizialmente in treno (come ho fatto x andare al sud o centro italia) si riesce a vedere e visitare molto e questo mi da molta più soddisfazione di una buona posizione in classifica di una gf o gara ultracycling.
Adesso spero di recuperare dai postumi dell'incidente in tempo per riuscire a fare un bel tour nei giorni tra natale e capodanno in cui dobbiamo prender ferie obbligatorie...ma deciderò la meta in base al meteo poche ore prima di partire

in bocca al lupo per una pronta ripresa o-oo-o
 
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ottomilainsù

Pignone
24 Luglio 2011
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Non esageriamo. Per fare 250km al giorno fai a tempo pure a dormire ogni notte.
Che uno non riesca a stare 2 notti senza dormire mi pare anche un po' strano.
Beh sì, certo. 250 km al giorno, in teoria, si riescono a fare senza eccessive difficoltà. Ne ho fatti in media 180 su per la Scandinavia, facendo pure il turista, non ho mai pedalato a testa bassa (tranne nei 2000 km del ritorno, fatti tutti con il vento contrario).
Non ho parlato con loro, ho solo constatato com'erano. Potrebbero aver avuto chissà quali imprevisti per essere in quelle condizioni, come anche essersi fortemente sovrastimati ed essere andati in crisi, cosa che ho visto succedere anche a gente sulla carta molto preparata ed esperta
Sul non dormire del tutto per due notti senza alcun "aiuto" nutro però qualche perplessità.
Per averci provato, non per altro, mi sono reso conto che una notte intera la fai, due già cominciano i problemi, figurarsi oltre.
Per quanto sicuramente l'età abbia il suo peso, e pure tenendo conto che non siamo tutti uguali, una media di 300 km al giorno come fanno la maggior parte dei partecipanti, dovrei essere in grado di gestirla riuscendo appunto a dormire ogni notte.
Non mi spiego come uno possa fare 600 chilometri al giorno per molti giorni di fila.
Devi pedalare, mangiare, evac... (ci siamo capiti :mrgreen: ), ricaricare i dispositivi, sempre non considerando eventuali imprevisti meccanici.
Io li ho fatti 600 km, in poco meno di 26 ore ad una velocità media in movimento di 26 km/h con quasi 5000 metri di dislivello, sono stato fermo per circa due ore e mezza. Al netto della burrasca, del vento contrario che senz'altro mi ha rallentato, forse avrei potuto limare due o tre quarti d'ora alle soste.
Forse salta fuori un paio di microsonni nell'arco delle 24 ore, forse.
Reggere per 5 giorni consecutivi... boh, anche se di anni ne hai 30 e non 50 passati.
E qua mi fermo, perché sono considerazioni mie personali.
 

Ser pecora

Diretur
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Beh sì, certo. 250 km al giorno, in teoria, si riescono a fare senza eccessive difficoltà.
Reggere per 5 giorni consecutivi... boh, anche se di anni ne hai 30 e non 50 passati.
E qua mi fermo, perché sono considerazioni mie personali.

La questione del sonno è soggettiva. Ma in linea di massima non ho mai visto nessuno sdraiarsi mentre pedalava per aver fatto 2 notti sveglio. Cioè, basta aver avuto almeno un infante per capire che non servano amfetamine... :-)xxxx

Chiaro che poi diversa è la questione per chi viaggia attorno ai 30km/h di media per più giorni. Ma li non ci sono grandi misteri.

Roger Baumann, famoso randonneur che ha vinto l'edizione della PBP 1956 e ne ha fatte 10 in carriera, diceva esplicitamente che non prendere niente se si vuole andar veloci è da matti, perché appunto pericoloso per colpi di sonno e distrazioni.