Mi inserisco in questo thread ormai concluso da mesi non certo per aggiungere considerazioni tecniche, ma per congratularmi. L'ho letto dal primo post all'ultimo e mi sono entusiasmato come se stessi leggendo un romanzo avvincente.
Sarà forse perchè, anche se nuovo di questo forum, ho anche io una mia esperienza in campo meccanico amatoriale, anche se non ho ancora approcciato le bici in modo approfondito (ho "giocato" con moto e auto), o forse sarà perchè la bici vintage (preferisco dire "dei miei tempi") ha un fascino infinito... mi è sembrato quasi di vivere questa vicenda, che coinvolge l'amore per il mezzo, il gusto di mettersi in gioco, la sfida con sè stessi per riuscire a ottenere qualcosa che a tutta prima sembra lontano come la luna, e riuscirci.
Nel restauro di un mezzo antico c'è molto più di qualche chilo di ferro, gomma e ruggine. C'è un sogno.
Vabbe', normalmente non sono così lirico. Chiedo scusa per il tempo fatto perdere a chi legge, e ancora complimenti.