Divieti per coronavirus: come ti comporti? (Parte seconda)

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green dolphin

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3 Gennaio 2008
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E' chiaro che qualsiasi legge che fissi delle distanze interpersonali in città è molto più limitante che nei piccoli centri o in campagna. Ma come dicevo prima, tantissime disposizioni di tutti i giorni colpiscono ora di più Tizio, ora di più Caio. Chi abita in città ha degli svantaggi e dei vantaggi in tutto così come chi abita fuori. Quelli che ti prendono per il culo perché a casa tua non c'è un c...o e loro vicino hanno cinema, supermercati, centri commerciali ecc.ecc. (ammesso che questi siano decentemente fruibili, perché a Roma non lo sono mai salvo che se ci vai di mercoledì mattina prendendo ferie) adesso sono ovviamente i più limitati dalla quarantena. Per loro anche i 200 mt possono essere troppi e devono starsene nel cortile di casa se lo hanno, mentre tu puoi spaziare di più. Io abitavo a Roma, consapevolmente me ne sono allontanato e in questo periodo, benedico ancor più di prima la scelta fatta
Eh sì. Anche la gente che passava da casa mia diceva: Bello, però qui non vivrei. Adesso con 2000 mq., giardino, portico, e un mare di campagna intorno per passeggiare/correre, io non mi sento proprio un recluso. E non farei cambio con chi è in città. Ah, e aspetta poi che se andiamo avanti fino a maggio monto pure la piscina...

La differenza è che se voglio il cinema, teatro, andare a mangiar fuori, basta muoversi in macchina ed in 10-15 minuti sono in città. In bici al lavoro sono 9 km e ci metto meno di 20 minuti, meno del tempo che ci metteva mia moglie quando lavorava in città e prendeva la macchina, doveva cercare parcheggio, etc.

I supermercati ed i centri commerciali li lascio agli altri: io voglio la natura, ed usare la macchina il meno possibile.
 

samuelgol

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24 Settembre 2007
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Eh sì. Anche la gente che passava da casa mia diceva: Bello, però qui non vivrei. Adesso con 2000 mq., giardino, portico, e un mare di campagna intorno per passeggiare/correre, io non mi sento proprio un recluso. E non farei cambio con chi è in città. Ah, e aspetta poi che se andiamo avanti fino a maggio monto pure la piscina...

La differenza è che se voglio il cinema, teatro, andare a mangiar fuori, basta muoversi in macchina ed in 10-15 minuti sono in città. In bici al lavoro sono 9 km e ci metto meno di 20 minuti, meno del tempo che ci metteva mia moglie quando lavorava in città e prendeva la macchina, doveva cercare parcheggio, etc.

I supermercati ed i centri commerciali li lascio agli altri: io voglio la natura, ed usare la macchina il meno possibile.
Infatti, chi vive in città, non capisce, secondo me, che molto di quello che lui pensa di avere prontamente a portata, non ce lo ha manco per nulla. Tutto infruibile sempre. Almeno nelle grandi città. A Roma i centri commerciali son fruibili solo quando non è tempo di andarci (giorno lavorativo, estate ecc.), idem le spiagge i parchi, tutto. E' ovvio che una normativa che imponga le distanze sociali in una grande città si trasforma in uno stare fra 4 mura per poter rispettare le distanze sociali. E allora? Amen, ognuno fa le sue scelte, io ora abito in mezzo ai meleti e ai vigneti dell'Alto Adige, strade deserte, salite a nastro, bosco vicino casa….di questo periodo mi spiace ovviamente per le persone che muoiono e per i loro cari che li piangono, mi dispiace per chi pagherà salatissime conseguenze economiche (ma in parte le pagheremo tutti), ma per il resto la mia vita con la quarantena, nella pratica è cambiata nulla...…..possibilità di andare in bici ovunque ne abbia voglia a parte. Non andavo per centri commerciali, non uscivo quasi mai la sera, non frequentavo centri di aggregazione a parte le uscite in gruppo, non facevo più gare ecc.ecc.ecc.
 
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pietrogrip

Maglia Amarillo
13 Aprile 2011
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tutte rigorosamente nere
Perchè rincoglionito?
Ognuno fà le sue scelte, esistono le pene, e ne paga le conseguenze.
Tu se non erro sei pure motociclista ,scommetto che in vita tua sei sempre stato perfettamente vigile alle regole :))):


Comunque l'ultima volta che ho visto mia nonna , gli ho chiesto se quando c'erano i nazisti\fascio erano murati in casa come ora, mi ha risposto : no, non eravamo murati in casa, andavamo dietro legna, dietro i campi etc.

Pensa tè, regione lombardia mi vieta di andare a tagliare legna per autoconsumo, di curare i miei campi , e non lo vietavano i nazisti\fascio nel '40!!

Un popolo di clown siamo, veramente :))):

uno che a piu' riprese nel gruppo WA della squadra (ex visto che alla fine si e' tolto dato che l'abbiamo infamato all'inverosimile) dice che se ne frega di Conte il Governo e le FFOO, non e' rincoglionito ma proprio un demente, ripeto gli e' andata di lusso che non gli abbiano fatto i 280 euro di multa senno se ne ricordava ancora meglio.

ps che c'entra la moto, le infrazioni le fai con qualsiasi veicolo, sia questa una bici che un autoarticolato
 

Mik75

Apprendista Passista
20 Aprile 2004
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Vinovo (TO)
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Io non credo e non consiglio nulla. Dico, questa è la norma (salvo ordinanze locali di cui bisogna prendere cognizione), leggetela, comprendetela e rispettatela. Ora se una norma scrive letteralmente:
"""Non è giustificato l’utilizzo del mezzo per lo svolgimento di attività motoria o per allenamento, oltre i confini del proprio territorio di domicilio, abitazione o residenza."""" Ovviamente con le distanze interpersonali scritte ovunque, ossia 1 metro (3 in provincia di Bolzano)
io credo che non ci voglia una laurea in legge per capire una frase di senso compiuto. Se uno da questa frase capisce che in bici non ci si può andare, che stia a casa, sai cosa mi frega a me.
Vuoi dissentire? Dissenti pure, sarebbe bello lo facessi con dati di fatto, ma forse è troppo chiedertelo, ma se prendi per il culo finisci con le ossa rotte come ieri.
Riporto la mia esperienza, abito in Piemonte, in un comune di circa 15mila abitanti in cui non sono state emanate ordinanze specifiche in tema. Sabato ho individuato un giro di 2.2km, praticamente il giro dell'isolato dove abito, con l'intenzione di riperterlo per un paio d'ore. A metà giro mi fermano i CC, mi chiedono dove abito, mi dicono che bisogna restare in prossimità della prossima abitazione. Ero veramente davanti a casa, quindi si son dovuti accontentare della promessa che non mi sarei allontanato, e mi han lasciato andare. Ieri, domenica, ri-esco per lo stesso giro. Verso la fine ecco di nuovo i carabinieri, uno dei due era di quelli del giorno prima, l'altro probabilmente il suo capo. Toni molto più minacciosi, faccio notare che l'unica indicazione precisa sul decreto è quella di non sconfinare dal proprio comune, lui insiste sulla prossimità, che secondo lui non essendo specificata va ad interpretazione: che per lui prossimità vuol dire 200m anzi anche meno, 100, o 50. Se ne esce anche con il fatto che bisogna anche limitare il numero e il tempo delle uscite (?!). Mi ha lasciato andare, ma con la minaccia di "la prossima volta metto a verbale". Che fareste? Penso che abbia torto marcio, ma lui ha l'uniforme, e in un paesotto con poca gente in giro mi sento preso di mira. Esco di nuovo e mi faccio multare?
 
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green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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Infatti, chi vive in città, non capisce.
Non so se sia proprio un non capire. Ognuno tira l'acqua al proprio mulino e anche noi che abbiamo fatto scelte opposte alla città per chi ci vive potrebbe essere che non capiamo.

Conosco molti che preferiscono la città, l'idea di abitare in centro, etc.: la casa in campagna/collina o montagna sono anche un impegno da mantenere se si ha giardino. Non tutti hanno voglia e capacità.

E poi ci sono città e città. Alcune più piccole nella nostra penisola sono ancora una goduria per viverci, ma non per le farmacie, supermercati...ma perché l'Italia ha posti realmente belli. Per esempio due estati fa in un viaggio in bici con mio cognato abbiamo fatto tappa a Jesi nelle Marche e ci siamo trovati in una città con il suo splendido borgo medievale che somiglia a tante in Toscana, Umbria, etc.

La bellezza non manca. Il problema è confondere lo stare in città con l'avere a disposizione le abitudini della società consumistica. La prima è necessaria: senza la bellezza sia quella creata dall'uomo con architettura, arte, sia quella della natura, non esisterebbe l'uomo moderno. Mentre di altri bisogni che siamo convinti essere fondamentali, non ci rendiamo ormai più conto quanto siano in realtà poco importanti.

Per tornare in tema COVID qualcuno di voi ha pensato come sarebbe stato affrontare questa emergenza negli anni '80-'90 senza rete, internet, computer?!? Io tra fare musica, stereo, libri e TV mi sarei passato comunque il tempo.
La modernità della tecnologia è importante, ma non è tutto lì.

Vado a zappare l'orto :))):
 
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"Non è giustificato l’utilizzo del mezzo per lo svolgimento di attività motoria o per allenamento, oltre i confini del proprio territorio di domicilio, abitazione o residenza."""
scusate ma dove in questa frase è menzionato che si può svolgere attivita motoria entro i confini comunali?
 

cbr70

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Riporto la mia esperienza, abito in Piemonte, in un comune di circa 15mila abitanti in cui non sono state emanate ordinanze specifiche in tema. Sabato ho individuato un giro di 2.2km, praticamente il giro dell'isolato dove abito, con l'intenzione di riperterlo per un paio d'ore. A metà giro mi fermano i CC, mi chiedono dove abito, mi dicono che bisogna restare in prossimità della prossima abitazione. Ero veramente davanti a casa, quindi si son dovuti accontentare della promessa che non mi sarei allontanato, e mi han lasciato andare. Ieri, domenica, ri-esco per lo stesso giro. Verso la fine ecco di nuovo i carabinieri, uno dei due era di quelli del giorno prima, l'altro probabilmente il suo capo. Toni molto più minacciosi, faccio notare che l'unica indicazione precisa sul decreto è quella di non sconfinare dal proprio comune, lui insiste sulla prossimità, che secondo lui non essendo specificata va ad interpretazione: che per lui prossimità vuol dire 200m anzi anche meno, 100, o 50. Se ne esce anche con il fatto che bisogna anche limitare il numero e il tempo delle uscite (?!). Mi ha lasciato andare, ma con la minaccia di "la prossima volta metto a verbale". Che fareste? Penso che abbia torto marcio, ma lui ha l'uniforme, e in un paesotto con poca gente in giro mi sento preso di mira. Esco di nuovo e mi faccio multare?
anche io piemonte e stessa cosa. credo sia cosi' ovunque . inoltre sarebbe un paradosso anche in mancanza di ordinanze locali , pensare che si possa fare ciclismo dentro i limiti di un comune. basti pensare alle citta' . per le regioni e i comuni i ciclisti non sono al centro del mondo e quindi in materia normalmente scrivono di attenersi al decreto. ma e' ovvio che non permettano certo di fare ciclismo dentro le citta' ed i comuni. invero non penso proprio che sia anche nello spirito del decreto.
 

andre.road

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11 Ottobre 2012
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:-)
E' chiaro che qualsiasi legge che fissi delle distanze interpersonali in città è molto più limitante che nei piccoli centri o in campagna.

C'è proprio una crisi delle città in quel che sta accadendo. In particolare delle aree metropolitane.
Per ora, dove abito io, si respira anche meglio. Visto che eravamo continuamente subissati di piccoli, medi e grandi eventi.
Ma è inevitabile che la ripresa sarà molto più lenta di quanto sia stata la caduta e quindi il disagio e la povertà si faranno sentire.
Già vedo la gente esaurita quando esco di casa.
 

cbr70

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"Non è giustificato l’utilizzo del mezzo per lo svolgimento di attività motoria o per allenamento, oltre i confini del proprio territorio di domicilio, abitazione o residenza."""
scusate ma dove in questa frase è menzionato che si può svolgere attivita motoria entro i confini comunali?
qui
Non capisco cosa stai dicendo. Il tipo del link che hai postato si stava facendo un lungo. Mica lo han pescato nel suo comune o poco fuori.
In Italia, salvo nelle regioni ove disposto diversamente (ad esempio Lombardia nulla, Veneto e Friuli 200 metri), si può pedalare non oltre i confini del proprio comune, quindi se te ne resti nel tuo comune sei in regola (consigliato a fronte di eventuali contestazioni, mostrare il cartaceo o il lik sul cell delle disposizioni, perchè le FFOO potrebbero non conoscere questo dettaglio).
Nel tuo comune, bosco o strada puoi andare.
Posto la disposizione per l'ennesima volta, basta leggere il secondo capoverso del punto 10:
 

green dolphin

Scalatore
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Che fareste? Penso che abbia torto marcio, ma lui ha l'uniforme, e in un paesotto con poca gente in giro mi sento preso di mira. Esco di nuovo e mi faccio multare?
Il proverbio dice: uomo avvisato mezzo salvato.
L'ho detto già all'inizio discussione: non si tratta di aver ragione. Si tratta che se ti devi mettere a discutere con le FFOO qualcosa che non torna c'è.

Al di là di come viene interpretato da loro lo stare in prossimità della abitazione, per te è normale farlo girando intorno per 1-2 ore? Dai, mi pare anche questa una bella forzatura del lecito. Sta a vedere che avrebbero dovuto limitare anche il tempo oltre che lo spazio? Mi pare assurdo, se è consentito uscire per il cane, per passeggiare e prendere aria e fare attività nei pressi della propria abitazione, è implicito che ciò sottintende stare fuori lo stretto necessario.
 
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catman

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Pinarello
Non so se sia proprio un non capire. Ognuno tira l'acqua al proprio mulino e anche noi che abbiamo fatto scelte opposte alla città per chi ci vive potrebbe essere che non capiamo.

Conosco molti che preferiscono la città, l'idea di abitare in centro, etc.: la casa in campagna/collina o montagna sono anche un impegno da mantenere se si ha giardino. Non tutti hanno voglia e capacità.

E poi ci sono città e città. Alcune più piccole nella nostra penisola sono ancora una goduria per viverci, ma non per le farmacie, supermercati...ma perché l'Italia ha posti realmente belli. Per esempio due estati fa in un viaggio in bici con mio cognato abbiamo fatto tappa a Jesi nelle Marche e ci siamo trovati in una città con il suo splendido borgo medievale che somiglia a tante in Toscana, Umbria, etc.

La bellezza non manca. Il problema è confondere lo stare in città con l'avere a disposizione le abitudini della società consumistica. La prima è necessaria: senza la bellezza sia quella creata dall'uomo con architettura, arte, sia quella della natura, non esisterebbe l'uomo moderno. Mentre di altri bisogni che siamo convinti essere fondamentali, non ci rendiamo ormai più conto quanto siano in realtà poco importanti.

Per tornare in tema COVID qualcuno di voi ha pensato come sarebbe stato affrontare questa emergenza negli anni '80-'90 senza rete, internet, computer?!? Io tra stereo, libri e TV mi sarei passato comunque il tempo.
La modernità della tecnologia è importante, ma non è tutto lì.

Vado a zappare l'orto :))):

immagino che a un ragazzo di 15-18-20 anni non gliene possa fregare di meno di zappare l'orto e vivere in grandi città ha grandi vantaggi per loro
scuole di tutti i tipi, più facile trovarsi con amici sotto casa, università, biblioteche, teatri, conservatorio, eventi, sport da vedere o da praticare di tutti i tipi. Nel paesino di campagna (dove vivo anch'io) tutto è più limitato a quell'età...poi a 30-40-50 anni è diverso e ci sono altre esigenze.

Per esempio New York è una città solo per giovani, ritmi di lavoro impressionanti, vita frenetica e non ha nemmeno le scale mobili per la metro....

Ho vissuto in grandi città nel mondo tra cui Londra, Los Angeles e Buenos Aires, poi anche a Roma e Milano ma devo dire che le città italiane sono le più invivibili, anche se a Milano si vive meglio che Roma, parlo di servizi comunali, metro, bus, accesso a negozi, ecc...
 
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catman

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Riporto la mia esperienza, abito in Piemonte, in un comune di circa 15mila abitanti in cui non sono state emanate ordinanze specifiche in tema. Sabato ho individuato un giro di 2.2km, praticamente il giro dell'isolato dove abito, con l'intenzione di riperterlo per un paio d'ore. A metà giro mi fermano i CC, mi chiedono dove abito, mi dicono che bisogna restare in prossimità della prossima abitazione. Ero veramente davanti a casa, quindi si son dovuti accontentare della promessa che non mi sarei allontanato, e mi han lasciato andare. Ieri, domenica, ri-esco per lo stesso giro. Verso la fine ecco di nuovo i carabinieri, uno dei due era di quelli del giorno prima, l'altro probabilmente il suo capo. Toni molto più minacciosi, faccio notare che l'unica indicazione precisa sul decreto è quella di non sconfinare dal proprio comune, lui insiste sulla prossimità, che secondo lui non essendo specificata va ad interpretazione: che per lui prossimità vuol dire 200m anzi anche meno, 100, o 50. Se ne esce anche con il fatto che bisogna anche limitare il numero e il tempo delle uscite (?!). Mi ha lasciato andare, ma con la minaccia di "la prossima volta metto a verbale". Che fareste? Penso che abbia torto marcio, ma lui ha l'uniforme, e in un paesotto con poca gente in giro mi sento preso di mira. Esco di nuovo e mi faccio multare?
vedo gente che lo fa e lo pubblica pure su strava senza problemi
a fare un circuito così ci avevo pensato anch'io ma per adesso preferisco correre a piedi sempre restando in zona, non proprio 200 ma li supero di poco e quando mi allontano di più lo faccio su sterrato nei campi
o trovi strade dove non passano mai per farci un circuito, magari sterrate in mtb o citybike oppure meglio evitare
 

green dolphin

Scalatore
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immagino che a un ragazzo di 15-18-20 anni non gliene possa fregare di meno di zappare l'orto e vivere in grandi città ha grandi vantaggi per loro
scuole di tutti i tipi, più facile trovarsi con amici sotto casa, università, biblioteche, teatri, conservatorio, eventi, sport da vedere o da praticare di tutti i tipi. Nel paesino di campagna (dove vivo anch'io) tutto è più limitato a quell'età...poi a 30-40-50 anni è diverso e ci sono altre esigenze.

Per esempio New York è una cittò per giovani, ritmi di lavoro impressionanti, vita frenetica e non ha nemmeno le scale mobili per la metro....

Ho vissuto in grandi città nel mondo tra cui Londra, Los Angeles e Buenos Aires, poi anche a Roma e Milano ma devo dire che le città italiane sono le più invivibili, anche se a Milano si vive meglio che Roma, parlo di servizi comunali, metro, bus, accesso a negozi, ecc...
Sono d'accordo. Infatti quando avevo quella età vivevo in città, perché avevo il conservatorio, l'Università, gli amici, le attività oltre lo studio come teatro e il gruppo musicale con cui suonavo, il campo scuola dove mi allenavo facendo atletica.

Ma appunto, ogni età ha i suoi bisogni e una visione della vita diversa. Anche se è vero che d'estate oltre a suonare andavo a lavorare in campagna a raccogliere la frutta. Non zappavo, ma era comunque molto faticoso ;-)
 

samuelgol

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Il problema è essenzialmente, quello. La conoscibilità della norma che hanno loro. In materia, la mia unica esperienza diretta è un amico in Puglia che ieri fermato dai CC ha mostrato loro la norma, e loro lo han lasciato andare perché era nel suo comune. La differenza fra il dire le cose e fargliele leggere è sostanziale. A dirle sei tu pinco palla, a fargliele leggere lo dice il Ministro della Salute ossia il legislatore.
Dopodiché se decidono di verbalizzarti lo stesso, l'unica via è il ricorso. Una ulteriore via può essere quella di chiedere loro un colloquio a bocce ferme anche in ufficio da loro o per telefono, e mostrare loro la norma, prima che ci sia una terza volta in strada.
Con il solo concetto di prossimità, troppo vago e soggettivo, non si va da nessuna parte, di qui le FAQ. Non le scrivono perché non hanno nulla da fare.
"Non è giustificato l’utilizzo del mezzo per lo svolgimento di attività motoria o per allenamento, oltre i confini del proprio territorio di domicilio, abitazione o residenza."""
scusate ma dove in questa frase è menzionato che si può svolgere attivita motoria entro i confini comunali?
In Italiano, il "NON è giustificato…….oltre".....vuol dire che è "giustificato….entro.....". Se tu interpreti diversamente, regolati di conseguenza.
 

cbr70

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6 Giugno 2018
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scuole di tutti i tipi, più facile trovarsi con amici sotto casa, università, biblioteche, teatri, conservatorio, eventi, sport da vedere o da praticare di tutti i tipi. Nel paesino di campagna (dove vivo anch'io) tutto è più limitato a quell'età...poi a 30-40-50 anni è diverso e ci sono altre esigenze.

Per esempio New York è una città solo per giovani, ritmi di lavoro impressionanti, vita frenetica e non ha nemmeno le scale mobili per la metro....

Ho vissuto in grandi città nel mondo tra cui Londra, Los Angeles e Buenos Aires, poi anche a Roma e Milano ma devo dire che le città italiane sono le più invivibili, anche se a Milano si vive meglio che Roma, parlo di servizi comunali, metro, bus, accesso a negozi, ecc...
ho vissuto in citta' per 35 anni , poi in campagna: un paradiso. poi e' nato mio figlio e ora che e' grandicello a torto o ragione , sono rientrato in una cittadina. proprio per le prime righe del tuo post!o-o
 

Paolore

via col vento
13 Luglio 2012
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Nevi titanio
Riporto la mia esperienza, abito in Piemonte, in un comune di circa 15mila abitanti in cui non sono state emanate ordinanze specifiche in tema. Sabato ho individuato un giro di 2.2km, praticamente il giro dell'isolato dove abito, con l'intenzione di riperterlo per un paio d'ore. A metà giro mi fermano i CC, mi chiedono dove abito, mi dicono che bisogna restare in prossimità della prossima abitazione. Ero veramente davanti a casa, quindi si son dovuti accontentare della promessa che non mi sarei allontanato, e mi han lasciato andare. Ieri, domenica, ri-esco per lo stesso giro. Verso la fine ecco di nuovo i carabinieri, uno dei due era di quelli del giorno prima, l'altro probabilmente il suo capo. Toni molto più minacciosi, faccio notare che l'unica indicazione precisa sul decreto è quella di non sconfinare dal proprio comune, lui insiste sulla prossimità, che secondo lui non essendo specificata va ad interpretazione: che per lui prossimità vuol dire 200m anzi anche meno, 100, o 50. Se ne esce anche con il fatto che bisogna anche limitare il numero e il tempo delle uscite (?!). Mi ha lasciato andare, ma con la minaccia di "la prossima volta metto a verbale". Che fareste? Penso che abbia torto marcio, ma lui ha l'uniforme, e in un paesotto con poca gente in giro mi sento preso di mira. Esco di nuovo e mi faccio multare?
Bisogna partire dal presupposto che i sacrifici li devono fare tutti, che cmq anche le ff.oo ne hanno le scatole piene di ribadire sempre le stesse cose, che essendo un discorso interpretabile si rischia, che ora non essendo penale ma amministrativa la violazione paradossalmente è molto peggio per l' utente perché più facilmente applicabile ecc...quindi io ho optato per correre o nei campi a max 1 km da casa.....o fare delle ripetute sempre di corsa ma davanti a casa. La bici ora sta sui rulli.
PS: ho letto dopo @samuelgol e ha dato un suggerimento interessante sull incontro con i cc per chiarire la faccenda. Sopratutto se sei in un comune piccolo. Anche se so già cosa ti diranno....che la norma ok, ma il buon senso ecc ecc.....che poi gli altri ecc....e quindi ti consigliano di ecc ...
 
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cbr70

Scalatore
6 Giugno 2018
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Specy
io non consiglio di instaurare una discussione con le F.O. perché a torto o a ragione l'interpretazione che è stata data é che non si puo pedalare liberamente per il proprio comune di appartenenza,se cosi fosse molte città sarebbero piene di corridori e mi sembra non sia affatto cosi
ovvio , quello che sostengo anche io
tra l'altro c'e' una lieve differenza tra comune e territorio

Il termine territorio deriva dal latino territorium, che a sua volta deriva dal termine territor che significa "possessore della terra"

Si definisce comune, per le sue caratteristiche di centro abitativo nel quale si svolge la vita sociale pubblica dei suoi abitanti, l'ente amministrativo più vicino al cittadino
 
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pietrogrip

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vedo gente che lo fa e lo pubblica pure su strava senza problemi
a fare un circuito così ci avevo pensato anch'io ma per adesso preferisco correre a piedi sempre restando in zona, non proprio 200 ma li supero di poco e quando mi allontano di più lo faccio su sterrato nei campi
o trovi strade dove non passano mai per farci un circuito, magari sterrate in mtb o citybike oppure meglio evitare

stessa cosa che faccio, ho un ampia campagna piena di strade bianche dietro casa, potrei andare in mtb ma per evitare le lamentele della moglie mi faccio una bella corsetta a piedi quotidiana, sempre meglio dei noisissimi rulli, che poi con l'arrivo delle belle giornate e la luce fino a tardi sono ancora piu' deprimenti.
 
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