vedo che Ferro ci ha messo un link con molte piu' informazioni di quelle che potrei mettere io... devo ancora leggerlo, ma quello che intendo e' che si', il carbonio non soffre della "fatica del metallo", anche perche' non e' un metallo. Pero'
(1) ci sono delle variazioni nello stato delle resine (piu' che del carbonio in se', credo), indotte da temperatura, luce etc...
(2) certo, la verniciatura protegge; ma il sole forte danneggia la vernice, e quando questa e' abbastanza consumata (non so se "evaporata" sia la parola giusta per il processo che avviene) la protezione viene meno. Idem con i cicli di riscaldamento/raffreddamento, al carbonio non fanno niente, alle resine si'. In un giorno con aria a 40 gradi l'asfalto e' ancora piu' caldo, dietro un vetro ancora di piu'. E per le bici che io sappia non si impiegano compositi aereonautici, salvo avere prezzi stratosferici.
(3) i micrograffi che fai quando appoggi la bici su un muretto (potro' fermarmi a prendere il caffe' con gli amici?) provocano dei microdanni alla vernice; se poi gratti di piu' anche alle fibre. Sto parlando di "micro", ma poi negli anni le cose si accumulano.
(4) Se poi prendi una botta nel verso "giusto" del carbonio, ovviamente va molto meglio che con altri materiali; se invece la prendi nel verso "sbagliato" non si sa bene cosa succede (sopratutto per carbonio UD, magari sofisticato, in cui tutto e' ottimizzato).
(5) Una volta danneggiate delle fibre si puo' avere un comportamento stile "pezza di cotone": finche' e' tutto intero e' resistentissimo, una volta innescato un "difetto" (taglietto) questo si espande facilissimamente.
(6) sopratutto, tutto questo va poi calato nella vita di tutti i giorni: a me per esempio l'altro giorno e' caduta la bici mentre la stavo pulendo, oppure mi e' successo di graffiarla mentre la mettevo nel portabagagli dell'auto... mi e' dispiaciuto, ma sono certo che non ha toccato la sua integrita'.
Ovviamente tutti questi problemi hanno dei corrispondenti anche per altri materiali, incluso l'acciaio. Semplicemente qui (carbonio) a fronte di caratteristiche dinamiche per alcuni versi superiori (per performance pare proprio di si'; per "comodita' " superiore senz'altro all'alluminio, rispetto all'acciaio non mi e' chiaro - le forcelle in acciaio possono avere forme meno rettilinee e usare la deformabilita' e resilienza del materiale), si ha una maggiore "delicatezza". Non dico "fragilita' ", dico "delicatezza" nel senso che e' piu' delicato mantenere il materiale nello stato ottimale; ed anche che mentre nell'acciaio una cricca si vede (e si sviluppa piu' lentamente), in un composito e' meno facile da osservare, e puo' svilupparsi in modo velocissimo.
In conclusione, penso che nell'uso "reale" ciclistico, una bici in acciaio di venti anni o anche piu' la uso tranquillamente (se e' in buone condizioni, ma questo lo vedo subito), una di carbonio non so e se e' usata vorrei sapere chi l'ha avuta in mano prima.
Poi magari domani mi compro una bici in carbonio, sperando che le salite siano meno dure, e non pensando di tenerla venti anni.
Scusa la lunghezza (sono al lavoro... con poca voglia di lavorare)
Ora basta con le chiacchiere, vado a leggere il link di Ferro ed imparero' qualcosa !