quanti hanno letto "lo sport del doping" di Donati?

mach1

Passista
4 Marzo 2010
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la domanda che segue è questa : dopo la lettura del libro di Donati ma anche di altri come "Massacro alla catena" (italianizzando dal francese di Menthour nel quale il ciclista racconta tutto dall'interno autoaccusandosi anche) quale senso ha seguire giri e classiche ? si può pensare che il doping è stato e non è più ? vedasi albo d'oro (d'oro?) del giro o del tour : qual è la percentuale di vincitori degli ultimi 15 anni che non sono entrati in questioni di doping ?
meglio pedalare e fare la propria attività che perdere tempo a seguire un mondo che , ovviamente, cerca di tenersi su appoggiandosi uno sull'altro perché è chiaramente un affare per dirigenti, giornalisti, telecronisti ed atleti :(

Onestamente? Basta seguirli con la testa settata su "spettacolo" e non su "sport". Quando vai al cinema e vedi un film fondamentalmente te ne freghi se non è realistico, l'importante è che ti diverta. E anche al cinema uno di interrogativi morali se ne dovrebbe fare ( uno su tutti "se il cinema avesse trattato gli ebrei come ha trattato gli indiani sarebbe venuto giù un finimondo eppure sono entrambi popoli vittime di genocidi" ). Quando guardi una gara guardala come se fosse "il film di una gara"
 

mach1

Passista
4 Marzo 2010
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letto "campioni senza valore" e m'è bastato per capire quali sono le logiche,le coercizioni e le trame che si sviluppano a partire dalle stanze dei bottoni fino ai singoli atleti, ciò nonostante se avrò occasione leggerò anche l'ultimo libro o-o

l'ultimo libro è più completo perchè fondamentalmente non comincia da dov'era finito campioni senza valore ma lo ingloba, lo amplia e lo completa. Metà del libro in pratica è campioni senza valore, la scelta è sicuramente stata fatta per riproporre ciò che era stato fatto sparire un tempo e che solo in pochi hanno avuto la possibilità di leggere. Dovendo sceglierne uno solo suggerisco il secondo.
 

mach1

Passista
4 Marzo 2010
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penso che la differenza sia farsi centinaia di km al giorno ai 40 km/h di media , farli ai 38 sarebbe un'altra cosa e farli ai 35 un'altra ancora ; come dici tu la differenza è , relativamente, di pochi watts per cui uno sport pulito avrebbe meno performances super, meno Vam elevata, non avrebbe un record dell'ora a oltre 56 km che sono difficili da raggiungere per quasi tutti noi anche in una volata di 200 metri...

onestamente, prendiamo il record dell'ora. supponiamo che uno faccia i 45 km. Come fai a dire se è "poco o tanto"? lo puoi dire solamente se dopo uno arriva e lo batte. Ergo la scusa "il doping rende le gare più interessanti perchè gli atleti vanno di più" secondo me non regge. E non regge perchè prima che arrivi il tipo dopato che ti fa i 56 e che ti fa sembrare "poco" quel 45 a te quel 45 sembrava "tanto". Ergo sotto questo aspetto è una questione di "percezione". Ovvero, finché fanno i 45 ti sembrano tanto i 45, poi se un giorno arriva uno e fa i 56 ti sembrano tanto i 56. Domani trovano una nuova sostanza e vanno a 70, ti sembreranno pochi i 56 e tanto i 70. Ma per lo spettatore che guardava le gare ai tempi "puliti" dei 45 ( senza immaginare che un giorno in futuro andranno a 70 ) non è che le gare erano più brutte dello spettatore che le vede ai tempi dei 70, come percezione. Ergo dire che il doping migliora lo spettacolo secondo me è inesatto perchè non è la velocità media finale che rende bella una gara ma il confronto tra atleti, sia che vadano a 30 a 40 o a 50. Il problema del doping è proprio che se uno comincia a farne uso poi viene meno questo confronto ( e a quel punto o si abbatte quell'uno o si comincia a fare tutti come lui solo che la storia ci insegna che una volta scoperchiato il vaso di pandora non è più possibile richiuderlo )

credo di essermi espresso malissimo.
 

robmonti2

Pignone
13 Giugno 2005
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onestamente, prendiamo il record dell'ora. supponiamo che uno faccia i 45 km. Come fai a dire se è "poco o tanto"? lo puoi dire solamente se dopo uno arriva e lo batte. Ergo la scusa "il doping rende le gare più interessanti perchè gli atleti vanno di più" secondo me non regge. E non regge perchè prima che arrivi il tipo dopato che ti fa i 56 e che ti fa sembrare "poco" quel 45 a te quel 45 sembrava "tanto". Ergo sotto questo aspetto è una questione di "percezione". Ovvero, finché fanno i 45 ti sembrano tanto i 45, poi se un giorno arriva uno e fa i 56 ti sembrano tanto i 56. Domani trovano una nuova sostanza e vanno a 70, ti sembreranno pochi i 56 e tanto i 70. Ma per lo spettatore che guardava le gare ai tempi "puliti" dei 45 ( senza immaginare che un giorno in futuro andranno a 70 ) non è che le gare erano più brutte dello spettatore che le vede ai tempi dei 70, come percezione. Ergo dire che il doping migliora lo spettacolo secondo me è inesatto perchè non è la velocità media finale che rende bella una gara ma il confronto tra atleti, sia che vadano a 30 a 40 o a 50. Il problema del doping è proprio che se uno comincia a farne uso poi viene meno questo confronto ( e a quel punto o si abbatte quell'uno o si comincia a fare tutti come lui solo che la storia ci insegna che una volta scoperchiato il vaso di pandora non è più possibile richiuderlo )

credo di essermi espresso malissimo.
ti sei espresso più che bene.. il punto, secondo me, è che se ti abitui ai 9"59 nei 100 metri quando nella prossima Olimpiade dovessi vedere un vincitore sopra i 10" anche con molta competizione sarai comunque deluso
poi vedere un film sapendo che è fiction è naturale ed ovvio, non vorremmo vedere "soloconaca": considerare invece un evento agonistico "fiction" è , per me, molto triste, molto limitante
da ultimo : ciascuno di noi ha una sua personale percezione su quali siano i "limiti" significativi : per quanto mi riguarda fare una volata ai 56km orari significa comprendere "a livello individuale" quanto sia "alto" il livello di chi ci sta un'ora ai 56
 

poloni paolo

Apprendista Scalatore
4 Aprile 2010
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breda di piave
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Bici
a 2 ruote(per il momento)
L'ho letto ancora un anno fa,mi sembra un libro sincero e siamo liberi di crederci o no su quel che Donati scrive,la mia impressione è che i suoi scritti sul doping vengano snobbati e un logico motivo c'è.