Cipollini, ma il casco?

vaminga

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... chi pensa questo è decisamente stupido.

Si puo' affermare che chi pensa questo sia in errore..non che sia STUPIDO..
Ognuno ancora e' libero di pensarla come vuoleo-o
Quoto!
Fra l'altro iceman06 ha motivato, a me pare chiaramente, la sua opinione.
Ed il discorso è piuttosto semplice: ogni nostra azione e comportamento ha in sè un certo rischio. Anche camminare per starda sul marciapiede (e non solo oggi con il fondo reso estremamente sdrucciolevole dalla neve:mrgreen:) comporta un rischio per la nostra incolumità.
Pertanto visto che non è obbligatorio l'uso del casco per uscire in bici ( se non in gara) ogni persona adulta è invitata a valutare l'entità dei rischi che corre andando in bici senza casco a fronte del fastidio che il suo uso gli procura (ammesso che avverta un reale fastidio).
Piuttosto che lanciare anatemi e imbarcarsi in "crociate" è più utile, a mio parere, invitare la gente a valutare sempre l'effetto delle proprie azioni cioè ad assumere un comportamento responsabile (cioè consapevole del rapporto rischi/benefici o costi/vantaggi).
Se poi uno avendo valutato l'incremento di rischio che corre non usando il casco ritiene consapevolmente di correrlo ha il mio rispetto (magari non l'approvazione) più di chi usa il casco perchè "così fan tutti" e poi come dice iceman06 si lancia "irresponsabilmente" in discesa su strade aperte al traffico!
 
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pantera

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5 Marzo 2009
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da corsa
assolutamente SBAGLIATO!
come ho già ho ripetuto più volte è stupido pensare che il casco serve in base a come portiamo la bici... chi pensa questo è decisamente stupido.
Quando siamo in strada la nostra vita non dipende solo da noi, possiamo essere i ciclisti più bravi del mondo ma arriva il pirata di turno che può spezzare la nostra vita e il casco è una precauzione indispensabile. Certo non fa miracoli ma meglio averlo in caso di incidente.
c'è chi pensa che andare in bici sia stupido perchè perioloso....
io penso che bisognerebbe avere più rispetto del prossimo
 
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Pedivella
12 Gennaio 2008
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Quoto!
Fra l'altro iceman06 ha motivato, a me pare chiaramente, la sua opinione.
Ed il discorso è piuttosto semplice: ogni nostra azione e comportamento ha in sè un certo rischio. Anche camminare per starda sul marciapiede (e non solo oggi con il fondo reso estremamente sdrucciolevole dalla neve:mrgreen:) comporta un rischio per la nostra incolumità.
Pertanto visto che non è obbligatorio l'uso del casco per uscire in bici ( se non in gara) ogni persona adulta è invitata a valutare l'entità dei rischi che corre andando in bici senza casco a fronte del fastidio che il suo uso gli procura (ammesso che avverta un reale fastidio).
Piuttosto che lanciare anatemi e imbarcarsi in "crociate" è più utile, a mio parere, invitare la gente a valutare sempre l'effetto delle proprie azioni cioè ad assumere un comportamento responsabile (cioè consapevole del rapporto rischi/benefici o costi/vantaggi).
Se poi uno avendo valutato l'incremento di rischio che corre non usando il casco ritiene consapevolmente di correrlo ha il mio rispetto (magari non l'approvazione) più di chi usa il casco perchè "così fan tutti" e poi come dice iceman06 si lancia "irresponsabilmente" in discesa su strade aperte al traffico!
Se ognuno paga di tasca sua l'assistenza sanitaria il ragionamento è giusto. Mi viene in mente quelli che fanno turismo avventuroso in paesi insicuri e quando vengono presi da bande criminali lo Stato deve pagare il riscatto.
Saluti
 

vaminga

Apprendista Passista
19 Febbraio 2010
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Se ognuno paga di tasca sua l'assistenza sanitaria il ragionamento è giusto. Mi viene in mente quelli che fanno turismo avventuroso in paesi insicuri e quando vengono presi da bande criminali lo Stato deve pagare il riscatto.
Saluti

Il tuo è un discorso molto insidioso.
A quella stregua, ci potrebbe dire la stragrande maggioranza dei NON ciclisti che andare in bici da corsa per puro divertimanto è da irresponsabili e che i costi dei danni subiti (casco o non casco perchè la bici comporta comunque un rischio non trascurabile) ce li dovremmo pagare noi!
E che dire degli sciatori, le ore di lavoro perse per danni ortopedici (oltre alle spese sanitarie) sono elevatissime e per i calcio e calcetto (specie per i non givanissimi)... e per chi è in sovrappeso o addirittura obeso (oltre il 30% della popolazione) e chi più ne ha più ne metta.
Dai retta a me la legge deve regolamentare i comportamenti palesemente e irragionevolmente a rischio e va rispettata (magari combattuta, ma rispettata) per il resto l'unica via è il comportamento razionale e non dogmatico!

P.S. Comunque l'esempio che hai fatto sul riscatto dei turisti è poco calzante, perchè non mi risulta che lo stato sia tenuto a pagare alcun riscatto (che poi lo faccia per motivi umanitari o di consenso politico è un altro discorso).
 
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bh

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4 Febbraio 2006
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Fra l'altro iceman06 ha motivato, a me pare chiaramente, la sua opinione.
Ed il discorso è piuttosto semplice: ogni nostra azione e comportamento ha in sè un certo rischio. Anche camminare per starda sul marciapiede (e non solo oggi con il fondo reso estremamente sdrucciolevole dalla neve:mrgreen:) comporta un rischio per la nostra incolumità.
Pertanto visto che non è obbligatorio l'uso del casco per uscire in bici ( se non in gara) ogni persona adulta è invitata a valutare l'entità dei rischi che corre andando in bici senza casco a fronte del fastidio che il suo uso gli procura (ammesso che avverta un reale fastidio).
Piuttosto che lanciare anatemi e imbarcarsi in "crociate" è più utile, a mio parere, invitare la gente a valutare sempre l'effetto delle proprie azioni cioè ad assumere un comportamento responsabile (cioè consapevole del rapporto rischi/benefici o costi/vantaggi).
Se poi uno avendo valutato l'incremento di rischio che corre non usando il casco ritiene consapevolmente di correrlo ha il mio rispetto (magari non l'approvazione) più di chi usa il casco perchè "così fan tutti" e poi come dice iceman06 si lancia "irresponsabilmente" in discesa su strade aperte al traffico!

perfetto.
ognuno e' responsabile delle sue azioni.
ad es. un mio compagno di uscite nn lo usa mai. ha una guida abbastanza "disinvolta" (proviene dal motocross..) specialmente in mezzo al traffico. 1 volta ci ha rimesso una bianchi nuova sotto un mercedes. questa estate e' atterrato di capoccia sul cofano di una pensionata. meno male che e' riuscito a pararsi col gomito....
io gliel'ho detto un paio di volte.. e' grande e vaccinato.
nn approvo il suo stile di guida della bdc, glio ho detto un paio di volte che sarebbe meglio indossare il casco in gruppo, almeno....
pero' rispetto la sua scelta.
 

frullo81

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16 Giugno 2010
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Il tuo è un discorso molto insidioso.
A quella stregua, ci potrebbe dire la stragrande maggioranza dei NON ciclisti che andare in bici da corsa per puro divertimanto è da irresponsabili e che i costi dei danni subiti (casco o non casco perchè la bici comporta comunque un rischio non trascurabile) ce li dovremmo pagare noi!
E che dire degli sciatori, le ore di lavoro perse per danni ortopedici (oltre alle spese sanitarie) sono elevatissime e per i calcio e calcetto (specie per i non givanissimi)... e per chi è in sovrappeso o addirittura obeso (oltre il 30% della popolazione) e chi più ne ha più ne metta.
Dai retta a me la legge deve regolamentare i comportamenti palesemente e irragionevolmente a rischio e va rispettata (magari combattuta, ma rispettata) per il resto l'unica via è il comportamento razionale e non dogmatico!

P.S. Comunque l'esempio che hai fatto sul riscatto dei turisti è poco calzante, perchè non mi risulta che lo stato sia tenuto a pagare alcun riscatto (che poi lo faccia per motivi umanitari o di consenso politico è un altro discorso).

Tanto ci pensano i fumatori a pagare per tutti :mrgreen:
 

ottavio

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25 Aprile 2009
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Dovrebbe cominciare a produrre anche i caschi allora anche lui metterebbe il casco! Già mi immagino il casco MCIPOLLINI superfigo stile crono come quello che aveva a zolder nel 2003 però giallo acceso come sulla bici:mrgreen:
 

elia

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Cipollini da un bruttissimo esempio non portando il casco e a dir la verità non so come fa a girare senza la maglia, io l'ultima volta che ho aperto la maglia di una decina di centimetri, mi è entrata un'ape che mi ha dato ben 7 morsiconi consecutivi sulla spalla.Non voglio criticare, ma penso che anche in toscana ci siano le api !!
 

renatiello

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10 Novembre 2006
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Sinceramente tutto sto casino per una pubblicità che vedranno solo i ciclisti, non lo capisco proprio. Dopo averla vista ognuno di noi continuerà a comportarsi come faceva prima. Non credo alla storia del buon esempio, lo incontro spesso, sono un suo ammiratore... sfegatato (LUI può tutto e se lo può permettere!!!:mrgreen:) eppure il casco l'ho sempre indossato e continuerò ad indossarlo. Dove abito ci sono molte squadre di ragazzini, che spesso vedo allenarsi da soli... e hanno sempre il casco.