Orso "la cifra più elevata", a mio parere, non nasce solo da una spregiudicata strategia di marketing, alimentata dal riuscire a proporsi come un "personaggio eclettico".
Considera che Dario produrrà a spanne circa 400 telai all'anno, Grandis che tu citi come termine di paragone per l'esborso economico richiesto al cliente, credo viaggi su ben altri numeri, essendo un abile costruttore generalista (intendo dire che oltre alle valide bdc, costruisce mtb, city bike e bici per bimbi) che può spalmare i costi di produzione su mooolti più telai.
A ciò aggiungi che Dario progetta telai con tubazioni custom appositamente prodotte da Columbus, che si è fatto realizzare una forcella in carbonio sulla base di un suo progetto, per non parlare della nuova serie sterzo con Chris King.
Tutta questa ricerca continua per raggiungere "la perfezione" genera dei costi, spalmati ahimè su un venduto di esigua quantità, il margine di ricarico unitario giocoforza è elevato
.
Ma questa "tensione verso il miglioramento continuo", sapientemente mascherata da telai definibili classici nella scelte geometriche di base, rappresenta, secondo me, il vero valore aggiunto in ogni manufatto di Dario.
E stiamo parlando di un artigiano che, all'interno di un "mercato di nicchia", così almeno oggi si definisce quello dell'acciaio, trova le motivazioni ed il coraggio per andare in "direzione ostinata e contraria", riuscendo a "crearsi un mercato" senza mai andare contro al proprio credo tecnico ed esperienziale. In questa operazione "romanticamente affascinante", lui si espone con un rischio d'impresa abbastanza elevato, essendo la sua produzione ultraspecialistica, se il mercato, ragionando per assurdo, gli "voltasse le spalle", non credo che potrebbe salvarsi mettendosi a produrre city bike o Grazielle, credo che una parte del costo finale richiesto al cliente serva per tutelare Dario e i suoi collaboratori da questo rischio.
Per arrivare a queste scelte ci vogliono prima di tutto un gran naso e una lungimiranza non comuni, oltre agli ovvi attributi e i controattributi, in tal senso Dario merita tutto il mio rispetto.
Il tempo impiegato per progettare nuove soluzioni (e parliamo di un artigiano che in quanto tale non si affida ad un team di consulenti), sperimentarle, prendere contatti con i papabili fornitori atti a soddisfare le specifiche richieste (e le specifiche sono parecchio alte, degne di un adorabile rompiscatole
, concedemi la battuta Dario) va remunerato.
E mentre scrivo questo, sappi che se Dario riuscisse con un tocco di bacchetta magica ad abbassare i prezzi dei suoi telai, io sarei il primo a gioirne, essi non perderebbero ai miei occhi nulla, dal momento che ciò che li rende esclusivi ai miei occhi non è un elevato prezzo di listino, ma la sostanza che c'è dietro.
Concludendo poi Luca ti dico che, magari sbagliandomi, Dario non debba convincere alcun cliente, credo che a lui non interessi. Ma un bello scambio di pareri tra un appassionato competente quale Tu sei e Lui, credo possa essere interessante per entrambi
Preciso che questa non vuole essere una "difesa" nei confronti della politica commerciale di Dario, sono convinto che non ne abbia bisogno, porto solo la mia esperienza di acquirente, per cercare di condividere con voi alcuni aspetti che ho colto e che reputo altamente importanti per tentare di comprendere l'operato di Dario.
Buona notte a tutti, spero che Sante non si sia
come al solito leggendo questo mio post
.
Ciao Luca