Ciao Giampy!
Grazie della domanda che non è assolutamente banale e consente di fare un po' di chiarezza su un argomento in cui spesso
mi è capitato di vedere ciclisti (amatori o anche prof) diventare improvvisamente medici, senza passare dall'Università!
E' difficile dire quali debbano essere i valori "ottimali" di molti parametri ematochimici (come ferro, emoglobina, ematocrito) negli atleti... Certo è che valori al di sotto di quelli generalmente stabiliti come limite inferiore dalle ASL possono essere correlati a bassa capacità prestativa...
non è tuttavia necessariamente vero il contrario: se -ad esempio- un valore di hb di 10g/dl è senz'altro penalizzante per un atleta con valori tipici di questo parametro intorno a 14g/dl, non è detto che con un valore di 16g/dl vada più forte del solito!!!
Se un atleta vuole essere sicuro di leggere le proprie analisi ematochimiche in maniera corretta ed avere informazioni che possano tradursi in strategie di alimentazione e di integrazione, è consigliabile rivolgersi a un Medico dello Sport regolarmente: un professionista che impari a conoscere l'atleta, che veda come cambino i parametri ematici con il variare degli allenamenti e delle stagioni... Leggere le analisi del sangue non è semplicemente dire "accidenti... ho l'ematocrito a 41,3... come faccio a portarlo a 48?" oppure "peccato... ho la sideremia a 68... se l'avessi a 120, volerei sui pedali!" Affermazioni che ho sentito migliaia di volte e che, estrapolate da un caso specifico e senza valutare tutti gli altri valori, non possono dire niente!
Tornando a Giampy, il mio consiglio è questo: vai da un Medico sportivo di cui ti fidi, pianifica per una stagione 1 visita al mese con lui e 4-6 analisi ematochimiche. Vedrai che, man mano che il medico impara a conoscerti "atleticamente" e fisicamente, riuscirà ad avere informazioni importanti su di te e ti potrà dare indicazioni su come tarare allenamenti e alimentazione/integrazione.