Guarda, termini scurrili a parte che ti pregherei di evitare, la sostanza delle idee la condivido. Quando ho cominciato il mio attuale lavoro 19 anni e mezzo fa, il mio primo capo suoleva dire: "fare, fare bene e far sapere" (lui poi mirava soprattutto alla terza). Personalmente, sui primi due lascio il giudizio al mio attuale capo, sul far sapere non son mai stato capace e l'ho sempre ritenuto marginale, se non al limite per avere un riconoscimento maggiore del meritato. Se fai e fai bene, il riconoscimento arriva, ma tu non lo fai per quello. Lo fai perchè hai voglia di farlo e ci credi. Penso anche io che le cose migliori e più efficaci siano quelle che si fanno in silenzio, non quelle che si strombazzano. Si lavora in silenzio, sotto traccia e alacremente. Invece troppo spesso la realtà è "far finta di fare, quel che si fa farlo come viene, l'importante è far sapere che tutto è stato fatto bene". Nei regimi totalitari si chiama propaganda di regime.
Non serviva secondo me alcuno strombazzamento di svolta epocale, di eticità e bla bla bla. Come dici tu, si raccoglievano le idee, si faceva quadrato, si decideva se i dopati veri (non l'antiallergico o la crema rettale) radiarli al primo o al secondo colpo (propendo per il primo) e poi invece che spendere soldi per premiazioni, simposi, conferenze, o raccogliere soldi per manifestazioni anche quelle specchietti per le allodole, si vedeva di raggranellare soldi da sponsor per fare sti benedetti controlli, mirati, a sorpresa ecc.ecc.ecc. Invece di chiamare Enervit, Sportful e bla bla bla a mettere il loro nome ad una qualche manifestazione ciclistica improbabile, gli si chiedeva di sponsorizzare una campagna antidoping....a quelli interessa (dovrebbe?) essere veicolati con una buona immagine, imho, fossi il signor Enervit, sarei più contento che la mia ditta apparisse come un sovvenzionatore di controlli antidoping, che mettere il mio nome sulle borracce o regalare barrette nei pacchi gara...sempre che si ritenga sincera e condivisa dalla massa la battaglia antidoping, di qui il ritorno di immagine. Viceversa se la realtà è che a parte le belle parole non ci crede nessuno, allora fan bene a regalar barrette nei pacchi gara.
anche nelle cosiddette democrazie si chiama così ora più che mai
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