La comprereste una bici di marca Fatta in Cina? Sta a voi giudicare ...
- Creatore Discussione krio
- Data di inizio
Non fa una grinza il discorso del dirigente di Pinarello...se gli permettessero di far morire i suoi operai,sottopagati, di lavoro e sostanze inquinanti derivate dal carbonio,produrrebbe ancora in Italia,ma visto che in una societa' che è ancora piuttosto democratica e civile non si puo',allora è molto meglio far morire degli operai in Cina,e fare dei ricavi da capogiro...e poi andare in giro per il mondo a magnificare il suo grande marchio Made in Italy.
Abbiate pazienza,ma a me certa gente mi fa schifo.:angrymod::angrymod::angrymod:
Ma allora perche' TIME produce in Francia?
Perche' TREK produce i suoi telai top di gamma negli Stati Uniti?
Perche' Cipollini produce in Italia?
Forse si accontentano di guadagnare un po' di meno, e pero' di poter dichiarare un vero Made in...
Con tutto il rispetto dovuto per tutti, il signor Pinarello l'ha detta grossa.
Due balle in un colpo solo o forse una balla sola, ma un cortocircuito: la balla e' che la lavorazione del carbonio e' inquinante e pericolosa, ergo che per fare le biciclette su cui vincono i corridori dopati e' opportuno fare morire gli operai cinesi. Molto istruttivo. L'avesse detto Barilla lo avrebbero impalato. La balla pero' e' che inquinante e pericoloso e' la lavorazione delle resine con cui di lamina il carbonio SOLO SE effettuata nei sottoscala e con resine NON epossidiche ( quelle scarse, per fare i giocattoli),(che Pinarello usi fabbriche ubicate nei retrobottega?) Un impianto per laminare un telaio monoscocca e' una officina dove c'e' molta manualita', vero, ma ci sono per forza sistemi di accoppiamento dei fogli e di stesura delle resine sotto vuoto, autoclavi per la 'cura' (si chiama cosi') del pezzo che deve essere riscaldato a pressione-temperatura rigidamente regolate. La resina epossidica, che lui immagina buttata nel fosso dietro il garage, non solo non e' inquinante, ma viene usata per farci i dnti e le protesi, e costa dal doppio al triplo del prezzo del carbonio, nessun produttore ne spreca un solo grammo. Se ne deduce che il Signor Pinarello, ammesso sia vero quanto riportato , non ha idea di cosa parla, o se ne ha idea gli piace pigliare la gente per il culo. La industria nautica italiana produce a prezzi stratosferici, ma gli yachts in carbonio se li fa in casa, o se li faceva fino a ieri, poi per motivi di costo certe cose le fanno in Turchia e le mettono insieme qui. La industria medicale (protesi- implantologia) usa le stesse resine e lo stesso carbonio e non mi pare che stia morendo nessuno.
Ps. per par condicio..su you tube c'e' qualche video che spiegherebbe l'assemblaggio di un telaio Colnago, fatto in Italia. Si vede un metodo,il tube to tube, talmente artigianale e pressapochistico che il mio idraulico lo farebbe meglio. devono essere video di 20 anni fa, almeno spero.
pps. ho partecipato per lavoro alla progettazione e costruzione di alberi per barche a vela in carbon, il procedimento della stessura dei layer su pezzi monoscocca e' affascinante e protetto da brevetti internazionali per ogni singolo procedimento, li' si che si fa ricerca e sviluppo, quello che i nostri campioni del made in italy demandano ad altri. E non crediate che i cinesi siano cosi' indietro, i loro ingegneri sono giovani, quelli anziani li ha fatti tutti secchi Mao tse Tung con la rivoluzione culturale , e per forza hanno dovuto copiare, ma dagli una dritta e questi imparano subito.
Ultima modifica:
Io se devo prendere e spendere 3000 euro per un telaio, vorrei che questi soldi siano destinati alla manodopera italiana. Questo vale anche per il gruppo e ruote Campagnolo, come sella e vari componenti ovviamente nel limite del possibile.... il Garmin non lo fanno di certo in Italia, come i pedali SpeedPlay....Non credo che il problema sia da dove vengono, ma da come c'è la raccontano è da quanto costa il giocattolo cinese a parità di qualità. Poi in Italia saremmo tra i pochi a potere assemblare una bici tutta italiana. Li si che spenderei soldi in più sapendo di non ingrassare un marchio, ma di pagare lavoro italiano.
Siamo certi che la manodopera in italia sia italiana?
Perchè se in stabilimento lavora il cingalese, non solo è lui a ritirare lo stipendio, ma quasi certamente gli euro andranno alla sua famiglia nello Sri Lanka, con effetti ancora peggiori sulla nostra economia.
Meditate gente, meditate!
Il cingalese pagato 800 euro dove va a fare spesa genio va alla lidl, è l'italiano che lavora a Francoforte che manda tutto in italia, con gravissimi danni per il tuo cervello da leghista-razzista.
Questa cosa delle bici fatte in cina è pari pari al caso Moncler su Report: in modo analogo per le bici penso che ognuno sia libero di spendere 10k per una cosa che vale 500.
Ti rendi conto di ciò che hai scritto?
Non te ne vergogni neppure un poco?
"genio", "gravissimi danni al tuo cervello" ed ancora "leghista e razzista".
Non meriti neppure che ti si risponda.
Per me... la fate facile 
L'ambaradan che c'è alle spalle di certi Brand è ben più complesso... ciò non toglie che il furbetto c'è sempre.
Questo per dire che ci saranno anche marchi noti che comprano a "scatola chiusa" un tot di telai presentati loro dal produttore che ha realizzato con le sue capacità il prototipo... altri che invece commissionano il telaio secondo precise specifiche dove spesso viene anche inviato nel luogo di lavorazione un esperto che segue le varie fasi e verifica direttamente che il tutto risponda alle specifiche commissionate.
Ovvio che un telaio a "scatola chiusa" costi meno di uno eseguito su specifiche del committente... ma la differenza in termini di costi di fabbricazione incide forse un 50 % ... quindi una volta e mezzo... ma che poco si ripercuote, in percentuale, sul prezzo in strada della bicicletta.
[MENTION=77003]krio[/MENTION]... potresti essere un "ponte" interessante
L'ambaradan che c'è alle spalle di certi Brand è ben più complesso... ciò non toglie che il furbetto c'è sempre.
Questo per dire che ci saranno anche marchi noti che comprano a "scatola chiusa" un tot di telai presentati loro dal produttore che ha realizzato con le sue capacità il prototipo... altri che invece commissionano il telaio secondo precise specifiche dove spesso viene anche inviato nel luogo di lavorazione un esperto che segue le varie fasi e verifica direttamente che il tutto risponda alle specifiche commissionate.
Ovvio che un telaio a "scatola chiusa" costi meno di uno eseguito su specifiche del committente... ma la differenza in termini di costi di fabbricazione incide forse un 50 % ... quindi una volta e mezzo... ma che poco si ripercuote, in percentuale, sul prezzo in strada della bicicletta.
[MENTION=77003]krio[/MENTION]... potresti essere un "ponte" interessante
si ma un cingalese, marocchino, senegalese ect che lavora in Italia produrrà reddito all'interno del nostro territorio pagando irpef e contributi allo stato italiano, si ti sembra poco.
- 24 Dicembre 2014
- 27
- 0
- Bici
- Colnago M10-Guerciotti Eureka SHM50 giallo fluo- Pinarello non so ma gia' dato acconto
@ dragos
Chiaro che qui rispetto all Italia costa meno - non ho problemi a prendere qualche pezzo qua e la e spedirlo se qualcuno ne ha bisogno inoltre torno in Italia ogni 2 o 3 mesi ...
Lo SRAM red 22 mi è costato la metà del prezzo di mercato in un negozio che ha molto , e quello che non ha ? Te lo trova in 3 giorni !!!
Chiaro che qui rispetto all Italia costa meno - non ho problemi a prendere qualche pezzo qua e la e spedirlo se qualcuno ne ha bisogno inoltre torno in Italia ogni 2 o 3 mesi ...
Lo SRAM red 22 mi è costato la metà del prezzo di mercato in un negozio che ha molto , e quello che non ha ? Te lo trova in 3 giorni !!!
quoto. pinarello (se veramente ha dichiarato quello) mi sembra semplicemente un imprenditore a cui stanno facendo le scarpe gente che sa stare sul mercato meglio di lui. è vero che un sistema come quello italiano disincentiva (eufemismo) la produzione di qualsivoglia oggetto, detto questo che fai vai dai cinesi col ditino alzato e gli dici: attenti voi! state attenti perché noi siamo qui o siamo làCon tutto il rispetto dovuto per tutti, il signor Pinarello l'ha detta grossa.
Due balle in un colpo solo o forse una balla sola, ma un cortocircuito: la balla e' che la lavorazione del carbonio e' inquinante e pericolosa, ergo che per fare le biciclette su cui vincono i corridori dopati e' opportuno fare morire gli operai cinesi. Molto istruttivo. L'avesse detto Barilla lo avrebbero impalato. La balla pero' e' che inquinante e pericoloso e' la lavorazione delle resine con cui di lamina il carbonio SOLO SE effettuata nei sottoscala e con resine NON epossidiche ( quelle scarse, per fare i giocattoli),(che Pinarello usi fabbriche ubicate nei retrobottega?) Un impianto per laminare un telaio monoscocca e' una officina dove c'e' molta manualita', vero, ma ci sono per forza sistemi di accoppiamento dei fogli e di stesura delle resine sotto vuoto, autoclavi per la 'cura' (si chiama cosi') del pezzo che deve essere riscaldato a pressione-temperatura rigidamente regolate. La resina epossidica, che lui immagina buttata nel fosso dietro il garage, non solo non e' inquinante, ma viene usata per farci i dnti e le protesi, e costa dal doppio al triplo del prezzo del carbonio, nessun produttore ne spreca un solo grammo. Se ne deduce che il Signor Pinarello, ammesso sia vero quanto riportato , non ha idea di cosa parla, o se ne ha idea gli piace pigliare la gente per il culo. La industria nautica italiana produce a prezzi stratosferici, ma gli yachts in carbonio se li fa in casa, o se li faceva fino a ieri, poi per motivi di costo certe cose le fanno in Turchia e le mettono insieme qui. La industria medicale (protesi- implantologia) usa le stesse resine e lo stesso carbonio e non mi pare che stia morendo nessuno.
Ps. per par condicio..su you tube c'e' qualche video che spiegherebbe l'assemblaggio di un telaio Colnago, fatto in Italia. Si vede un metodo,il tube to tube, talmente artigianale e pressapochistico che il mio idraulico lo farebbe meglio. devono essere video di 20 anni fa, almeno spero.
pps. ho partecipato per lavoro alla progettazione e costruzione di alberi per barche a vela in carbon, il procedimento della stessura dei layer su pezzi monoscocca e' affascinante e protetto da brevetti internazionali per ogni singolo procedimento, li' si che si fa ricerca e sviluppo, quello che i nostri campioni del made in italy demandano ad altri. E non crediate che i cinesi siano cosi' indietro, i loro ingegneri sono giovani, quelli anziani li ha fatti tutti secchi Mao tse Tung con la rivoluzione culturale , e per forza hanno dovuto copiare, ma dagli una dritta e questi imparano subito.
Io l'evoque cinese la comprerei subito....però non trovo il concessionario landwind Italia! [emoji22]ciao a tutti,
devo dire che solo per la bicicletta sono fan del made in italy,
difatti ho un ero indeciso tra un telaio cannondale e colnago alla fine ho preso un C59.....
sulla questione della provenienza del telaio , oramai è veramente difficile trovare un telaio fatto tutto in Italia. Da fonti certe e non si vergognano a dirlo alla Bianchi li fanno tutti in "Asia".
Al di la del lato economico , mi permetto di dire che la qualità di produzione è altissima per i prodotti di gamma non per niente i direttori di stabilimento sono tutti europei, lo stesso per i macchinari.
Secondo il mio modesto parere se uno vuole il top di gamma , deve comprare un top non uno che somiglia al top di gamma.
Voi comprereste la copia cinese del Range Rover Evoque? che costa come una golf?
Assolutamente.
Ma è solo per dire che non è tutto così semplice da inquadrare.
cioe tu compreresti questo clone al posto di una golf; ma vuoi paragonare la qualita' tedesca a quella cinese
ma poi una cosa ma sti' cavolo di cinesi ma un'idea loro non ce l'hanno che devono copiare quelle degli altri, questo non lo capiro' mai.
La cosa che secondo me è orribile di tutta la merce che arriva dalla Cina,non è la merce...è la schiavitu' di chi la produce e la faccia tosta di chi sfrutta questi schiavi raccontandoci che non c'è alternativa a tutto cio'...
Non è vero,fa solo comodo non trovarla l'alternativa,ma non è vero che non c'è alternativa...
Non è vero,fa solo comodo non trovarla l'alternativa,ma non è vero che non c'è alternativa...
Si infatti, questo dovrebbe far riflettere sul tasso di "violenza" che hanno certi produttori di bici o molte multinazionali in generale.
Poi ingannano anche ovviamente nel presentare la loro merce..