Rispondo a te, ma vale per chiunque, in quanto ex-membro organizzatore di granfondo.
Se uno pensa di essere tutelato al 100% in una granfondo si sbaglia. Le variabili che entrano in gioco sono talmente tante che nemmeno al Giro un professionista è tutelato. Diciamo che a quei livelli, la cassa di risonanza e l'importanza dell'evento è tale, che è quasi impossibile che qualcuno entri nel percorso di gara. Ma rimane sempre il
quasi.
Quello che le organizzazioni possono fare è cercare di ridurre al minimo il rischio che ci sia un'invasione sul terreno di gara. E può avvenire solo in questo modo:
- Attenta pianificazione del percorso di gara
- Affidarsi a persone scelte e coscienziose
Una volta fatto questo si è a buon punto, ma non è sufficiente perché:
- Potrebbe succedere che l'automobilista entri nel percorso di gara forzando un blocco
- Potrebbe essere che la persona incaricata non se ne accorga
- Potrebbe essere che la persona incaricata non abbia valutato correttamente il pericolo e abbia lasciato entrare una macchina durante la gara
- Potrebbe essere che per quanto si è stati attenti quel varco è sfuggito alla nostra attenzione
A parte il primo caso, dove la responsabilità è dell'automobilista, in tutti gli altri la colpa ricade sull'organizzazione e in seconda battuta sul singolo operatore, laddove è accertata la sua responsabilità.
Personalmente, da partecipante alle granfondo non ho memoria di aver mai percorso in discesa tratti contromano, al massimo al centro della strada. In pianura sì, ma ero in gruppo; e pure in salita (anzi, quasi sempre), ma la velocità è talmente ridotta che hai tutto il tempo per schivare l'ostacolo, benché non sia sicuro al 100%.
Da addetto ai varchi, ho battibeccato in diverse occasioni, ma mi sono sempre fatto rispettare, e gli automobilisti hanno perso i loro minuti senza protestare più di tanto. Ma sono stati episodi rari, nella quasi totalità delle occasioni ho constatato che le persone quei minuti li perdevano volentieri, era l'occasione per vedere qualcosa di diverso.
Quello che voglio dire - anche se già diversi l'hanno già detto - che in gara andare al massimo va benissimo, quello che non va bene è prendersi rischi inutili e spegnere il cervello, pensando che siccome siamo in gara non ci potrà succedere niente. Non è così.
Dobbiamo ricordarci che al termine della gara - un giorno di divertimento - dobbiamo tornare dalle nostre famiglie e il giorno dopo a lavorare.