Buongiorno vi presento la mia nuova belva.
Telaio: Colnago Concept tg 54s
Gruppo: Super Record EPS così composto
Guarnitura 52-36
Pignoni 11-29
Pedivelle 172,5
Rote: Fulcrum Racing Zero (per il momento )
Sella: Sella Italia Kit Carbon
Piega e Attacco manubrio: Deda Superleggera RS
Portaborraccia: Elite Leggero
Pedali: Look Keo Blade Ti
Finalmente sono riuscito ad accumulare un po di km necessari per poter fornire delle prime informazioni riguardanti questo nuovo prodotto di casa Colnago che però premetto sono condizionate da forma fisica scadente e euforia per il nuovo acquisto.
Innanzitutto partirei dal peso che della bici completa di pedali e portaborracce che è di 7,2 kg non male visto il telaio non di sicuro tra i più leggeri in commercio che comunque con un bel paio di cerchi si potrebbe tranquillamente scendere sotto i 7 kg.
Appena montato in sella mi è sembrato di essere ritornato a casa grazie alle geometrie tipiche di Colnago che da sempre ho apprezzato negli anche nei modelli che ho posseduto in passato (clx e M10).
Le prove su strada mi dicono che è un mezzo molto reattivo, rigido ma non per niente scomodo. Lho testata per 500 km, non tanti ma il giusto per dare le prime impressioni sul suo comportamento, su percorsi pianeggianti, vallonati e salite medio lunghe, con pendenze soft e over 10%.
La pianura è il suo habitat naturale, le forme filanti e il 52 aiutano a tenere alte le velocità, il cambio di ritmo o luscita dalle curve sono facilitati da un MC che rende la bici estremamente reattiva. Mi immaginavo un mezzo molto secco e rigido invece assorbe molto bene le asperità dellasfalto. Però su questo punto mi riservo perché dovrò testarla con ruote in carbonio (già pronte ) e su distanze over 150 km per eventuali dolori o affaticamenti.
Ottime impressioni anche nel vallonato dove i rilanci sono una goduria e quando spingi sui pedali in fuori sella la bici risponde prontamente ad ogni tua pedata.
Ora passiamo alla salita dove sulla carta dovrebbe essere il suo tallone dAchille invece mi ha sorpreso alla grandissima. Il suo peso non proprio superlight non si sente e associato ad una buona postura mi ha permesso di spingere regolare il mezzo su pendenze in doppia cifra. Nelle pendenze ancora maggiori dove urge alzarsi sui pedali poi il mezzo risponde davvero alla grandissima. Mi riservo da dare i pieni voti perché voglio testarla bene su salite più lunghe quelle che io preferisco dove posso imprimere il mio ritmo per 20 km e oltre.
In discesa non è una novità che le Colnago sono una favola ma causa asfalto freddo e non perfettamente asciutto non mi hanno permesso di spingere come si deve ma comuque ho apprezzato la facilità di entrata in curva. In questo frangente mi ha sorpreso molto anche la frenata dei Direct Mount di Campagnolo molto potenti come prediligo io.
Per non farmi mancare nulla ho percorso circa 2 km di pavè e ciottolato e li proprio non ci siamo. Salta e sbacchetta come un cavallo pazzo e i contraccolpi sono molto fastidiosi.
Riguardo gruppo e ruote penso non ci sia niente da dire se non quanto già detto in altre sezioni del forum.
Le conclusioni sono di un mezzo si estremamente racing dove le gare in circuito sono il suo pane ma più polivalente di quanto ci si possa aspettare grazie al suo saper rispondere bene alle asperità dellasfalto e alla sua reattività che in salita non fa rimpiangere i suoi 7 kg suonati.
Per me era il primo mezzo aereo provato e il suo risultato ha fatto sorgere un enorme dubbio, In una bici è meglio la leggerezza o la reattività?
Vi lascio infine con delle foto della belva, dei suoi particolari e del suo tester
Telaio: Colnago Concept tg 54s
Gruppo: Super Record EPS così composto
Guarnitura 52-36
Pignoni 11-29
Pedivelle 172,5
Rote: Fulcrum Racing Zero (per il momento )
Sella: Sella Italia Kit Carbon
Piega e Attacco manubrio: Deda Superleggera RS
Portaborraccia: Elite Leggero
Pedali: Look Keo Blade Ti
Finalmente sono riuscito ad accumulare un po di km necessari per poter fornire delle prime informazioni riguardanti questo nuovo prodotto di casa Colnago che però premetto sono condizionate da forma fisica scadente e euforia per il nuovo acquisto.
Innanzitutto partirei dal peso che della bici completa di pedali e portaborracce che è di 7,2 kg non male visto il telaio non di sicuro tra i più leggeri in commercio che comunque con un bel paio di cerchi si potrebbe tranquillamente scendere sotto i 7 kg.
Appena montato in sella mi è sembrato di essere ritornato a casa grazie alle geometrie tipiche di Colnago che da sempre ho apprezzato negli anche nei modelli che ho posseduto in passato (clx e M10).
Le prove su strada mi dicono che è un mezzo molto reattivo, rigido ma non per niente scomodo. Lho testata per 500 km, non tanti ma il giusto per dare le prime impressioni sul suo comportamento, su percorsi pianeggianti, vallonati e salite medio lunghe, con pendenze soft e over 10%.
La pianura è il suo habitat naturale, le forme filanti e il 52 aiutano a tenere alte le velocità, il cambio di ritmo o luscita dalle curve sono facilitati da un MC che rende la bici estremamente reattiva. Mi immaginavo un mezzo molto secco e rigido invece assorbe molto bene le asperità dellasfalto. Però su questo punto mi riservo perché dovrò testarla con ruote in carbonio (già pronte ) e su distanze over 150 km per eventuali dolori o affaticamenti.
Ottime impressioni anche nel vallonato dove i rilanci sono una goduria e quando spingi sui pedali in fuori sella la bici risponde prontamente ad ogni tua pedata.
Ora passiamo alla salita dove sulla carta dovrebbe essere il suo tallone dAchille invece mi ha sorpreso alla grandissima. Il suo peso non proprio superlight non si sente e associato ad una buona postura mi ha permesso di spingere regolare il mezzo su pendenze in doppia cifra. Nelle pendenze ancora maggiori dove urge alzarsi sui pedali poi il mezzo risponde davvero alla grandissima. Mi riservo da dare i pieni voti perché voglio testarla bene su salite più lunghe quelle che io preferisco dove posso imprimere il mio ritmo per 20 km e oltre.
In discesa non è una novità che le Colnago sono una favola ma causa asfalto freddo e non perfettamente asciutto non mi hanno permesso di spingere come si deve ma comuque ho apprezzato la facilità di entrata in curva. In questo frangente mi ha sorpreso molto anche la frenata dei Direct Mount di Campagnolo molto potenti come prediligo io.
Per non farmi mancare nulla ho percorso circa 2 km di pavè e ciottolato e li proprio non ci siamo. Salta e sbacchetta come un cavallo pazzo e i contraccolpi sono molto fastidiosi.
Riguardo gruppo e ruote penso non ci sia niente da dire se non quanto già detto in altre sezioni del forum.
Le conclusioni sono di un mezzo si estremamente racing dove le gare in circuito sono il suo pane ma più polivalente di quanto ci si possa aspettare grazie al suo saper rispondere bene alle asperità dellasfalto e alla sua reattività che in salita non fa rimpiangere i suoi 7 kg suonati.
Per me era il primo mezzo aereo provato e il suo risultato ha fatto sorgere un enorme dubbio, In una bici è meglio la leggerezza o la reattività?
Vi lascio infine con delle foto della belva, dei suoi particolari e del suo tester