il mezzo può veramente fare la differenza?

Sampoo87

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Il vecchio bolide e la nuova Wilier.
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abatta68

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7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
Come da titolo, dopo tanto leggere e scrivere,

la conclusione al quesito è che in fondo si tratta di sensazioni, almeno per l' utilizzo che ne possa fare un amatore/cicloamatore medio.
La scorrevolezza del mozzo non comporta nulla a detta degli stessi costruttori, il peso pochissimo.
Insomma la conclusione è che fra una ruota di medio livello, come può essere una Zonda e una di alto come una Bora ultra tubolare, le differenze siano veramente minime in termini di presatazioni e tempi.
Ma è veramente così?
E' solo l' appagamento personale che ci spinge a spendere migliaia di euro o qualche riscontro infine c'è davvero?
Ovviamente sappiamo tutti che la vera differenza la fa la gamba, ma fra una ruota da 400 euro e una da 2000 qualche differenza dovrà pur esserci, non solo 10 secondi su una salita da 10 km al 10% o nel caso contrario avremmo la prova dell' irrazionalità dell' essere umano.

A maggior ragione il discorso diventa estendibile a gruppo e telaio, grammomania ecc ecc ecc
Stiamo parlando della differenza che passa tra un componente pensato per la grande utenza e uno destinato alle gare di professionisti che vanno a 50kmh in pianura e a 100 all'ora in discesa. Già questo dovrebbe essere indicativo rispetto al fatto che tu dici "solo 10 secondi" e un corridore invece su quei 10 secondi ci costruisce una carriera professionale. Ora, che i componenti per uso professionistico siano stati da tempo sdoganati anche al grande pubblico è risaputo, che questi ne abbiano una reale necessità... ne dubito.
Rispetto alle aziende che li producono invece, c'è da dire che la ricerca di nuovi concetti e di nuovi materiali è da sempre un elemento fondante di certi produttori e i progressi ottenuti non devono essere comparati tra due componenti appartenenti allo stesso periodo di produzione, ma nell'ambito di un sistema di progettazione e ricerca che si sviluppa negli anni (e per alcune aziende di tantissimi anni). Le differenze tra una 500 e una 600 degli anni '60 erano minime, con quella attualmente prodotta è abissale, tanto per fare un esempio. Certo che Coppi andava forte anche con una bicicletta che oggi non useremo nemmeno per andare a comprare il pane, ma ci sarebbe da chiedere a lui cosa penserebbe oggi delle Campagnolo Bora.

Il fatto che ci si continui sempre a chiedere le stesse cose, ovvero "questo componente è meglio di quell'altro? e di quanto? e quanta fatica mi farebbe risparmiare? valgono davvero tutti questi soldi? ecc,ecc" è solo l'indice di quanto poco si conosca di ciò che si ammira in una vetrina di un negozio e, conseguentemente, di quanto si è inconsapevoli della reale utilità di quell'oggetto, nel momento in cui lo si rapporta al nostro livello di capacità/possibilità sportive.

Se arrivo 10 sec prima in cima ad una salita cosa cambia per me? sono più bravo perchè vado più forte? mi sento un privilegiato perchè "io me lo posso permettere, altri no", "ci arrivo prima perchè mi gratifica e sono più contento"?
Se uno iniziasse a farsi questo tipo di domande magari non rischierebbe di avventurarsi nella "selva oscura" della fisica, matematica e delle formule o teorie empiriche, nel tentativo di difendere a tutti i costi un altro aspetto di sè stesso... ovvero di essere uno scialacquatore di denaro a tempo perso!:mrgreen:
La passione per il ciclismo stà nella dedizione e impegno che ci mettiamo nel praticarlo... la bellezza di ciò che acquistiamo ha a che fare con il senso di possesso e con il soddisfacimento del nostro ego.
Il primo si chiama "sport", il secondo "feticismo"... entrambi hanno la loro valenza, solo una scala valoriale differente.

p.s. alla fine ognuno spende i soldi come vuole... tanto se escono da una tasca per un qualsiasi motivo, entreranno nella tasca di qualcun altro, che ha altrettanti validi motivi... nessuno ci perde!
 
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Thema-aero

Pedivella
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Basta guardare le velocità medie delle classiche come la Milano-Sanremo di 50/60 anni fa e sono più o meno le stesse di oggi,
Non c'era il Poggio, ma le strade, le biciclette, la preparazione dei ciclisti e tanto altro non era sicuramente quella di adesso!!
 

Cyboraf

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11 Giugno 2012
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Basta guardare le velocità medie delle classiche come la Milano-Sanremo di 50/60 anni fa e sono più o meno le stesse di oggi,
Non c'era il Poggio, ma le strade, le biciclette, la preparazione dei ciclisti e tanto altro non era sicuramente quella di adesso!!

beh proprio le stesse no.. oggi una milano sanremo se la corrono a tutta fanno oltre i 40, 50 anni fa no di certo ma sicuramente la differenza se si pensa anche solo alle condizioni delle strade e alla preparazione da un punto di vista medico e nutrizionale di oggi è molto meno marcata di quanto sarebbe lecito attendersi
 

Cyboraf

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Stiamo parlando della differenza che passa tra un componente pensato per la grande utenza e uno destinato alle gare di professionisti che vanno a 50kmh in pianura e a 100 all'ora in discesa. Già questo dovrebbe essere indicativo rispetto al fatto che tu dici "solo 10 secondi" e un corridore invece su quei 10 secondi ci costruisce una carriera professionale. Ora, che i componenti per uso professionistico siano stati da tempo sdoganati anche al grande pubblico è risaputo, che questi ne abbiano una reale necessità... ne dubito.
Rispetto alle aziende che li producono invece, c'è da dire che la ricerca di nuovi concetti e di nuovi materiali è da sempre un elemento fondante di certi produttori e i progressi ottenuti non devono essere comparati tra due componenti appartenenti allo stesso periodo di produzione, ma nell'ambito di un sistema di progettazione e ricerca che si sviluppa negli anni (e per alcune aziende di tantissimi anni). Le differenze tra una 500 e una 600 degli anni '60 erano minime, con quella attualmente prodotta è abissale, tanto per fare un esempio. Certo che Coppi andava forte anche con una bicicletta che oggi non useremo nemmeno per andare a comprare il pane, ma ci sarebbe da chiedere a lui cosa penserebbe oggi delle Campagnolo Bora.

Il fatto che ci si continui sempre a chiedere le stesse cose, ovvero "questo componente è meglio di quell'altro? e di quanto? e quanta fatica mi farebbe risparmiare? valgono davvero tutti questi soldi? ecc,ecc" è solo l'indice di quanto poco si conosca di ciò che si ammira in una vetrina di un negozio e, conseguentemente, di quanto si è inconsapevoli della reale utilità di quell'oggetto, nel momento in cui lo si rapporta al nostro livello di capacità/possibilità sportive.

Se arrivo 10 sec prima in cima ad una salita cosa cambia per me? sono più bravo perchè vado più forte? mi sento un privilegiato perchè "io me lo posso permettere, altri no", "ci arrivo prima perchè mi gratifica e sono più contento"?
Se uno iniziasse a farsi questo tipo di domande magari non rischierebbe di avventurarsi nella "selva oscura" della fisica, matematica e delle formule o teorie empiriche, nel tentativo di difendere a tutti i costi un altro aspetto di sè stesso... ovvero di essere uno scialacquatore di denaro a tempo perso!:mrgreen:
La passione per il ciclismo stà nella dedizione e impegno che ci mettiamo nel praticarlo... la bellezza di ciò che acquistiamo ha a che fare con il senso di possesso e con il soddisfacimento del nostro ego.
Il primo si chiama "sport", il secondo "feticismo"... entrambi hanno la loro valenza, solo una scala valoriale differente.

p.s. alla fine ognuno spende i soldi come vuole... tanto se escono da una tasca per un qualsiasi motivo, entreranno nella tasca di qualcun altro, che ha altrettanti validi motivi... nessuno ci perde!

condivido ma alla fine portando al limite il tuo ragionamento si potrebbe concludere che sia che io faccia lo Stelvio con una ammiraglia sia che la faccia con un "cancello" di 30 anni fa non cambia nulla... e può pure essere
 

abatta68

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Gios Prodigiosa
condivido ma alla fine portando al limite il tuo ragionamento si potrebbe concludere che sia che io faccia lo Stelvio con una ammiraglia sia che la faccia con un "cancello" di 30 anni fa non cambia nulla... e può pure essere
Magari a te non cambia nulla, ma a Campagnolo cambia tutto, perchè è su questo che si basa la sua attività professionale.
Campagnolo producendo le Bora non vuole dare una risposta a te, l'ha voluta dare a Contador, tanto per dire! Se poi ti appaga l'idea di pedalare sulle ruote che usa un corridore vero... le paghi e te le porti a casa. Di sicuro sarai appagato dalla bellezza e dalla qualità di ciò che hai acquistato.
Sta poi a te dire se ti servono o no quei secondi o minuti che hai risparmiato... a Contador di sicuro saranno serviti.o-o
"La differenza" è sempre tra te e qualcos'altro... ma se la competizione è solo con te stesso... zero meno zero... fà sempre zero!
 
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Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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beh proprio le stesse no.. oggi una milano sanremo se la corrono a tutta fanno oltre i 40, 50 anni fa no di certo ma sicuramente la differenza se si pensa anche solo alle condizioni delle strade e alla preparazione da un punto di vista medico e nutrizionale di oggi è molto meno marcata di quanto sarebbe lecito attendersi

1938 - Olmo 38,518 km/h
1967 - Merckx 44,806 km/h
1990 - Bugno 45,806 km/h
2017 - Kwiato 40,733 km/h

:mrgreen: