Ridley X-Ride...prime impressioni

monux

Novellino
21 Marzo 2016
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prov. di Lecce
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wilier izoard xp (2015)
ciao a tutti...premetto che scrivo poco soprattutto perchè sono un mtb-biker ed oggi vi scrivo le mie impressioni sulla mia nuova ciclocross.
era da un po' che ne meditavo l'acquisto e finalmente, dopo tante ricerche e riflessioni, è arrivata, la scelta è ricaduta sulla ridely x-ride perchè è una ciclocross, sul serio, e non una gravel con pneumatici tacchettati.

la differenza sta nelle geometrie. siccome gia possiedo una bici con cui fare giri a 360°, con qualche limitazione nelle velocità su asfalto, volevo una bike con cui fare qualche gara nel periodo invernale.

a livello di montaggio la bici è ben assortita, è assemblata con uno shimano 105 serie 5800; guarnitura 46/36 fsa gossamer; dischi freno trp (160 ant - 140 post); trittico più sella marchiati 4za (pesantucci); ruote fulcrum rascing sport db e pneumatci clement mxp (33mm) in versione 30 tpi con cerchietto rigido.

detto ciò.....sono uno che prima di approdare alle marathon xc ha praticato per un bel po' di tempo enduro con una full da 150mm di escursione e, di conseguenza, sono abbastanza esigente quando metto una bici su percorsi non asfaltati.

la x-ride ha una posizione molto simile a quella di una normalissima bici da strada...ha il carro un po' più lungo e l'orizzontale un po' più corto, per il resto, gli angoli del piantone sella e tubo forcella sono abbastanza simili.
l'altra particolarità sono i "pendenti" sagomati ad S, come si usavano nelle mtb fine anni '90 inizi '00.
ha i perni passanti, da 12mm, su entrambe le ruote e questo, insieme alla forma del carro ed al materiale con cui è realizzata, alluminio 7005, la rende veramente reattiva....nonostante i due macigni di ruote montate di serie.

il 1° maggio l'ho inaugurata con un giro misto, a 360° (o quasi), di 65km fatto cercando di non escludere nessun tipo di fondo.

allora.....su strada viaggia che è una meraviglia, soprattutto se si è abituati ai rapportoni in bdc. io e la mia gamba abbiamo stabilito che pedalando intorno ai 32-33 km/h si può andare ovunque senza affanno...o quasi. l'mpianto idraulico è fantastico.

sulle strade bianche si viaggia.....e si viaggia sul serio. ho ingranato il 46/19-17, e 15 in discesa, ed il problema era solo lo stare attento ai fossi. ho pedalato con pressioni gomme di 3,8 bar posteriore e 3,5 bar anteriore avendo montato camere latticizzate, le slime 700 (28-32), e, dati i miei 68 kg, mi son trovato abbastanza bene sotto tutti gli aspetti: trazione; tenuta; frenata; scorrevolezza.

nei tratti tra i muretti a secco bisogna stare attenti alle curve soprattutto quando il fondo ha un po' di rocce a vista in quanto la rigidità della signorina la trasforma in un vero e proprio mulo scalciante. è meglio dosare la velocità per evitare sorprese. la cosa bella è l'altezza "azzeccata" del movimento centrale, infatti permette di pedalare, sempre con attenzione, anche in curva.
ps: questa è una delle grandi differenze dalle gravel.

ho affrontato una discesa da mtb in un single track abbastanza roccioso....niente da fare, la velocità di percorrenza è vermante bassa, il limite è il poco volume d'aria che protegge il cerhio, che abbinato alla pressione relativamente alta della gomma, fa partire la bici per tutte le tangenti....e si rischi troppo facilmente d "raddrizzare" qualche curva.

salita asfaltata...parliamo di uno strappo di 400 metri al 4% medio con punte del 10% ed un'altra da 1 km al 5% medio con punta del 12% e la prima metà all'8%, nessun problema a patto di farsi bastare il rapporto più agile (36/28) che abbinato alle gomme tassellate ed alla tassellatura che flette quando si pedala in piedi (a differenza dei copertoncini da bdc che restano "piatti") rendono i quasi 10 kg della bici un po' impegnativi.

salita sterrata....quelle con fondo ghiaioso richiedono attenzione nel pedalare per non perdere trazione quando la pendenza richiede la pedalata, di potenza, in piedi.
per quelle con il fondo più compatto....stesso discorso sui rapporti per quella asfaltata. ovviamente va aggiunta l'attenzione nello scegliere il punto su cui passare con le ruote.

è na bici divertente ma non va assolutamente utilizzata come una mtb, in fuoristrada richiede attenzione ed impegno. è una buona base di partenza per futuri up-grade....il solo telaio pesa solo 1,4 kg, la predisposizine per l'impianto a disco ed i perni passanti sono un grande valore aggiunto.

prima di metterla su strada ho sostituito l'accoppiata sella/reggisella di serie con un'accoppiata ritchey wcs con sella vector (carbonio) che avevo in casa allegerendola di 200gr; ho sostituito il pacco pignoni 105 con un ultegra (stessa dentatura); ho installato i pedli mavic crossride sl ed infilato le camere con il lattice.

i prossimi step saranno: pneumatici tubeless un po' più larghi (35mm); trasformazione trasmissione a monocorona: corona hope retainer 40D (gia ordinata); cassetta ultegra 11/32; deragliatore ultegra rx800 (appena sarà disponibile).

concludo con una riflessione sulla rapportatura...la doppia con la sub/compact (46/36) è eccessivamente lunga per le mie esigenze e per la mia gamba. su strada son riuscito a pedalare, al max, il 46-13 solo su qualche falsopiano a scendere. sul lato "leggero" invece, visto che il 36/28 mi è stato sufficiente, non avrò alcuna limitazione dal mono in quanto il 40/32 è, addirittura, anche un po' più agile. IMG_20180501_091056-800x800.jpg IMG_20180501_103845-800x800.jpg IMG_20180501_103827-800x800.jpg IMG_20180501_103444-800x800.jpg IMG_20180501_101505-800x800.jpg IMG_20180501_095456-800x800.jpg IMG_20180501_095432-800x800.jpg IMG_20180501_095415-800x800.jpg IMG_20180501_091106-800x800.jpg
 

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Fausto Coppi re del blues
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la differenza sta nelle geometrie. siccome gia possiedo una bici con cui fare giri a 360°, con qualche limitazione nelle velocità su asfalto, volevo una bike con cui fare qualche gara nel periodo invernale.

a livello di montaggio la bici è ben assortita, è assemblata con uno shimano 105 serie 5800; guarnitura 46/36 fsa gossamer; dischi freno trp (160 ant - 140 post); trittico più sella marchiati 4za (pesantucci); ruote fulcrum rascing sport db e pneumatci clement mxp (33mm) in versione 30 tpi con cerchietto rigido.

detto ciò.....sono uno che prima di approdare alle marathon xc ha praticato per un bel po' di tempo enduro con una full da 150mm di escursione e, di conseguenza, sono abbastanza esigente quando metto una bici su percorsi non asfaltati.

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ha i perni passanti, da 12mm, su entrambe le ruote e questo, insieme alla forma del carro ed al materiale con cui è realizzata, alluminio 7005, la rende veramente reattiva....nonostante i due macigni di ruote montate di serie.

il 1° maggio l'ho inaugurata con un giro misto, a 360° (o quasi), di 65km fatto cercando di non escludere nessun tipo di fondo.

allora.....su strada viaggia che è una meraviglia, soprattutto se si è abituati ai rapportoni in bdc. io e la mia gamba abbiamo stabilito che pedalando intorno ai 32-33 km/h si può andare ovunque senza affanno...o quasi. l'mpianto idraulico è fantastico.

sulle strade bianche si viaggia.....e si viaggia sul serio. ho ingranato il 46/19-17, e 15 in discesa, ed il problema era solo lo stare attento ai fossi. ho pedalato con pressioni gomme di 3,8 bar posteriore e 3,5 bar anteriore avendo montato camere latticizzate, le slime 700 (28-32), e, dati i miei 68 kg, mi son trovato abbastanza bene sotto tutti gli aspetti: trazione; tenuta; frenata; scorrevolezza.

nei tratti tra i muretti a secco bisogna stare attenti alle curve soprattutto quando il fondo ha un po' di rocce a vista in quanto la rigidità della signorina la trasforma in un vero e proprio mulo scalciante. è meglio dosare la velocità per evitare sorprese. la cosa bella è l'altezza "azzeccata" del movimento centrale, infatti permette di pedalare, sempre con attenzione, anche in curva.
ps: questa è una delle grandi differenze dalle gravel.

ho affrontato una discesa da mtb in un single track abbastanza roccioso....niente da fare, la velocità di percorrenza è vermante bassa, il limite è il poco volume d'aria che protegge il cerhio, che abbinato alla pressione relativamente alta della gomma, fa partire la bici per tutte le tangenti....e si rischi troppo facilmente d "raddrizzare" qualche curva.

salita asfaltata...parliamo di uno strappo di 400 metri al 4% medio con punte del 10% ed un'altra da 1 km al 5% medio con punta del 12% e la prima metà all'8%, nessun problema a patto di farsi bastare il rapporto più agile (36/28) che abbinato alle gomme tassellate ed alla tassellatura che flette quando si pedala in piedi (a differenza dei copertoncini da bdc che restano "piatti") rendono i quasi 10 kg della bici un po' impegnativi.

salita sterrata....quelle con fondo ghiaioso richiedono attenzione nel pedalare per non perdere trazione quando la pendenza richiede la pedalata, di potenza, in piedi.
per quelle con il fondo più compatto....stesso discorso sui rapporti per quella asfaltata. ovviamente va aggiunta l'attenzione nello scegliere il punto su cui passare con le ruote.

è na bici divertente ma non va assolutamente utilizzata come una mtb, in fuoristrada richiede attenzione ed impegno. è una buona base di partenza per futuri up-grade....il solo telaio pesa solo 1,4 kg, la predisposizine per l'impianto a disco ed i perni passanti sono un grande valore aggiunto.

prima di metterla su strada ho sostituito l'accoppiata sella/reggisella di serie con un'accoppiata ritchey wcs con sella vector (carbonio) che avevo in casa allegerendola di 200gr; ho sostituito il pacco pignoni 105 con un ultegra (stessa dentatura); ho installato i pedli mavic crossride sl ed infilato le camere con il lattice.

i prossimi step saranno: pneumatici tubeless un po' più larghi (35mm); trasformazione trasmissione a monocorona: corona hope retainer 40D (gia ordinata); cassetta ultegra 11/32; deragliatore ultegra rx800 (appena sarà disponibile).

concludo con una riflessione sulla rapportatura...la doppia con la sub/compact (46/36) è eccessivamente lunga per le mie esigenze e per la mia gamba. su strada son riuscito a pedalare, al max, il 46-13 solo su qualche falsopiano a scendere. sul lato "leggero" invece, visto che il 36/28 mi è stato sufficiente, non avrò alcuna limitazione dal mono in quanto il 40/32 è, addirittura, anche un po' più agile. Vedi l'allegato 162218 Vedi l'allegato 162219 Vedi l'allegato 162220 Vedi l'allegato 162221 Vedi l'allegato 162222 Vedi l'allegato 162223 Vedi l'allegato 162224 Vedi l'allegato 162225 Vedi l'allegato 162226
Sulla rapportatura : anche io considero un buon compromesso il 40 con 11/32 , ci faccio di tutto , ma se potessi tornare indietro non prenderei un monocorona . I salti li sento e alla lunga faccio fatica a digerirli .
 

SoftMachine

Maglia Iridata
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Sulla rapportatura : anche io considero un buon compromesso il 40 con 11/32 , ci faccio di tutto , ma se potessi tornare indietro non prenderei un monocorona . I salti li sento e alla lunga faccio fatica a digerirli .


Per quanto mi riguarda (ho una Ridley X-Trail montata monocorona) la corona da 40 la abbino ad una cassetta 11/36 ed una 11/42 a seconda dei percorsi che decido di fare (montate su due coppie di ruote)
Valutando il fatto che monto copertoni da 35 e che sulla mia strada trovo anche strappi decisi e sono solito pedalare ad alte cadenze proprio per abitudine neuromuscolare, una cassetta con il 32 come ultimo pignone, mi sarebbe cortissima.
Oltretutto, su strade bianche dove il fuorisella è escluso (la ruota posteriore slitterebbe) pedalando solo da seduti, la necessità di una cassetta agile è necessaria, secondo me.
Un 40/32 è uguale ad un 34/27 e no mi è sufficiente neppure sulla stradale (dove monto una 11/30) anche perchè, come ho detto, pedalo molto agile.

Detto cio', i salti sono percepibili, è vero, ma proprio per la natura dei percorsi trovo sia piu' difficile farci caso.
Su strada, in effetti, a volte mi capita di essere in una "via di mezzo": o frullo troppo o, il pignone immediatamente successivo è troppo duro ma, essendo la bici deputata proprio a giri tranquilli, semplicemente rallento e mi adatto. Nulla di trascendentale.
Devo dire che, al contrario, su sterrati e fuoriasfalto, in percorsi con continui saliscendi, strappi e salitelle dove sarei costretto a deragliare molto spesso, il monocorona è una bella comodità.

o-o
 
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Fausto Coppi re del blues
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Per quanto mi riguarda (ho una Ridley X-Trail montata monocorona) la corona da 40 la abbino ad una cassetta 11/36 ed una 11/42 a seconda dei percorsi che decido di fare (montate su due coppie di ruote)
Valutando il fatto che monto copertoni da 35 e che sulla mia strada trovo anche strappi decisi e sono solito pedalare ad alte cadenze proprio per abitudine neuromuscolare, una cassetta con il 32 come ultimo pignone, mi sarebbe cortissima.
Oltretutto, su strade bianche dove il fuorisella è escluso (la ruota posteriore slitterebbe) pedalando solo da seduti, la necessità di una cassetta agile è necessaria, secondo me.
Un 40/32 è uguale ad un 34/27 e no mi è sufficiente neppure sulla stradale (dove monto una 11/30) anche perchè, come ho detto, pedalo molto agile.

Detto cio', i salti sono percepibili, è vero, ma proprio per la natura dei percorsi trovo sia piu' difficile farci caso.
Su strada, in effetti, a volte mi capita di essere in una "via di mezzo": o frullo troppo o, il pignone immediatamente successivo è troppo duro ma, essendo la bici deputata proprio a giri tranquilli, semplicemente rallento e mi adatto. Nulla di trascendentale.
Devo dire che, al contrario, su sterrati e fuoriasfalto, in percorsi con continui saliscendi, strappi e salitelle dove sarei costretto a deragliare molto spesso, il monocorona è una bella comodità.

o-o
Ma infatti , sono sfumature derivanti dal modo di pedalare e dalla destinazione d'uso . Io in ottica cx (max due ore in circuito) l'assenza del 16 la sento , è un buco importante proprio in quella porzione del pacco dove mi trovo spesso , e non la sopporto . Invece lunedì sono andato ad esplorare nuovi sentieri in compagnia di un amico , a spasso , le foto , le chiacchiere con i volontari del sentiero , il fritto misto eccetera e del 16 chissenefrega :mrgreen: . Il problema è proprio l'uso a tutto tondo che faccio di questo tipo di bici . Se ci facessi solo ed esclusivamente cx monterei 36/38 davanti e 11/28 dietro e sarebbe la pace ma mi sentirei limitato nei lunghi tratti stradali (non vado così agile) . In sostanza preferirei il "fardello" del deragliatore e di una corona in più ed avere sempre la migliore soluzione a portata di mano . Il fango mi preoccuperebbe sempre nella stessa misura , raramente in condizioni fangose deraglierei sul 46 dal momento che non esco con Vdp :mrgreen: . P.s. : @monux , perdonaci la deragliata (ot) :mrgreen: .
 
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monux

Novellino
21 Marzo 2016
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wilier izoard xp (2015)
nessun problema per la "deragliata", anzi....è un discorso fa parte delle impressioni.
ho fatto il 3D per dare qualche info, spero utile, a chi come me si accinge all'acquisto di una ciclocross oppure di una gravel e non sa da che parte iniziare la valutazione...e le vostre esperienze sulla rapportatura sono altrettanto utili.

tornando sull'argomento...credo che la doppia, con sub-compact e l'11/28, sia una buona soluzione per un utilizzo gravel della bici menvtre per le gare, la semplificazione del monocorona non ha rivali.

io stesso sulla mtb che uso per le marathon impiego una doppia...se facessi gare xc, invece, non avrei dubbi e passerei al monocorona, esattamente come ho fatto sulla bike da enduro.

guardando le gare, ed i percorsi delle gare ciclocross, credo che la soluzione migliore sia una bella corona da 38 e pacco pignoni 11/28...per allenamento, invece, corona da 40 e cassetta 11/32.

nelle marathon son abituato a pedalare sui drittoni, col 36-11/13/15, a frequenze medio-basse (80 rpm) per stabilizzare la bike gia durante la pedalata e stancare meno la zona addominale (o comunque superiore) e credo che in qualche maniera questo sia necessario/utile anche sui rettilinei cx...in salita il discorso cambia ma cambia anche nel cx, dove a meno di qualche strappo, vere salite non ci sono o al max si affrontano in piedi.
credo che una rapportatura che per permetta un allungo prossimo ai 40 km/h @ 90 rpm sia più che sufficiente.
 

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Pignone
7 Maggio 2017
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carbotec
ormai i 40 km/h io non li raggiungo più da molto tempo...ah ah ah .....15 anni fa sì, ma adesso se faccio i 30 è un miracolo ah ah ah


forse sbaglio, ma una CX con la doppia, mi ricorda molto una BDC, sarebbe un po' come una BDC ma " più pesante", non mi piace proprio l'idea. tra l'altro una CX non è pensata per fare le sparate su asfalto a 40 all'ora (se voglio fare velocità su asfalto mi compro una BDC) , quindi secondo me il monocorona ha un suo senso. credo che la mia avrà monocorona 40 davanti, e pignone più grande 42 dietro.

la tua è molto bella ma io mi sono innamorato di una Rose e credo che prenderò quella....

non escludo che magari la userò qualche volta anche su asfalto, per giri tranquilli a 25 all'ora...sicuramente su asfalto andrà meglio della mia MTB da 11 kg , ma non solo per il peso, anche per le gomme etc
 

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ormai i 40 km/h io non li raggiungo più da molto tempo...ah ah ah .....15 anni fa sì, ma adesso se faccio i 30 è un miracolo ah ah ah


forse sbaglio, ma una CX con la doppia, mi ricorda molto una BDC, sarebbe un po' come una BDC ma " più pesante", non mi piace proprio l'idea. tra l'altro una CX non è pensata per fare le sparate su asfalto a 40 all'ora (se voglio fare velocità su asfalto mi compro una BDC) , quindi secondo me il monocorona ha un suo senso. credo che la mia avrà monocorona 40 davanti, e pignone più grande 42 dietro.

la tua è molto bella ma io mi sono innamorato di una Rose e credo che prenderò quella....

non escludo che magari la userò qualche volta anche su asfalto, per giri tranquilli a 25 all'ora...sicuramente su asfalto andrà meglio della mia MTB da 11 kg , ma non solo per il peso, anche per le gomme etc


Con Rose non sbagli, ne ho una ed è eccellente e, oltretutto, supportata da una assistenza imbattibile grazie anche a Sergio, il referente italiano di @Rose Italia .
Con copertoncini da 25 ti assicuro che si trasforma in una bdc cattivissima :mrgreen:
Se vuoi un copertone che funzioni molto bene su strada ed altrettanto bene su gravel e strade bianche (non su fango, li servono i tassellati da ciclocross) prendi gli Schwalbe G One da 35mm

P.S. Che Rose ti piace?
 
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Pignone
7 Maggio 2017
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carbotec
P.S. Che Rose ti piace?

ah guarda se potessi spendere 2500 euro, non avrei dubbi, prenderei ad occhi chiusi la Xeon in carbonio...veramente un gran mezzo..stupenda.

ma ho un budget più ristretto, e prenderò quella in alluminio, siamo sui 1500

anche se pesa 9 kg, secondo me la posso usare tranquillamente anche su strada in salita.

sono abituato a fare salite asfaltate con la MTB, quindi non posso che migliorare.
 

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ah guarda se potessi spendere 2500 euro, non avrei dubbi, prenderei ad occhi chiusi la Xeon in carbonio...veramente un gran mezzo..stupenda.

ma ho un budget più ristretto, e prenderò quella in alluminio, siamo sui 1500

anche se pesa 9 kg, secondo me la posso usare tranquillamente anche su strada in salita.

sono abituato a fare salite asfaltate con la MTB, quindi non posso che migliorare.


Se bastasse una bici piu' leggera per andare forte...
Ti troverai bene senza ombra di dubbio
 

pyxis

Novellino
7 Aprile 2018
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fixed
sono in fase di acquisto ma non riesco a prendere una decisione definitiva in merito a questi tre mezzi: ridley x ride, rose pro cross e rose team dx cross. si giustifica secondo voi una differenza di prezzo tra 400 e 700 euro tra le tedesche e la ridley? quello che intuisco - da profano- e' un minor peso delle crucche poi piu' o meno siamo li. grazie
non metto i link con le caratteristiche perche' non ne sono capace, scusate.
 

monux

Novellino
21 Marzo 2016
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wilier izoard xp (2015)
da quel che vien fuori guardando le geometrie delle Rose....sono esattamente il tipo di bici che ho voluto evitare acquistando la ridley, sono delle bici con maggior propensione al mondo gravel....soprattutto la team. per ciò, se il tuo impiego questo dev'essere, prendendo una Rose di sicuro non sbagli.
 

pyxis

Novellino
7 Aprile 2018
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fixed
grazie delle risposte innanzitutto. intendevo dire-fatto salvo il discorso sulle geometrie dei telai, se tra 2100 euro di una rose e 1350 euro di una ridley ci sono differenze qualitative - in merito alla componentistica - tali da giustificare questa differenza di prezzo. il peso e' tutto in favore rose dato soprattutto dalle ruote il resto, da profano, mi sembra piu' o meno in linea con ridley.
 

blues boy

Fausto Coppi re del blues
5 Giugno 2014
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non tutte alla moda
grazie delle risposte innanzitutto. intendevo dire-fatto salvo il discorso sulle geometrie dei telai, se tra 2100 euro di una rose e 1350 euro di una ridley ci sono differenze qualitative - in merito alla componentistica - tali da giustificare questa differenza di prezzo. il peso e' tutto in favore rose dato soprattutto dalle ruote il resto, da profano, mi sembra piu' o meno in linea con ridley.
Considerando che Rose è uno dei marchi con rapporto prezzo - allestimento tra i più vantaggiosi , devono esserci per forza grandi differenze di allestimento a favore di Rose . Differenze che è però impossibile valutare se non posti i link delle bici a cui ti riferisci . E fermo restando che la Ridley è una signora bici .
 

monux

Novellino
21 Marzo 2016
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wilier izoard xp (2015)
grazie delle risposte innanzitutto. intendevo dire-fatto salvo il discorso sulle geometrie dei telai....

io invece lo terrei molto in considerazione l'aspetto geometrico, in quanto gli upgrade son sempre possibili mentre un cambio di geometrie no.
considera che la ridley l'ho pagata 1350€ (probikeshop) per ciò molto al di sotto di quanto costano le Rose e che con quelle differenze di prezzo si fanno tanti upgrade volendo.

a livello di peso del telaio siamo li, sia le Rose che la Ridley pesano nell'intorno dei 1450gr. la vera differenza sta nel materiale impiegato. la Ridley è alluminio serie 7000 mentre le Rose serie 6000. di mio posso dirti che la Ridely monta una forcella completamente in carbonio...cioè è n carbonio anche il tubo della forcella, la Rose non so.
 

monux

Novellino
21 Marzo 2016
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wilier izoard xp (2015)
sempre più contento e convinto dell'acquisto. ho fatto solo 2 uscite, perchè in realtà esco anche con altre bici. come già scritto ho fatto qualche upgrade, l'ultimo è stata l'accoppiata attacco manubrio e manubrio della 3t....quest'ultimo è l'ergoterra, specifico per ciclocross.

durante l'uscita di ieri, purtroppo viaggiavo un po' sgonfio, e su un sentiero con un po' troppe pietre mi è "morta" la camera d'aria....che era una di quelle con il lattice.
nel frattempo ho acquistato una coppia di ruote dtswiss tubeless ready, le r24 spline db, ed ho ordinato i pneumatici tubeless ready per fare conversione.
dato che la x-ride, stando a quanto dice il manuale, accetta pneumatici finon a 36mm ho preso un htchinson black mamba (34mm) per il posteriore ed un ritchey wcs shield (35mm) per l'anteriore. la settimana prossima faccio la modifica e......così la finisco di andare in giro con pneumatici gonfi all'inverosimile.
 
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dav81

Pignone
7 Maggio 2017
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carbotec
quindi avrai due coppie di ruote? è un'ottima soluzione, se non hai una BDC.

se fai asfalto, monti le slick da 25mm

se fai sterrato, monti ruote da sterrato

anche io farò così, praticamente due bici in una
 

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quindi avrai due coppie di ruote? è un'ottima soluzione, se non hai una BDC.

se fai asfalto, monti le slick da 25mm

se fai sterrato, monti ruote da sterrato

anche io farò così, praticamente due bici in una


Soluzione che ho adottato. Ho una Ridley carbon x-trail e due coppie di ruote.Su una monto tubeless stradali da 28 mm, sull'altra Schwalbe G One da 35 mm
Qui in versione gravel
 

Allegati

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wilier izoard xp (2015)
in realtà ho già una bdc....con cui faccio i lunghi e gli allenamenti per preparare la stagione marathon che corro in mtb.

la soluzione della doppia coppia di ruote sarebbe ideale se non fosse che la doppia della CX e corta. io abito in provincia di Lecce e qui il 50 e il minimo...per i polli come me. qui le salite quasi non esistono.

comunque... credo che le fulcrum di serie le metterò in vendita, tanto hanno all'attivo solo 100km.