Per me il temporale sul Rolle è stato un toccasana. Ero in completa botta di calore. Poi è venuta giù acqua santa.
Avevo solo l'estivo con la rete sotto, nessun problema nemmeno in discesa.
Reduce dalla mia prima
Sportful: temuta da sempre (tanto da pensare in più di una circostanza di abbandonare l'impresa e lasciar perdere prima ancora di partire per Feltre), l'ho affrontata sin dai primi km con il massimo rispetto, cercando di gestirmi e con solo un'obiettivo in testa: quello di riuscire a portarla a termine.
Dico la verità: su Cima Campo e Manghen (tranne gli ultimi km) ero già abbastanza provato, più che altro dal caldo afoso che mai mi sarei aspettato così intenso...ho cercato di salire regolare, pedalando agile, bevendo e bagnandomi in continuazione.
Durante gli ultimi km del Manghen, nonostante fossero i più duri, paradossalmente ho sofferto meno per il fatto che nel frattempo il cielo si era annuvolato e in prossimità del ristoro aveva cominciato persino a piovigginare.
La discesa del Manghen mi ha in qualche modo rigenerato (oltre al fatto che mi è piaciuta tantissimo come discesa, la più bella e divertente di tutto il percorso!) e sul Rolle, complice anche la compagnia di un ragazzo romano con cui ho iniziato a chiaccherare distraendomi quindi dalla fatica, ho iniziato ad avere per assurdo buone sensazioni, la pioggia è stata poi per me una benedizione....ha iniziato a piovere forte a 7km dalla vetta e ai meno 3km addirittura a grandinare, ma avendo indossato subito la mantellina antipioggia (avevo anche il berretto sottocasco in gore-tex che mi ha tenuto la testa all'asciutto), sono arrivato bene (dico sul serio, stavo veramente bene) al termine della salita, dove comunque ho preferito fermarmi in attesa che passasse il temporale, onde evitare di prendere freddo e rischi inutili nell'affrontare la lunga discesa successiva (diciamo anche che avevo le mani fredde e non volevo ritrovarmi nella stessa situazione di 10 anni fa, alla mia prima ed unica esperienza sulle dolomiti, quando scendendo dal Pordoi sotto il diluvio e con temperature vicine allo 0, mi sono letteralmente congelato le mani perdendo sensibilità e facendo veramente tanta fatica per frenare, rischiando quindi anche tanto).
Ho dovuto aspettare circa 40 minuti, ma appena ha smesso di piovere ed è spuntato il sole mi sono lanciato in discesa (dall'assistenza mi ero fatto lasciare un paio di guanti in
lattice blu), ritrovando il caldo nel giro di pochi km....al termine della discesa ero completamente asciutto e, purtroppo, il caldo afoso aveva di nuovo preso il soppravvento....sentivo tuttavia che le energie c'erano (sicuramente l'attesa in cima al Rolle ha aiutato in parte a recuperarle) e fino al termine del Monte Avena ho cercato sempre di bagnarmi (alla fontana all'inizio della salita di Croce d'Aune mi sono fatto praticamente la doccia), bevendo e benedicendo gli "angeli" che gentilmente offrivano bottiglie e bicchieri di acqua lungo la strada (la doccetta che nebulizzava acqua è stata il massimo, anche se è durata una frazione di secondo) cercando di contenere la calura.
Onestamente non ho accusato particolarmente gli ultimi km da Croce d'Aune a Monte Avena, avevo preso il mio passo riuscendo a tenerlo senza troppa fatica, e piano piano sono arrivato in cima....non ci potevo credere, la fatica era finalmente finita, ormai era fatta!!!
La rampa finale che portava al traguardo non l'ho "quasi" sentita....incitato dalla gente a bordo strada, stavo già pregustando il sapore della soddisfazione di aver portato a casa una vera e propria impresa! Si perchè alla fine per me di questo si è trattato!
Alcune note in ordine sparso sulla granfondo:
- la maleducazione della gente non avrà mai fine: come mi sono fermato io a raccogliere i miei rifiuti dopo aver mancato il contenitore apposito, potevano farlo in tanti altri;
- i fenomeni di turno io proprio non li sopporto: essere spintonato e mandato a quel paese al termine di Cima Campo mentre mi apprestavo ad accostarmi a bordo strada per fare pipì (ovviamente segnalando), mi ha fatto venire i fumi;
- gli ultimi km del Manghen non mi sono sembrati così tremendi come me li avevano descritti (ma forse ero in trans
);
- vedere tutti quegli alberi abbattuti è stato veramente impressionante;
- le persone a bordo strada che offrivano acqua ai partecipanti, insieme al bimbo che ai primi km del Croce d'Aune si è messo a correre di fianco al partecipante che mi precedeva, incitandolo e a cui poi ho dato un "five", saranno tra le immagini più belle che mi porterò dentro;
- non me ne vogliate, ma gli ululati al termine del Manghen mi hanno fatto sorridere, non certamente venire i brividi;
- brutta la discesa di Monte Avena;
- mi è piaciuta nel complesso tutta l'organizzazione (bellissima la maglia celebrativa).
EDIT: aggiungerei anche qualche nota tecnica:
- avere il 32 dietro è stata la mia salvezza, l'ho montato appena un paio di giorni prima di partire e per fortuna, altrimenti credo veramente che non sarei riuscito a portarla a termine, o comunque avrei sofferto veramente tanto;
- se prima avevo qualche dubbio, ora non ne ho più: in montagna e per giri così lunghi, sempre meglio portarsi dietro l'antipioggia....porterà via una tasca, ma a non averla dietro si rischia veramente tantissimo (sul Rolle, in attesa di ripartire, ho visto veramente tantissima gente in crisi di assideramento, impressionante!);
- avere 2 borracce da 750ml mi ha aiutato moltissimo, mai lesinare nell'acqua.
Detto questo, scusate la lungaggine (ma avevo voglia e piacere di condividere con qualcuno le mie emozioni), sicuramente prenderò ancora parte a questa granfondo e, perchè no, cercando di migliorare il tempo fatto registrare quest'anno!