mi hanno risposto subito....mettendo in primordine il listino prezzi......giusto per scoraggiare i perditempo.....
TRIATHLON, alleniamoci insieme (parte 5)
- Creatore Discussione pietrogrip
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- Stato
domenica complice evento di Ironman ho fatto un duathlon 1,5 km run-20 km bike e 5 km run; devo dire ottime sensazioni dopo la bici, i 5 li ho corsi in progressione con ultimo a 3'52", del resto l' idea di queste settimane è di fare sedute facili durante la settimana e simulare sempre di piu' ritmi gara la domenica; questa che anticipo a Sabato vedra' 3 km run-40 km bike e 10 run, 51.50 in versione virtual e qualcosa mi dice che il 2 Maggio ci sara' il 70.3 giusto per poi fare una settimana di ferie quando daranno il via libera dal 4 Maggio..
Per quanto riguarda le aperture di piscine e palestre, essendo il mio lavoro, ci stiamo organizzando per entrate contingentate in tutte le attivita' appena sara' possibile (data presunta Giugno si spera), si parla di 4 persone per corsia, per me limite minimo ma tanto minimo di sopravvivenza
Per quanto riguarda le aperture di piscine e palestre, essendo il mio lavoro, ci stiamo organizzando per entrate contingentate in tutte le attivita' appena sara' possibile (data presunta Giugno si spera), si parla di 4 persone per corsia, per me limite minimo ma tanto minimo di sopravvivenza
Questa è roba seria, da impianto fisso, si vede la differenza di volume e flusso di queste rispetto a quello stile "fuoribordo", secondo me dovresti considerare seriamente l'elastico, economico e popolare, tanto non è che nuoti indoor tutto l'anno.
Chiaro che ognuno di noi fa acquisti in base alle proprie esigenze e al proprio portafoglio, ma nn farti scoraggiare dal momento, pazienta, vedrai che riapriranno le piscine, nn rinunciare alla socialità del nuoto e alla possibilità di progredire magari nuotando insieme ad altre persone.
Lettera di uno sportivo in attesa.
Il tempo da sei settimane si è fermato per noi sportivi, chiusi come in una bolla sempre più piccola, costretti ad inventarci improbabili modalità di allenamento.
Chi fa sport, chi ama lo sport, è abituato a rispettare le regole. Per questo ci siamo messi da subito a disposizione restando a casa, fermando tutti gli allenamenti dai grandi campioni all’ultimo degli amatori, per rispetto verso quelli che continuavano a lavorare nelle trincee degli ospedali, per dare un segnale, per tutelare la salute di tutti, ben consapevoli che l’esempio, in casi come questo, è essenziale.
Abbiamo tollerato con pazienza zen un’inattività forzata mentre dalla finestra vedevamo improbabili passeggiatori seriali trascinare cani allo stremo; abbiamo ignorato le immagini da tutti gli altri Paesi in cui l’attività fisica, ben normata, non solo è stata concessa, ma auspicata; ci siamo convinti che in fondo potevamo pedalare sui rulli per migliaia di chilometri senza uscire di casa mentre osservavamo perplessi le file davanti alle tabaccherie; abbiamo riscoperto le flessioni ed usato tutti gli attrezzi più improbabili per sentire il nostro cuore allenato salire di battiti mentre i vicini continuavano ad entrare ed uscire di casa per comprare cinque euro di fragole e panna.
I più temerari hanno accettato di uscire con mascherina e guanti a correre tassativamente entro i 200 metri di casa come criceti in gabbia, facendo finta di non sentire patrioti che ci urlavano dalle finestre. Abbiamo trasformato i nostri terrazzi, i garage ed i salotti in palestre fai da te per garantire il distanziamento sociale, mentre i supermercati venivano presi d’assalto da file interminabili di spacciatori di lievito. Abbiamo fatto finta di ignorare vent’anni di lotte quotidiane all’obesità ed alla sedentarietà, quando cercavamo faticosamente di far capire che praticare lo sport non è una moda, ma incide prepotentemente sulla qualità della vita, che ne vale della salute delle persone.
Noi che amiamo il Triathlon, faticavamo già prima a non farci investire sulle strade quando ci allenavamo in bici e i droni li avevamo visti solo sulla starting list, prima della partenza in acqua. Abbiamo sentito crescere intorno a noi prima una subdola diffidenza poi un’aperta avversione: noi che amiamo fare sport rispettando la natura, che vogliamo soltanto sentire il battito del nostro cuore che sale, col vento in faccia ed il sudore che scende lungo la schiena; abbiamo dovuto tollerare un’insensata protesta che ha esercitato la pressione su Regioni e Governo perché si applicassero limitazioni sempre più stringenti. E le abbiamo rispettate in silenzio, consapevoli che, paradossalmente, è stata la parte più sana della nostra popolazione a restare a casa senza concedersi tentazioni o scorciatoie.
Fra poco, speriamo, ci sarà permesso di uscire di nuovo e ricominciare ad allenarci: non vediamo l’ora. Per quel momento spero proprio che gli odiatori seriali avranno trovato altri capri espiatori, che le Istituzioni ci aiutino a ripristinare il valore reale delle cose e dei comportamenti: altrimenti saremo costretti ad alzare il volume dei nostri i-pad, accelerando il passo, cullati dal battito del cuore che sale, guardando con compassione chi proprio non riesce a capire quanto sia vuota una vita senza sport.
Riccardo Giubilei
Vice Presidente Federazione Italiana Triathlon
Il tempo da sei settimane si è fermato per noi sportivi, chiusi come in una bolla sempre più piccola, costretti ad inventarci improbabili modalità di allenamento.
Chi fa sport, chi ama lo sport, è abituato a rispettare le regole. Per questo ci siamo messi da subito a disposizione restando a casa, fermando tutti gli allenamenti dai grandi campioni all’ultimo degli amatori, per rispetto verso quelli che continuavano a lavorare nelle trincee degli ospedali, per dare un segnale, per tutelare la salute di tutti, ben consapevoli che l’esempio, in casi come questo, è essenziale.
Abbiamo tollerato con pazienza zen un’inattività forzata mentre dalla finestra vedevamo improbabili passeggiatori seriali trascinare cani allo stremo; abbiamo ignorato le immagini da tutti gli altri Paesi in cui l’attività fisica, ben normata, non solo è stata concessa, ma auspicata; ci siamo convinti che in fondo potevamo pedalare sui rulli per migliaia di chilometri senza uscire di casa mentre osservavamo perplessi le file davanti alle tabaccherie; abbiamo riscoperto le flessioni ed usato tutti gli attrezzi più improbabili per sentire il nostro cuore allenato salire di battiti mentre i vicini continuavano ad entrare ed uscire di casa per comprare cinque euro di fragole e panna.
I più temerari hanno accettato di uscire con mascherina e guanti a correre tassativamente entro i 200 metri di casa come criceti in gabbia, facendo finta di non sentire patrioti che ci urlavano dalle finestre. Abbiamo trasformato i nostri terrazzi, i garage ed i salotti in palestre fai da te per garantire il distanziamento sociale, mentre i supermercati venivano presi d’assalto da file interminabili di spacciatori di lievito. Abbiamo fatto finta di ignorare vent’anni di lotte quotidiane all’obesità ed alla sedentarietà, quando cercavamo faticosamente di far capire che praticare lo sport non è una moda, ma incide prepotentemente sulla qualità della vita, che ne vale della salute delle persone.
Noi che amiamo il Triathlon, faticavamo già prima a non farci investire sulle strade quando ci allenavamo in bici e i droni li avevamo visti solo sulla starting list, prima della partenza in acqua. Abbiamo sentito crescere intorno a noi prima una subdola diffidenza poi un’aperta avversione: noi che amiamo fare sport rispettando la natura, che vogliamo soltanto sentire il battito del nostro cuore che sale, col vento in faccia ed il sudore che scende lungo la schiena; abbiamo dovuto tollerare un’insensata protesta che ha esercitato la pressione su Regioni e Governo perché si applicassero limitazioni sempre più stringenti. E le abbiamo rispettate in silenzio, consapevoli che, paradossalmente, è stata la parte più sana della nostra popolazione a restare a casa senza concedersi tentazioni o scorciatoie.
Fra poco, speriamo, ci sarà permesso di uscire di nuovo e ricominciare ad allenarci: non vediamo l’ora. Per quel momento spero proprio che gli odiatori seriali avranno trovato altri capri espiatori, che le Istituzioni ci aiutino a ripristinare il valore reale delle cose e dei comportamenti: altrimenti saremo costretti ad alzare il volume dei nostri i-pad, accelerando il passo, cullati dal battito del cuore che sale, guardando con compassione chi proprio non riesce a capire quanto sia vuota una vita senza sport.
Riccardo Giubilei
Vice Presidente Federazione Italiana Triathlon
La endless pool avrei il posto dove metterla, il mio fido magazzino/paincave...peccato che nei giorni peggiori ci siano temperature prossime allo 0.
Come già detto ..io la riapertura graduale la temo più della quarantena....
Personalmente visto che anche io non vedo l ora di uscire a piedi (bike ancora indoor a lungo e tapis roulant è troppo contro la mia natura) ma userò orari dementi per non rischiare di trovar più gente a far giretto in campagna che al supermercato.
Torcia frontale, cellulare e poco altro...tanto non devo preparar nulla nel 2020
Come già detto ..io la riapertura graduale la temo più della quarantena....
Personalmente visto che anche io non vedo l ora di uscire a piedi (bike ancora indoor a lungo e tapis roulant è troppo contro la mia natura) ma userò orari dementi per non rischiare di trovar più gente a far giretto in campagna che al supermercato.
Torcia frontale, cellulare e poco altro...tanto non devo preparar nulla nel 2020
Anch io le sto facendo tutte in una sorta di cura palliativa alla mancanza di gare... peccato che anche qui non abbiano messo un minimo di filtro alle prestazioni sopra le righe.. .
Primo fra tutti l'obbligo di una sessione unica...
Quest anno infatti volevo cominciare a seguire un po' i master.. mi toccherà invitarli tutti a casa...
il vice presidente fitri, oltre che i post su facebook, dovrebbe anche rivolgersi ai ministri competenti per tutelare i 14mila tesserati e le 900 società che rappresenta; è pagato per farlo
SE GUARDI LA CLASSIFICA DEI PRO E POI LA CONFRONTI AGLI AGE TI PUOI FARE 2 GRASSE RISATE......
IO CMQ LE USERO' PER CONFRONTARE LE MIE PRESTAZIONI (alle tue...scherzo) ..... FATTE CON GLI STESSI STRUMENTI E CON LE STESSE MODALITA', quindi perfettamente confrontabili.
Appena si potrà riprenderò a correre, sempre con il dubbio che il ginocchio tenga o meno (non ho date certe della riapertura di medicina dello sport visto che è stata riconvertita a centro per il coronovirus); l'ultima corsa l'ho fatta a inizio novembre quindi dovrò ricostruire tutto-
Alla fine tempo ne è passato a sufficienza, quindi o posso correre o mi devo operare e nel caso vorrei farlo il più velocemente possibile ma anche questa è un'incognita.
e nel frattempo in quarantena ho messo su 3kg anche se faccio rulli tutti i giorni.
Alla fine tempo ne è passato a sufficienza, quindi o posso correre o mi devo operare e nel caso vorrei farlo il più velocemente possibile ma anche questa è un'incognita.
e nel frattempo in quarantena ho messo su 3kg anche se faccio rulli tutti i giorni.
La cosa bella è che i pro ci son davvero..e fanno numeri da pro ma 'plausibili'. Han fatto l alpe su zwift la settimana scorsa, c era Dennis, froome , wurf, Invece certi personaggi non han proprio il senso della misura, non sanno nemmeno 'imbrogliare'
Qui proprio dennis che vince la suddetta gara dei pro. andando su 'solo a 6 w/kg abbondanti. Ecco in molte gare Open su zwift ..non andrebbe a podio.
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Ruote BLKTEC C1D
Ruote BLKTEC C1D Pezzo unico di carbonio Altezza cerchio: 40mm Larghezza Canale Interno: 20.8mm Copertoncini: 25-35mm Hookless Peso Ruota Anteriore: 696gr Peso Ruota Posteriore: 795gr Corpetto Sram XDR In ottime condizioni, utilizzate per 500km in Liguria. Non effettuo spedizione ma posso...- Marco Valle
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