TRIATHLON, alleniamoci insieme (parte 5)

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Gamba_tri

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certamente le finezze non fanno al caso nostro come dici giustamente te,non guardo il cm tra le dita della mano o l'angolo perfetto che deve formare il braccio pero' non sono poche cose quelle che servono per rendere al 90%,sono decine secondo me...non credi?
No, non sono più di cinque-sei. Come posizioni la testa, quanto ti allunghi, non incrociare, presa in acqua, spinta subacquea, gambata che parte dalle anche con piede a ballerina, ben disteso. Tutto il resto viene di conseguenza, vedi rollio, o è marginale. Ho lavorato due anni in una piscina dove si allenava gente come Michael Raelert, due volte campione mezzo Ironman, o Barbara Riveros, quinta ai giochi di Rio, mai visto loro fare vasche di tecnica.
 
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Il rollio lo devi correggere perchè influenza pesantemente la forza che imprimi nelle braccia, io mi farei ancora seguire dal tuo trainer ma cambierei l'approccio.

Vedi lui in fondo ha ragione, se uno arriva a 40 anni con un livello basso non può diventare chissà che, il nuoto è uno sport di coordinazione e propriocezione, cose che si imparano facilmente da giovani, alla tua età non li memorizzi più, li devi allenare costantemente, per questo ci vuole molta molta pazienza, disciplina e lavoro, niente fretta, perchè se è vero che non diventerai Rosolino potrai però migliorare l'assetto in modo da limare anche decine di secondi, e credimi non è poco, ecco è qui che lui sbaglia a non dedicare tempo alla tecnica.

Fagli capire che in questo momento dei tempi te ne freghi e vuoi migliorare la tecnica, anche perchè nuotare bene non serve solo ad andare più forte, ma anche a stancarsi meno, e questo nel triathlon, dove dopo ti aspettano altre due frazioni, è una cosa da tenere in conto.
Alt,alt! :mrgreen:

Darius l'istruttore che mi segue adesso non è quello che diceva(senza dirlo...) che ormai è tardi...questo è un'altro che ovviamente non mi ha promesso o fatto credere chissa'cosa ma come dici tu quantomeno mi da la speranza che con costanza etc etc si possa migliorare,poi magari io sono al limite e oltre non andro'.

L'attuale istruttore guarda i tempi relativamente,non confondere il primo coach che ho menzionato (che dall'alto della sua bravura natatoria non si degnava di dare mezzo consiglio) con l'attuale,sono molto amici pensa un po' ma umanamente lontani anni luce.


Ti faccio un domandone...

Quando ero ancora con il coach saputello facemmo la prova delle mute,non ne avevo mai provata una,eravamo in vasca da 25.

Provo le varie mute entrando e uscendo dall'acqua e quando trovai quella giusta per me l'allenatore mi chiese di provare a fare un 100 forte.

Partii dal basso e feci 1'09'',fui sbalordito per il tempo e anche per la sensazione della muta che mi aveva dato,mi sentivo "fuori"dall'acqua e mi era bastato muovere le braccia con una certa energia per fare quel tempo.

Prima di fare quel 100 con la muta avevo fatto 1'19'' sui 100 in allenamento,10'' in piu' quindi.

Siccome 1 anno e mezzo fa piu' di adesso sapevo di non nuotare bene quell'1'09'' secondo te puo' essere il frutto della sola muta?!?
 

Gamba_tri

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Rollio:non pensare alle spalle, pensa a prendere l'acqua il più distante possibile, entra con la mano già in presa e prima con il pollice. Una volta in acqua il gomito resta alto, io polso ruota leggermente con le dita verso il fondo, ma leggermente "guardano" il muretto dietro di te. Se fai questo gesto bene, il corpo ruota naturalmente, ruoti perché ti allunghi, non perché pensi alla rotazione.
 
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Rollio:non pensare alle spalle, pensa a prendere l'acqua il più distante possibile, entra con la mano già in presa e prima con il pollice. Una volta in acqua il gomito resta alto, io polso ruota leggermente con le dita verso il fondo, ma leggermente "guardano" il muretto dietro di te. Se fai questo gesto bene, il corpo ruota naturalmente, ruoti perché ti allunghi, non perché pensi alla rotazione.
Per gomito alto intendi rispetto all'avambraccio esatto?
Non alto inteso anche verso la superficie dell'acqua?(trazione alta vs trazione profonda)
 

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(Come ho detto prima con l istruttore alcuni aspetti non li abbiamo ancora trattati,mi fa piacere iniziare a parlarne con voi)

Quindi se un nuotatore si allunga bene automaticamente prima della trazione avrà la spalla immersa alla giusta profondità?

Il rollio quindi non deve partire da un movimento del busto ma essere una conseguenza di un buon allungamento?
 

Darius

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No, non sono più di cinque-sei. Come posizioni la testa, quanto ti allunghi, non incrociare, presa in acqua, spinta subacquea, gambata che parte dalle anche con piede a martello. Tutto il resto viene di conseguenza, vedi rollio, o è marginale. Ho lavorato due anni in una piscina dove si allenava gente come Michael Raelert, due volte campione mezzo Ironman, o Barbara Riveros, quinta ai giochi di Rio, mai visto loro fare vasche di tecnica.

E' evidente che la frazione nuoto nella loro specialità è marginale, non è quella che gli fa vincere la gara, inutile affinare al millimetro la tecnica se non ti giochi la vittoria alla frazione di secondo, se vai invece nel centro FIN a Ostia dove si allena Paltrinieri, hai voglia e quanta tecnica vedi fare, sono due impostazioni diverse.
 

Darius

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(Come ho detto prima con l istruttore alcuni aspetti non li abbiamo ancora trattati,mi fa piacere iniziare a parlarne con voi)

Quindi se un nuotatore si allunga bene automaticamente prima della trazione avrà la spalla immersa alla giusta profondità?

Il rollio quindi non deve partire da un movimento del busto ma essere una conseguenza di un buon allungamento?

Il rollio non è solo conseguenza dell'allungamento, nel senso che non è che allunghi e il rollio corretto ti viene gratis, è necessaria una corretta bracciata di recupero dall'altro lato che deve avvenire a gomito alto, di una testa in linea col collo e con lo sguardo sulla linea, inoltre non ti devi portare dietro le anche, che è un errore molto comune e dipende da una errata o assente battuta di gambe, come vedi è tutto correlato, non c'è scampo, nel nuoto le azioni non si possono pensare singolarmente.
 
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Il rollio non è solo conseguenza dell'allungamento, nel senso che non è che allunghi e il rollio corretto ti viene gratis, è necessaria una corretta bracciata di recupero dall'altro lato che deve avvenire a gomito alto, di una testa in linea col collo e con lo sguardo sulla linea, inoltre non ti devi portare dietro le anche, che è un errore molto comune e dipende da una errata o assente battuta di gambe, come vedi è tutto correlato, non c'è scampo, nel nuoto le azioni non si possono pensare singolarmente.
Eh appunto... è tutto molto complicato,specie per chi non è cresciuto in acqua.
Quindi per semplificare.... per provare ad avere un buon rollio si deve pensare principalmente all'allungamento come ha detto Gamba o a tutti gli altri particolari che hai descritto te?
 

Darius

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Eh appunto... è tutto molto complicato,specie per chi non è cresciuto in acqua.
Quindi per semplificare.... per provare ad avere un buon rollio si deve pensare principalmente all'allungamento come ha detto Gamba o a tutti gli altri particolari che hai descritto te?

Sono tutti importanti e devono essere coordinati, si allenano e perfezionano separatamente per poi metterli insieme, le gambe con la tavoletta, la bracciata con la tavoletta, il pull e lo snorkel, il bacino con il pull, le mani con le palette, insomma è un po' complicato descriverlo, però il tuo allenatore saprà come metterti a posto, devi avere solo pazienza e idee chiare su cosa vuoi ottenere.
 

Gamba_tri

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Eh appunto... è tutto molto complicato,specie per chi non è cresciuto in acqua.
Quindi per semplificare.... per provare ad avere un buon rollio si deve pensare principalmente all'allungamento come ha detto Gamba o a tutti gli altri particolari che hai descritto te?
Se mastichi un po' di inglese, qua Friel lo spiega:

E ricordati, sei un triatleta, non un velocista in vasca.
 

Gamba_tri

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Quello che fanno nel seguente video, e io non ti consiglierei di fare come triatleta, è "vestire la manica", ossia allungarti completamente e iniziare la presa dopo essere entrato con la mano in acqua. È per nuotatori esperti, meglio entrare il più lontano possibile con la mano già in presa sul pelo dell'acqua.
 

ernia

Apprendista Cronoman
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Quello che fanno nel seguente video, e io non ti consiglierei di fare come triatleta, è "vestire la manica", ossia allungarti completamente e iniziare la presa dopo essere entrato con la mano in acqua. È per nuotatori esperti, meglio entrare il più lontano possibile con la mano già in presa sul pelo dell'acqua.
Perchè non lo consigli? La mano davanti in acqua mi pare aiuti a tenere su le gambe.
 
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Darius

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Quello che fanno nel seguente video, e io non ti consiglierei di fare come triatleta, è "vestire la manica", ossia allungarti completamente e iniziare la presa dopo essere entrato con la mano in acqua. È per nuotatori esperti, meglio entrare il più lontano possibile con la mano già in presa sul pelo dell'acqua.

Infatti, la prima è la classica entrata da vasca, efficace e anche bella da vedersi, ma non è facile mantenerla tra i flutti, la seconda è più istintiva e si adatta meglio alle condizioni delle acque libere, inoltre consente di adottare una bracciata più corta, è una nuotata più di forza che di scivolamento, però necessita di una frequenza più alta.
 

Darius

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Perchè non lo consigli? La mano davanti in acqua mi apre aiuti a tenere su le gambe.

Le gambe si mantengono alte con la battuta non con le braccia, la contrazione degli addominali conseguente alla bracciata porta giù le gambe che devono battere per contrastare l'affondamento, prova con l'elastico alle caviglie e vedrai.
 

Fitzcarraldo

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Quello che fanno nel seguente video, e io non ti consiglierei di fare come triatleta, è "vestire la manica", ossia allungarti completamente e iniziare la presa dopo essere entrato con la mano in acqua. È per nuotatori esperti, meglio entrare il più lontano possibile con la mano già in presa sul pelo dell'acqua.
io preferisco invece quel tipo di tecnica, mi sembra che porti ad una nuotata più pulita e un migliore controllo dell'assetto e del rollio. Sono tutt'altro che un nuotatore esperto, anzi sono un autodidatta che ha deciso di migliorarsi avvicinandosi ai 40 anni.

Il tipo di nuotata che prendo a modello è questa

In acque libere la cosa può dover cambiare ma non necessariamente, deve cambiare in certe fasi (di gara) o in certe condizioni di moto ondoso ma anche in mare cerco di riportarmi a quel tipo di gesto quando le condizioni lo consentono.
 
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Hai perfettamente ragione,sono un triatleta ma ho anche alcuni obiettivi cronometrici che mi piacerebbe raggiungere e per farlo devo nuotare il meglio possibile;-)
Si, ma gli obbiettivi di un triatleta sono molto inferiori a quelli di un nuotatore e non si debbono ottenere in piscina. La Van Almisck è stata la regina dei giochi, ma aveva il terrore delle acque libere, non avrebbe mai potuto fare triathlon. Un'iperbole, ma per capirci. Se hai un'ora di tempo da dedicare all'allenamento, puoi decidere se spendere la maggior parte del tempo per affinare una tecnica da piscina che ti faccia fare il tuo personale sui cento, o una tecnica efficiente sui 1500 in mare. Se ne hai due di ore disponibili, puoi fare entrambi. Non è che il nuoto si impara solo da bambini, ma per un adulto è difficile poter passare anni in vasca con costanza quotidiana per migliorare ogni minimo gesto. Io ho preso sia il brevetto da istruttore di nuoto che quello di tecnico triathlon, sono due cose diverse, specie se parliamo di adulti.
 

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io preferisco invece quel tipo di tecnica, mi sembra che porti ad una nuotata più pulita e un migliore controllo dell'assetto e del rollio. Sono tutt'altro che un nuotatore esperto, anzi sono un autodidatta che ha deciso di migliorarsi avvicinandosi ai 40 anni.

Il tipo di nuotata che prendo a modello è questa

In acque libere la cosa può dover cambiare ma non necessariamente, deve cambiare in certe fasi (di gara) o in certe condizioni di moto ondoso ma anche in mare cerco di riportarmi a quel tipo di gesto quando le condizioni lo consentono.
Se ti viene bene fai bene a farla. Quello che dico è che bisogna iniziare dalle cose semplici, per affinare c'è sempre tempo.
 
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