L'intento è raccontare disaventure che, col senno di poi, non erano così gravi. O se non l'avete mai detto, raccontate quella volta che avreste fatto meglio a rimanre a casa.
Colle Caprile.Classica disavventura, qualche anno fa. gf Camogli, in macchina con amici. Partenza Uscio caprile, comincia a piovere, buco in discesa e va bene con calma riparo, arrivo a monleone, buco di nuovo ( e di santi ne sono volati parecchi)
Decido di non proseguire la gara, anche perché oramai gara.... da solo in mezzo al nulla...
Prendo la salita che riporta ad uscio, di cui non mi ricordo il nome. Solo che sono nettamente in anticipo rispetto agli altri. Continua a piovere:(
Faccio la Ruta e mi iniziano a riprendere i primi, arrivo al traguardo tutto infreddolito e non mi posso neanche cambiare ( la macchina non era la mia) gli amici arriveranno una buona mezz'ora dopo. insomma, avanti e indietro per la salita finale per non prendere un malanno.....
Quella volta.... ma chi me lo ha fatto fare :( :(
11 luglio scorso, 5 giorni dalla laurea, dopo essere andato a ricevimento in università torno a casa , ero parecchio arrabbiato per liti famigliari quindi decido di prendere la bici e andarmene al lago...
Parto nervosissimo e imbocco la ciclabile gavardina, dopo nemmeno 10km di strada fatta decido stupidamente di mettermi coi gomiti sul manubrio in posizione aero, peccato che su quella ciclabile ci siano alcune radici affioranti, ormai le conosco a memoria, però ero troppo troppo distratto....
Ovviamente volo a terra malamente, ruota anteriore demolita, leve graffiate, nessun osso rotto ma tanti tanti graffi sparsi ovunque che bruciano da morire
L'unica nota positiva è che ho distrutto il sensore della fascia cardio ma almeno quest'ultimo ha evitato che lasciassi un capezzolo sull'asfalto
5 giorni dopo sono il primo a discutere la tesi per cui dalle 8 alle 13 della proclamazione, al caldo, con bende in ogni dove pantaloni lunghi camicia e giacca che schiacciano e scaldano ogni taglio
La mia volta è stata la Mont Blanc, arrivavo da un periodo stressantissimo e con poco allenamento, ormai ero iscritto alla coppa Piemonte e "dovevo" farla. Tempo caldo e partenza in discesa, mi sono detto: dai se va così la porto a casa tranquillamente, finita la discesa si è cominciato a salire e le mie forze sono sparite più veloci dll'Enterprise. A un certo punto sento qualcuno che mi chiama, mi giro e mi affianca @never give up! sta un po' li con me (era partito tipo 3 griglie dietro di me e mi aveva già ripreso alla prima salita...), facciamo due parole, ci salutiamo e si allontana in tranquillità, mentre a me sembra di pedalare su un macigno a due ruote. Sulla seconda salita, la voglia di fermarmi e piangere è a livelli bestiali, ma stringo i denti piango in silenzio e continuo ad andare avanti. A un certo punto incontro una ragazza di una squadra della mia zona, faccio tutto il resto della gara con lei e, nonostante fossi al limite del collasso cardio-respiratorio, cerco di aiutarla tenendola coperta nei tratti in pianura. Arriviamo sul rettilineo dell'arrivo e io morto, rallento felice di essere arrivato sul traguardo in bici e non con il 118 e questa dopo 50 km che mi sta dietro, mi scatta in faccia e mi passa davanti sparendo poi subito dopo aver tagliato il traguaro. Corollario perfetto di una giornata dimmerda da dimenticare
Ma con la bici arancione ?
beh, se avevi un carbonio chissà cosa era successo, con quella non c'è neanche da controllare il telaio, è sicuramente a posto !
Ma non si esce in bici quando si è inc****ti, che poi si fanno sciocchezze... come hai imparato.
ah, già, "11luglio scorso", ed adesso siamo ancora a giugno.... scusa, deve essere il caldo che ho preso oggi !No una btwin triban, un chilo e otto di alluminio da cicloturismo praticamente un carro armato
Comunque il telaio di botte non ne ha prese, sono finito io per terra con un piede nella ruota anteriore e la bici quasi sopra di me...
Avrei potuto fare Allah akbared è andata bene, pensa se sentivi come la raccontava alle sue amiche....
E giä lo sapevi!11 luglio scorso, 5 giorni dalla laurea, dopo essere andato a ricevimento in università torno a casa , ero parecchio arrabbiato per liti famigliari quindi decido di prendere la bici e andarmene al lago...
Parto nervosissimo e imbocco la ciclabile gavardina, dopo nemmeno 10km di strada fatta decido stupidamente di mettermi coi gomiti sul manubrio in posizione aero, peccato che su quella ciclabile ci siano alcune radici affioranti, ormai le conosco a memoria, però ero troppo troppo distratto....
Ovviamente volo a terra malamente, ruota anteriore demolita, leve graffiate, nessun osso rotto ma tanti tanti graffi sparsi ovunque che bruciano da morire
L'unica nota positiva è che ho distrutto il sensore della fascia cardio ma almeno quest'ultimo ha evitato che lasciassi un capezzolo sull'asfalto
5 giorni dopo sono il primo a discutere la tesi per cui dalle 8 alle 13 della proclamazione, al caldo, con bende in ogni dove pantaloni lunghi camicia e giacca che schiacciano e scaldano ogni taglio
Il "ma chi me lo ha fatto fare" più o meno esplicitamente detto è frutto di disavventure che una volta smaltite vengono ricordate col sorriso sulle labbra. Con gli amici la domanda-preambolo è sempre la stessa: «Ti ricordi quella volta...?» Se invece eri solo: «Mi ricordo quella volta che...»A dire il vero la maggioranza delle mie "chi me l'ha fatto fare" si sono poi trasformate nelle piccole "imprese personali da ricordare" per cui, non saprei quäle raccontare...