Mi autoquoto per dire che probabilmente il giorno "di grazia" della Mendola, devo aver ingerito, a mia insaputa, sostanze dopanti.
Che so, magari nel formaggio del panino a pranzo, al casaro era "scivolato" nel pentolone del'EPO.....boh.
Fatto sta che tutto è rientrato nei parametri ...da paracarro.
Ieri sono partito alle 17:00 in punto e mi sono "concesso" un giro di una 60ina di km. Inizialmente con l'idea di fare tanta pianura, per poi affrontare una salita non troppo impegnativa. Invece poi arrivato all'altezza di Prato Isarco, ho deciso di affrontare la salita di Collepietra, questa:
http://www.salite.ch/collepie.asp?Mappa=, ma non fatevi ingannare dal grafico: è più dura di quel che si pensi, tanto che l'ultima volta che ci ho messo le ruote risale ad almeno 15 anni fa. Oltre la pendenza, è caratterizzata da un'esposizione pomeridiana ad un sole sahariano, con ombra praticamente zero, a parte qualche brevissimo tratto, dove pochi alberi compassionevoli, hanno deciso di porre le loro radici. Il resto, rocce refrattarie che farebbero la felicità dei pizzaioli, tanto sono capaci di accumulare il calore, e rilasciarlo
ad hoc al passaggio del ciclista "anziano".
Ad un tornante mi fermo con la scusa di fare una foto (in realtà mi stavo sciogliendo), quando mi raggiunge un podista che saliva ai margini della strada. Ci salutiamo, poi con calma, ripongo le mie cose e riparto, convinto di ripigliarlo a breve. Un par di ciufoli!! Lo vedevo davanti a me, ma diventava sempre "più piccolo". Certamente aveva un gran passo, ma io ero proprio impiantato!
Comunque, alla fine raggiungo il punto più elevato del giro (ca. 1300 m)) dove il verde dei prati, l'aria che finalmente è diventata frizzantina e soprattutto la vista sullo Sciliar, mi sollevano un pochino il morale.
Arrivo a casa alle 20:30, con 62 km e 1200 m di dislivello...e tutto sommato, soddisfatto.
questo è il giro
https://www.relive.cc/view/vMv852d7PPO