E' tornato il momento di pedalare in solitaria ?

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samuelgol

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Dissento sulle scuole.
A scuola i bambini tengono un comportamento esemplare, poi purtroppo gli autobus sono strapieni.
I ragazzi si contagiano nella movida dove tutti se ne fregano, si ubriacano e si abbracciano.
Eh si, alle elementari e medie, gli alunni fanno la movida, la sera escono si ubriacano e si abbracciano.
Eccone un altro che crede ai TG. Buon prò vi faccia. Si vede che non avete figli (e/o mogli professoresse) e non le sapete certe cose.
 
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Personalmente (parlo sempre per me, eh?) non ho bisogno di evidenze scientifiche che dicano che è pericoloso. Non rischio e basta.
Come non rischio evitando di entrare in luoghi che giudico troppo affollati. A mangiare la pizza vado raramente e solo in locali che possono (e vogliono) garantire una certa distanza tra i commensali, rinunciando a qualche tavolo e incasssando un po' di meno. E pure camminando in montagna scelgo zone paesaggisticamente meno belle, ma deserte. Insomma, preferisco non "sfidare" la sorte.
Parole da uomo saggio di montagna che faccio mie al 100%.
D'altronde non esiste nessuno studio scientifico che dimostra che la mortalità di una persona che si butta dal settimo piano sia superiore di quella di chi si butta da un marciapiede... Ma tant'è...
 

samuelgol

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.........
D'altronde non esiste nessuno studio scientifico che dimostra che la mortalità di una persona che si butta dal settimo piano sia superiore di quella di chi si butta da un marciapiede... Ma tant'è...
In effetti, il mondo è pieno di gente che si è suicidata buttandosi dal gradino del marciapiede.
 

samuelgol

Flughafenwächter
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Beh, al giro facevano regolarmente i temponi, vivevano nella cosidetta "bolla". Le possibilità di contagio erano veramente minime.
Che ne sai sullo stato di salute dei componenti del gruppone dell'inceneritore del sabato mattina?
Al Giro hanno pedalato in gruppo 3 positivi accertati e non facevano i tamponi tutti i giorni e uno (Yates) ha fatto il tampone solo quando ha avuto sintomi. I sintomi li si hanno non prima di 4/5 giorni dal contagio, quindi lui ha pedalato in gruppo 4/5 giorni. (e abbiamo anche capito perchè già sull'Etna si era staccato senza apparente motivo da 50 corridori).
Kruijswijck e Gaviria, sono risultati positivi a uno dei 3 tamponi (su 21 tappe) fatti, quindi o erano positivi da 10 minuti prima o anche loro avranno pedalato in gruppo da positivi.
Ce ne sono stati altri? NO. Fine dei discorsi. Pedalare in gruppo (e li sono oltre 100) non è pericoloso.
 

rapportoagile

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Parole da uomo saggio di montagna che faccio mie al 100%.
D'altronde non esiste nessuno studio scientifico che dimostra che la mortalità di una persona che si butta dal settimo piano sia superiore di quella di chi si butta da un marciapiede... Ma tant'è...

Infatti. Questo virus ha causato una gran confusione, anche tra gli stessi esperti, che litigano tra loro. Ha creato fazioni di "tifosi da stadio" tra la popolazione che ascoltano il virologo che più li asseconda: Bassetti, Zangrillo per quelli che vorrebbero vivere come sempre e non fare alcun sacrificio, gli altri seguono quelli più allarmisti, apostrofando che cammina per strada da solo con la mascherina abbassata.
Ma una sana via di mezzo, no eh?
 

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Al Giro hanno pedalato in gruppo 3 positivi accertati e non facevano i tamponi tutti i giorni e uno (Yates) ha fatto il tampone solo quando ha avuto sintomi. I sintomi li si hanno non prima di 4/5 giorni dal contagio, quindi lui ha pedalato in gruppo 4/5 giorni. (e abbiamo anche capito perchè già sull'Etna si era staccato senza apparente motivo da 50 corridori).
Kruijswijck e Gaviria, sono risultati positivi a uno dei 3 tamponi (su 21 tappe) fatti, quindi o erano positivi da 10 minuti prima o anche loro avranno pedalato in gruppo da positivi.
Ce ne sono stati altri? NO. Fine dei discorsi. Pedalare in gruppo (e li sono oltre 100) non è pericoloso.

Andrea, se ritieni che pedalare in gruppo sia divertente e senza rischi, ben per te. Anche se mi pare di ricordare che in maggio, quando si poteva tornare in sella, la pensavi diversamente. Ma forse son vecio e ricordo male gandalf
 

samuelgol

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Andrea, se ritieni che pedalare in gruppo sia divertente e senza rischi, ben per te. Anche se mi pare di ricordare che in maggio, quando si poteva tornare in sella, la pensavi diversamente. Ma forse son vecio e ricordo male gandalf
In maggio non avevo avuto l'evidenza dei corridori al Giro che pedalando ammassati in più di 100 e con dei positivi tra loro, non si sono infettati.
Sono pronto a rivedere le mie convinzioni, se degli eventi mi dimostrano che sono errate o troppo prudenziali. In questo caso è avvenuto.
Fra l'altro, nel caso mio specifico, come ben sai, il problema lo dovrei aver già risolto alla radice.
 
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lupin IV

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In maggio non avevo avuto l'evidenza dei corridori al Giro che pedalando con dei positivi tra loro, non si sono infettati.
Sono pronto a rivedere le mie convinzioni, se degli eventi mi dimostrano che sono errate o troppo prudenziali. In questo caso è avvenuto.
Fra l'altro, nel caso mio specifico, come ben sai, il problema lo dovrei aver già risolto alla radice.

Anche io non ho preso l'influenza stando a letto con mia moglie che l'aveva, l'infettarsi o no dipende da tantissimi fattori alcuni "gestibili" da noi, altri no.
 

marcus989

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Ragazzi io pedalo da relativamente poco e quasi sempre in solitaria, tuttavia ho avuto occasione collaborando con alcuni ospedali di percepire la situazione, e non è così rosea. Per quanto mi riguarda cercherei di fare una immagine migliore di noi pedalando il più possibile in solitaria (vi ricordo che siamo una categoria parecchio odiata).
Per quanto riguarda la gestione dell'emergenza da parte del governo invece le restrizioni e le chiusure che stanno attuando adesso in tutta EUROPA e nel MONDO sono dovute all'aumento dei casi e al conseguente incremento delle persone che hanno bisogno in terapia intensiva, il vero collo di bottiglia di questo sistema. E considerate che non è affatto vero che non è stato fatto niente negli ospedali, i posti in terapia intensiva sono stati aumentati, ma non è una cosa immediata e semplice. Inoltre nelle scuole i protocolli sono rigidissimi, e parlo con cognizione di causa. Quando aumentano i casi di contagiati una percentuale di essi ha bisogno di essere ricoverata, più aumentano i malati di coronavirus più si saturano i reparti. Questo è insostenibile per qualsiasi sistema sanitario. Se si dovesse arrivare al collasso le conseguenze sarebbero TRAGICHE, non si avrebbe accesso alle cure di base. Io ad esempio devo essere operato ad una gamba e se la situazione dovesse peggiorare non potrò farmi operare a breve, per fortuna non è urgentissimo ma a questo punto direi che il problema usciamo in gruppo / usciamo da soli è marginale. Detto questo anch'io penso sia difficile contagiarsi pedalando, ma penso anche che non sia indispensabile. Piuttosto si parte assieme e si sta distanti una decina di metri.
Grazie per l'attenzione e scusate per il pippone
 

samuelgol

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Anche io non ho preso l'influenza stando a letto con mia moglie che l'aveva, l'infettarsi o no dipende da tantissimi fattori alcuni "gestibili" da noi, altri no.
E quindi? Tu cosa hai fatto per gestire il rischio di non infettarti? hai cambiato stanza? Se il contagio non è avvenuto al chiuso, bisognerebbe preoccuparsi che avvenga all'aperto? Non fila mica sta cosa.
 
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Il Trattore

Maglia Rosa
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Anche io non ho preso l'influenza stando a letto con mia moglie che l'aveva, l'infettarsi o no dipende da tantissimi fattori alcuni "gestibili" da noi, altri no.
Mio zio a marzo è morto per Covid praticamente "in casa" (nel senso che gli ospedali qui a BG erano strapieni, quando l'hanno portato, in un ospedale a 200 km da casa, ormai era troppo tardi ed è morto 36 ore dopo) e né la moglie né la figlia che sono stati con lui fino alla fine sono risultati positivi (e nemmeno in seguito a sierologico). Vallo a sapere.

A proposito: 49 anni, runner assiduo, senza patologie pregresse (a proposito de: "Conoscete qualche ciclista/sportivo che è stato ricoverato per Covid"...)
 

samuelgol

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......e né la moglie né la figlia che sono stati con lui fino alla fine sono risultati positivi (e nemmeno in seguito a sierologico). Vallo a sapere.
.........
Quindi o tutti chiusi di nuovo, ma tutti separati da tutti, oppure ci si convive, evitando le situazioni che sono di rischio CONCRETO e DIMOSTRATO e facendo per il resto una vita il più possibile serena senza assurde fobie.
 
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samuelgol

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.......... Inoltre nelle scuole i protocolli sono rigidissimi, e parlo con cognizione di causa. ........
Questa è una cosa che non si può sentire e NON è vera. Hanno chiuso centinaia di classi, decine di scuole e per ogni alunno contagiato, c'è una famiglia in quarantena a casa. E per ogni familiare contagiato, ci sono colleghi stretti d'ufficio a casa. E per ogni collega contagiato ci sono a loro volta i loro familiari a casa. E per ogni figlio di contagiato positivo a sua volta, ci sono i compagni di classe a casa. E il giro ricomincia. E tutto questo senza uno solo che sia andato in bar, discoteche, Croazia, Billionaire o in gruppo in bicicletta. Fatti 2 calcoli di che macello fa anche un solo alunno contagiato a scuola.
 
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rapportoagile

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Quindi o tutti chiusi di nuovo, ma tutti separati da tutti, oppure ci si convive, evitando le situazioni che sono di rischio CONCRETO e DIMOSTRATO e facendo per il resto una vita il più possibile serena senza assurde fobie.

Ovviamente ci si può convivere serenamente, senza fobie......ma, nel dubbio, evitando situazioni che potrebbero minare questa serenità.
Ognuno di noi è libero di decidere quali esse siano. E, tornando al tema della domanda, io ritengo che pedalare in gruppo, a mezzo metro l'uno da l'altro, con gente che parla "urlando" (altrimenti gli altri non sentono le cose interessanti che ha da dire), o che tossisce (magari anche solo perchè gli è andato un moscerino di traverso, ma magari no.....), non mi faccia stare tanto sereno, Tutto qui.
 
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Al Giro hanno pedalato in gruppo 3 positivi accertati e non facevano i tamponi tutti i giorni e uno (Yates) ha fatto il tampone solo quando ha avuto sintomi. I sintomi li si hanno non prima di 4/5 giorni dal contagio, quindi lui ha pedalato in gruppo 4/5 giorni. (e abbiamo anche capito perchè già sull'Etna si era staccato senza apparente motivo da 50 corridori).
Kruijswijck e Gaviria, sono risultati positivi a uno dei 3 tamponi (su 21 tappe) fatti, quindi o erano positivi da 10 minuti prima o anche loro avranno pedalato in gruppo da positivi.
Ce ne sono stati altri? NO. Fine dei discorsi. Pedalare in gruppo (e li sono oltre 100) non è pericoloso.
La contagiosita' come per gran parte delle malattie infettive non è immediata dal primo contagio (e il coronavirus non dovrebbe fare eccezione), ma aumenta esponenzialmente con il passare dei giorni, e molto probabilmente il buon Yates e gli altri sono stati per fortuna intercettati giusto in tempo prima di fare un macello (ma rientriamo nel campo delle ipotesi.)
Dici giustamente che è necessario il giusto spirito critico su quello che ci raccontano i giornaloni. Ma quello che ci raccontano le squadre ciclistiche e la stampa sportiva su come sono andate le vicende Yates e altri, è oro colato?
Loro erano dentro una bolla che, pur con qualche falla, ha tenuto.
Noi amatori siamo già scoppiati in partenza.
 
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Ovviamente ci si può convivere serenamente, senza fobie......ma, nel dubbio, evitando situazioni che potrebbero minare questa serenità.
Ognuno di noi è libero di decidere quali esse siano. E, tornando al tema della domanda, io ritengo che pedalare in gruppo, a mezzo metro l'uno da l'altro, con gente che parla "urlando" (altrimenti gli altri non sentono le cose interessanti che ha da dire), o che tossisce (magari anche solo perchè gli è andato un moscerino di traverso, ma magari no.....), non mi faccia stare tanto sereno, Tutto qui.
Fai bene a regolarti come meglio credi....ti faccio peraltro notare che in quella maniera ti ci regoli a prescindere per gusto tuo. In bici ci vai da solo anche senza Covid.
La contagiosita' come per gran parte delle malattie infettive non è immediata dal primo contagio (e il coronavirus non dovrebbe fare eccezione), ma aumenta esponenzialmente con il passare dei giorni, e molto probabilmente il buon Yates e gli altri sono stati per fortuna intercettati giusto in tempo prima di fare un macello (ma rientriamo nel campo delle ipotesi.)
Dici giustamente che è necessario il giusto spirito critico su quello che ci raccontano i giornaloni. Ma quello che ci raccontano le squadre ciclistiche su come sono andate le vicende Yates e altri, è oro colato?
Loro erano dentro una bolla che, pur con qualche falla, ha tenuto.
Noi amatori siamo già scoppiati in partenza.
Ho capito, quindi c'è il complotto di quelli del Giro che chissà cosa ci nascondono e non lo sappiamo. ;pirlùn^
Yates non è stato intercettato in tempo. Ha fatto un tampone privato, perchè la sera aveva sintomi. Segno che quel giorno aveva pedalato con sintomi e nei giorni precedenti pur asintomatico era già contagioso, infatti dopo una buona crono, sull'Etna, da favorito (Nibali, che non è stupido si era messo non a caso alla sua ruota quel giorno) si era staccato inspiegabilmente da 50 corridori, quindi preso in tempo manco per sogno. Semmai sarebbe stato pensabile che avesse nascosto i sintomi, ma dire che li aveva se non era vero, cui prodest?
Gli altri 2 non avevano sintomi, per cui sei libero di credere che li abbiano tamponati 5 minuti dopo che erano diventati positivi e non abbiano mai pedalato effettivamente da positivi. Tu ci credi? per me poco probabile. Ma basterebbe anche solo Yates. In gara non erano nella bolla....erano in gruppo ansimante senca alcuna precauzione (ovviamente). In quel momento abbiamo tutti pensato a Giro finito e 50/60 contagiati. Invece non è accaduto.
 
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