Chris Froome: il gravel e le bici da crono sono veramente necessarie?

Ser pecora

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@Ser pecora scrive che il trofeo Baracchi era famosissimo al tempo. Si ma l'hanno corso per l'ultima volta nel 91, da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, il ciclismo è cambiato tantissimo, e se in quegli anni avevano cominciato a farsi strada delle bici bellissime, che sono ancora nella mente delle persone (se vi dico Pinarello Espada penso che a tutti comparirà in testa la fotografia della bici).
Da quando poi sono comparse queste bici (non voglio sostenere che l'unico motivo sia stato questo) la cronometro è approdata ai Mondiali e alle Olimpiadi.
Vogliamo tornare indietro?

Sei tu che pensi che allora si sia "andati avanti". E' opinabile.

E' cambiato il ciclismo ed è cambiato anche il mondo. Quante rotonde e traffico c'erano sulle strade normali 30 anni fa? Ed oggi?

Detto questo, a me se le crono le lasciano cosi' mi sta benissimo. Anzi, da sempre dico che dovrebbero rimetterle piu' lunghe, perché obiettivamente gli specialisti oggi sono penalizzati come nessun'altra categoria. Questo aldilà di chi lotta per la vittoria nei GT. Basti pensare, che ne so, allo stipendio che potrebbe avere un Küng se potesse vincere 4-5 gare in piu' all'anno invece che no (un corridore che su crono lunghe, over 40km, potrebbe essere uno dei migliori in assoluto).

Per quanto riguarda il gravel invece sarei d'accordo nel limitarlo nelle gare a tappe. In primis perché a me tutto sto "spettacolo" nel vedere un gran polverone non sembra ci sia.
In secondo luogo perché introduce veramente una componente di casualità che finisce per togliere spettacolo, in caso di forature e cadute degli uomini di classifica.

Dico gare a tappe, dove comunque le chances per gli specialisti sono limitate. Non penso proprio che ad esempio un Mvdp sarebbe stato nel vivo dell'azione nella tappa alla comunità valenciana, in mezzo a scalatori.
 
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Ser pecora

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Aggiungo solo un'altra piccola considerazione: l'evoluzione tecnica nel mondo crono è sempre stata molto affascinante ed ha regalato, in effetti, "belle bici", o comunque bici iconiche.
Pero' pone dei problemi di equità, perché squadre con grandi budget possono fornire materiale molto vantaggioso rispetto squadre con budget limitati.
Ad esempio i manubri su misura in titanio 3D (che possono costare anche milioni di euro-stime Bonarrigo-), che squadre con budget modesti non possono permettersi.
Questo, mi pare obiettivo, va contro il fairplay sportivo. Poi se mi dite "eh, ma nel motorsport funziona cosi": Appunto, il ciclismo non è motorsport.
 
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motogpdesmo16

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O forse sono semplicemente convinto che togliendo un mezzo che è più spettacolare della bici tradizionale, sia nell'aspetto che nell'utilizzo, la specialità perderà sempre più di interesse fino ad essere tolta del tutto.
Io non ero così ironico, anzi. Ero più che serio: il tuo modo di scrivere qui, nel thread dedicato ad un famoso shop/shop online del varesotto, le risposte che vengono date alle recensioni su google e su trustpilot del negozio stesso sembrano essere scritte dalla stessa mano e con il medesimo tono di saccenza ed aggressività.

Non entro nel merito delle tue opinioni che rispetto ma non condivido assolutamente.
 
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leandro_loi

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Detto questo, a me se le crono le lasciano cosi' mi sta benissimo. Anzi, da sempre dico che dovrebbero rimetterle piu' lunghe, perché obiettivamente gli specialisti oggi sono penalizzati come nessun'altra categoria. Questo aldilà di chi lotta per la vittoria nei GT. Basti pensare, che ne so, allo stipendio che potrebbe avere un Küng se potesse vincere 4-5 gare in piu' all'anno invece che no (un corridore che su crono lunghe, over 40km, potrebbe essere uno dei migliori in assoluto).
Concordo.
Per quanto riguarda il gravel invece sarei d'accordo nel limitarlo nelle gare a tappe. In primis perché a me tutto sto "spettacolo" nel vedere un gran polverone non sembra ci sia.
In secondo luogo perché introduce veramente una componente di casualità che finisce per togliere spettacolo, in caso di forature e cadute degli uomini di classifica.
A me la tappa con arrivo a Montalcino di quest'anno era piaciuta. Molto più movimentata di tante altre. Comunque limitarlo ci sta. Vietarlo del tutto, boh.
 

leandro_loi

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Aggiungo solo un'altra piccola considerazione: l'evoluzione tecnica nel mondo crono è sempre stata molto affascinante ed ha regalato, in effetti, "belle bici", o comunque bici iconiche.
Pero' pone dei problemi di equità, perché squadre con grandi budget possono fornire materiale molto vantaggioso rispetto squadre con budget limitati.
Ad esempio i manubri su misura in titanio 3D (che possono costare anche milioni di euro-stime Bonarrigo-), che squadre con budget modesti non possono permettersi.
Questo, mi pare obiettivo, va contro il fairplay sportivo. Poi se mi dite "eh, ma nel motorsport funziona cosi": Appunto, il ciclismo non è motorsport.
Concordo anche qui, però ammetti che con un certo budget puoi permetterti Ganna, Kung, Roglic mentre se quel budget non ce l'hai ti tocca accontentarti di far fare la crono a uno che da Ganna prende 10 secondi a km. Bsognerebbe sentire Bonarrigo riguardo a cosa costa Ganna di stipendio.
 

Ser pecora

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Concordo anche qui, però ammetti che con un certo budget puoi permetterti Ganna, Kung, Roglic mentre se quel budget non ce l'hai ti tocca accontentarti di far fare la crono a uno che da Ganna prende 10 secondi a km. Bsognerebbe sentire Bonarrigo riguardo a cosa costa Ganna di stipendio.
Infatti ci sarebbe anche la questione del salary cap...ma non vorrei fare andare l'off-topic sulla luna...
 
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Io ripeto,una cronometro con bici tradizionale non mi dispiacerebbe

Aggiungo solo un'altra piccola considerazione: l'evoluzione tecnica nel mondo crono è sempre stata molto affascinante ed ha regalato, in effetti, "belle bici", o comunque bici iconiche.
Pero' pone dei problemi di equità, perché squadre con grandi budget possono fornire materiale molto vantaggioso rispetto squadre con budget limitati.
Ad esempio i manubri su misura in titanio 3D (che possono costare anche milioni di euro-stime Bonarrigo-), che squadre con budget modesti non possono permettersi.
Questo, mi pare obiettivo, va contro il fairplay sportivo. Poi se mi dite "eh, ma nel motorsport funziona cosi": Appunto, il ciclismo non è motorsport.
A tal proposito, mi pare di ricordare che nelle gare di inizio stagione in Sud America (pre pandemia) le prove a crono si facessero con bici da corsa normale, per evitare alle varie squadre (non certo WT) la gestione di ulteriori bici.
 

jacknipper

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Credo che comunque trovare un equilibrio tra spettacolo e sicurezza nel ciclismo attuale sia molto difficile perchè se guardiamo alla sicurezza oggi prendiamo di mira le bici da crono, domani le discese, poi le volate ed infine vietiamo la scia così evitiamo le cadute di gruppo.
Poi vietiamo pure alle bici di andare su strade aperte perchè il rischio che ti sdraino c'è ad ogni metro o-o
queste "menate" le ho sentite pure in altri sport, specie quelli motoristici, e non mi pare sia successo nulla di quanto dici
 

dinute

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Sono d'accordo. Credo che la discussione (o almeno come io l'ho interpretata), verta su questo: quanto si snatura (o ritorna alle origine) la crono se si cambiano le bici in maniera da rendere gli allenamenti meno pericolosi ed il predere rischi meno redditizio? Evidentemente ci sono molti altri momenti pericolosi, non tanto in allenamento quanto durante le gare, sia per i pro ma anche per gli amatori. Tuttavia questo difficilmente cambierebbe con soluzioni relativamente semplici - tipo cambiare i vincoli su posizione e presa.

Comunque non c'e' dubbio che la bdc sia pericolosa. Io invecchiando e vedendo gente che si rovina, mi sento sempre meno a mio agio per strada. Infatti, come sai, ci siamo incrociati piu' volte sul thread di zwift perche' ormai di inverno quasi non esco piu', mentre solo due-tre anni fa mi facevo le uscite a -20, anche -30.
credo ci sia un equivoco. Da 50 anni a questa parte (ovvero Mercks e Anquetil) le bici usate a cronometro sono state sempre diverse da quelle usate nelle gare in linea. Per quello che permetteva la tecnologia la posizione era diversa, diverse le ruote (meno raggi) i tubolari (di seta), rapporti ecc (allora a crono la ricerca era rivolta tutta alla riduzione del peso). Quindi se da domani le bici da cronometro con protesi aerodinamiche sono vietate i professionisti userebbero comunque delle bici specifiche che, per quanto previsto dai regolamenti, sarà più aerodinamica possibile (quindi mani sui freni - manubrio tradizionale o corna di bue - e dislivello sella manubrio per non limitare la visibilità). Questo perchè il problema delle bici da crono attuali è che l'atleta è indotto a guardare in basso (o comunque per guardare avanti deve tenere il collo in una posizione scomoda) e le mani sono lontane dai freni (per frenare tra l'altro non si deve solo spostare le mani ma anche alzare il busto).
Aggiungo che sono stati proprio organizzatori e UCI in questi ultimi anni a impoverire la specialità: cronosquadre ormai sono di fatto "bannate" dai GT, cronometro cortissime tanto che ormai per stampa e buona parte dei tifosi sono un fastidio che "rovina" la corsa nè più nè meno che un tratto di pavè al tour. Persino ai mondiali di specialità non si corrono cronometro più lunghe dell'ora (Ganna ha vinto con crono di 35 e 45 minuti)
Messo tutto in fila: crono sempre più corte e marginali, pericolosità del mezzo soprattutto in allenamento, l'UCI potrebbe benissimo vietare le bici con manubrio e protesi dall'oggi al domani.
Gli effetti positivi di una decisione simile: sulla sicurezza e sulla riduzione dei costi (soprattutto per squadre giovanili e continental), negativi sugli affari nel breve termine dei costruttori (che si rifarebbero comunque in un paio di stagioni).
 

Ser pecora

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negativi sugli affari nel breve termine dei costruttori (che si rifarebbero comunque in un paio di stagioni).

Le bici da crono sono la nicchia della nicchia commercialmente. Ed i triathleti se ne fregano di quello che succede nel WT, tanto che usano bici pure diverse.
Se non fosse per l'introduzione dei freni a disco tanti produttori non avrebbero nemmeno cambiato i loro modelli esistenti. Basti pensare che la SpeedConcept di Trek era identica da 6 anni, e solo ora l'hanno cambiata per metterci i dischi (me l'hanno persino confermato loro che se non fosse stato per i dischi l'investimento non avrebbe valso la candela del fare un modello nuovo).

Casomai sono i settori in gravel che vengono infilati tanto per inseguire il trend del momento.
 

Lumi

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Le bici da crono sono la nicchia della nicchia commercialmente. Ed i triathleti se ne fregano di quello che succede nel WT, tanto che usano bici pure diverse.
Se non fosse per l'introduzione dei freni a disco tanti produttori non avrebbero nemmeno cambiato i loro modelli esistenti. Basti pensare che la SpeedConcept di Trek era identica da 6 anni, e solo ora l'hanno cambiata per metterci i dischi (me l'hanno persino confermato loro che se non fosse stato per i dischi l'investimento non avrebbe valso la candela del fare un modello nuovo).

Casomai sono i settori in gravel che vengono infilati tanto per inseguire il trend del momento.
La bici da Thriatlon oltre che aerodinamica deve essere comoda, almeno quella che si usa per l'ironman ...
 

Ser pecora

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La bici da Thriatlon oltre che aerodinamica deve essere comoda, almeno quella che si usa per l'ironman ...

Ma infatti hanno manubri diversi e tutto l'equipaggiamento per l'idratazione e forature. Senza contare che non hanno nemmeno il vincolo del telaio a doppio triangolo. Oggi le bici da triathlon assomigliano alle bici da crono anni '90, tipo Espada e Lotus, ma che oggi per le gare UCI sono proibite. Quindi, anche li, non è che si sia sempre "andati avanti"...
 
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Aboliamo del tutto le cronometro. Anzio le metterei fuori legge del tutto e detenzione da 1 a 3 anni per i tossici che osano cimentarsi.

Sono noiose, pericolose, tecnicamente squallide e obbligano ad investire in Tecnologia.
Na rompitura de maronj!!

Invece tratti in Gravel sono fighi, sono di tendenza, avvicinano a questo sport anche persone che altrimenti lo seguirebbero.
Sempre più' Tratti in Gravel

Nei grandi giri io direi di aggiungere un tratto in Bikepacking che fa figo ed è pure GenderFluid:==
 
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Io sono molto combattutto... ho iniziato a seguire più assiduamente il ciclismo dopo aver visto Evans a Montalcino 2010... che non so perchè ma mi aveva fatto pensare "ma che figata"... però capisco perfettamente che non ha poi sto gran senso andare a cercare col lanternino la strada scassata perchè il gravel è la moda....

D'altro canto... il giro d'italia passa in toscana, "patria" della strada bianca collinare.. e continuo dentro di me a pensare che non sia fuori luogo per quella regione inserire un tratto del genere, ovvio che non ha senso inserire, che ne so, il lungo argine che corre tutto attorno a Padova perchè "fa figo".

Decisione difficile...

Per quanto riguarda le bici da crono, anche qui è difficile per me farmi un'opinione precisa, perchè capisco bene le criticità del potersi allenare con quei mezzi, però penso ci sarebbe un momento di transizione un po' "scoppiettante" perchè gli specialisti che dedicano e hanno dedicato ore e ore (e giorni, e mesi) di allenamento al mantenimento di una posizione estrema, all'improvviso vedrebbero vanificato tutto quello sforzo, fermo restando che i cronomen forti rimarrebbero i cronomen forti...
Dopo un eventuale periodo di transizione però non vedo che "male" potrebbe fare, fare delle crono con bici normali... decisioni difficili pure qui...

Insomma tutto questo per dire che sono inutile e non ho un'opinione :mrgreen:
 

Doppiomisto

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Aboliamo del tutto le cronometro. Anzio le metterei fuori legge del tutto e detenzione da 1 a 3 anni per i tossici che osano cimentarsi.

Sono noiose, pericolose, tecnicamente squallide e obbligano ad investire in Tecnologia.
Na rompitura de maronj!!

Invece tratti in Gravel sono fighi, sono di tendenza, avvicinano a questo sport anche persone che altrimenti lo seguirebbero.
Sempre più' Tratti in Gravel

Nei grandi giri io direi di aggiungere un tratto in Bikepacking che fa figo ed è pure GenderFluid:==

Ironia a parte che trovo abbastanza fuori luogo, è indubbio che il Gravel avvicini più gente al mondo della bici che non certo le cronometro.

Dove sto io, che pure non è il posto più adatto, l'esplosione del mondo Gravel è evidente e sotto gli occhi di tutti.
 

Ser pecora

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Ironia a parte che trovo abbastanza fuori luogo, è indubbio che il Gravel avvicini più gente al mondo della bici che non certo le cronometro.

Dove sto io, che pure non è il posto più adatto, l'esplosione del mondo Gravel è evidente e sotto gli occhi di tutti.

Concordo, pero' mi chiedo: il gravel, per come è "venduto" ha senso se inserito in un contesto di competizioni?