News Wout Van Aert vince la crono finale, Vingegaard ipoteca il Tour

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Genova
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Colnago 50 Anniversary
In questo Tour si e' ribaltato quello che si vedeva negli ultimi anni dove c'era sempre un controllo e le tappe potevo guardarle dagli ultimi 2 km in poi. Si sono visti scatti , controscatti e battaglie da lontano che lo hanno reso spettacolare poi se sia una nuova generazione di fenomeni o altro si vedra', pero' bello e' stato bello.
Questo Tour si è distinto dai precedenti perché nel 2020 la Jumbo era la squadra più forte e ha portato a passeggio Pogačar. Non lo sapevano che gli avrebbe fregato il Tour, era un esordiente, e loro si erano comportati come la Sky degli anni precedenti. Solo che quello, Pogačar, non si staccava e non solo non si staccava, ma li batteva pure allo sprint.
Anche quest'anno erano (sono) la squadra più forte, ma non potevano ripetere la tattica di due anni fa, avrebbero portato di nuovo Pogačar in carrozza. E così si sono inventati la tattica a tenaglia.
Pogačar, da campione di razza, ha pensato di essere imbattibile e gli è andato dietro, anche perché quel giorno la squadra si era liquefatta.
 

EMAC

Scalatore
18 Gennaio 2010
7.057
4.850
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italia
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Trek Emonda
Comunque, capisco tutti i dubbi ma non tanto quelli sui corridori leggeri che vanno bene a crono.
Non sono i “corridori leggeri” che vanno bene a crono, sono quelli che vogliono vincere la generale e in genere quelli che passano tanto tempo in galleria del vento.

Ci sono stati studi che hanno provato come il miglior “predictor” di performance a crono non siano i watt puri, quanto il rapporto watt/cda. Ossia, poter sprigionare più watt possibili nel modo più aerodinamico possibile. In passato non c’era altrettanta ossessione per la posizione in bici, quindi i manzi vincevano le crono di forza bruta.

Gente come Pogacar e Vingegaard ha 1) passato un sacco di tempo in galleria del vento e 2) ha a disposizione equipaggiamento talvolta superiore tipo appendici custom.

Non tutti i piccoli stanno diventando dei draghi a crono, ma certo non sono solo Pogacar e Vingegaard, pure gente come Yates (entrambi ma soprattutto Simon), e Mollema si stanno riscoprendo cronomen, e di certo non parliamo di fuoriclasse. Semplicemente c’è chi ci lavora molto e chi no.
I primi 10 della crono hanno tutti la possibilita' di avere equipaggiamento e ore in galleria del vento a disposizione, Ganna per esempio non mi sembra nesso male in bici, eppure era piu' lento anche nel tratto pianeggiante. Mollema e' sempre stato un cronomen .
 

robeambro

Passista
25 Aprile 2018
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Factor Ostro Gravel
I primi 10 della crono hanno tutti la possibilita' di avere equipaggiamento e ore in galleria del vento a disposizione, Ganna per esempio non mi sembra nesso male in bici, eppure era piu' lento anche nel tratto pianeggiante. Mollema e' sempre stato un cronomen .
Si ma Mollema non è mica uno che dava filo da torcere a Ganna. Non dico che Ganna sia messo male, ma probabilmente così come c’è una dimensione (in termini di peso/statura) “ottimale” per uno scalatore c’è una dimensione ottimale per un cronoman, ed è minore di quanto pensassimo.

Poi eh prima le crono erano piattissime e non tecniche mentre ora ci sono varie salite e discese tecniche, anche quello conta.
 

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Questo Tour si è distinto dai precedenti perché nel 2020 la Jumbo era la squadra più forte e ha portato a passeggio Pogačar. Non lo sapevano che gli avrebbe fregato il Tour, era un esordiente, e loro si erano comportati come la Sky degli anni precedenti. Solo che quello, Pogačar, non si staccava e non solo non si staccava, ma li batteva pure allo sprint.
Anche quest'anno erano (sono) la squadra più forte, ma non potevano ripetere la tattica di due anni fa, avrebbero portato di nuovo Pogačar in carrozza. E così si sono inventati la tattica a tenaglia.
Pogačar, da campione di razza, ha pensato di essere imbattibile e gli è andato dietro, anche perché quel giorno la squadra si era liquefatta.
Secondo me, Pogacar si aspettava un calo o un cedimento di qualcuno e questo non e' avvenuto in tre settimane. Come si diceva in precedenza Van Aert e' sempre stato fesco come una rosa tanto da permettersi a tre tappe dalla fine del Tour di partire al km 1 da solo a 60 km/h con il gruppo che per 15 km tirava a tutta per non farlo andare, il giorno dopo volava in salita, per poi vincere la crono. Sinceramente non mi sarei mai immaginato di vedere neanche Vingegaard rallentare all'arrivo per non vincere la crono. poi vero anche come dici tu che probabilmente Pogacar e' rimasto spiazzato perche' era sicuro di essere il piu' forte e con il senno di poi avrebbe potuto risparmiarsi volate e volatine.
 
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calmorr

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4 Novembre 2012
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Faro
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Pinarello FP4
Non trascuriamo pero' l'effetto delle ammiraglie on line coi corridori. Prima pedalavi, ti passavano qualche borraccia e via andare. Adesso di fatto i corridori ( oltre ad essere allenati e preparati scientificamente) sono teleguidati dall'ammiraglia che stabilisce strategia e modula la tattica di corsa oltre all'alimentazione. I corridori devono solo che applicare il proprio talento nei modi e nei tempi via via comunicati. Inoltre sembra che WVA si diverta ad andare forte in bici , che non e' poco- Alla fine della fiera pero' il Vingegaard ha vinto anche perche' , fortunatamente per lui, si e' salvato su due cadute praticamente certe, dove poteva farsi anche molto male ( specialmente la seconda )
 
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EMAC

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Si ma Mollema non è mica uno che dava filo da torcere a Ganna. Non dico che Ganna sia messo male, ma probabilmente così come c’è una dimensione (in termini di peso/statura) “ottimale” per uno scalatore c’è una dimensione ottimale per un cronoman, ed è minore di quanto pensassimo.

Poi eh prima le crono erano piattissime e non tecniche mentre ora ci sono varie salite e discese tecniche, anche quello conta.
Fisicamente (1,83x69) Mollema e' molto piu' simile ad un cronomen di uno scalatore di 59 kg. Probabilmente la superprestazione di Vindegaard e' stata dovuta ad un gran motore unito all'effetto maglia gialla e ad una maggiore freschezza, pero' non si puo' dire che sia una cosa che si vede cosi' spesso .
 
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robeambro

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Fisicamente (1,83x69) Mollema e' molto piu' simile ad un cronomen di uno scalatore di 59 kg. Probabilmente la superprestazione di Vindegaard e' stata dovuta ad un gran motore unito all'effetto maglia gialla e ad una maggiore freschezza, pero' non si puo' dire che sia una cosa che si vede cosi' spesso .
Non si vedeva in passato, si sta iniziando a vedere nel presente, si vedrà più spesso in futuro.
 

Ser pecora

Diretur
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dove capita
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I nuovi mostri (cit.) sono figli delle multidiscipline che danno le basi atletiche e schemi motori diversi sfruttabili nel ciclismo, e dei misuratori di potenza.
È la prima vera generazione di atleti nata e cresciuta così.

Si, ma prendiamo due "nuovi mostri" figli della multidisciplina: MvdP e Pidcock. Sono ben lontani dal correre come fa Van Aert.
 

gibo2007

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Canyon
Ma anche lo staff era cambiato. Hanno solo rilevato la licenza. D'altronde senza Sainz parlare di Once non ha molto senso.

Se no anche la Intermarché sarebbe la vecchia CCC che a sua volta era la BMC, ma nella realtà sono nemmeno parenti.
Credevo nel passaggio da Liberty Seguros ad Astana, a parte Saiz, membri dello staff si fossero mantenuti. Perché alcuni corridori sono rimasti. Da quello che capisco quindi è stato un passaggio simil ccc->bmc
 

lap74

Apprendista Scalatore
[TrainerRoad] Team BDC
21 Maggio 2008
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Scott Addict Gravel Tuned Sram Force AXS monocorona
Comunque, capisco tutti i dubbi ma non tanto quelli sui corridori leggeri che vanno bene a crono.
Non sono i “corridori leggeri” che vanno bene a crono, sono quelli che vogliono vincere la generale e in genere quelli che passano tanto tempo in galleria del vento.

Ci sono stati studi che hanno provato come il miglior “predictor” di performance a crono non siano i watt puri, quanto il rapporto watt/cda. Ossia, poter sprigionare più watt possibili nel modo più aerodinamico possibile. In passato non c’era altrettanta ossessione per la posizione in bici, quindi i manzi vincevano le crono di forza bruta.

Gente come Pogacar e Vingegaard ha 1) passato un sacco di tempo in galleria del vento e 2) ha a disposizione equipaggiamento talvolta superiore tipo appendici custom.

Non tutti i piccoli stanno diventando dei draghi a crono, ma certo non sono solo Pogacar e Vingegaard, pure gente come Yates (entrambi ma soprattutto Simon), e Mollema si stanno riscoprendo cronomen, e di certo non parliamo di fuoriclasse. Semplicemente c’è chi ci lavora molto e chi no.
Ieri leggevo che Malori sosteneva che la posizione di Vingegaard sulla bici da crono é tutt’altro che perfetta, anzi, al contrario, sta sin troppo alto sulla bici e non piega abbastanza i gomiti. Senz’altro lo aiuta una sezione frontale inferiore rispetto ad uno specialista tipo Ganna e Van Aert che sono quasi il doppio.
L’ho detto in passato e lo dico pure ora, non mi é mai piaciuto vedere scalatori sa 60 kg andare a cronometro con dislivelli modesti come questa come gli specialisti di 80 kg. A mio avviso non é un bel segnale, poi magari non vuol dire nulla perché dopo 20 tappe i valori sono appiattiti ed escono fuori quello che hanno recuperato meglio. Nell’articolo Malori diceva pure questo per giustificare certe prestazioni.
 

lap74

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Scott Addict Gravel Tuned Sram Force AXS monocorona
Capitolo VanAert.
il mio giudizio é senz’altro influenzato dalla mia ammirazione nei confronti di questo atleta straordinario che ammiro da quando correva solo nel cx.
Vorrei far notare che il fenomeno belga in classifica generale ha più di un’ora e mezza di distacco sulla maglia gialla, segno evidente che in qualche tappa, o ancora meglio, in qualche finale di tappa si é risparmiato anche se magari era andato inizialmente in fuga.
Io credo che ne abbia talmente tanto rispetto agli altri che anche quando va in fuga non deve necessariamente andare a tutta. Eppoi le tappe con le fughe che ha finalizzato non sono tante. Nei finali di tappa l’ho visto risparmiarsi in più di una occasione ed arrivare con calma al traguardo.
Il giorno prima della crono quando ha vinto il suo compagno di squadra la porte, é vero che VanAert ha fatto il suo solito preziosissimo lavoro per il compagno di squadra ma finito quello é arrivato con calma al traguardo in vista della crono.
E quella tappa era assolutamente adatta a lui, segno che ha preferito risparmiarsi e favorire il suo compagno.
 
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robeambro

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Factor Ostro Gravel
Ieri leggevo che Malori sosteneva che la posizione di Vingegaard sulla bici da crono é tutt’altro che perfetta, anzi, al contrario, sta sin troppo alto sulla bici e non piega abbastanza i gomiti. Senz’altro lo aiuta una sezione frontale inferiore rispetto ad uno specialista tipo Ganna e Van Aert che sono quasi il doppio.
L’ho detto in passato e lo dico pure ora, non mi é mai piaciuto vedere scalatori sa 60 kg andare a cronometro con dislivelli modesti come questa come gli specialisti di 80 kg. A mio avviso non é un bel segnale, poi magari non vuol dire nulla perché dopo 20 tappe i valori sono appiattiti ed escono fuori quello che hanno recuperato meglio. Nell’articolo Malori diceva pure questo per giustificare certe prestazioni.
Troppo alto non saprei, poi alla fine conta molto il tenerla la posizione, ci son corridori che le appendici le usano molto meno di altri, mentre per dire WvA è solitamente un blocco granitico sulle appendici (ieri un po’ meno in verità)

Alla fine la velocità a crono “pura” la sapremo solo se tutti i big si mettono a battagliare al Tour dell’Oman o lo UAE Tour, con le autostrade drittissime e piattissime nel deserto, la crono di ieri tutto era fuorché quello quindi difficile giudicare, almeno secondo me.

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-Mirco-

Apprendista Scalatore
12 Luglio 2012
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Capua (CE)
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Trek Domane 4.3 2013
Ha fatto bene a rispondere in quel modo. La questione doping é molto semplice: ti controllo e il risultato é o positivo o negativo e stop.
Se fosse stato Roglic a battagliare con Pogacar, con Mohoric magari vincitore di qualche tappa cosa si sarebbe detto?Come già é successo in passato, che in Slovenia la sanno lunga.
Credo fortemente che il caso Armostrong sia molto significativo: per farla franca a certi livelli, non basta avere le migliori tecnologie mediche a disposizione, ma occorre un'organizzazione criminale, devi corrompere, minacciare, intimidire. Abbiamo scoperto che le provette di urina e di sangue dello statunitense venivano sostituite dentro i laboratori.
Di conseguenza WVA o corre pulito come indicano i controlli che riceve, oppure siamo di fronte ad un nuovo improbabile caso di corruzione.
l'unica cosa di non improbabile è la morte, per il resto io la mano sul fuoco non la metto, a maggior ragione vedendo performance pazzesche dopo 3 settimane ulteriormente folli
 
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EMAC

Scalatore
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Capitolo VanAert.
il mio giudizio é senz’altro influenzato dalla mia ammirazione nei confronti di questo atleta straordinario che ammiro da quando correva solo nel cx.
Vorrei far notare che il fenomeno belga in classifica generale ha più di un’ora e mezza di distacco sulla maglia gialla, segno evidente che in qualche tappa, o ancora meglio, in qualche finale di tappa si é risparmiato anche se magari era andato inizialmente in fuga.
Io credo che ne abbia talmente tanto rispetto agli altri che anche quando va in fuga non deve necessariamente andare a tutta. Eppoi le tappe con le fughe che ha finalizzato non sono più tante. Nei finali di tappa l’ho visto risparmiarsi in più di una occasione ed arrivare con calma al traguardo.
Il giorno prima della crono quando ha vinto il suo compagno di squadra la porte, é vero che VanAert ha fatto il suo solito preziosissimo lavoro per il compagno di squadra ma finito quello é arrivato con calma al traguardo in vista della crono.
E quella tappa era assolutamente adatta a lui, segno che ha preferito risparmiarsi e favorire il suo compagno.
Fuoriclasse assoluto, sarebbe interessante sapere se ha cambiato qualcosa nella preparazione o alimentazione per fare questa differenza di rendimento o se e' stato lo staccarsi un po' dal ciclocross e magari puntare tutta la stagione sul Tour come fa qualche uomo di classifica.
 

robeambro

Passista
25 Aprile 2018
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Factor Ostro Gravel
l'unica cosa di non improbabile è la morte, per il resto io la mano sul fuoco non la metto, a maggior ragione vedendo performance pazzesche dopo 3 settimane ulteriormente folli
Semplicemente le performance pazzesche arrivano perché alcuni team stanno chiaramente massimizzando il recupero dei propri atleti. Che sia tramite imbottire gli atleti di chetoni o ibuprofene, fargli fare giri di due ore nei giorni di riposo, usare aggeggini tipo il Whoop, dettare il programma nutritivo in maniera maniacale, o chissà che altro, non si sa. Ma è chiaro che la Jumbo a parte qualche tattica di gara strana, ha lasciato nulla al caso.
 

Tony 96

Scalatore
5 Maggio 2016
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Torino
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S-Works Tarmac - Caad 12
Semplicemente le performance pazzesche arrivano perché alcuni team stanno chiaramente massimizzando il recupero dei propri atleti. Che sia tramite imbottire gli atleti di chetoni o ibuprofene, fargli fare giri di due ore nei giorni di riposo, usare aggeggini tipo il Whoop, dettare il programma nutritivo in maniera maniacale, o chissà che altro, non si sa. Ma è chiaro che la Jumbo a parte qualche tattica di gara strana, ha lasciato nulla al caso.

Aggiungi il sensore per il glucosio per tutti i giorni dove non corre :-)xxxx
 

Corvo Torvo

Apprendista Passista
11 Aprile 2016
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Novara
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Specialized Roubaix
Non é una notizia che ho appreso leggendo, ma da una intervista ad un funzionario che lavorava presso un'agenzia antidoping (non ricordo se francese o di quale altro ente). Ricordo bene che é stato detto che le provette di Armostrong subivano delle strane e sospettose manipolazioni, che scomparivano e riapparivano come nei giochi di prestigio.
Tutte le provette possono potenzialmente subire manipolazioni. Siamo uomini... E gli uomini uincorruttibili costano soltanto molto di più di quelli corruttibili