Non mi sono spiegato.
Siamo nel campo della fantasia eh manco supposizioni, giusto per intenderci.
Ammettiamo che in caso di perfetta salute, in seguito a crisi assumi un tot metabolizzi e pisci un altro tot. Qualcosa va storto (anomalia) e la concentrazione invece he essere normale raddoppia. Esclusoun problema suo sistematico (altrimenti avrebbe già avuto questo tipo di intoppo), un'anomalia tipo una disidratazione (la prima e piu banale motivazione che ci puo essere probabilmente), ti permette di tornare ad essere competitivo on meno di 24h? Non so se mi sono spiegato
Per il caso di Sundby (
www.tas-cas.org/fileadmin/user_upload/Award__FINAL_.pdf), che potrebbe sembrare analogo sotto alcuni punti di vista, oltre a dati personali interpretati da esperti in riferimento al corretto contesto e 2 analisi farmaco-cinetiche per valutare la risposta individuale, sono stati presi come riferimento diversi studi fra cui
https://insights.ovid.com/pubmed?pmid=24518370 che mostra come in caso di deidratazione (non trascurabile) assumere un quantitativo alto ma entro i limiti NON sia bassa l'incidenza del superamento dei limiti (anche oltre il fattore 2x):
https://twitter.com/DrJohnDickinson/status/940986939771146240
Almeno un altro articolo conferma la questione:
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/dta.1828/abstract
Ovviamente non conosciamo i valori "standard" (ad esempio quelli degli altri 19 giorni alla Vuelta, che certamente sono/saranno usati per contestualizzare), quindi non sappiamo come si colloca numericamente l'anomalia.
Vista da qui, l'unico "dato" ragionevole è quello di un quantitativo assunto importante nell'arco delle (circa) 24 ore precedenti il test "esuberante" (magari comunque con quantitativi rispettosi dei limiti 1600 ug in 24 ore e 800 ug in 12 ore, visti i possibili esiti).
Il tutto sarà ovviamente verificato e interpretato in relazione ai regolamenti WADA.
Per la seconda parte: se la notizia che, un anno fa, riferiva di un uso della deidratazione controllata in certi frangenti, si potrebbe pensare all'appartenenza ad un "sottogruppo" che comprende "solo soggetti con specifiche caratteristiche possono mostrare miglioramenti della prestazione con elevati livelli di riduzione della massa corporea. Quindi, una perdita intenzionale della massa corporea non dovrebbe essere raccomandata come strategia generale di miglioramento della prestazione". (Phillips: 'Fatigue in sport and exercise', capitolo 4). Non per dire che sia voluto/ricercato (nell'arco di 3 settimane non sembrerebbe logico, ma ha consulenti migliori di me
e soprattutto con più dati), ma che qualora capiti potrebbe essere meglio gestibile rispetto ad altri. Fermo restando che si sarà trattato di un livello di deidratazione / ipovolemia magari superiore al normale, ma difficilmente tale da creare altri problemi.
Tralasciamo un eventuale miglioramento della prestazione indotto dal salbutamolo in sè (chiaramente non puoi basarti sul "su di me funziona, quindi anche lui" e neppure prendere il valore medio di uno studio ed applicarlo ad un soggetto esterno al gruppo sperando di avere un dato corretto).
Chiaramente solo pour parler, non disponendo di informazioni.