300 km "Dalle valli al mare" - Cairo Montenotte (SV) 3/4/2011

CrustyDemon

Pignone
18 Agosto 2010
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Bici
SilverStar Carbon
Da come sei andato domenica scorsa sembrerebbe che ce la fai anche se altre 5 ore in sella ci sono tutte alcune anche di notte che sono la mia preoccupazione maggiore cmq come gia' detto ci penso
Max



Sarabbe un sogno
credo sia ancora presto per me.

Aspetto il parere del mio artecife Coppi:mrgreen:
bene adesso dopo averti letto vado a farmi un bel 150k

Ciao Max a dopo
 

Caronte

Pedivella
17 Novembre 2007
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Da come sei andato domenica scorsa sembrerebbe che ce la fai anche se altre 5 ore in sella ci sono tutte alcune anche di notte che sono la mia preoccupazione maggiore cmq come gia' detto ci penso
Max

max coppi ma andate pure voi
dite che 300 per me son troppi

voglio onesta:cry "I am a dreamer"


Io posso dirti che mi sono buttato a fare la mia prima randonnè da 300 a Cumiana nell'aprile 2009 a 40 anni, senza passare dalla 200, e non avendo neanche mai superato i 160.
L'ho presa con tutta calma, partiti alle 6 e arrivati alle 21 e rotti.
bellissima esperienza anche se siamo stati sotto l'acqua tutto il percorso, e quando dico tutto intendo tutto!:cry:

Questo solo per dirti:
BUTTATI :cassius::cassius:
crio-o
 

Zonzolo

Apprendista Passista
19 Ottobre 2010
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Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
Oggi allenamento sulle strade della rando, dal colle di Cadibona verso il colle scravaion. Discretamente freddo, anche perché c'era un bel venticello frizzante e qualche chiazza di neve nei boschi intorno.

Le strade sono abbastanza in ordine, considerato che comunque siamo alla fine dell'inverno e che ha nevicato parecchio.
Fra Calizzano ed il passo scravaion l'asfalto è un poco rovinato e si trova del brecciolino sui bordi della strada; occorrerà fare attenzione nella discesa verso Castelvecchio di Rocca Barbena (discesa che peraltro oggi non ho provato) perchè arrivare lunghi in una curva con brecciolino potrebbe essere nefasto!

Fra Murialdo e bivio Giovetti (mi sembra in località Isola Grande) la strada è ancora interrotta da una grossa frana; occorre prendere una deviazione recentemente asfaltata che si innesta sulla destra (salendo).
La strada alternativa dopo alcune centinaia di metri diventa sterrata e quindi un sentiero, abbastanza agevole, ma con fondo in ciottoli, tipo ballast ferroviario.
Si arriva quindi ad una breve passerella sospesa su cavi (tipo Indiana Jones...) che porta sull'altro lato del torrente.
Scesi dalla passerella si continua nella stessa direzione e si attraversa un piccolo abitato, tornando sulla strada principale.

Nel sentiero, volendo, si potrebbe anche pedalare, io ho preferito scendere
per evitare rischi di forature, il tratto da fare a piedi è comunque breve.

A causa dell'interruzione stradale il traffico automobilistico, già di solito modesto, è praticamente inesistente.

Purtroppo lungo il percorso diverse fontanelle alle quali ero solito fare rifornimento sono chiuse; comunque ci sono due fonti poco dopo Caragna, sulla destra salendo.
Un'altra fontana si trova scendendo dal Giogo di Toirano, poco prima di Bardineto, in corrispondenza di una strada che si innesta sulla destra, oggi non ho controllato che fosse aperta, ma in passato l'ho sempre trovata funzionante anche d'inverno.

Un' ultimo suggerimento, subito dopo Millesimo ci sono poco meno di due km di salita; non è ripida, ma comunque dopo quasi 300 km potrebbe sembrare ripida; converrà tenersi in tasca qualche spicciolo di energia da spendere per arrivare in cima. Dalla cima è tutta discesa e falsopiano in discesa fino all'arrivo.

A presto e buoni giri a tutti!
o-o
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Fra Murialdo e bivio Giovetti (mi sembra in località Isola Grande) la strada è ancora interrotta da una grossa frana; occorre prendere una deviazione recentemente asfaltata che si innesta sulla destra (salendo).
La strada alternativa dopo alcune centinaia di metri diventa sterrata e quindi un sentiero, abbastanza agevole, ma con fondo in ciottoli, tipo ballast ferroviario.
Si arriva quindi ad una breve passerella sospesa su cavi (tipo Indiana Jones...) che porta sull'altro lato del torrente.
Scesi dalla passerella si continua nella stessa direzione e si attraversa un piccolo abitato, tornando sulla strada principale.

Interessante. Due passi per "spezzare" un po' e sgranchire la schiena possono anche fare bene nell'economia di un brevetto del genere. o-o

Preparo già la macchina fotografica per riprendere il ponte tibetano! :-x
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Poco fa ho effettuato un riversamento dei dati del roadbook (quello che hanno pubblicato sul sito dell'ARI) su una fotocopia di cartina per osservare il percorso. Noto che c'è una parte "demenziale" (si fa per dire), in quanto dal Colle Scravaion si scende a Toirano e poi fino al mare a Borghetto Santo Spirito, Loano, per poi riprendere subito la via delle montagne salendo al controllo di Boissano. Da Toirano a Boissano, peraltro, ci si arriva (mappa dixit) tramite una comoda stradina lunga meno di un km, senza scendere a Borghetto... Ne deduco quindi che, se hanno previsto un controllo segreto, IMVHO esso sarà proprio al mare. Sconsigliato caldamente fare i furbi! :angrymod: :mrgreen:
 

Paolo1970

Novellino
25 Dicembre 2007
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Ivrea (TO)
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ATTENZIONE :
ARRIVATA EMAIL DA AUDAX CON ULTIME NEWS:
RANDO 300 CAIRO MONTENOTTE : Tutto pronto per la RANDO 300 km "dalle valli al mare P.B.P. edition"Cairo Montenotte(SV)!
Previsioni ottime e una variante nella parte finale del percorso a causa di una frana.Disponibili sul sito le tracce GPs aggiornate ed il road book.
Arrivederci a domenica!!

[url]http://www.audaxitalia.com/brevetti/see_ride.php?event=36&c=336[/URL]

AGGIORNIAMO LE TRACCE GPS



 
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Zonzolo

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Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
Il nuovo percorso elimina la salita del giogo di Toirano ed il ritorno lungo la valle già percorsa in salita (con il secondo passaggio sul ponte sospeso).

Dal punto di vista estetico il nuovo percorso mi sembra più bello perchè è un grande anello quasi tutto su strade nuove (tranne il colle di Cadibona); il ritorno lungo lo stesso percorso invece era un poco una forzatura, forse dovuta alla necessità di raggiungere il kilometraggio voluto.
La salita del giogo di Toirano, che non faremo, ha alcuni punti panoramici gradevoli, ma anche il tratto sulla costa da Finale Ligure a Savona è molto bello, in particolare durante il passaggio a Varigotti ed a capo Noli.
Penso che nel cambio di percorso probabilmente ci abbiamo guadagnato, senza contare che dovremo salire un dislivello un poco inferiore... che non guasta!

Occorrerà solo sperare che il traffico automobilistico sulla costa sia contenuto, perchè in certe belle giornate di primavera e d'estate, a volte, nel tardo pomeriggio, lì si formano delle code micidiali.
Per chi non è abituato a percorrere quella parte della riviera ligure sarebbe davvero un peccato non poter guardare il panorama perchè troppo impegnato a schivare automobili e motociclette!
 
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micronauta

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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Occorrerà solo sperare che il traffico automobilistico sulla costa sia contenuto, perchè in certe belle giornate di primavera e d'estate, a volte, nel tardo pomeriggio, lì si formano delle code micidiali.

Il meteo prevede un weekend di primavera caldo e soleggiato, non mi stupirei ci fossero già i primi gitanti in direzione mare. :cool:

Scongiurato l'incubo della pioggia rimane quello del traffico, soprattutto motociclistico. Forse, considerate le strade che andremo a percorrere, ci salveremo in parte anche da quello, con l'unica incognita della risalita serale mare-Cairo via Cadibona. Come si dice: casco ben allacciato, giubbetto riflettente ben visibile, e fanalini accesi! :afraid: :))):
 

micronauta

Scalatore
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Ehi, dove sono i reduci della Città del Cairo de noantri? o-o

Ieri (ma era già oggi!!! :wacko:) sono andata a letto tardissimo (o prestissimo?!? :wacko:) e sono in piedi dalle 7,30, sono piuttosto stordita e non riesco a rilassarmi, così ne ho approfittato per alzarmi e fare la mia preiscrizione alla PBP. Il poco sonno è stato agitato. Probabilmente mi ci vuole qualche ora supplementare affinchè "tutto vada in ordine". Per fortuna sono in ferie! o-o

Allora, cosa posso dire? E' stato un brevetto durissimo ma paesaggisticamente molto, molto bello. o-o Abbiamo avuto il meteo dalla nostra parte, escludendo un micidiale vento contrario che ci ha un po' rovinato la festa per lunghi tratti del percorso, resi già impegnativi dalle innumerevoli salite. :wacko:

Ho portato al traguardo due "novizi" che non si erano mai cimentati sulla distanza di 300 km, e questo per me è motivo di grande orgoglio, oltre ad esserci divertiti ed avere quasi dimenticato la fatica. :friends:

Sarebbe stata una giornata da incorniciare se non fosse cominciata MALISSIMO, subito dopo la partenza all'ingresso di Altare, quando l'amico Walter ha fatto una caduta banalissima, la più stupida del mondo, procurandosi una frattura in zona ileo-sacrale. :cry Forse addio PBP per lui. Dopo il ritiro in Sicilia la sfortuna non ha ancora smesso di accanirsi sul mio barbuto e tenace compagno di tante avventure. :scassat:

Un grazie a Lan e a tutti gli organizzatori per la gestione del brevetto, la cordialità, quel dito di vino all'arrivo che mi ha fatto tanto piacere, e per essersi presi a cuore Walter in attesa dei "soccorsi".
 
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femfem

Apprendista Scalatore
11 Marzo 2005
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..
Ho portato al traguardo due "novizi" che non si erano mai cimentati sulla distanza di 300 km, e questo per me è motivo di grande orgoglio, oltre ad esserci divertiti ed avere quasi dimenticato la fatica. :friends:


Grandissima e Bravissima Silvia, Sei di esempio per tanti randagi , Complimenti davvero o-o

l'amico Walter ha fatto una caduta banalissima, la più stupida del mondo, procurandosi una frattura in zona ileo-sacrale. :cry Forse addio PBP per lui. Dopo il ritiro in Sicilia la sfortuna non ha ancora smesso di accanirsi sul mio barbuto e tenace compagno di tante avventure. :scassat:


Un grosso IN BOCCA AL LUPO al randagio Walter, Ti vogliamo presto sulle strade delle nostre "divertite" !!! o-o
 
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micronauta

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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Grandissima e Bravissima Silvia, Sei di esempio per tanti randagi , Complimenti davvero o-o

Mi resta però un dubbio: che invece siano stati LORO (Marco e Paolo aka Paolo1970) a portare ME al traguardo?... :asd:

Un grosso IN BOCCA AL LUPO al randagio Walter, Ti vogliamo presto sulle strade delle nostre "divertite" !!! o-o

Un attimo fa ho sentito la moglie Nadia via sms, purtroppo Walterone non se la passa troppo bene e stanno prendendo in considerazione l'ipotesi del ricovero... speriamo in bene. :cry
 

Zonzolo

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Dopo una giornata di lavoro ed una sera passata a riordinare l’attrezzatura e le idee tento anche io un bilancio della mia partecipazione.

Il percorso era bello, come peraltro sapevo, essendo tracciato su molte strade sulle quali mi alleno o che comunque frequento fra granfondo e randonneé. Dopo un inverno di pioggia il tempo ci ha regalato una giornata di sole, appena un poco fresca, l’ideale per pedalare. Peccato per il vento nella risalita pomeridiana della valle verso il colle scravajon; non ho idea se fosse “vento di mare” o “brezza di monte”, quello che conta è che era rigorosamente e ostinatamente contrario alla nostra direzione.

Il passaggio sul ponte “tibetano” ci è stato evitato grazie al montaggio di un ponte prefabbricato che ha restituito il transito agli autoveicoli da e verso Calizzano.
Gli organizzatori della randonneé avevano modificato il tracciato per evitarci il ritorno notturno attraverso il ponte “tibetano” e sono stati anche loro sorpresi dalla velocità della posa in opera della nuova struttura. Gli abitanti della valle erano abbastanza esasperati dal ritardo accumulato per il ripristino della viabilità ed immagino che ciò abbia contribuito ad accelerare i lavori...

Peccato, perché sapendo per tempo della posa del nuovo ponte gli organizzatori avrebbero potuto mantenere il percorso originario e quindi avremmo potuto ritornare senza rischi per la stessa strada, pochissimo frequentata.
Invece, arrivati sul mare mi sono trovato alle prese con una mega coda da rientro. Una fila unica di veicoli da Loano sino a Vado, quasi 30 km percorsi sulla riga di mezzeria, sperando di non essere investiti da qualche automobilista irritato. :rosik:
Mentre pedalavo mi sono chiesto: per passare una giornata sul mare, vale la pena di restare poi bloccato per ore ed ore, in coda, dentro una scatoletta di latta con le ruote? Mah?!? ;nonzo%

Ho fatto buona parte della randonneé in un gruppo bene assortito, giovani e anziani, esperti e novellini; è stato bello chiacchierare delle rispettive esperienze ed i kilometri sono passati veloci, soprattutto grazie alle tirate del più giovane del gruppo, che ha dato un generoso e robusto aiuto per mantenere una buona andatura.
Purtroppo arrivati a Bardineto i miei compagni occasionali hanno deciso di “prendere la scorciatoia” del colle del Giovo anziché passare per il colle Scravajon come prevedeva il road book. Peccato, perché si sono persi la bella discesa del colle, già prova speciale del rally automobilistico di San Remo, il paesaggio e le vedute di Castelvecchio di Rocca Barbena e la salita a tratti ripida verso Vercesio e oltre, quest’ultima molto meno gradevole del resto, dati il kilometraggio ed il dislivello fin li accumulati e quelli ancora da percorrere.

Mi chiedo: dopo una randonneé a me restano la consapevolezza e la soddisfazione di essere riuscito a terminare un percorso impegnativo, un gran mal di gambe ed un piccolo cartoncino giallo scarabocchiato e con dei timbri.
Chi bara accorciando il percorso rinuncia alla consapevolezza ed alla soddisfazione, ma così gli restano solo un gran mal di gambe ed un piccolo cartoncino giallo scarabocchiato, ne vale la pena?

Mi piacerebbe iniziare un discorso più ampio che riguarda il fair play, l’affrontare le difficoltà in modo leale, il rispetto delle regole, l’essere o l’apparire, ma sarebbe abbondantemente fuori tema e mi fermo qui.

Dopo Loano il traffico non mi ha fatto rimpiangere l’essere da solo, in quelle situazioni sono sempre molto cauto ed essere da soli aiuta a non prendere rischi inutili.

All’arrivo gli organizzatori mi hanno accolto con grande cordialità e calore, ma purtroppo ho anche saputo dell’incidente capitato a Walter; il nostro è uno sport bello, ma pericoloso, nel quale un attimo di disattenzione di qualcuno può trasformarsi in un incidente serio per se o per altri partecipanti.
A Walter un grande in bocca al lupo per una veloce e completa guarigione!

Il secondo ticket per Parigi è in tasca, ed ora, sotto con il prossimo 400 km.

Un saluto ai forumendoli (si dice così?) che erano a Cairo.
 

micronauta

Scalatore
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Un saluto ai forumendoli (si dice così?) che erano a Cairo.

Ciao Zonzolo, vedo che anche tu ti sei divertito. o-o La discesa dal colle dello Scravaion per me è stata una sorpresa mozzafiato, e a parte il freddo credo sia stata una piccola fortuna percorrerla alle luci del tramonto, che hanno contribuito a rendere il tutto molto suggestivo insieme alla nebbia che si alzava in alcuni punti e ai paesi dell'entroterra e della Riviera che iniziavano ad illuminarsi come presepi. o-o

L'aver concluso tardi, inoltre, ci ha risparmiato la coda demenziale sull'Aurelia - un tratto che abbiamo invece percorso di ottima lena con traffico scarso, vento a favore, e una robusta pizza margerita nella pancia a ricaricare le nostre batterie. o-o

Tornare dal Giogo di Toirano avrebbe aggiunto fascino ma, anche, altro dislivello e difficoltà ad un brevetto già estremamente impegnativo e iniziato subito in affanno per me e per il mio gruppo a causa della caduta di Walter e della relativa perdita di tempo. Per certi versi per noi è stato meglio così. :asd2: