Le tappe sull'Etna, tranne quella del 2011 dove vinse Contador non offrono mai niente di speciale. Arrivano sempre gruppetti, vuoi perché è la prima salita, vuoi perché il vento influisce. Si finisce per capire chi non può vincere il Giro anziché chi può vincerlo. Alla fine la tappa di ieri è stata nella norma.
Doumolin: non sono sorpreso dalla sua debacle, anche se lo ipotizzavo una classifica finale nei primi 5. Quante volte fra di noi commentando certe discussioni diciamo che la testa conta l'80%? Ammesso che i valori siano quelli di prima della sosta, evidentemente l'olandese non ha risolto i suoi problemi psicologici e ha perso la capacità di soffrire che gli permetteva di primeggiare. Se non si mette a posto con quelli può salire a 8 watt/Kg che non andrà da nessuna parte.
Nibali: gli anni passano per tutti, spero per lui riesca a togliersi qualche soddisfazione. I grandi campioni hanno un dovere morale soprattutto per sé stessi. Essere in grado di capire quando non sono più competitivi e di smettere quando ancora non si trascinano in giro. Quasi nessuno ne è capace, vuoi per voler dimostrare di essere ancora quelli di un tempo, vuoi per racimolare gli ultimi ingaggi, vuoi perché non sanno smettere e non sanno che fare. Insomma, i motivi per continuare sono molti e tutti sbagliati.