9° tappa MILANO SHOW 100 163Km

pedalopulito

Cronoman
1 Settembre 2008
718
14
nord italia
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questo giro d'italia che doveva essere un giro favoloso per il centenario, si sta dimostrando per quello che é veramente , una grande pagliacciata. Il miglior corridore per le corse a tappe e vincitore dell'anno scorso non é presente , e gia' la dici tutta sulla serieta' del giro, per far posto a Lance !!!
Le tappe dure di montagna ridotte di km e di salite per quale motivo mah.... forse per non far fare stancare o staccare troppo il povero Lance...
Han fatto bene i corridori ieri a Milano non dovevano solo fermarsi dovevano abbondonare la gara, a cosa serve una tappa come quella di ieri ?? a fare spettacolo.... il ciclismo lo spettacolo lo fa in montagna non un circuito cittadino con le rotaie del tram e le auto posteggiate. Non ci siamo questo giro ha gia' deluso e continuera' a deludere...
 

s-works75

Novellino
9 Maggio 2009
3
0
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Condivido pienamente...con tutti i posti meravigliosi che abbiamo in Italia, dentro Milano si deve andare a correre!?, al limite avrei capito un giro nel finale...e poi sinceramente sono stufo di vedere dare addosso solo a i corridori ...comincino a prendersi le loro responsabilita' anche team manager, direttori sportivi e organizzatori
 

viner

Novellino
25 Febbraio 2009
37
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Genova-entroterra
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Condivido poco la condotta dei corridori a Milano...il circuito lo conoscevano già da tempo..e da tempo era già deciso....l'asfalto era asciutto..ora sono corridori professionisti...non credo che per protestare abbiano bisogno di fare una e consentitemi il termine...porcata..del genere deludendo le migliaia di spettatori lungo il tracciato forse loro non lo meritavano visto che già il ciclismo è sull'orlo del baratro così vuol dire affossarlo ancora di più...forse tra i corridori per la loro incolumità dovrebbero pensare a ben altro...andiamo..è il loro lavoro!!!! ci andiamo tutti in bici....non sono forse più pericolose le gare che facciamo noi amatori e pagando pure??? Mi spiace...ma il ciclismo fa parlare solo male di se ultimamente.....;nonzo%
 

matteino

Apprendista Cronoman
21 Ottobre 2007
3.028
103
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Pertegada
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Bici
Battaglin Compact Carbon
Condivido poco invece la posizione dell'organizzazione che si è scagliata contro ai corridori. Ammettano le proprie colpe e dicano che la tappa è stata organizzata con superficialità. E Zomegnan chieda scusa ad Armstrong.....
 

Delio

Gregario
17 Settembre 2008
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Palermo
www.deliodefeo.com
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Wilier Cento1Sr | Cube Analog 27.5
Una cosa è andare in bici e schivare le buche in città, tutt'altro è andare a 40 kmh in 150.

I corridori conoscevano il percorso, ma credo pensassero (ovviamente) che non avrebbero trovato automobili transennate, binari del tram e birilli in mezzo al percorso a segnalare i pericoli. Magari hanno pure sbagliato perché il percorso era in realtà fattibile, ma ciò non toglie che loro pensavano il contrario e hanno agito quindi di conseguenza.

Vogliamo lo sport pulito e poi ci lamentiamo quando gli sportivi si comportano da uomini normali, quando hanno paura ad affrontare certe situazioni, quando non vanno abbastanza forte etc etc Sono queste estremizzazioni dello sport che poi provocano il doping, le droghe e tutti i vari sotterfugi.

Lamentiamoci quando si comportano da robot, non quando usano la testa per esprimere un'opinione.
 

yuko

Apprendista Velocista
25 Luglio 2005
1.595
48
46
Palermo
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Rose Xeon CRS
pubblico la lettura di Sportpro sull'evento perchè mi pare interessante

MILANO - Altro che Milano show. Altro che reboante celebrazione dei cento anni del Giro davanti al pubblico della città che gli ha dato i natali. La tappa della grande festa è diventata l’occasione di una clamorosa protesta, inattesa e per molti ingiustificata, con il gruppo che per lunghi e tediosi giri ha rullato sul filo dei 30 all’ora per via del tracciato giudicato pericoloso dai corridori. Una caduta nei primi chilometri (un corridore della Xacobeo) mette in agitazione il plotone che giudica troppo rischioso il circuito milanese pure percorso varie volte in altre edizioni del Giro. Ci sono le rotaie dei tram, semplici coni a spartire il traffico, il basolato, alcune macchine posteggiate male (ma segnalate), le transenne che mancano in qualche punto, niente di più né di meno di quanto ci si aspetta in un normale percorso cittadino. I corridori parlano con Mauro Vegni il direttore di corsa; chiedono ed ottengono che la tappa sia neutralizzata. Niente abbuoni, niente classifica. Qualsiasi cosa succeda la graduatoria rimarrà quella di Bergamo. Ma ai corridori non basta. I velocisti (non tutti, Cavendish, che poi vincerà si dissocia) protestano: se c’è pericolo per quelli di classifica c’è anche per noi. Dunque, niente corsa, andatura turistica e pedalare.

“Avremmo dovuto far transitare primi quelli della Rabobank, per fare in un certo senso omaggio alla squadra di Horrillo, che ha rischiato di morire nella caduta dell’altro giorno – ha spiegato poi la maglia rosa Di Luca – avevamo anche deciso di devolvere i premi pro Abruzzo terremotato. Ma poi tutto è saltato”. Sui premi deciderà Zomegnan nei prossimi giorni. Ma certo chi sciopera non può pretendere di essere pagato. Al quarto passaggio per corso Venezia Di Luca mette il piede a terra, ferma il plotone sotto il traguardo e spiega nella sua duplice veste di leader della classifica e vicepresidente dell’associazione corridori: “Ci scusiamo, ma andremo piano di qui all’arrivo, non ce la sentiamo di rischiare di più su un circuito non sicuro”. E via con passo cicloturistico. “Poi - dirà all’arrivo - qualcuno si è messo davanti a tirare e alla fine la volata si è fatta. Come sempre una decisione a metà. Tutto sommato è stato il solito pasticcio; non siamo uniti, non riusciremo mai a fare nulla di concreto”.

A rompere l’unità molti direttori sportivi e “patron” delle squadre. Quelli della Lampre sono stati sferzati dal patron Galbusera: “Dovete rispettare il vostro mestiere e il pubblico milanese”, ha intimato ai suoi. E sull’abbrivio degli uomini di Saronni la corsa ha ripreso fino al volatone convulso che ha lanciato l’inglesino Cavdendish verso il terzo successo della sempre più sorprendente Columbia. “Ho condiviso l’idea di neutralizzare la corsa sulla scia emotiva di quanto drammaticamente scuccesso ieri con Horrillo – ha detto il patron Zomegnan - ho annullato musica, gesti ed esultanze sul podio di Bergamo. Adesso trovano pericoloso un circuito che hanno disputato più volte. Se questo è pericoloso allora debbono cancellare gare come la Gand Wevelgem e le altre grandi classiche. I corridori hanno tradito il loro pubblico”. Più severo ancora il vicepresidente onorario della Federciclismo Agostino Omini sbottava: “I corridori dovrebbero vergognarsi”.

E Cipollini nelle vesti di dirigente della Isd: “E’ come se i discesisti dello sci si rifiutassero di gareggiare perché c’è ghiaccio o ci sono passaggi troppo ripidi. Il ciclismo comporta certi rischi; qui si è sempre corso senza problemi, anche in condizioni peggiori. Spiace dirlo, ma i corridori non hanno avuto rispetto per il loro mestiere, per il Giro del centenario, per il pubblico”. “Lui non può parlare – gli ribatte Di Luca – quando correva era il primo a protestare per queste cose. Anche semplicemente quando cominciava una salita”. Sciopero a metà, dunque. Sciopero fallito. In tema con un “sindacato” dei corridori diviso e mai concorde. E, dietro, inquietanti orizzonti di strategie “politico-sportive” molto dozzinali. Sarebbe in atto un braccio di ferro fra alcuni settori dell’Uci, la federazione internazionale e gli organizzatori dei grandi giri.

Quello che ha detto Valerio Piva, manager della Rabobank è significativo: “Oggi è stato un momento cruciale degli equilibri del mondo ciclistico. Tale da determinare uno spartiacque fra prima e dopo”. Il significato, neppure tanto recondito, era quello di dimostrare che i corridori adesso sono finalmente diventati parte attiva, integrante e incisiva del movimento ciclistico opponendo le loro esigenze alle decisioni di chi sta in alto. Non solo “oggetti” passivi in mano agli organizzatori, pronti ad accettare tutto. Ma l’operazione, dietro cui ci sarebbero dirigenti Uci e corridori come il tedesco Voigt (che agisce come se si stesse preparando un futuro ai vertici della federazione internazionale) che si sono prestati all’operazione, facendo pressione sui colleghi, si scontra con la realtà di un movimento mai compatto e coerente. Se per una prima reazione è bastato ricordare la tragedia sfiorata il giorno prima nella discesa dal Culmine di San Pietro, con lo spagnolo Horrillo (ieri uscito dal comma farmacologico indotto e sottoposto ad un intervento al femore e ginocchio sinistro: se tutto va bene potrebbe essere trasportato in Spagna tra 8-10 giorni) è poi stata sufficiente la voce grossa di uno sponsor (Galbusera, Lampre) per mandare tutto a pallino.

“Erano tutti impauriti – ha provato a spiegare Ivan Basso – proprio per l’episodio del giorno prima”. Ma è solo una parte della verità. E non ha aiutato l’atteggiamento di Armstrong. La star di questo Giro, vera eminenza grigia della corsa, nei momenti critici ha lungamente parlottato con Di Luca in fondo al plotone. “Era d’accordo nel non voler rischiare, si è messo davanti a tre giri dalla fine per evitare la volata, ma poi alla fine il gruppo non ha rispettato neppure lui”, ha spiegato la maglia rosa. Pagato, onorato, riverito dall’organizzazione e contestatore, questa la duplice immagine del texano, che si era già lamentato per certi arrivi secondo lui pericolosi.

A Chiavenna aveva inviato una e-mail al patron Zomegnan, dicendosi preoccupato per le tappe di Bergamo e Milano. “Dopo aver visto un arrivo di tappa al termine di 25 chilometri di discesa, credo di aver visto tutto nel ciclismo”, aveva fatto sapere. Il patron ha risposto indirettamente: “Sono giorni che mi arrivano e-mail, il che mi fa pensare ad una operazione preordinata”. Di fatto non è un segreto che fra Uci e organizzatori non circoli buon sangue. La federazione ciclistica internazionale non vede di buon occhio il potere crescente degli organizzatori, specie quelli forti e con le spalle robuste come Aso (Tour) e Rcs (Giro), in grado di dire no alle politiche talvolta dissennate degli stessi dirigenti internazionali. E ancora una volta i corridori hanno abboccato alla provocazione, facendo involontariamente il loro gioco. Senza, poi, avere la forza di portarlo fino in fondo. Naufragando nel pasticcio di Milano che ha contribuito ulteriormente a danneggiare l’immagine del movimento già disastrata da doping e dintorni.

“In fondo se hanno fatto gli ultimi giri a 50 all’ora vuol dire che tanto pericolo non c’era”, dice Zomegnan. Difficile dargli torto. “Siamo uno sport masochista - chiosa Gianni Savio manager della Diquigiovanni - amiamo farci male da soli”. Triste, ma concreta realtà.
 

miky

Apprendista Scalatore
19 Aprile 2004
1.979
77
Brianza
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Bici
bianca
Zomegnan dovrebbe azionare il cervello prima di andare in tv e dire di corridori vecchi che allungano la lingua alzare il culo da sella...???

ha ragione Zomegnan ... la critica era rivolta ad una persona in particolare ...l'unica che ha voluto la farsa ... si poteva decidere in altro modo .... lo sbaglio lo hanno fatto i corridori ad assecondarlo , primo Diluca a metterci la faccia ...... avrebbero dovuto tirargli il collo tutta la tappa ... quando agli ultimi due giri si e' accorto che barloworld , garmin e columbia cominciavano ad aumentare si e' portato davanti per calmarli eheheheh ... gli han detto " mettiti da parte che ora si fa sul serio " hihihih e nonno lance dalla lingua lunga si e' tirato da parte .... ultimi 2 giri a 50 orari ...
BRAVO MARK ...
 

crock

Ammiraglia
16 Aprile 2004
23.560
207
Lomaniga
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Ci fosse un media qualunque, oltre a questo forum, che si lamentasse dell'organizzazione oltre che discutere del gesto dei corridori... :roll: :?
Se non è, per dirla come un personaggio simpatico alla ribalta in questi giorni, prostituzione intellettuale questa allora cosa lo è???

Ad ogni modo, mi piacerebbe che scrivesse anche chi è stato sul circuito, oltre a chi è stato a casa a guardare la gara dalla tv. Magari sarebbe d'accordo con me e con questo corridore (uno dei tanti ad aver detto questa cosa):
While the race organiser may have had strong words for the riders, the spectators lining the circuit still applauded the peloton.
"We didn't feel any hostility from the crowd," said Blaise Sonnery of AG2R-La Mondiale. "It was actually a fantastic day. There were hundreds of thousands of people watching and they clapped all way even when we riding very slowly. Only once did I notice a small group of people who protested and asked for us to go faster but mostly the spectators were happy. Nothing went wrong."
 

miky

Apprendista Scalatore
19 Aprile 2004
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Ci fosse un media qualunque, oltre a questo forum, che si lamentasse dell'organizzazione oltre che discutere del gesto dei corridori... :roll: :?
Se non è, per dirla come un personaggio simpatico alla ribalta in questi giorni, prostituzione intellettuale questa allora cosa lo è???

Ad ogni modo, mi piacerebbe che scrivesse anche chi è stato sul circuito, oltre a chi è stato a casa a guardare la gara dalla tv. Magari sarebbe d'accordo con me e con questo corridore (uno dei tanti ad aver detto questa cosa):


hai letto l' articolo su cicloweb .... Zome ha attaccato di brutto l' americano ....
e' stato l' unico a prendere la decisione .... gli intervistati ... Cavendisch , cioni , pippo e altri nessuno ha dato 100% senso alla decisione ....
 

miky

Apprendista Scalatore
19 Aprile 2004
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Brianza
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Una lite furibonda. Un faccia a faccia senza esclusioni di colpi. Tra Angelo Zomegnan, il patron del Giro, e Lance Armstrong, l’icona del ciclismo mondiale, cala il gelo.
Tra i due c’è da anni amicizia vera e stima reciproca, tanto è vero che il patron del Giro ha elevato il texano a simbolo del Giro del Centenario. Lui, il vincitore dei sette Tour, si era mostrato entusiasta. Ora quello che doveva essere un valore aggiunto per la corsa rosa, si rivela un peso. Una figura ingombrante, che ieri ha alimentato la rivolta. Angelo Zomegnan nel dopo corsa non lo nomina mai, ma si limita a dire che «è da due giorni che mi arrivano sms sulla pericolosità del circuito». E dopo aver ricordato a certi corridori che «qui c’è da alzare il sedere a ogni curva», e che a qualcuno «invecchiando si accorciano le gambe e gli si allunga lingua», appare chiaro l’identikit: sembra essere proprio quello del texano. Ieri la goccia che ha fatto traboccare il vaso, che ha portato i due ad un violento diverbio nella notte che potrebbe sfociare in un clamoroso abbandono da parte di Armstrong. Zomegnan, dopo avergli pagato il biglietto di andata, a questo punto non è escluso che sia pronto a pagargli anche quello di ritorno: anticipato.

da Il Giornale
a firma di Pier Augusto Stagi
 

crock

Ammiraglia
16 Aprile 2004
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hai letto l' articolo su cicloweb .... Zome ha attaccato di brutto l' americano ....
e' stato l' unico a prendere la decisione .... gli intervistati ... Cavendisch , cioni , pippo e altri nessuno ha dato 100% senso alla decisione ....

...e de Zan ha attaccato di brutto Zomegnan...qua ormai siamo alla sagra del paese dove sparlare male della gente è lo sport principale. Per una volta, mettiamo da parte i problemi personali e cerchiamo di fare qualcosa per il bene del pubblico, altrimenti l'anno prossimo siamo punto a capo.

Qualche giornale o telegiornale ha per caso chiesto/ottenuto risposte del perchè le auto non sono state rimosse?
Qualcuno ha per caso capito perchè ben 3 salite di questo giro d'italia sono state accorciate dopo la presentazione?
Parliamo di cose oggettive, anzichè discutere del sesso degli angeli e se i corridori hanno fatto bene o male a fermarsi...
Per me hanno fatto male, per te hanno fatto bene...non cambia niente neppure se invertiamo le nostre opinioni :-)
Però resta che Milano e l'Italia hanno fatto l'ennesima figura di ... col mondo intero, rendendo presente che non siamo in grado di levare poche decine di auto in divieto di sosta, di mettere dei tappeti e tirare quattro transenne...


PS: giusto per non parlare del fatto che non sappiamo nemmeno leggere le statistiche dei bollettini meteo, pianificando arrivi di tappa dove c'è neve fino a luglio...ma questa è un'altra storia, che uscirà nei prossimi giorni ;-)
 

MAXIM

Novellino
13 Marzo 2009
24
2
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Ho già espresso il mio parere su zomegnan in altro topic, ma voglio ribadire che il vero colpevole di tutto è proprio lui. Che senso ha una tappa in circuito a Milano ? Solo disagio per i cittadini e pericoli per i corridori. Se almeno avesse organizzato bene allora si potrebbe permettere di criticare. E invece solo parole di disperezzo per chi ogni giorno onora il suo lavoro.
Forse bisogna aspettare Roma ma rispetto la esagerata sequenza dello scorso anno (Pampeago-Fedaia-PlandeCorones-Mortirolo-Presena in cinque giorni e poi a fare la morale sul doping), quest'anno è un pò pochino.
Sarò malizioso ma forse il prossimo anno eviteranno di dedicare una tappa a Cannavò.
 

miky

Apprendista Scalatore
19 Aprile 2004
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Brianza
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...Per me hanno fatto male, per te hanno fatto bene...non cambia niente neppure se invertiamo le nostre opinioni :-)
Però resta che Milano e l'Italia hanno fatto l'ennesima figura di ... col mondo intero, rendendo presente che non siamo in grado di levare poche decine di auto in divieto di sosta, di mettere dei tappeti e tirare quattro transenne...


PS: giusto per non parlare del fatto che non sappiamo nemmeno leggere le statistiche dei bollettini meteo, pianificando arrivi di tappa dove c'è neve fino a luglio...ma questa è un'altra storia, che uscirà nei prossimi giorni ;-)


ehehehehe ...... neve dove ? ..... perche' missa che ci servono gli sci anche a noi per fare il Gavia alla Pantani hihihihihihih
 

miky

Apprendista Scalatore
19 Aprile 2004
1.979
77
Brianza
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Bici
bianca
ma ciò non toglie che loro pensavano il contrario e hanno agito quindi di conseguenza.

QUOTE]


in tutte le tappe troverai qualcuno che pensa sia pericoloso qualcosa... domani quando si troveranno a scendere a 100 e piu' all' ora come e' successo martedi o mercoledi nessuno ti dira' che e' sicuro ! quando si fanno una volata tra le stradine a 70 kmh tutti pensano sia sicurissimo ? quando entrano ai 60 nella foresta , ed entrano a gruppo pieno , e' sicuro ? quando ieri a 70 kmh si son presi a spallate i Columbia , il QuickStep e altri due si son lamentati alla fine ? no si son fatti i complimenti eheheheh

se domani trovano una discesa come il culmine , cosa fanno ? si fermano in cima , si aspettano e si scende tutti piano insieme ? ... su dai , qualche rischio lo si prende sempre , altrimenti avrebbero fatto il calciatore ...
 

53x39

Apprendista Cronoman
27 Settembre 2007
3.488
101
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Alla fine ribadisco il mio disappunto per questo giro.
Domani finiscono le tappe di montagna sulle alpi, con una la tappa regina che era gia un' anomalia (arrivo 60km dopo l' ultimo gpm), modificata.
 

gabrybe

Apprendista Cronoman
25 Marzo 2006
2.952
264
"provincia degli uomini di mondo!"
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cletta
ha ragione Zomegnan ... la critica era rivolta ad una persona in particolare ...l'unica che ha voluto la farsa ... si poteva decidere in altro modo .... lo sbaglio lo hanno fatto i corridori ad assecondarlo , primo Diluca a metterci la faccia ...... avrebbero dovuto tirargli il collo tutta la tappa ... quando agli ultimi due giri si e' accorto che barloworld , garmin e columbia cominciavano ad aumentare si e' portato davanti per calmarli eheheheh ... gli han detto " mettiti da parte che ora si fa sul serio " hihihih e nonno lance dalla lingua lunga si e' tirato da parte .... ultimi 2 giri a 50 orari ...
BRAVO MARK ...
il tuo modo di esternare disprezzo per L.A. ad ogni tuo post anche quando non c'entra quasi nulla, è solo irritante per non dire peggio.
Forse hai qualche complesso di inferiorità non ancora risolto, oppure hai 13 anni e ti piace trollare...
 

the.smoothie

Apprendista Passista
6 Giugno 2007
823
1
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Imola (BO)
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Io dico che come professionisti il rischio fa parte del loro mestiere (tuttavia non sono tenuti a correre dei rischi; in discesa potrebbero andare più piano, soprattutto chi non conosce la strada oppure chi è impedito nelle discese, perchè c'è anche il corridore che non è capace di fare le discese, fa fatica a stare alla ruota di qualcuno migliore di lui, corre dei rischi perchè ovviamente non vuole farsi staccare e quello è il momento buono per fare degli errori e cadere; a volte quando si cade si è fortunati e non ci si fa niente, altre volte quando si cade si è meno sfortunati e succede quello che è successo nella 8a tappa o peggio come quel ciclista che si stampò contro un paletto ai margini della strada 6 anni fa o più, non mi ricordo (da quel momento in poi obbligarono l'uso del casco anche tra i pro); anche cassani ha ammesso che in discesa faceva fatica a tenere il passo di gente che andava giù più veloce o più sicura di lui).

Le tappe pericolose ci sono sempre state e non è la prima volta che corrono a Milano, oppure in circuiti cittadini (e allora la parigi-roubaix cosa dovrebbe essere? corri ai 50km/h su del ciottolato, a volte con il fango che rende il tutto oltre ogni limite, gente che si è trovata con il manubrio spaccato o con le forcelle troncate di netto per l'impervietà del percorso! Parigi con le champs elisee che sono dei drittoni con ai margini della strada dei fossi che scolano l'acqua profondi 10/20cm e larghi 30cm che se solo ci metti la ruota il rischio di caduta è assicurato e li i pro ci passano vicinissimi e ai 50km/h! Ecc...), solo che per qualche motivo (forse il lance di turno, che se deve fare così, alla sua età potrebbe anche starsene a casa) ieri hanno dovuto fare tutto tranne quello per cui vengono pagati e quello per cui la gente accorre sempre numerosa!

Io dico che l'organizzazione ha fatto benissimo a venire incontro ai ciclisti annullando i tempi all'arrivo, così che chi non voleva correre dei rischi poteva starsene buono buonino, mentre chi voleva fare la corsa poteva andare davanti e tirare come sempre. La protesta non ci stava per niente. Il discorso a metà gara non ci stava per niente. Il fatto che qualcuno (i grandi del giro) abbia boicottato la corsa non ci stava per niente. (molte squadre più piccole o giovani non hanno potuto fare niente o si sono rifiutate di stare agli ordini dei loro ct perchè avevano paura di andare contro alle grandi squadre o ai grandi del giro inimicandosele/i)

Questo è il mio pensiero.

Ciauz!
 

popotuss

Apprendista Velocista
19 Settembre 2005
1.565
18
56
BRESCIA
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GIANT TCR ADVANCED PRO 1
Alla fine ribadisco il mio disappunto per questo giro.
Domani finiscono le tappe di montagna sulle alpi, con una la tappa regina che era gia un' anomalia (arrivo 60km dopo l' ultimo gpm), modificata.



Quoto alla grande.

Dal tracciato all'organizzazione tutto molto lasciato al caso.
Ribadisco che comunque ieri i corridori hanno fatto una pagliacciata.

Il tracciato già alla presentazione era ridicolo a mio parere, insulso.....la risposta era bisogna onorare la storia dei 100 anni ........
 

spaik

Cronoman
1 Maggio 2007
795
27
Forte dei marmi
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ha ragione Zomegnan ... la critica era rivolta ad una persona in particolare ...l'unica che ha voluto la farsa ... si poteva decidere in altro modo .... lo sbaglio lo hanno fatto i corridori ad assecondarlo , primo Diluca a metterci la faccia ...... avrebbero dovuto tirargli il collo tutta la tappa ... quando agli ultimi due giri si e' accorto che barloworld , garmin e columbia cominciavano ad aumentare si e' portato davanti per calmarli eheheheh ... gli han detto " mettiti da parte che ora si fa sul serio " hihihih e nonno lance dalla lingua lunga si e' tirato da parte .... ultimi 2 giri a 50 orari ...
BRAVO MARK ...

credo che in gruppo ci siano veramente pochi corridori che possono dire a lance....mettiti da parte che ora si fa sul serio.....nessuno di quelli che sono in gruppo riuscirebbe a smettere tre anni orsono..... decidere di ritornare...e poi un grave infortunio ....e con grandissima grinta e determinazione .. ritornare a fare il giro....credo che al tour dara filo da torcere a tanti....ricordiamoci che lance non ha bisognio di popolarita e tantomeno di soldi ....quindi si mette in gioco cosa che nessuno ha mai fatto ha solo da perdere ma non mi sembra che stia a fare tanti calcoli...e zomagnan purtroppo ha fatto una brutta figura...perche era organizzata male questa tappa e i corridori hanno diritto di parlare...non sono un suo tifoso...ma onestamente e' un grande.....
 

lipovu31

Pignone
12 Novembre 2008
183
0
Milano
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...e de Zan ha attaccato di brutto Zomegnan...qua ormai siamo alla sagra del paese dove sparlare male della gente è lo sport principale. Per una volta, mettiamo da parte i problemi personali e cerchiamo di fare qualcosa per il bene del pubblico, altrimenti l'anno prossimo siamo punto a capo.

Qualche giornale o telegiornale ha per caso chiesto/ottenuto risposte del perchè le auto non sono state rimosse?
Qualcuno ha per caso capito perchè ben 3 salite di questo giro d'italia sono state accorciate dopo la presentazione?
Parliamo di cose oggettive, anzichè discutere del sesso degli angeli e se i corridori hanno fatto bene o male a fermarsi...
Per me hanno fatto male, per te hanno fatto bene...non cambia niente neppure se invertiamo le nostre opinioni :-)
Però resta che Milano e l'Italia hanno fatto l'ennesima figura di ... col mondo intero, rendendo presente che non siamo in grado di levare poche decine di auto in divieto di sosta, di mettere dei tappeti e tirare quattro transenne...


PS: giusto per non parlare del fatto che non sappiamo nemmeno leggere le statistiche dei bollettini meteo, pianificando arrivi di tappa dove c'è neve fino a luglio...ma questa è un'altra storia, che uscirà nei prossimi giorni ;-)


Caro Crock, io l'ho fatto. Insomma l'ho dovuto fare per lavoro. Mi è toccato chiederlo al sindaco di Milano che - oltre agli organizzatori . ieri doveva occuparsi della rimozione delle auto (Mi risulta che l'occupazione del suolo per la tappa venga pagata al Comune e molto salata....). La signora ha risposto che la colpa è degli organizzatori, che le strade sono sicure
Le ho chiesto se comunque non fasse stato un segno di inciviltà dei milanesi quella di lasciare i suv parcheggiati in strada, lei ha rispisto che "non le pare", che - ancora - la colpa è degli organizzatori.

Preciso che chi mi paga, in parte, rientra tra gli organizzatori del Giro e quindi la cosa ci interessava da vicino. Punto.

Il vero problema è stato che gli organizzatori ieri non hanno potuto contare su una macchina organizzativa al 100%. I vigili in servizio erano pochi. Le ragioni sono semplici: il festivo costa, in più c'era stata la notte con i festeggiamenti dell'Inter e la festa a San Siro la sera. Così s'è scelto di "limare le forze in campo" e s'è visto come è finita.

Poi, non dimenticatelo, siamo in campagna elettorale quindi il giro non è al centro delle priorità: se ieri si fosse impedito ai milanesi indisciplinati di muoversi (vedi corsie con auto nel senso contrario) si rischiava di farli arrabbiare. Idem per le multe e le rimozioni (sanzioni salatissime!!!). Non è un discorso di propaganda - per i moderatori - è una delle ragioni per cui, per capirsi, s'è scelta la mano leggera.

Altra cosa: avete visto una grande festa? Io c'ero e dico di no. L'unica manifestazione collaterale è stata l'esposizione di bici Legnano da parte dei negozianti di corso Genova (dove il giro non passava) nient'altro. Negli altri anni mi pare la cosa fosse molto diversa.

Da ultimo, da milanese, mi vergogno. E penso alle amministrazioni comunali che fanno miracoli per avere il giro in strada pochi minuti.

Forse qui a Milàn, a furia di tirarcela rispetto al resto d'Italia l'abbiam fatta fuori dal vaso