Sempre difficile capire cosa si intende per "affanno" senza dei valori di riferimento. Però un "metodo della nonna" me lo aveva insegnato un signore incontrato per caso durante una salita, quando ero ancora un giovincello: se, durante lo sforzo, riesci ancora a formulare una frase di senso compiuto con almeno dieci parole prima di prendere fiato, vuol dire che ne hai ancora! :) Prendila cosi, dopodichè dotandoti di un cardio avrai la possibilità di visionare i valori che raggiungi e rapportarti con i tuoi valori di soglia, anche se solo indicativi. Quando si inizia a pedalare non si è ancora abituati a sostenere certi sforzi, e anche stare a 140bpm (con una soglia a 170, per esempio) può far sembrare di essere in affanno, anche se cosi non è.
Se invece effettivamente sei al limite della soglia, il mio consiglio è di allenarti cercando di alternare fasi più intense a fasi di recupero (ad esempio 5minuti a 150 e 5 a 130). è un esercizio che si può fare anche in pianura, non necessariamente in salita. Infatti è il lavoro che frequentemente si fa in inverno, ovvero lavorare con rapporti agili (ad esempio 50x19), alternando sempre con lo stesso rapporto tratti con cadenza di pedalata più lenta ad altri più veloce. Per le salite stesso discorso, ma ti consiglio comunque di allenarti su pendenze contenute (4-6%), proprio per permetterti di recuperare facendo abbassare i battiti, per poi incrementarli di nuovo. Se può consolarti, è più facile in termini di tempo,incrementare le capacità aerobiche rispetto alla forza... in tal senso, molti si allenano con lo spinning, che con il ciclismo applicato ha poco a che fare, ma che contribuisce a migliorare le capacità aerobiche.