automobilisti Vs ciclisti (ancora - parte 2)

Shinkansen

Xeneize
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@Raven @Shinkansen @bonny92 quello che scrivete spiega benissimo le ragioni per cui evitiamo/dovremmo evitare il confronto fisico.

Continua però a restarmi poco chiaro perchè la cautela nei confronti degli sconosciuti ("non sai con chi hai a che fare") non debba valere anche a parti rovesciate, sento e leggo cautele di questo tipo nei confronti di altri automobilisti ma mai verso ciclisti o pedoni. Evidentemente la protezione della scocca metallica è talmente radicata da far vedere gli utenti più deboli della strada come inermi per definizione.
Perché è buonsenso. A differenza di chi ha un comportamento negligente (se non criminale) cerchi di essere più razionale possibile.
Perché, nel peggiore dei casi, quello risale in macchina e ti fa cadere.

Non mi ricordo se l'ho raccontato, ma è un episodio di gennaio capitato ad un amico.

Fine giro, mancano pochi metri all'arrivo a casa. Lui abita in centro. Ha una macchina parcheggiata in doppia fila davanti e si sposta a sinistra.
Subito dopo c'è il semaforo rosso. Un furgone gli si affianca e gli dice di tutto. Lui risponde: ma non hai visto che avevo la macchina parcheggiata davanti?
Il tipo insiste e lui alza un braccio per mandarlo a spigolare. Niente insulti.
Al verde il tipo parte e come il mio amico aggancia il pedale e dà la spinta inchioda di colpo.
Risultato?
Un femore fratturato, una scapola fratturata, un braccio che a distanza di mesi non riesce ancora a muovere perfettamente da quante viti ci sono.

Niente commenti. Siamo sempre e comunque la parte debole.

Per concludere. Il tipo è stato rintracciato e denunciato. Non so l'evoluzione della storia sulle sue denunce a carico.
 

sembola

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Perché è buonsenso. A differenza di chi ha un comportamento negligente (se non criminale) cerchi di essere più razionale possibile.
Perché, nel peggiore dei casi, quello risale in macchina e ti fa cadere.
Sul buonsenso sono d'accordo al 100%, del resto andiamo in bici per divertirci e non per litigare o correre rischi inutili. Sulla seconda frase però non sono più tanto d'accordo, perchè nel "peggiore dei casi" (per lui) l'automobilista risale in macchina senza riuscire a vedere nulla per il capsicum, con il naso rotto che piscia sangue o peggio dopo aver preso una coltellata. Almeno, questo è quello che temerei io in caso di lite stradale anche da automoblista, per cui torno a chiedermi per quale motivo un automobilista pensa di non correre questi rischi nei confronti di un ciclista?

Ti racconto un episodio recente che è capitato a me non più di dieci giorni fa. Notturna in gravel, o meglio seminotturna, partenza alle 18.30 e rientro alle 22.30, per rientrare a casa devo salire una rampa sull'altro lato della strada ma c'è un gruppo di pedoni che camminano proprio davanti per cui dopo aver segnalato il cambio di direzione mi fermo lungo la mezzeria per aspettare che passino. Nel senso opposto di marcia arriva un'Audi che strombazza, si ferma, il guidatore cala il finestrino e da un metro mi grida "sei proprio un cretino!". Premesso che non riesco proprio a spiegarmi il motivo di un'azione del genere (ero fermo lungo la mezzeria ma dentro la mia corsia, in una strada urbana perfettamente illuminata, in irreprensibile assetto notturno con fari e gilet a norma di legge), se mi fossi sporto l'avrei facilmente colpito con un cazzotto senza alcuna possibilità di difendersi e dato un primo colpo avrei potuto farlo ancora e ancora. Per la cronaca, mi son limitato a mandarlo in culo, ma se avessi avuto le palle girate o fossi stato un poco di buono o semplicemente avessi perso la testa? Cosa spinge a ritenersi al sicuro, tanto da poter aggredire verbalmente qualcun altro senza motivo apparente, col rischio di una reazione potenzialmente pericolosa?
 
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Sul buonsenso sono d'accordo al 100%, del resto andiamo in bici per divertirci e non per litigare o correre rischi inutili. Sulla seconda frase però non sono più tanto d'accordo, perchè nel "peggiore dei casi" (per lui) l'automobilista risale in macchina senza riuscire a vedere nulla per il capsicum, con il naso rotto che piscia sangue o peggio dopo aver preso una coltellata. Almeno, questo è quello che temerei io in caso di lite stradale anche da automoblista, per cui torno a chiedermi per quale motivo un automobilista pensa di non correre questi rischi nei confronti di un ciclista?

Ti racconto un episodio recente che è capitato a me non più di dieci giorni fa. Notturna in gravel, o meglio seminotturna, partenza alle 18.30 e rientro alle 22.30, per rientrare a casa devo salire una rampa sull'altro lato della strada ma c'è un gruppo di pedoni che camminano proprio davanti per cui dopo aver segnalato il cambio di direzione mi fermo lungo la mezzeria per aspettare che passino. Nel senso opposto di marcia arriva un'Audi che strombazza, si ferma, il guidatore cala il finestrino e da un metro mi grida "sei proprio un cretino!". Premesso che non riesco proprio a spiegarmi il motivo di un'azione del genere (ero fermo lungo la mezzeria ma dentro la mia corsia, in una strada urbana perfettamente illuminata, in irreprensibile assetto notturno con fari e gilet a norma di legge), se mi fossi sporto l'avrei facilmente colpito con un cazzotto senza alcuna possibilità di difendersi e dato un primo colpo avrei potuto farlo ancora e ancora. Per la cronaca, mi son limitato a mandarlo in culo, ma se avessi avuto le palle girate o fossi stato un poco di buono o semplicemente avessi perso la testa? Cosa spinge a ritenersi al sicuro, tanto da poter aggredire verbalmente qualcun altro senza motivo apparente, col rischio di una reazione potenzialmente pericolosa?

L'ignoranza.

Più andiamo avanti e più si diffonde peggio dell'influenza.

Conta i minuti quotidiani in cui non hai a che fare con un'ignorante ... sono veramente pochi.
 

Shinkansen

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Sul buonsenso sono d'accordo al 100%, del resto andiamo in bici per divertirci e non per litigare o correre rischi inutili. Sulla seconda frase però non sono più tanto d'accordo, perchè nel "peggiore dei casi" (per lui) l'automobilista risale in macchina senza riuscire a vedere nulla per il capsicum, con il naso rotto che piscia sangue o peggio dopo aver preso una coltellata. Almeno, questo è quello che temerei io in caso di lite stradale anche da automoblista, per cui torno a chiedermi per quale motivo un automobilista pensa di non correre questi rischi nei confronti di un ciclista?

Ti racconto un episodio recente che è capitato a me non più di dieci giorni fa. Notturna in gravel, o meglio seminotturna, partenza alle 18.30 e rientro alle 22.30, per rientrare a casa devo salire una rampa sull'altro lato della strada ma c'è un gruppo di pedoni che camminano proprio davanti per cui dopo aver segnalato il cambio di direzione mi fermo lungo la mezzeria per aspettare che passino. Nel senso opposto di marcia arriva un'Audi che strombazza, si ferma, il guidatore cala il finestrino e da un metro mi grida "sei proprio un cretino!". Premesso che non riesco proprio a spiegarmi il motivo di un'azione del genere (ero fermo lungo la mezzeria ma dentro la mia corsia, in una strada urbana perfettamente illuminata, in irreprensibile assetto notturno con fari e gilet a norma di legge), se mi fossi sporto l'avrei facilmente colpito con un cazzotto senza alcuna possibilità di difendersi e dato un primo colpo avrei potuto farlo ancora e ancora. Per la cronaca, mi son limitato a mandarlo in culo, ma se avessi avuto le palle girate o fossi stato un poco di buono o semplicemente avessi perso la testa? Cosa spinge a ritenersi al sicuro, tanto da poter aggredire verbalmente qualcun altro senza motivo apparente, col rischio di una reazione potenzialmente pericolosa?
Non ti posso rispondere, dovrei entrare nella testa degli automobilisti. Direi, a spanne, che si sentono più forti perché protetti dal mezzo. Associano la potenza (protettiva) della macchina alla propria.
È anche assodato scientificamente che la maggiore aggressività all'interno della macchina dipende dal guscio protettivo che essa esercita su chi sta all'interno, in prevalenza il guidatore.
 

kikhit

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una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
Non ti posso rispondere, dovrei entrare nella testa degli automobilisti. Direi, a spanne, che si sentono più forti perché protetti dal mezzo. Associano la potenza (protettiva) della macchina alla propria.
È anche assodato scientificamente che la maggiore aggressività all'interno della macchina dipende dal guscio protettivo che essa esercita su chi sta all'interno, in prevalenza il guidatore.

Ovvero?
 

fabiopon

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Io dopo un paio di brutti incontri per strada (gente che esce di colpo dall'auto con il bloster) ho deciso di non rispondere ne fare alcun gesto MAI, anche se mi costa molto.
Però me lo devo ripetere spesso perchè tendo a dimenticarmene...
 

razor 1

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Poi .... Siete ancora convinti che il gruppone non serva, lo schifate, ne state alla larga perché pericoloso, hanno comportamenti inqualificabili etc.?

Quelle volte che si è arrivati ai ferri corti con qualche testa matta, noi non ci abbiamo rimesso per ora.

Quando ho dovuto mollare la bici e discutere vis a vis da solo, ho rischiato di brutto ... pur stando dalla ragione.

Loro possono anche risalire in auto e fare qualche gesto sconclusionato, ma noi possiamo disperderci facilmente nel frattempo.
 
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Vai su Google e digiti studi aggressività in macchina e ne hai quanti ne vuoi.

Non funziona così, saresti tu a dovere citare fonti specifiche e attendibili a supporto delle affermazioni che scrivi. Ma ne prendo atto e considero scarso il valore della affermazione o-o
 

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Hmmm.... io ero solo a conoscenza dell'esistenza dell'homo sapiens sapiens.
Dove trovo materiale didattico su questi.... automobilisti? Sono davvero curioso.

Eh eh, anche io, ma è tanto facile ragionare per categorie, semplifica la realtà e la rende più accessibile per chi ha difficoltà a gestire complessità. Ma ti verrà risposto di cercare su google.
 
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sembola

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Io dopo un paio di brutti incontri per strada (gente che esce di colpo dall'auto con il bloster)...
Ecco, è proprio questo che mi lascia perplesso.
Una volta che prendo il bloster e scendo oltrepasso inevitabilmente un confine, sia a livello legale che potenzialmente al livello di rischio personale: perchè se l'altro non è disarmato è certo che si sentirà in diritto di difendersi, ed ecco che nasce il rischio di partire per suonare ed essere suonati. Cos'è, una variante delle roulette russa?
 

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Eh eh, anche io, ma è tanto facile ragionare per categorie, semplifica la realtà e la rende più accessibile per chi ha difficoltà a gestire complessità.
Le categorie esistono, per dire c'è quella degli individui stupidi, quella dei delinquenti e così via, e sono indipendenti dal tipo di mezzo che usano.
Certo è che le caratteristiche tecniche/fische del mezzo usato possono influenzare il comportamento, prova a fare lo slalom in coda con un'auto o a fare i 180 in autostrada con la Panda...;-)
 

kikhit

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Le categorie esistono, per dire c'è quella degli individui stupidi, quella dei delinquenti e così via, e sono indipendenti dal tipo di mezzo che usano.
Certo è che le caratteristiche tecniche/fische del mezzo usato possono influenzare il comportamento, prova a fare lo slalom in coda con un'auto o a fare i 180 in autostrada con la Panda...;-)


Le categorie esistono in quanto le creiamo noi per classificare e dare un senso alla realtà, sono relative, artificiali e molto più inconsistenti e fluide di quanto non si creda, ma fanno sì che serva poco sforzo mentale per spiegare (a se stessi, prima di tutto), le cose. ;-)
 

bonny92

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Franciacorta, oddio un pò più in giù!
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@Raven @Shinkansen @bonny92 quello che scrivete spiega benissimo le ragioni per cui evitiamo/dovremmo evitare il confronto fisico.

Continua però a restarmi poco chiaro perchè la cautela nei confronti degli sconosciuti ("non sai con chi hai a che fare") non debba valere anche a parti rovesciate, sento e leggo cautele di questo tipo nei confronti di altri automobilisti ma mai verso ciclisti o pedoni. Evidentemente la protezione della scocca metallica è talmente radicata da far vedere gli utenti più deboli della strada come inermi per definizione.
Io su questo la penso come te non sai con chi hai che fare vale per entrambe le parti, deve valere per entrambe le parti.
Poi è "normale" (per me no) che chi è seduto su un veicolo pensi di essere più al sicuro basta vedere gli atteggiamenti che hanno nei confronti di ciclisti e pedoni ad esempio, atteggiamento che cambia quando non possono sfruttare il veicolo che sia per "scappare" dando gas o quando sono fermi.
Sul buonsenso sono d'accordo al 100%, del resto andiamo in bici per divertirci e non per litigare o correre rischi inutili. Sulla seconda frase però non sono più tanto d'accordo, perchè nel "peggiore dei casi" (per lui) l'automobilista risale in macchina senza riuscire a vedere nulla per il capsicum, con il naso rotto che piscia sangue o peggio dopo aver preso una coltellata.
Diciamo che è successo a qualcuno che conosco ecco, nel peggiore dei casi l'automobilista non risale in macchina e none perchè sia stato malmenato, a volte nemmeno toccato, ma solo sufficientemente spaventato. non risale perchè le chiavi della macchina non le ha più lui, dato che in macchina non è in grado di andare a gli occhi di chi ha appena rischiato di essere ammazzato, immagina di trovarti in quella situazione chiuso fuori dalla macchina a dover chiamare qualcuno (magari la moglie) per farti venire a prendere e spiegare il perchè ti sei ritrovato in quella situazione, sempre che tu possa chiamarla dato che il cell potrebbe essere all'interno della macchina chiusa. oh sarò strano io, ma secondo me la prossima volta prima di fare qualche cappellata l'automobilista in questione ci pensa due volte ))
 
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Raven

Cronoman
3 Novembre 2018
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Le categorie esistono in quanto le creiamo noi per classificare e dare un senso alla realtà, sono relative, artificiali e molto più inconsistenti e fluide di quanto non si creda, ma fanno sì che serva poco sforzo mentale per spiegare (a se stessi, prima di tutto), le cose. ;-)

create da noi esattamente come il concetto di legalità e tante altre belle cose (curiosa anche la nostra fissa di ragionare in termini di prima e dopo, siamo ben strani ad esserci inventati il concetto di"tempo", ed abbiamo anche qualche piccolo problema ad intendere il concetto di infinito), effettivamente siamo tutti, in quanto esseri umani, molto limitati, basta accettarlo e conviverci, quale sarebbe il tuo punto quindi?
Se cerchi di trovare verità apodittiche in un forum di bici hai veramente del buon tempo...
 

Shinkansen

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Non funziona così, saresti tu a dovere citare fonti specifiche e attendibili a supporto delle affermazioni che scrivi. Ma ne prendo atto e considero scarso il valore della affermazione o-o
Per quale motivo? Non sono uno psicologo che deve dimostrare le proprie tesi tramite pubblicazione, sono un utente che come te tanti legge articoli (e ormai sono molti che parlano di questo sintomo), si informa e riporta le sue conoscenze. Se vuoi approfondire l'argomento sei tu che ti devi documentare, come fa chiunque ne voglia sapere di più, dato che non vendo niente e che questo è un forum di cicloamatori e non una rivista scientifica.
Se non ti va di informarti sei libero di credere o meno di quanto ho scritto, ma basta che fai un giro in rete e trovi tantissimi articoli.
Che il problema sia evidente è un dato di fatto perché a chiunque di noi è capitato di osservare comportamenti aggressivi di altri automobilisti, sia che fossimo a piedi, in bici o in macchina. E le oltre 500 pagine di questa discussione ne sono una minuscola conferma.
 

kikhit

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Per quale motivo? Non sono uno psicologo che deve dimostrare le proprie tesi tramite pubblicazione, sono un utente che come te tanti legge articoli (e ormai sono molti che parlano di questo sintomo), si informa e riporta le sue conoscenze. Se vuoi approfondire l'argomento sei tu che ti devi documentare, come fa chiunque ne voglia sapere di più, dato che non vendo niente e che questo è un forum di cicloamatori e non una rivista scientifica.
Se non ti va di informarti sei libero di credere o meno di quanto ho scritto, ma basta che fai un giro in rete e trovi tantissimi articoli.
Che il problema sia evidente è un dato di fatto perché a chiunque di noi è capitato di osservare comportamenti aggressivi di altri automobilisti, sia che fossimo a piedi, in bici o in macchina. E le oltre 500 pagine di questa discussione ne sono una minuscola conferma.
@Shinkansen su questo @kikhit ha ragione al100%, è chi afferma qualcosa a doverlo dimostrare,si tratti di scienziati o di semplici utenti. Se dico che si può sorpassare una coda non posso poi dire "cercatelo sul CdS" a chi chiedesse lumi. Semplice nota di metodo, sia chiaro :-o

eh ma nell'era dell'internet è comodo e facile rimandare a 'google'... e fa parte di una dialettica che è andata a farsi benedire, non si è più in grado di portare avanti una affermazione supportata da argomentazioni e prove. Poi... l'utente sapesse come funziona google ;-)

Tant'è che ragionamenti apodittici di questo tipo non li prendo in considerazione come seri.
 
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