Bici da 3,4 kg

Soccio

Maglia Amarillo
13 Gennaio 2005
8.678
30
47
Anywhere (Earth planet)
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Bici
Colnago C60
ciclista statunitense ha scritto:
Alla fiera di Las Vegas, Nicholas Crumpton ha presentato questa bici da 3,4 kg:

http://www.cyclesdeoro.com/Interbike/2006/DB/photos/photo9.html

Sfogliate le prossime foto per vedere di più della bici, oltre alla bilancia dove si vede 7,36 libri (infatti inferiore a 3,4 kg)

Si dice inoltre che la bici funziona anche bene e rispetta pure la legge per andare in strada.

se ci si sale sopra...mi sa che si sbriciola!!!:smile:
 

Cos78

Novellino
15 Gennaio 2007
12
0
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niente di speciale.... 3,4 kg ma incompleta (freno post manubrio etc...)

Questa pesa 3557 grammi ed è perfettamente funzionante: clicca


LS1.jpg



Ovvio che poi sia una demo-bike e non una bici per tutti i giorni...
 

Cos78

Novellino
15 Gennaio 2007
12
0
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monta un huret modificato.... sopra ho messo il link che descrive tutta la componentistica.

le bici sono diverse ma questa Ghisallo pur pesano 157 grammi in più, è tra le due, la vera espressione di grammomania!

nota le leve freno ad esempio.... ;)
 

Alex65

Gregario
20 Settembre 2006
652
0
Parma
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Mi piacerebbe sapere l'affidabiltà di una bici simile; Avete mai sentito parlare di quei cerchi? mi pare che siano montati con dei raggi in titanio, che hanno abbandonato un pò tutti! e che dite del pacco pignoni in carbonio? quando sono da cambiare bisognerà probabilmente svaligiare una banca:wacko: secondo mè anche fermandosi a questo peso http://www.cervelo.com/reviews/top_velo.pdf
(meno di 5 kg) ma avendo una bici affidabile e usabilissima, non è male.
 

riot75

Pignone
19 Ottobre 2006
151
0
brianza
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Credo che il passo definitivo per abbinare pesi estremi ed affidabilità sia rivoluzionare la costruzione di alcune parti; alcune idee che mi passano per la testa sono: portapattini integrati nei bracci del freno (meno materiale ma più rigidità e robustezza); perni dei freni solidali con il telaio e la forcella; manubrio, attacco e perno forcella in un solo pezzo, con serraggio sulla testa forcella (sarebbe molto più rigido e leggero di un manubrio integrato, a parità di svantaggi) e reggisella tipo Paduano; si risparmierebbero una manciata di viti e bulloni e non sarebbe necessario sovradimensionare alcune parti in corrispondenza dei serraggi (penso soprattutto all'attacco manubrio) e tutto sarebbe più monolitico e quindi più rigido ed affidabile.
 

Alex65

Gregario
20 Settembre 2006
652
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Credo che il passo definitivo per abbinare pesi estremi ed affidabilità sia rivoluzionare la costruzione di alcune parti; alcune idee che mi passano per la testa sono: portapattini integrati nei bracci del freno (meno materiale ma più rigidità e robustezza); perni dei freni solidali con il telaio e la forcella; manubrio, attacco e perno forcella in un solo pezzo, con serraggio sulla testa forcella (sarebbe molto più rigido e leggero di un manubrio integrato, a parità di svantaggi) e reggisella tipo Paduano; si risparmierebbero una manciata di viti e bulloni e non sarebbe necessario sovradimensionare alcune parti in corrispondenza dei serraggi (penso soprattutto all'attacco manubrio) e tutto sarebbe più monolitico e quindi più rigido ed affidabile.

Senonchè con i portapattini integrati non riusciresti più a regolare la complanarità dei suddetti pattini sui diversi profili di cerchio; per il discorso perno forcella integrato al manubrio, fose il manubrio sarebbe più rigido, ma la fork meno. E probabilmente si và a far benedire anche la possibilità di regolare l'altezza dell'attacco manubrio, oltre al fatto che, se uno volesse cambiarlo, dovrebbe cambiare mezza bici. Vabbè la leggerezza (sono un patito pure io),ma non a scapito della funzionalità :wacko:
 

riot75

Pignone
19 Ottobre 2006
151
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brianza
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Senonchè con i portapattini integrati non riusciresti più a regolare la complanarità dei suddetti pattini sui diversi profili di cerchio; per il discorso perno forcella integrato al manubrio, fose il manubrio sarebbe più rigido, ma la fork meno. E probabilmente si và a far benedire anche la possibilità di regolare l'altezza dell'attacco manubrio, oltre al fatto che, se uno volesse cambiarlo, dovrebbe cambiare mezza bici. Vabbè la leggerezza (sono un patito pure io),ma non a scapito della funzionalità :wacko:

Ovviamente anch'io privilegio la funzionalità, era un approccio estremo, ma qui si parla di mezzi con corone e pignoni in carbonio, che non hanno altro pregio oltre alla leggerezza, e secondo me sono anche pericolosetti.
Mi sembra che la "grammomania" si ispiri più al mondo delle supercar (numeri sbalorditivi, materiali esotici e prezzi esclusivi) che a quello dell'aeronautica, dove la riduzione di peso non è un gioco ma una necessità.
Iperboli a parte, sono convinto che una progetazione razionale e la standardizzazione dimensionale di alcuni componenti (fra cui la distanza fra archetto freno e cerchio) porterebbe a mezzi più leggeri e con caratteristiche funzionali superiori, e forse a prezzi più bassi; biciclette esteticamente standard, senza troppo carbonio e magari non troppo costose venderebbero probabilmente meno di mezzi più costosi, con prestazioni inferiori ma più "fichi". Rimango dell'idea che molti componenti si vendano non malgrado siano costosi, ma proprio perchè lo sono.
 

Alex65

Gregario
20 Settembre 2006
652
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Parma
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"Rimango dell'idea che molti componenti si vendano non malgrado siano costosi, ma proprio perchè lo sono."

Si hai probabilmente ragione!! io sono uno di quelli che principalmente guarda al peso (dopo aver guardato alla funzionalità) di un prodotto, e chiaramente, di solito, + leggero equivale a + costoso, anche perchè credo (spero) che prodotti di alta gamma siano progettati e costruiti con un'attenzione superiore ad altri. Chissà se è poi veramente cosi ;nonzo%