Senonchè con i portapattini integrati non riusciresti più a regolare la complanarità dei suddetti pattini sui diversi profili di cerchio; per il discorso perno forcella integrato al manubrio, fose il manubrio sarebbe più rigido, ma la fork meno. E probabilmente si và a far benedire anche la possibilità di regolare l'altezza dell'attacco manubrio, oltre al fatto che, se uno volesse cambiarlo, dovrebbe cambiare mezza bici. Vabbè la leggerezza (sono un patito pure io),ma non a scapito della funzionalità
Ovviamente anch'io privilegio la funzionalità, era un approccio estremo, ma qui si parla di mezzi con corone e pignoni in carbonio, che non hanno altro pregio oltre alla leggerezza, e secondo me sono anche pericolosetti.
Mi sembra che la "grammomania" si ispiri più al mondo delle supercar (numeri sbalorditivi, materiali esotici e prezzi esclusivi) che a quello dell'aeronautica, dove la riduzione di peso non è un gioco ma una necessità.
Iperboli a parte, sono convinto che una progetazione razionale e la standardizzazione dimensionale di alcuni componenti (fra cui la distanza fra archetto freno e cerchio) porterebbe a mezzi più leggeri e con caratteristiche funzionali superiori, e forse a prezzi più bassi; biciclette esteticamente standard, senza troppo carbonio e magari non troppo costose venderebbero probabilmente meno di mezzi più costosi, con prestazioni inferiori ma più "fichi". Rimango dell'idea che molti componenti si vendano non malgrado siano costosi, ma proprio perchè lo sono.