Salve, vi riporto le mie considerazioni ed impressioni circa le bici in alluminio e quelle in carbonio.
Ho iniziato a pedalare circa due anni fa con una bici economica in alluminio del Deca peso 10,5 Kg, non faccio tanti km circa 3500 annui, nel corso di questi due anni sono stato sempre tentato dal corbonio per il maggior confort di guida, il minor peso ed anche a causa del condizionamento degli amici che hanno tutte bici in carbonio di marche importanti.
Pertanto circa un mese fa ho cambiato la bici ed ho preso una Kuota K-uno usata, peso 7,5 Kg.
Parto subito con il dire che le mie aspettative circa il vantaggio relativo minor peso della bici sono state del tutto deluse.
Infatti i 3 Kg in meno di peso, per i mio uso amatoriale, non hanno apportato nessun vantaggio. Ho rifatto tutti i percorsi che facevo con la bici in alluminio confrontando tempo, velocità e battito ma nessuna sostanziale differenza. Forse in una crono qualche secondo in meno ci sarà, ma parliamo veramente di secondi.
Il vantaggio del minor peso l'ho avvertito solo nei rilanci, quando devi rallentare o fermarti e ripartire tipo ad un incrocio o un semaforo, con quella più pesante bisogna vincere quella maggior inerzia iniziale ma una volta lanciati si equivale il tutto.
Diverso invece il discorso del confort di marcia che ho trovato fin da subito molto superiore, meno vibrazioni, maggior capacità di assorbire le imperfezioni della strada, di sicuro con conseguenti minori sollecitazioni alle articolazioni e alla schiena. Il maggior confort di guida l'ho pagato però con la minore reattività della bici, in pratica la mia vecchia bici in alluminio essendo molto rigida (infatti la sensazione era di viaggiare su un carro con ruote in ferro) la forza impressa sui pedali si avvertiva subito come spinta specialmente nel fuori sella sembrava che la bici ti spingeva, ad ogni pedalata corrispondeva una spinta, diverso il discorso per quella in carbonio dove la pedalata sembra attenuata si avverte che si sta spingendo su qualcosa che ha una, seppur minima, flessione, e questo mi innervosisce specialmente in salita, perchè i miei sforzi sembrano vanificarsi, ed anche se la prestazione finale resta invariata un po dispersione della forza di sicuro c'è.
Un altro aspetto, ma questo e del tutto una sensazione personale e dovuta al fatto che avverto la bici in carbonio più delicata, più e fragile e questo mi da una certa insicurezza in discesa.
Penso di aver detto tutto, aspetto le vostre impressioni e considerazioni.
Ho iniziato a pedalare circa due anni fa con una bici economica in alluminio del Deca peso 10,5 Kg, non faccio tanti km circa 3500 annui, nel corso di questi due anni sono stato sempre tentato dal corbonio per il maggior confort di guida, il minor peso ed anche a causa del condizionamento degli amici che hanno tutte bici in carbonio di marche importanti.
Pertanto circa un mese fa ho cambiato la bici ed ho preso una Kuota K-uno usata, peso 7,5 Kg.
Parto subito con il dire che le mie aspettative circa il vantaggio relativo minor peso della bici sono state del tutto deluse.
Infatti i 3 Kg in meno di peso, per i mio uso amatoriale, non hanno apportato nessun vantaggio. Ho rifatto tutti i percorsi che facevo con la bici in alluminio confrontando tempo, velocità e battito ma nessuna sostanziale differenza. Forse in una crono qualche secondo in meno ci sarà, ma parliamo veramente di secondi.
Il vantaggio del minor peso l'ho avvertito solo nei rilanci, quando devi rallentare o fermarti e ripartire tipo ad un incrocio o un semaforo, con quella più pesante bisogna vincere quella maggior inerzia iniziale ma una volta lanciati si equivale il tutto.
Diverso invece il discorso del confort di marcia che ho trovato fin da subito molto superiore, meno vibrazioni, maggior capacità di assorbire le imperfezioni della strada, di sicuro con conseguenti minori sollecitazioni alle articolazioni e alla schiena. Il maggior confort di guida l'ho pagato però con la minore reattività della bici, in pratica la mia vecchia bici in alluminio essendo molto rigida (infatti la sensazione era di viaggiare su un carro con ruote in ferro) la forza impressa sui pedali si avvertiva subito come spinta specialmente nel fuori sella sembrava che la bici ti spingeva, ad ogni pedalata corrispondeva una spinta, diverso il discorso per quella in carbonio dove la pedalata sembra attenuata si avverte che si sta spingendo su qualcosa che ha una, seppur minima, flessione, e questo mi innervosisce specialmente in salita, perchè i miei sforzi sembrano vanificarsi, ed anche se la prestazione finale resta invariata un po dispersione della forza di sicuro c'è.
Un altro aspetto, ma questo e del tutto una sensazione personale e dovuta al fatto che avverto la bici in carbonio più delicata, più e fragile e questo mi da una certa insicurezza in discesa.
Penso di aver detto tutto, aspetto le vostre impressioni e considerazioni.