Cardio......ma quanto serve?
- Creatore Discussione tillo
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Ti dico la verità.
Se devo staccarmi, preferisco farlo quando non ce la faccio più, non per scelta.
Anche perchè se oltre a staccarmi quando mi lasciano indietro quelli più forti, mi lascio staccare anche per " prudenza ", quali corse mi restano, quelle con i bambini ?
Se devo staccarmi, preferisco farlo quando non ce la faccio più, non per scelta.
Anche perchè se oltre a staccarmi quando mi lasciano indietro quelli più forti, mi lascio staccare anche per " prudenza ", quali corse mi restano, quelle con i bambini ?
cioè se hai una gara di 200 km e i primi vanno a tutta per 200 km, tu cercherai di andare a tutta per 200 km? complimenti! io non avrei questa costanza.
Sei un duro, è cosi che Chiappucci arrivo vicino a vincere il tour.
La testa è lei che comanda i grandi campioni recepiscono più tardi il senso del dolore e della fatica, meccanismo che si innesca per farci rallentare.
laserpe.z
Apprendista Velocista
Non voglio aprire una discussione in merito però il dato di fatto che con la testa ha raccolto molto di più rispetto a quello che il suo fisico poteva dare.
Scusa Pietro, non capisco...
Io in corsa sono quasi sempre a tutta ( tu no ? Complimenti ! ); ci potranno essere dei momenti in pianura in cui recuperi, quando hai trovato il gruppetto che è a te consono. A quel punto, dove vuoi andare, per qualunque tentativo, da fare o da subire, ci pensa sempre la salita successiva...
Ma a parte queste situazioni momentanee, io il fiato non lo tiro quasi mai, purtroppo; ovvio che se fossi più forte, andrei ad una percentuale di sforzo minore.
Quello che è certo però è che per staccarmi devono andare più forte di me ( e questo succede anche troppe volte ! ), non sarò io a lasciarli andare...
Poi, con questa tattica, posso pure schiantare di botto come mi è successo a Lucca quest'anno, ma altre volte avere sofferto le pene dell'inferno, stretto i denti all'inverosimile, mi ha fatto arrivare con gente di buon livello, superiore a me sotto tutti i punti di vista.
ci sono gare in cui so che posso andare a tutta e avere benzina fino a fine gara, ci sono gare in cui so che devo "gestire". E così faccio. Certo non mi tiro il collo sulla prima salita per strisciare a passo del leopardo sull'ultima. Almeno io mi comporto così.
Pensa quanto sbaglio...
Secondo me è proprio sulla prima salita che si fa la corsa perchè è lì che poi trovi il tuo gruppo giusto, quello con il tuo passo, quello con cuiarriverai in fondo.
Evidentemente sto sbagliando ma io credo che se resisti quanto più possibile all'inizio, quelli che poi ti passeranno eventualmente dopo saranno enormemente meno di quelli che ti arrivano davanti se li lasci andare subito via.
A meno che non ti becchi la botta drammatica: onestamente, con questa tattica, a me è successo una volta sola.
Ciao
Secondo me è proprio sulla prima salita che si fa la corsa perchè è lì che poi trovi il tuo gruppo giusto, quello con il tuo passo, quello con cuiarriverai in fondo.
Evidentemente sto sbagliando ma io credo che se resisti quanto più possibile all'inizio, quelli che poi ti passeranno eventualmente dopo saranno enormemente meno di quelli che ti arrivano davanti se li lasci andare subito via.
A meno che non ti becchi la botta drammatica: onestamente, con questa tattica, a me è successo una volta sola.
Ciao
appunto, l'hai detto. l'importante è non beccare la botta drammatica. se ti arriva quella, dici addio a tante di quelle posizioni...
Sicuro !
A Lucca quest'ano, dopo un ottimo ( davvero ! ) 60% di gara la botta è arrivata a metà Trebbio ed avevo ancora da scalare le Pizzorne, la salita più dura di tutto il GGT.
Un incubo, un inferno, c'ho messo un'ora, stavo per vomitare; quando sono arrivato in cima, mi sono FERMATO AL RISTORO ( erano anni che non lo facevo piu' ! ); appena ho messo in bocca uno spicchio di arancio ho avuto un rigurgito che manca poco gli vomito sul tavolino, per dirti in quali condizioni ero.
Sicuramente, quel giorno, avessi imaginato che finiva così, mi sarei comportato diversamente.
Però, in tutta onestà, mi è successo solo una volta; in tutte le altre situazioni, la sofferenza alla fine ha avuto il meritato riconoscimento.
A Lucca quest'ano, dopo un ottimo ( davvero ! ) 60% di gara la botta è arrivata a metà Trebbio ed avevo ancora da scalare le Pizzorne, la salita più dura di tutto il GGT.
Un incubo, un inferno, c'ho messo un'ora, stavo per vomitare; quando sono arrivato in cima, mi sono FERMATO AL RISTORO ( erano anni che non lo facevo piu' ! ); appena ho messo in bocca uno spicchio di arancio ho avuto un rigurgito che manca poco gli vomito sul tavolino, per dirti in quali condizioni ero.
Sicuramente, quel giorno, avessi imaginato che finiva così, mi sarei comportato diversamente.
Però, in tutta onestà, mi è successo solo una volta; in tutte le altre situazioni, la sofferenza alla fine ha avuto il meritato riconoscimento.
Capisco. Comunque (e se mi conosci lo avevi già capito) il mio non era un consiglio sul modo di correre una granfondo, riporto solo che IO parto magari un po' con il freno a mano tirato per poi cercare di aumentare via via che passano i km. Non dico che sia una cosa giusta. Dico solo che io faccio così.
Sicuramente così ti eviti situazioni tipo quella in cui io sono incorso a Lucca, ti assicuro, il più brutto giorno della mia vita in bdc.
Però, non so se il risultato ne trae un particolare giovamento, sempre ammesso che tu lo cerchi !
Però, non so se il risultato ne trae un particolare giovamento, sempre ammesso che tu lo cerchi !
Per mettere d'accordo Carlo e Pietro farei una distinzione tra GF e GF. Quelle toscane normalmente (Lucca esclusa) sono molto veloci, la selezione avviene sulla 1° salita che si fa a tutta e dove si formano i gruppetti con i quali poi più o meno vai all'arrivo: in questi casi è chiaro che Giumbi ha ragione di cercare di tenere fino alla morte.
Quando le GF sono invece più dure e soprattutto sono dure alla fine (Lucca, MdD, Campagnolo, Oetzy) conviene gestirsi e lasciare andare chi ha un passo superiore consci del fatto che, se non è veramente più forte di noi, prima o poi tornerà indietro...
questo non lo immaginavo. ragionavo su gare appunto tipo la campagnolo o la pantani, dove non ha senso che io mi tiri il collo per esempio sul gavia per stare dietro a della gente che ci metterà una vita e mezza poi a fare il mortirolo. mi conviene salire del mio passo e puntare ad aumentare per quanto possibile alla fine del mortirolo e poi sul S. cristina.
mah, non penso. regolandomi col cardio sono arrivato all'arrivo in grado di sprintare, mi sono divertito sull'ultima salita, ero stanco ma ancora in grado di intendere e di volere. con il gruppetto che si è formato quando mi sono staccato abbiamo recuperato qualcuno del gruppo dei primi e ne abbiamo persi altrettanti (circa). Dando per scontato che non avrei retto il gruppo "originale" fino alla fine, mi sarei staccato comunque, su un qualche falsopiano, col risultato di aver accumulato molto piu acido nelle gambe, ritrovarmi solo, demoralizzarmi e magari (probabile) non farcela nemmeno a tenere il gruppo degli inseguitori.
Chiaro che non si può sapere come sarebbe andata a finire, ma non rimpiango la mia "tattica"
ps in quell'occasione ho capito la differenza tra come corrono le MF quelli che vincono e come corrono quelli come me...
e chissenefrega...se arriva si finisce a passeggio...se nn arriva si fa un buon risultato. se vai piano all'inizio perdi il gruppo buono e ciao gara
in questo caso quoto...in gf estreme...se scoppi rischi di soffrire le pene dell'inferno!! ...e nn divertirti un casso...(scopo del gioco)