predone bergamasco ha scritto:
no la bici arriva da più a nord di berlino.....da rossano veneto vicensa mi pare
.....dopo le feste mi ha detto di andare in negozio che di sicuro arriva
mah, quanto ci vuole, un anno ?
Ste attese di mesi mi fanno venire il vomito, scusate
. Poi magari è normale eh, però boh!
Per quanto mi riguarda, invece, Ho ciccato clamorosamente venerdì 25, sabato 26, ho fatto 50 km in mtb domenica 27, ciccato clamorosamente lunedi' 28, mentre ieri martedì 29 ho fatto passo san marco, oggi ancora nulla ma di sicuro uscirò più tardi, anche col buio, ed anche domattina
.
Domattina vorrei tanto fare una bella valcavata più altre salite in zona valle imagna.
Purtroppo la gamba va così così. IL riposo dei due giorni festivi mi ha logorato e non me lo perdonerò mai. Forse anche complice i postumi del turno di notte che ultimamente faccio fatica ad assorbire, non riesco ad essere regolare, vabbeh.
Riguardo ieri. Esco in mtb tardissimo alle 10:20 perchè ho paura per le strade ghiacciate. Tutto bene fino alla val brembana dove nei pezzi in ombra perenne ci sono accumuli di brina piuttosto spessi ( la cosiddetta "gràsa"). Evito le gallerie fino a piazza brembana in un fondovalle freddo, umido e ghiacciato. A Lenna becco un ragazzo in bdc di Milano che vuole fare passo san marco e scendere a morbegno
. Mi dice che è partito da Moggio in valsassina, ha appena fatto il culmine ed è sceso a san giovanni bianco ma non conosce la strada. Mi dice anche che a Dicembre ha fatto solo un 'uscita di 80 km il giorno dell'immacolata. Poi ha detto che appunto vuole scendere a morbegno>colico>lungolago>moggio da bellano o varenna etc. Non è attrezzato, non ha kit antiforatura nè camera nè pompetta, ha pochi viveri ( più bustine che altro). Ed è vestito leggerissimo, divisa estiva con gambali, maglia autunnale e giubbino leggero.
Attacchiamo il san marco. Fino ai 700 metri di altitudine fa ancora così freddo che nonostante la salita ed i guanti pesanti ho le mani ghiacciate e mi tocca metterle al sole per scaldarle. Poi oltrepassiamo gli 800 di quota ed andiamo sopra il livello dell'inversione ed a pelle si percepisce il cambiamento di temperatura e punto di rugiada. Quindi siamo già oltre i +6°C° ed a mezzoldo il socio mi saluta ed io mi fermo a togliere guanti, scaldacollo etc. Proseguo a passo lento e ribecco il ragazzo fermo sui tratti duri della salita circa al km 7 mentre versa una bustina nella borraccia. Mi raggiunge di nuovo nei pressi della diga. Stiamo assieme fino al rifugio madonna delle nevi poi lui riparte. Lo ribecco fermo a fare foto circa al km 13 , lo ripasso e lui mi ripassa circa al km 15 dove sento di avere un calo di forze. Mangio qualcosa senza fermarmi e riparto raggiungendo la vetta con 10' di distacco circa dal ragazzo in bdc. Molta fatica negli ultimi 1.5 km che sono durissimi. Foto di rito in cima. Poi il ragazzo incoscente scende verso morbegno per davvero. I primi 200 metri sono ricoperti da 2 cm di brina ghiacciata alchè mi sono fatto dare il suo numero di cell. in modo da chiedergli se fosse riuscito ad arrivare a casa perchè in quelle condizioni avevo molti dubbi. Almeno allertavo le fdo in caso negativo. Per quanto mi riguarda poi, discesa veloce e dal passo in 2 ore ero a casa, facendo una paio di gallerie corte in valle.
Da annotare l'aria fetida ed inquinatissima della bassa valle/pianura in contrasto con quella pulita e silenziosissima della vetta del passo. Un altro mondo. Sarei rimasto li per ore ma dovevo scendere.
Tot 141 km a 21.8 di media anche se il computerino mi da 144 e rotti a 22.15 di media. Non capisco dove sia il giusto perchè ho paura che il gps tagli le curve etc.
Nella foto si vede il ragazzo che scende verso morbegno sul ghiaccio. L'ho poi contattato in serata tramite whatsapp e mi ha scritto che si è fatto venire a prendere in macchina a Colico ma è sano e salvo e che per ripigliarsi si è fermato a mettere punch caldo in borraccia. Mah, certe cose al limite dell'incoscenza non le capirò mai.