Ohhh eccoci qui al day after della Coppa Asteria 2019, per cui vi faccio un bel report dettagliato.
Come anticipato nei giorni scorsi, stavolta la mia forma era piuttosto scarsa. Un anno fa alla vigilia della asteria 2018 pensavo di essere a zero, ma quest'anno è ancora peggio, causa piogge nel mese di maggio e pochissimi allenamenti veri. Pensate che non facevo salite dal 1 maggio, e questo dice tutto. Sentivo da due settimane le gambe molli e senza forza
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Comunque io ci sono lo stesso come al solito. L'unica speranza era di sfangarla e di non arrivare troppo tardi all'arrivo , possibilimente prima delle 18
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La notte non dormo molto, 6 ore circa, e comunque mi porto dietro un deficit di sonno di svariate ore del primo turno della settimana. Faccio colazione etc e decido di cambiare le gomme alla bici e perdo quasi mezz'ora. Metto le semislick al posto delle tassellate perchè so che 128 + 42 km di trasferimenti con quest'ultime potrebbero risultarmi fatali. Poi via alle 8:33 sperando di arrivare per tempo entro le 9:30 , ultimo orario utile per registrarsi e partire. I 21 km da casa all'Edonè passano tranquilli e le gomme semislick fanno il loro dovere. Riesco ad essere sufficientemente veloce dando solo un filo di gas ai pedali. Sarà la raccomandazione principale di giornata per me, per evitare di essere cotto già dopo 50 km.
Il dottor strava mi dice che impiego 46' ed arrivo ore 9:19 alla Partenza. Giusto in tempo per la registrazione e firmare il tabellone iscritti. Wow bellissimo come sempre. Ai ragazzi della popolare dico solo che l'importante è divertirsi e non morire, così anche loro ridono.
Condizioni del tempo ? Giornata calda e discretamente afosa già dal mattino anche se ben lontana dall'orrore degli ultimi 2 anni. Assomiglia di più all'edizione 2016. Minima sui +15 e max sui +27 e prima giornata calda del 2019.
Parto ore 9:28. L'imperativo è sempre lo stesso: un filo di gas per non scoppiare a metà percorso e dovermi ritirare. Così parto pianissimo.
I. S. Alessandro - *
Il primo strappo è via S. Alessandro che non si faceva dal 2016. La faccio sempre coi giri al minimo.
Poi si scollina a colle aperto e discesa da borgo canale fino a Longuelo ( qui supero il primo gruppo con dentro il buon Giò Pirotta ) dove si prende il raccordo verso mozzo ( occhio, l'hanno asfaltato tutto, mentre prima c'era un pezzo sterrato, grandi! ).
II. Monte di mozzo - *
Stavolta si fa dal lato semplice e passa indolore.
Poi discesa dalla nuova ciclabile fino ad arrivare a valbrembo e conseguente passaggio alle ghiaie di paladina, più passaggio sulla pista ciclabile fino ad almenno e clanezzo.
III. Muro di ubiale - **
A ubiale si fa questo simpatico muretto da due stellette di mezzo km e 6 tornanti. Nulla di chè, in cima mangio una crostatina ed un signore su un terrazzo di una casa mi urla che devo andare a sinistra ( probabilmente ha visto gli altri partecipanti). Così lo ringrazio con la mano e scendo
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Finito l'anello reincontro altri partecipanti e così proseguo per i ponti di Sedrina dove imbocco la ciclabile. Siamo a 28 km e ne mancano ancora 100 ma il bello deve ancora arrivare.
IV. Alino - ****
A san pellegrino si svolta a sx. Quattro stellette per questa salita da 3 km al 10 % medio. Alcuni tratti graffiano al 15 % ed oltre, ed infatti le bdc zigzagano. Io con la mtb salgo bene anche se la velocità è bassa. In cima ci aspetta il Bonetti della Popolare con le Pistole ad Acqua dedicate al Simone Pianetti, personaggio a cui si è ispirata questa edizione della Asteria. Ci spara addosso tanta acqua mentre chi è passato prima di noi ha razziato il vino di ben due bottiglioni di rosso che noi troviamo vuoti.
. Così mangio e rifornisco la borraccia alla fontana. Inizia il caldo. Però nelle gallerie della ciclabile fa un freddo boia ma tutto sommato è un sollievo
V. Portiera - ****
A camerata cornello sbaglio uscendo dalla ciclabile andando a sx verso brembella dove mi accorgo dell'errore e torno indietro per affrontare la salita di Portiera. Niente strappi assassini ma sono 4.7 km al 11 % medio arrivando ai 1050 di Dossena. Faccio fatica ma non vado fuori giri e risupero ancora partecipanti già in crisi. In cima c'è il fantastico ristoro della Popolare con tortine, frutta fresca, succo, alcolici , polenta etc etc. Tutto questo alla bellissima località "miniere" cui si accede dopo mezzo km di sterrato. Da notare che c'era sterrato già nell'ultimo mezzo km di Portiera per cui chi aveva la bdc è dovuto scendere a spingere. Non è ghiaione ma sterratone con i sassi. Finito dunque il ristoro ( dove bevo tantissimo) c'è ancora un paio di km di sterrato più bello fino ad arrivare al'asfalto. Qui si apre una vista fantastica sulla Val brembana e non posso non fermarmi a fare un paio di foto. Fantastico.
Siamo a Dossena al km 60, ancora 68 all'arrivo e nella mia mente riecheggia sempre la nuova canzone di J-ax e Tormento ( Acqua su Marte) dove il ritornello dice che "tutto è possible". Sound dei 90 che mi fa ringiovanire di 20 anni e tornare ad una di quelle estati , e da una schiaffo all'orrore della trap attuale. Forse anche per me in questa Asteria estiva, in una fantastica giornata spensierata, tutto è possibile, possibile che riesca a finirla senza dovermi ritirare. Bellissimo.
Discesa a da Dossena tranquilla, sbaglio ancora strada ma recupero e si arriva a San Giovanni Bianco. Tratto di trasferimento in ciclabile e scopro di essere senza acqua, mannaggia. Si preannuncia sofferenza nella prossima salita.