Cicli Ricci

MarcoAQ

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31 Marzo 2020
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Cicli Ricci
Buongiorno a tutti, sono nuovo del forum, l'ho trovato su internet cercando delle info per restaurare una bici appartenuta a mio padre. Si tratta di una Cicli Ricci, prodotta artigianalmente a L'Aquila nel 1964-65. Vi allego alcune foto.
Il freno anteriore è stato sostituto, il posteriore Agrati è originale. Il deragliatore anteriore è shimano e il posteriore Campagnolo.
Il manubrio originale era condor, qualche hanno fa è stato montato quel manubrio da corsa orribile che vorrei mantenere cambiando leve dei freni ed il rivestimento.
La sella è originale in plastica ma vorrei sostituirla con una in pelle e di conseguenza anche il nastro sul manubrio.
Cosa mi consigliate? E per i freni e le leve? Che altri consigli potete darmi?
Grazie e buona giornata
Marco
 

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Daccordi, CoppiMasciaghi, Aquila, Atala, ColnagoSport?
Buongiorno a tutti, sono nuovo del forum, l'ho trovato su internet cercando delle info per restaurare una bici appartenuta a mio padre. Si tratta di una Cicli Ricci, prodotta artigianalmente a L'Aquila nel 1964-65. Vi allego alcune foto.
Il freno anteriore è stato sostituto, il posteriore Agrati è originale. Il deragliatore anteriore è shimano e il posteriore Campagnolo.
Il manubrio originale era condor, qualche hanno fa è stato montato quel manubrio da corsa orribile che vorrei mantenere cambiando leve dei freni ed il rivestimento.
La sella è originale in plastica ma vorrei sostituirla con una in pelle e di conseguenza anche il nastro sul manubrio.
Cosa mi consigliate? E per i freni e le leve? Che altri consigli potete darmi?
Grazie e buona giornata
Marco

Una foto da destra, dove si veda bene la trasmissione, è sempre utile.

Per dar consigli, ci sarebbe prima da capire meglio cosa intendi per "restaurare":

-non mi sembra, almeno da quel che si può giudicare da foto, che occorrano interventi per poterla usare.
-nell'oltre mezzo secolo di vita, ha avuto svariate modifiche, ma mi sembra di capire che la tua intenzione non è quella di ripristinarla come era in origine. Anzi, gli vuoi cambiare proprio la sella, che è l'originale!

Su una cosa proprio non si può che essere comunque daccordo: quel nastro manubrio anni' 90, magari anche bello messo su una altra bici, sulla tua color arancio è proprio orripilante!!
 

MarcoAQ

Novellino
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Una foto da destra, dove si veda bene la trasmissione, è sempre utile.

Per dar consigli, ci sarebbe prima da capire meglio cosa intendi per "restaurare":

-non mi sembra, almeno da quel che si può giudicare da foto, che occorrano interventi per poterla usare.
-nell'oltre mezzo secolo di vita, ha avuto svariate modifiche, ma mi sembra di capire che la tua intenzione non è quella di ripristinarla come era in origine. Anzi, gli vuoi cambiare proprio la sella, che è l'originale!

Su una cosa proprio non si può che essere comunque daccordo: quel nastro manubrio anni' 90, magari anche bello messo su una altra bici, sulla tua color arancio è proprio orripilante!!

Grazie per la risposta,
in realtà con restaurare intendo appunto riportarla a com'era, principalmente sistemare i freni ovvero mettere delle pinze uguali tra aventi e dietro e acquistare delle leve coeve, a tal proposito quali potrei usare? Ed appunto il manubrio.
La sella è originale ma sarebbe l'unico upgrade che vorrei fare sempre con una dell'epoca.
 

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Un freno anteriore Agrati Lusso, avendo un pò di pazienza per non farsi spennare, si dovrebbe trovare a poco prezzo su Ebay o su Subito.

Altrimenti, su una bici sportiva o da corsa di bassa gamma di metà anni 60, ci possono star bene degli Universal Sport, dei Weinmann AG, o dei Balilla.
A quel punto andrebbe sostituito anche il manubrio con relativa pipa, montando un TTT primo tipo, di quelli col tirante sporgente a testa esagonale

Di non originale inoltre c'è di sicuro il deragliatore Shimano, e quasi certamente la guarnitura a perno quadro (mi sembra di intravedere il logo Gipiemme) col relativo movimento centrale.

Le levette del cambio Campagnolo, con la vite a taglio, potrebbero essere le originali (ammesso che la bici fin dall'inizio abbia avuto la moltiplica col deragliatore)
Il cambio non lo vedo ( foto da destra please) e quindi non mi pronuncio.

Anche i due cerchi non sembrano uguali far loro, almeno dalla foto. I mozzi flangia larga andavano di moda proprio in quegli anni, e quindi penso siano i suoi
 
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Grazie per i commenti, ecco alcune foto da destra.
Mio padre mi conferma che il deragliatore è originale.
Nel frattempo ho trovato il freno corretto per l'anteriore con leve
 

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Grazie per i commenti, ecco alcune foto da destra.
Mio padre mi conferma che il deragliatore è originale.
Nel frattempo ho trovato il freno corretto per l'anteriore con leve
Allora forse la bici è di 2-3 anni più giovane, il Campagnolo Valentino Extra è stato introdotto nel 1967/68, in sostituzione del Valentino Super.
Dai una occhiata sotto la sella, può darsi ci sia impressa la data di stampaggio della sella.

A proposito di sella, non riesco a leggere il marchio. Le selle con lo scafo in plastica furono una innovazione di Cinelli proprio negli anni '60, ma con la zigrinatura antiscivolo non dovrebbe essere una Cinelli Unicanitor.
E' comunque interessante il fatto che il telaio della sella sia ancora del tipo con il tendicuoio.

Il deragliatore Shimano è un serie Z, degli anni '80, e anche la guarnitura sembrerebbe una Gipiemme serie Azzurra di quel periodo. Senti tuo padre se ricorda di aver cambiato anche la guarnitura
Il deragliatore del Valentino è questo:

. Valentino  deragliatore 2050 cat 16 1968 vite sopra.jpg


Che tipo di freni monti?
 
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Molte grazie per le info.

La sella è marchiata Rossital, ma sotto non sono riuscito a trovare stampigliature.

Ho interrogato mio padre.. non ricorda bene ma dice di averla portata a revisionare proprio negli anni 80 e probabilmente in quella occasione il deragliatore è stato sostituito, ma sulle altre cose non si ricorda.
Sui pedali all'interno c'è scritto Cr sprint 170, di che anni sono?
Per amore del restauro conservativo ho trovato un paio di agrati lusso in buone condizioni con leve universal mod 51 e, grazie al tuo consiglio, anche il deragliatore valentino.
Mancherebbe solo il nastro di cuoio, che metterei nero, avete consigli su dove trovarlo?
 

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Molte grazie per le info.

La sella è marchiata Rossital, ma sotto non sono riuscito a trovare stampigliature.

Ho interrogato mio padre.. non ricorda bene ma dice di averla portata a revisionare proprio negli anni 80 e probabilmente in quella occasione il deragliatore è stato sostituito, ma sulle altre cose non si ricorda.
Sui pedali all'interno c'è scritto Cr sprint 170, di che anni sono?
Per amore del restauro conservativo ho trovato un paio di agrati lusso in buone condizioni con leve universal mod 51 e, grazie al tuo consiglio, anche il deragliatore valentino.
Mancherebbe solo il nastro di cuoio, che metterei nero, avete consigli su dove trovarlo?

La sigla Cr sprint indica che è una Cronosprint (170 è la lunghezza della pedivella), la trovi sui cataloghi 1982 e 1984 della Gipiemme.
.
Può darsi che fosse in produzione anche da prima (la Gipiemme è stata fondata nel 1964), ma mi sembra più probabiile che sia stata montata insieme al deragliatore Shimano

Per il nastro manubrio, il nero è sicuramente meglio del nastro psichedelico attuale.
Ma può andar bene un nastro in materiale sintetico, il nastro in pelle non mi sembra in stile con il tipo di bicletta (oltre che decisamente costoso).
Piuttosto, cambierei la pipa. Quella in acciaio cromato è decisamente successiva a fine anni' 60.

Bene le leve mod.51

Il marchio Rossital della sella non lo conoscevo.
Mi intrigava la sella in plastica col telaietto con tendicuoio.

Negli anni '60 la Cinelli, con la Unicanitor con lo scafo in tecnopolimero (volgarmente detta "plastica"), rivoluzionò il metodo costruttivo delle selle.
Fino ad allora le selle delle bici erano, o con telaio a molle e similpelle sulle bici utilitaristiche e sportive, o in cuoio col telaio con vite tendicuoio su quelle da corsa.
Cinelli introdusse lo scafo in plastica stampato ad iniezione, senza nessun rivestimento, affiancato successivamente dalle versioni rivestite.
Fu una innovazione geniale, tanto è vero che dopo mezzo secolo la quasi totalità delle selle da bici è ancora fatta così.

Ho visto foto di Unicanitor col telaietto tendicuoio, come sulla tua, credo che fossero i primi tipi, un pò sperimentali, un retaggio delle precedenti selle in cuoio. Il tendicuoio era indispensabile per recuperare l'allungamento naturale del cuoio, ma era inutile con il tecnopolimero.

Probabilmente quella Rossital è stata una dei primi "cloni" delle prime Unicanitor
 
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Grazie ancora!
Che consigli puoi darmi per pipa e per il nastro, in termini di marche/modello?=
Buon we a tutti!


3ttt

Questa è una pipa 3ttt anni '60, primi modelli (la 3ttt è stata fondata nel 1961).
pipa e piega.JPG pipa 1.JPG pipa ttt.JPG
Un link per avere una idea di prezzo:

e questa è una successiva pipa 3ttt Record prima versione, sicuramente anni '70, forse anche seconda metà anni '60 e quindi forse coeva alla tua bici
DSC08185.JPG DSC08184.JPG

La Record Mod.1 seconda versione, da metà anni'70, non aveva più le scritte a rilievo nel bassofondo.
Questo è il link al catalogo 3ttt 1974: https://www.velo-pages.com/main.php?g2_itemId=147
con le diverse lunghezze disponibili.

L'attacco sul manubrio della 3ttt è diam 26
Occhio che il diametro non era standardizzato, e può darsi che il tuo manubrio, se non è 3ttt, potrebbe avere un diam leggermente diverso, e quindi non compatibile.
Invece il diametro che si impegna nel tubo sterzo è 22,2 che io sappia sempre uguale, almeno sulle bici Made in Italy

Ad essere pignoli, anche la forma del tuo manubrio, con la impugnatura in presa bassa "dritta" invece che "tutta tonda" è stile anni '90, piuttosto che anni '60-'70

Per il nastro, se ne parla qui:
Un Benotto è un classico intramontabile, ed ancora trovabile facilmente in commercio.
A mio parere, su una bici vintage il nastro manubrio si potrebbe considerare come materiale di usura, come i pattini freno e la catena, e quindi potrebbe non necessariamente essere originale d'epoca, basta che non stoni troppo come stile
 
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