Le lame sono di grande qualità (complimenti per quella di Vittorio Mura di Santulussurgiu . Io ne ho due, una in acciaio al carbonio (sono quelle che hanno il pallino nella righina sotto la firma) e una inox (taglia meno ma molto più pratica. Il difetto progettuale di tutte le resorze è di non aver il blocco (la vecchia storia che basta la frizione ben calibrata per me è una stronzata). Una ditta toscana, la Estrema Ratio, che produce i coltelli per le forze speciali, ne fa una chiamata Resorza per la Brigata Sassari che è la versione tecnologica. Lama perfetta e nera, manico meno romantico ma bellissimo in lega leggera e con calastrelli e, sopra tutto, con un semplicissimo blocco che neppure si vede e che la rende molto più sicura. E' evidente che pur con tutte le chiacchiere di balentia, la resorza serve per tagliare sartizzu e casu e non come arma, che senza blocco sarebbe pericolosissima... Scusate la divagazione, ma è un tema che mi è caro (oltre la pattadese, la arburese e la lussurgese, c'é anche la guspinese...)
P.S.:attenzione alle patacche. In primis a quelle che non hanno l'anima d'acciaio fino all'estremità posteriore...