Con qualche decennio di esperienza, sono arrivato alla seguente conclusione.
Se non sei un corridore serio o un fuscelletto in perenne lotta con la bilancia (e col cervello) per battere rekord di leggerezza, il cannotto deve essere assolutamente affidabile e la sella comoda.
Siccome al reggisella gli rompiamo spesso gli zebedei con le brucole - alza abbassa, salita o pianura, sei in forma alzi, sei in inverno abbassi ecc. - la cosa migliore è prendere un bel Thomson
Elite, dai newsgroup di mezzo mondo considerato il miglior reggisella in alluminio (è lavorato da un pezzo solo per tornitura). Costa la metà di un carbonio mediocre e te lo porti dove vuoi, lo puoi pure prendere a martellate. Ed è bello, almeno per me. Se proprio vai in fissa di peso, fai una dietuccia e dimagrisci quell'etto che ti porta in più, ma stai sicuro.
Per la sella, il discorso è di comodità. Se, come me, fate oltre i 100 ogni volta, non potete convincervi che le tavolette in carbonio sono comode. Sono comode per forza, solo perché vi costano qualche centinaio d'euro. Per la cronaca, ho una
SMP Pro (sono grossetto). Se proprio, fai un altro pezzetto di dieta, e dimagrisci un altro etto.
In passato, ho seguito da vicinissimo qualche arrivo-partenza dei pro, mi ha sempre impressionato la sella di Bettini, che pure era piuttosto piccolo, ma in generale allora le selle erano belle larghette per tutti. Poi è arrivata la fissa del carbonio...e il mercato ha occupato pure i deretani dei professionisti.
Che ne pensate?
PS: Ho letto del tubo di alluminio per rivestimento del cannotto lesionato: attento, così butti pure il tubo piantone, e con lui tutta la bici, perché stai cambiando il calibro interno del tubo. Una volta ho usato un adattatore (si vendono) per usare un cannotto di calibro più piccolo del tubo piantone della bici nuova: dopo un anno il tubo s'è crepato poco sotto il collarino, nonostante le giuste lavorazioni.