comodità di un telaio.......

bt2007

Pignone
2 Giugno 2008
279
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Sud
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Specy
Mi rivolgo a tutti coloro (ingegneri compresi) che sanno realmente spiegarmi quali sono le caratteristiche meccaniche e/o progettuali che deve avere un telaio per essere definito "comodo per i lunghi percorsi" o per "le granfondo".
Un amico ritiene che, la "comodità" di un telaio è legata all'angolo piantone, altri tirano in ballo il carro posteriore, ...il telaio tradizionale e non slooping, ecc.

Insomma, cosa deve avere un telaio per essere comodo??

grazieo-oo-o
-
 

SCR1

Recordman
19 Maggio 2008
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7.625
Fiorentino ai 100%
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Scott CR1 SL+Specialized New tarmac SL6
Geometrie , angolo piantone abbastanza disteso ,dislivello sella manubrio, tipo di materiale che lo costituisce , ad esempio titanio.
Oggi con il carbonio si riesce a differenziare gli spessori ma è molto reattivo e le bike costruite al top di gamma hanno angoli piantone molto verticali , cosa non molto comoda.

Dovresti prendere una bike adatta , per esempio look fa un modello specifico per lunghe distanze 695 non SR oppure specialized con la versione roubaix
 
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mattia78

Pignone
10 Aprile 2010
208
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cancello
angoli piantone abbastanza disteso ,

Io questa cosa non l'ho mai capita... vediamo se mi aiuti.

Allora, ho preso ad esempio due modelli della Bianchi, teoricamente agli antipodi: la Infinito (studiata appunto per le GF) e la Oltre (corsaiola per definizione) entrambe in una misura "media", la 53.

Infinito: angolo piantone 74°, sterzo 71,5°.
Oltre: 74° e 72°.

Tutta sta gran differenza in solo mezzo grado? ;nonzo%
 

bt2007

Pignone
2 Giugno 2008
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Specy
Io questa cosa non l'ho mai capita... vediamo se mi aiuti.

Allora, ho preso ad esempio due modelli della Bianchi, teoricamente agli antipodi: la Infinito (studiata appunto per le GF) e la Oltre (corsaiola per definizione) entrambe in una misura "media", la 53.

Infinito: angolo piantone 74°, sterzo 71,5°.
Oltre: 74° e 72°.

Tutta sta gran differenza in solo mezzo grado? ;nonzo%

bella domanda.;nonzo%
 

brigli

Velocista
15 Dicembre 2006
5.690
1.067
Modena
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Scott Addict pro Disc
Da non sottovalutare anche l'altezza del tubo sterzo...che negli ultimi top di gamma tendono ad abbassarlo come se fossimo noi acquirenti tutti dei veri "corridori"...poi bisogna mettere tanti spessori sotto il manubrio per rendere piu' comoda la bici e diventa una schifezza!...prima di fare un'acquisto e' un parametro molto importante da considerare per me!...
 

ALXnirone

Cronoman
6 Ottobre 2009
778
23
Vicino Bracciano (RM)
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Sono interessato all'argomento, sono ignorante e quindi ne approfitto per capire.
Ma la caratteristica di "comodità" è legata alle geometrie ma a parità di qualità del materiale e sezioni del materiale in questione. La geometria è quindi una delle componenti? Quali secondo voi in ordine incide si più sulle caratteristiche di comportamento?
 

powermeter

Apprendista Velocista
7 Giugno 2004
1.480
17
Napoli
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Colnago EC, Colnago Chic, De Rosa Giro d'Italia, De Rosa Planet
Per me il 90% della comodità nasce dalle giuste misure (no costrizioni no adattamenti) indifferentemente dagli angoli, l'altro 10% i materiali.
 

brigli

Velocista
15 Dicembre 2006
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Modena
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Scott Addict pro Disc
E non e' poco...2,5cm si sentono e come sul collo!...se poi devi mettere un sacco di spessori perche' stai scomodo e non riesci a mantenere la posizione che senso ha?...esempio: io avevo guardato per l'acquisto di una Wilier 101,ero interessato alla Slr,ma una volta guardate le geometrie l'ho scartata subito...ha un'altezza del tubo sterzo nella mia taglia che e' un 57cm,di solo 15,5cm...la 101sp normale invece ha 19,5cm di tubo sterzo nella stessa taglia! Come colorazione mi piace di piu' la Slr,ma non la comprerei mai cosi' per poi non riuscire a starci sopra perche' "a testa in giu'" o rovinarla mettendoci diversi spessori sotto il manubrio...non ha senso! Molto meglio allora la 101 normale,con geometrie "piu' comode". Bisogna valutare un po' prima di fare un'acquisto...e purtroppo la stragrande maggioranza non lo fa,compra una bici solo perche' gli piace o perche' e' l'ultimo modello usato dai professionisti e poi non riesce a starci sopra per piu' di 50km...e poi la rivende sui mercatino con motivo della vendita "taglia sbagliata"!...Ma dico io,ci si vuole guardare prima...o buttiamo via soldi??...o ci si fa abbindolare dal primo che dice "si si e' comoda questa per te"!!....
 

brigli

Velocista
15 Dicembre 2006
5.690
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Modena
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Scott Addict pro Disc
un paio si!...ma in giro si vedono cose improponibili...fatte piu' col c..o che con la testa...e poi non e' solo lo sterzo,ma la geometria in generale e la rigidita' del modello...poi ad es nel mio caso non erano 2cm,ma c'erano ben 4cm di diff d'altezza del tubo sterzo!...non e' poco!
 

vaminga

Apprendista Passista
19 Febbraio 2010
1.111
153
Brianza
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Canyon Ultimate CF slx 8.0- Cannondale caad 7
Forse sarebbe il caso di definire cosa si intende per bici da corsa "comoda".
A parte il dislivello sella-manubrio che impone una posizione più o meno abbassata e quindi "scomoda" per la tensione di collo e colonna a livello lombo-sacrale (ed infatti quando si può si viaggia con le mani sulla parte orizzontale del manubrio o sull'attacco dei freni); per il resto quando le misure sono quelle giuste (senza ossessioni da millimetromaniaci!) a mio parere una bici vale sostanzialmente un'altra.
Per sostenere il contrario al di là delle chiacchiere e delle "granitiche" sensazioni personali occorrerebbe disporre di dati tecnici che quantifichino concretamente le differenze (fra diversi materiali o geometrie) e permettano di concludre che data la loro entità influiscono significativamente sul comfort in sella.


P.S. Non a caso nelle MTB il maggior comfort (a prescindere dall'aspetto prestazionale) è conferito da efficienti e ammortizzatori idraulici!
 
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SCR1

Recordman
19 Maggio 2008
33.019
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Fiorentino ai 100%
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Scott CR1 SL+Specialized New tarmac SL6
Io questa cosa non l'ho mai capita... vediamo se mi aiuti.

Allora, ho preso ad esempio due modelli della Bianchi, teoricamente agli antipodi: la Infinito (studiata appunto per le GF) e la Oltre (corsaiola per definizione) entrambe in una misura "media", la 53.

Infinito: angolo piantone 74°, sterzo 71,5°.
Oltre: 74° e 72°.

Tutta sta gran differenza in solo mezzo grado? ;nonzo%
L'angolo da me descritto non si riferisce al tubo sterzo ma bensi al tubo piantone dove alloggia il reggisella , nonchè il movimento centrale.
Per esempio un angolo di 74° è molto verticale con uno scarto di mezzo grado in altezza cambiano circa 5/6 mm , con 73,5° ed è più confortevole
 
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Zonzolo

Apprendista Passista
19 Ottobre 2010
1.170
344
Pianeta Terra
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Bici
Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
Mi rivolgo a tutti coloro (ingegneri compresi) che sanno realmente spiegarmi quali sono le caratteristiche meccaniche e/o progettuali che deve avere un telaio per essere definito "comodo per i lunghi percorsi" o per "le granfondo".
Un amico ritiene che, la "comodità" di un telaio è legata all'angolo piantone, altri tirano in ballo il carro posteriore, ...il telaio tradizionale e non slooping, ecc.

Insomma, cosa deve avere un telaio per essere comodo??

grazieo-oo-o
-
L'argomento "comodità di un telaio" è uno di quelli sui quali si discute da sempre, spesso azzuffandosi...
Provo comunque anch'io a dare una mia, personale ed opinabilissima interpretazione di quali siano i parametri che concorrono a far definire un telaio come "comodo".

Materiale con il quale è costruito il telaio:
il carbonio assorbe meglio le vibrazioni dei materiali metallici, ha un "coefficiente di smorzamento" maggiore, quindi dopo un urto trasmette per meno tempo le vibrazioni rispetto ad un telaio metallico.
Modulo di elasticità del materiale e dimensioni delle sezioni dei tubi:
più è elevato il modulo di elasticità del materiale utilizzato e maggiori sono le sezioni delle tubazioni e più il telaio è rigido. E' meccanicamente più efficiente, ma ogni buca trasmette alla schiena un urto di maggiore entità.
Geometria del telaio:
un carro posteriore più lungo, a parità degli altri elementi, è più flessibile e quindi trasmette gli urti in un tempo superiore, riducendone il valore di picco.
Siccome poi sul telaio ci sarà una persona e non un apparato di misurazione delle sollecitazioni... occorre considerare che il telaio deve essere proporzionato correttamente in base alla mobilità articolare di chi ci pedalerà sopra. Se la mobilità articolare di bacino e collo è modesta occorrerà un tubo di sterzo più alto rispetto a quello che potrebbe essere ottimale per persone più "flessibili".
Un distanziale in più sul tubo di sterzo è brutto da vedere, ma non cambia la comodità del telaio.

L'angolo del tubo piantone penso invece che sia un falso problema; la posizione e l'arretramento della sella dipende dalla lunghezza di femore, tibia e piede, quindi non è un valore da scegliere a caso, ma dipende dalle misure antropometriche di chi pedalerà su quel telaio. Se il piantone del telaio è più verticale del dovuto occorrerà arretrare un poco di più la sella, ma l'arretramento della sella rispetto al centro del movimento centrale sarà comunque lo stesso.
Vero è che un piantone meno verticale costringe, per ragioni geometriche, ad avere un carro posteriore più lungo e più flessibile, ma la comodità è data dal carro posteriore più lungo e non dal piantone più inclinato.

Tutti gli elementi sopra elencati si sommano fra loro. a questi vanno aggiunte la tipologia di ruote, la pressione delle gomme, il tipo di sella e... l'età e le caratteristiche fisiche dell'utilizzatore, più sensibile alle forze di picco o all'entità delle vibrazioni trasmesse dal telaio!

Troppi elementi... forse è per questo che ci si trova raramente d'accordo su quale telaio sia comodo...

o-o
 
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mitico_2

Passista
6 Dicembre 2009
3.851
147
piemonte
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--
L'argomento "comodità di un telaio" è uno di quelli sui quali si discute da sempre, spesso azzuffandosi...
Provo comunque anch'io a dare una mia, personale ed opinabilissima interpretazione di quali siano i parametri che concorrono a far definire un telaio come "comodo".

Materiale con il quale è costruito il telaio:
il carbonio assorbe meglio le vibrazioni dei materiali metallici, ha un "coefficiente di smorzamento" maggiore, quindi dopo un urto trasmette per meno tempo le vibrazioni rispetto ad un telaio metallico.
Modulo di elasticità del materiale e dimensioni delle sezioni dei tubi:
più è elevato il modulo di elasticità del materiale utilizzato e maggiori sono le sezioni delle tubazioni e più il telaio è rigido. E' meccanicamente più efficiente, ma ogni buca trasmette alla schiena un urto di maggiore entità.
Geometria del telaio:
un carro posteriore più lungo, a parità degli altri elementi, è più flessibile e quindi trasmette gli urti in un tempo superiore, riducendone il valore di picco.
Siccome poi sul telaio ci sarà una persona e non un apparato di misurazione delle sollecitazioni... occorre considerare che il telaio deve essere proporzionato correttamente in base alla mobilità articolare di chi ci pedalerà sopra. Se la mobilità articolare di bacino e collo è modesta occorrerà un tubo di sterzo più alto rispetto a quello che potrebbe essere ottimale per persone più "flessibili".
Un distanziale in più sul tubo di sterzo è brutto da vedere, ma non cambia la comodità del telaio.

L'angolo del tubo piantone penso invece che sia un falso problema; la posizione e l'arretramento della sella dipende dalla lunghezza di femore, tibia e piede, quindi non è un valore da scegliere a caso, ma dipende dalle misure antropometriche di chi pedalerà su quel telaio. Se il piantone del telaio è più verticale del dovuto occorrerà arretrare un poco di più la sella, ma l'arretramento della sella rispetto al centro del movimento centrale sarà comunque lo stesso.
Vero è che un piantone meno verticale costringe, per ragioni geometriche, ad avere un carro posteriore più lungo e più flessibile, ma la comodità è data dal carro posteriore più lungo e non dal piantone più inclinato.

Tutti gli elementi sopra elencati si sommano fra loro. a questi vanno aggiunte la tipologia di ruote, la pressione delle gomme, il tipo di sella e... l'età e le caratteristiche fisiche dell'utilizzatore, più sensibile alle forze di picco o all'entità delle vibrazioni trasmesse dal telaio!

Troppi elementi... forse è per questo che ci si trova raramente d'accordo su quale telaio sia comodo...

o-o

sono sostanzialmente daccordo in tutto
 

mattia78

Pignone
10 Aprile 2010
208
2
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Bici
cancello
L'angolo da me descritto non si riferisce al tubo sterzo ma bensi al tubo piantone dove alloggia il reggisella , nonchè il movimento centrale.
Per esempio un angolo di 74° è molto verticale con uno scarto di mezzo grado in altezza cambiano circa 5/6 mm , con 73,5° ed è più confortevole

Ok ma le due bici, concepite -teoricamente- per utilizzi completamente diversi, hanno la stessa inclinazione!

Come la spieghi questa cosa?
 

ibondio

Apprendista Cronoman
23 Dicembre 2010
3.034
211
Milano
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Bici
un cannibale ed un ferro
Ok ma le due bici, concepite -teoricamente- per utilizzi completamente diversi, hanno la stessa inclinazione!

Come la spieghi questa cosa?
Zonzolo ha già toccato il tema, oltre agli angoli, contano i materiali (e forse in tema di materiali metallici ci sarebbe da arricchire la discussione differenziando acciai ed alluminio).
Io aggiungerei anche le forme, soprattutto su carro e forcelle si vedono molte divere applicazioni. Vedi il concetto Onda di Pinarello, o i verticali della Specialized Roubeix, o i verticali della Wilier Granturismo, o Cannondale Synapse ... la flessibilità dei materiali accoppiata a forme che permettano flessioni specifiche danno vantaggi in termini di comodità.
Ora non conosco i concetti applicati da Bianchi, ma osservando i verticali del carro mi sembrano di sezione e forma diversa. Ed anche le forcelle mi sembrano diverse oltre ad avere angoli diversi.