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Consigli per allenamento dopo 2 anni
Testo
<blockquote data-quote="green dolphin" data-source="post: 6778654" data-attributes="member: 7692"><p>Se i ritmi sono quelli che dici, con quel volume settimanale, non dovresti avere difficoltà a fare 220-230 km a settimana senza sentirti stanco e con gambe imballate. Con poche uscite, a quei ritmi, il recupero è garantito: praticamente non fai mai soglia, neanche in salita (anche se dire "soglia" può essere molto aleatorio come concetto).</p><p></p><p>Dovresti chiederti se ha definito bene i vari parametri di lungo, medio, veloce, etc. nel calcolo della frequenza cardiaca, perché se sono calcolati in eccesso, allora ci potrebbe stare che ti stanchi. Oppure se ci sono fattori di stress esterni (tipo lavorativo) che comunque influiscono sul tuo rendimento e che alla fine non ti fanno reggere il carico di questi allenamenti non così pesanti, ma che uniti ad un lavoro fisico impegnativo, magari ti spremono troppo.</p><p></p><p>Quello che posso dirti che ho imparato in tanti anni di ciclismo e anche quando facevo atletica, che il mio fisico rende di più allenandomi più frequente, il che vuol dire che diventano molto importanti gli allenamenti ravvicinati, quindi dopo aver dato al tuo fisico un recupero parziale, cagioni uno stress controllato con un nuovo e diverso allenamento, che potrebbe essere soltanto di recupero se quello del giorno prima è stato molto impegnativo.</p><p></p><p>Questo è il recupero attivo, ad esempio, ma va misurato anche il recupero totale fermandosi un giorno o due completamente da qualsiasi attività: anche quello ha un suo perché. Tu al momento fai due cose che potenzialmente annullano qualsiasi miglioramento: non stressi mai con certi ritmi il tuo fisico per cagionare una risposta, e nel contempo dai sempre un giorno intero di recupero al lavoro fatto in precedenza. E ciò nonostante ti stanchi e hai dovuto ridurre il volume.</p><p></p><p>Quest'ultimo è uno dei due concetti chiave, per il miglioramento: volume ed intensità. La capacità di dosarli e miscelarli a seconda dello stato di forma, ti darebbe risultati diversi. E qui entra in scena il terzo concetto: diversificare. Mai fare un allenamento uguale all'altro. Il fisico si abitua e rischi di non migliorare, anzi, in alcuni casi avrai una regressione. Perché mentalmente, fare le stesse cose dà sicurezza, ma col tempo se non vengono i risultati, ti logora. In questo modo perdi la motivazione, e senza di essa non puoi migliorare. Puoi solo sentirti più stanco.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="green dolphin, post: 6778654, member: 7692"] Se i ritmi sono quelli che dici, con quel volume settimanale, non dovresti avere difficoltà a fare 220-230 km a settimana senza sentirti stanco e con gambe imballate. Con poche uscite, a quei ritmi, il recupero è garantito: praticamente non fai mai soglia, neanche in salita (anche se dire "soglia" può essere molto aleatorio come concetto). Dovresti chiederti se ha definito bene i vari parametri di lungo, medio, veloce, etc. nel calcolo della frequenza cardiaca, perché se sono calcolati in eccesso, allora ci potrebbe stare che ti stanchi. Oppure se ci sono fattori di stress esterni (tipo lavorativo) che comunque influiscono sul tuo rendimento e che alla fine non ti fanno reggere il carico di questi allenamenti non così pesanti, ma che uniti ad un lavoro fisico impegnativo, magari ti spremono troppo. Quello che posso dirti che ho imparato in tanti anni di ciclismo e anche quando facevo atletica, che il mio fisico rende di più allenandomi più frequente, il che vuol dire che diventano molto importanti gli allenamenti ravvicinati, quindi dopo aver dato al tuo fisico un recupero parziale, cagioni uno stress controllato con un nuovo e diverso allenamento, che potrebbe essere soltanto di recupero se quello del giorno prima è stato molto impegnativo. Questo è il recupero attivo, ad esempio, ma va misurato anche il recupero totale fermandosi un giorno o due completamente da qualsiasi attività: anche quello ha un suo perché. Tu al momento fai due cose che potenzialmente annullano qualsiasi miglioramento: non stressi mai con certi ritmi il tuo fisico per cagionare una risposta, e nel contempo dai sempre un giorno intero di recupero al lavoro fatto in precedenza. E ciò nonostante ti stanchi e hai dovuto ridurre il volume. Quest'ultimo è uno dei due concetti chiave, per il miglioramento: volume ed intensità. La capacità di dosarli e miscelarli a seconda dello stato di forma, ti darebbe risultati diversi. E qui entra in scena il terzo concetto: diversificare. Mai fare un allenamento uguale all'altro. Il fisico si abitua e rischi di non migliorare, anzi, in alcuni casi avrai una regressione. Perché mentalmente, fare le stesse cose dà sicurezza, ma col tempo se non vengono i risultati, ti logora. In questo modo perdi la motivazione, e senza di essa non puoi migliorare. Puoi solo sentirti più stanco. [/QUOTE]
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