Crea il Giro d'Italia 2012

doppelbock

Pignone
18 Luglio 2011
293
0
Visita sito
Bici
cannondale
bello, peccato che tanto il percorso lo decidono solo i soldi, degli sponsor e degli enti locali che pagano.
ed infatti l'anno prossimo ennesima partenza farsa, con 3 tappe in Danimarca (ma quando mai...)
 

gio81mi

Apprendista Passista
1 Dicembre 2009
1.044
23
provincia di milano
Visita sito
Bici
scott cr1
Prime anticipazioni sul Giro 2012, a firma di Paolo Viberti per tuttosport

1Sino a ieri era il direttore di corsa, da oggi diventa il patron del Giro al posto di Angelo Zomegnan: stiamo parlando di Mauro Vegni, responsabile della parte operativa al di sopra del quale agirà Michele Acquarone, il direttore generale di Rcs. Con Vegni lavoreranno personaggi di provate qualità come l’ex velocista Stefano Allocchio. Detto del vertice del team, eccoci il primo progetto del Giro 2012, al quale si sta lavorando da una decina di giorni, visto che s’è dovuta attendere l’ufficializzazione degli incarichi.

Danimarca. Il Giro 2012 che verrà presentato a ottobre partirà il 5 maggio dalla città danese Herning con una crono individuale. Il giorno dopo seconda tappa di 200 km sempre attorno alla stessa città. Il 7 maggio, invece, 180 km con partenza e arrivo a Horsens. In passato, il Giro ha già “esportato” all’estero la sua partenza nel 1965 (San Marino), 1966 (Monte Carlo, Monaco), 1973 (Verviers, Belgio),1974 (Città del Vaticano), 1996 (Atene), 1998 (Nizza), 2002 (Groningen, Olanda), 2006 (Seraing, Belgio) e nel 2010 (Amsterdam, Olanda).

Trasferimenti. Dalla Scandinavia primo e unico grande trasferimento nel giorno di riposo verso il Bel Paese, cvon ripartenza dal Veneto. Ed ecco il primo diktat della nuova gestione: pochi trasferimenti per i corridori. 2Dunque, non ci saranno altri sconfinamenti all’estero e le pressanti richieste francesi per avere il Giro all’Alpe d’Huez, sul Galibier e a Les Deux Alpes dovranno attendere almeno sino al 2013.

Salite. I pochi trasferimenti a cui abbiamo fatto cenno rispondono a un’esigenza prioritaria: concepire un Giro meno massacrante di quello del 2011. Anche per questo, al Sud si arriverà al massimo sino al Matese, anche se non è detto che si salga sino a Campitello. E’ invece scontato che si troveranno alcune salite “storiche” lungo l’Appennino (Terminillo? Macerone? Abetone?), a patto che in vetta ci sia spazio. In altre parole, il Giro 2012 nasce da una sinergia con la Rai e Auro Bulbarelli che ha vietato esperimenti tipo Gardeccia, perché portare su vette impervie i mezzi tv diventa dispendioso e controproducente. 3Dunque niente Rifugio Calvanico, detto lo Zoncolan del Sud.

Miti. Dal Matese si risalirà verso il Nord: dopo la scorpacciata del 2011, il Piemonte verrà nuovamente toccato, ma senza vette mitiche e con una tappa di media pianura. Le montagne decisive saranno concentrate nell’ultima settimana (e senza il penultimo week end più duro dell’ultimo). Gli organizzatori stanno studiando alcuni arrivi epici: probabile le Tre Cime di Lavaredo, possibile lo Stelvio (magari a crono), da non escludere il Pordoi, mentre si dovrebbe transitare (ma non arrivare) sul Mortirolo. Di certo le Dolomiti - che nel 2012 festeggeranno i 50 anni di territorio eletto a Patrimonio dell’Unesco - saranno decisive.

Finale. 4E’ allo studio una crono individuale nella zona di Sondrio, mentre l’ultima tappa di Milano sarà nuovamente in linea. L’altra crono potrebbe essere ancora in salita (lo abbiamo accennato, forse da Bormio allo Stelvio), dopo il successo di quest’anno da Belluno a Nevegal. E anche per non svantaggiare troppo i nostri corridori, che nelle tappe contro le lancette e su terreno per passisti rimediano scoppole difficilmente recuperabili. Insomma, è un Giro che piacerebbe molto a Cadel Evans.
 

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
33.234
548
Visita sito
Bici
si grazie
ok fare meno trasferimenti ci sta, però partire dalla danimarca (dove gli organizzatori vengono pagati profumatamente) mi pare molto più dispendioso che muoversi anche verso il sud

secondo me il bello del giro era di trovare praticamente ovunque ottimi percorsi con salite che se anche non famose fanno spettacolo e soprattutto proprio xkè si chiama giro l' italia dovrebbe toccare più regioni possibili

speriamo che non si arrivi ai livelli del tour dove ogni anno si ripetono gli stessi percorsi
 

surdeivu

Apprendista Passista
2 Ottobre 2009
986
46
52
biella
Visita sito
Bici
Canyon Cf9SL, mtb Kona Hei Hei ti
Inizia bene la nuova gestione del giro ...........................
propongo per il 2013 le prime 2 tappe in Australia :mrgreen: , magari così viene anche Evans con l'intenzione di vincerlo ......................
 

bumba

Passista
25 Maggio 2010
4.708
142
casa
Visita sito
Bici
no
Danimarca. Il Giro 2012 che verrà presentato a ottobre partirà il 5 maggio dalla città danese Herning con una crono individuale. Il giorno dopo seconda tappa di 200 km sempre attorno alla stessa città. Il 7 maggio, invece, 180 km con partenza e arrivo a Horsens. In passato, il Giro ha già “esportato” all’estero la sua partenza nel 1965 (San Marino), 1966 (Monte Carlo, Monaco), 1973 (Verviers, Belgio),1974 (Città del Vaticano), 1996 (Atene), 1998 (Nizza), 2002 (Groningen, Olanda), 2006 (Seraing, Belgio) e nel 2010 (Amsterdam, Olanda).

Spero che questa sia un'eredità del buon (lol) Zomegnan, e che dall'anno prossimo si evitino per quanto possibile queste buffonate.
Mi auguro sinceramente di non vedere MAI una partenza del Giro dagli USA.
Al massimo fare ogni 4 anni (come avvenuto recentemente) una partenza da stati quanto possibile confinanti.

Trasferimenti. Dalla Scandinavia primo e unico grande trasferimento nel giorno di riposo verso il Bel Paese, cvon ripartenza dal Veneto. Ed ecco il primo diktat della nuova gestione: pochi trasferimenti per i corridori. 2Dunque, non ci saranno altri sconfinamenti all’estero e le pressanti richieste francesi per avere il Giro all’Alpe d’Huez, sul Galibier e a Les Deux Alpes dovranno attendere almeno sino al 2013.

Giustissimo, i trasferimenti a volte sono più pesanti delle tappe stesse.
Ora, difficile se non impossibile avere sempre la sede d'arrivo e di partenza del giorno dopo coincidenti, ma quanto meno si dovrebbe fissare un limite massimo (20-25 km) non oltre.
Sul fatto che i francesi facciano richieste "pressanti" per far passare il Giro su Alpe d'Huez, Les Deux Alpes o Galibier dovrebbe far riflettere su quale patrimonio è il Giro d'Italia e su come evitare di svalutarlo.

Salite. I pochi trasferimenti a cui abbiamo fatto cenno rispondono a un’esigenza prioritaria: concepire un Giro meno massacrante di quello del 2011. Anche per questo, al Sud si arriverà al massimo sino al Matese, anche se non è detto che si salga sino a Campitello. E’ invece scontato che si troveranno alcune salite “storiche” lungo l’Appennino (Terminillo? Macerone? Abetone?), a patto che in vetta ci sia spazio. In altre parole, il Giro 2012 nasce da una sinergia con la Rai e Auro Bulbarelli che ha vietato esperimenti tipo Gardeccia, perché portare su vette impervie i mezzi tv diventa dispendioso e controproducente. 3Dunque niente Rifugio Calvanico, detto lo Zoncolan del Sud.

Che la Rai l'anno scorso avesse il vaso stracolmo (per usare un eufemismo) lo si evinceva dalle varie classifiche mandate in onda, quali ad esempio la classifica dei trasferimenti sia come numero di km che come ore di tempo.
Giustissimo evitare esperimenti stile Gardeccia, se non si hanno gli spazi non si può fare, amen.
Quest'anno purtroppo dovendo pagare lo scotto della partenza in Danimarca (3 giorni) più di tanto al Sud non si può andare.
Come però qualcuno sottolineava in altri topic, al Sud interessa poi così tanto il ciclismo? Lo spettacolo abbastanza desolante dei recenti campionati italiani farebbe pensare l'esatto contrario...

Miti. Dal Matese si risalirà verso il Nord: dopo la scorpacciata del 2011, il Piemonte verrà nuovamente toccato, ma senza vette mitiche e con una tappa di media pianura. Le montagne decisive saranno concentrate nell’ultima settimana (e senza il penultimo week end più duro dell’ultimo). Gli organizzatori stanno studiando alcuni arrivi epici: probabile le Tre Cime di Lavaredo, possibile lo Stelvio (magari a crono), da non escludere il Pordoi, mentre si dovrebbe transitare (ma non arrivare) sul Mortirolo. Di certo le Dolomiti - che nel 2012 festeggeranno i 50 anni di territorio eletto a Patrimonio dell’Unesco - saranno decisive.

Se il Piemonte ha avuto una scorpacciata (cronosquadre di Torino, tappa di pianura in partenza da Alba e la tappa del Finestre), allora il Trentino e la zona delle Dolomiti come la si dovrebbe definire? Va bene dai, non scendiamo in inutili conflitti tra regione e regione, tra provincia e provincia che ci portiamo dietro dal Medioevo...
Comunque ci sta una rotazione dei posti. Va bene 2012 festeggiare i 50 anni delle Dolomiti, ma ripeto.. rotazione dei posti (fermo restando quanto detto sopra sui posti raggiungibili da una carovana come quella del Giro)

Finale. 4E’ allo studio una crono individuale nella zona di Sondrio, mentre l’ultima tappa di Milano sarà nuovamente in linea. L’altra crono potrebbe essere ancora in salita (lo abbiamo accennato, forse da Bormio allo Stelvio), dopo il successo di quest’anno da Belluno a Nevegal. E anche per non svantaggiare troppo i nostri corridori, che nelle tappe contro le lancette e su terreno per passisti rimediano scoppole difficilmente recuperabili. Insomma, è un Giro che piacerebbe molto a Cadel Evans.

Ottima scelta la "passerella" finale a Milano. L'averla tolta è uno dei più grossi sbagli fatti da Zomegnan. Vi immaginereste il Tour senza finale a Parigi?
Sulla cronoscalata boh.. non mi fa impazzire, ma visto che sta diventando un po' la "cifra stilistica" del Giro (cronosquadre prologo + cronoscalata + 1 crono da 30-40 km) ok. mi adeguo, l'importante è che sia ben disegnata e che abbia un senso ciclistico (Plan de Corones aveva anche stufato, sembrava più una gara di MTB)
 

nki

Apprendista Passista
9 Maggio 2011
959
19
36
Visita sito
Bici
:(
della partenza in Danimarca (3 giorni) più di tanto al Sud non si può andare.
Come però qualcuno sottolineava in altri topic, al Sud interessa poi così tanto il ciclismo? Lo spettacolo abbastanza desolante dei recenti campionati italiani farebbe pensare l'esatto contrario...


Spè Bumba, quando è passato quest'anno da me (campania) ho rivisto gente che non vedevo da anni e abitiamo in un paesino di 2000 anime (comprese 4 frazioni):mrgreen:. Io credo che, oggettivamente, l'appeal del campionato nazionale (non so all'estero) è decisamente inferiore a quella del Giro. Anche qui al sud (spero non mi legga Tremonti ahah) c'è gente che, per nulla appassionato del ciclismo fino in fondo, si è presa mezza giornata di ferie per vivere quei pochi istanti del Giro insieme ad altri. E, a dispetto di quanto si pensa, non ho sentito nessuno lamentarsi delle strade chiuse.


Per il resto mi sembra un Giro abbastanza ragionato. Che odio maledettamente le partenze dall'estero si sa, ma se viene fatto come diceva Bumba una tantum (ogni 4 anni è ok) va bene. Se è per la sopravvivenza del Giro, ci "sacrifichiamo" :mrgreen:
Un'altra cosa: so che Milano è la casa della Gazzetta e quella del Giro, ma non dico Napoli che se potesse offrirebbe uno scenario stupendo per i luoghi (maledetti napoletani), ma una passerella a Roma a livello di fascino supererebbe Milano (nulla contro Milano che come città mi piace eh), paragonabile se non di più a quella della corsa francese.
Cmq per concludere, da come si legge, sembra un ritorno al passato dove non si andrà alla ricerca della montagna con pendenze del 30%, ma un Giro dove magari arriveranno anche i vari Cavendish, Farrar alla passerella finale.
Aspettiamo ottobre :mrgreen:
 

bumba

Passista
25 Maggio 2010
4.708
142
casa
Visita sito
Bici
no
Spè Bumba, quando è passato quest'anno da me (campania) ho rivisto gente che non vedevo da anni e abitiamo in un paesino di 2000 anime (comprese 4 frazioni):mrgreen:. Io credo che, oggettivamente, l'appeal del campionato nazionale (non so all'estero) è decisamente inferiore a quella del Giro. Anche qui al sud (spero non mi legga Tremonti ahah) c'è gente che, per nulla appassionato del ciclismo fino in fondo, si è presa mezza giornata di ferie per vivere quei pochi istanti del Giro insieme ad altri. E, a dispetto di quanto si pensa, non ho sentito nessuno lamentarsi delle strade chiuse.


Per il resto mi sembra un Giro abbastanza ragionato. Che odio maledettamente le partenze dall'estero si sa, ma se viene fatto come diceva Bumba una tantum (ogni 4 anni è ok) va bene. Se è per la sopravvivenza del Giro, ci "sacrifichiamo" :mrgreen:
Un'altra cosa: so che Milano è la casa della Gazzetta e quella del Giro, ma non dico Napoli che se potesse offrirebbe uno scenario stupendo per i luoghi (maledetti napoletani), ma una passerella a Roma a livello di fascino supererebbe Milano (nulla contro Milano che come città mi piace eh), paragonabile se non di più a quella della corsa francese.
Cmq per concludere, da come si legge, sembra un ritorno al passato dove non si andrà alla ricerca della montagna con pendenze del 30%, ma un Giro dove magari arriveranno anche i vari Cavendish, Farrar alla passerella finale.
Aspettiamo ottobre :mrgreen:


il problema principale di Roma è la decisa lontananza dalle montagne alpine.
quindi o si fa un Giro ciofeca in stile 2009 o si predispone un maxi trasferimento come quello che fa il Tour in TGV: siamo sicuri di esserne capaci? secondo me no (oltre a tutti i discorsi già fatti che al Tour i trasferimenti massacranti li accettano tutti, mentre al Giro no.. ma non andiamo OT).
e poi la tradizione è Milano, c'è poco da fare
:-x
sul discorso sud-interesse ciclismo, non lo so per esperienza diretta, ma dalla TV si vede che un pelino meno di affollamento c'è.
sarà dovuto al fatto che di solito si tratta delle prime tappe e quindi poco decisive e/o spettacolari, sarà che forse a metà maggio qualcuno già preferisce andare al mare... sinceramente non lo so.

siamo però tutti d'accordo che mille volte meglio toccare regioni del Sud che partire insulsamente dalla Danimarca!

sulle strade chiuse... beh ci sarà sempre chi si lamenta; da noi ci si lamentava persino durante le Olimpiadi Invernali, è tipico: ci sarà sempre quella percentuale di gente a cui non frega niente di niente e che non vuole assolutamente per 1 o 2 giorni cambiare le sue abitudini (siano esse cambiare strada o prendere un bus invece di un treno)... non sia mai, lesa maestà
:angrymod:
 

nki

Apprendista Passista
9 Maggio 2011
959
19
36
Visita sito
Bici
:(
il problema principale di Roma è la decisa lontananza dalle montagne alpine.
quindi o si fa un Giro ciofeca in stile 2009 o si predispone un maxi trasferimento come quello che fa il Tour in TGV: siamo sicuri di esserne capaci? secondo me no (oltre a tutti i discorsi già fatti che al Tour i trasferimenti massacranti li accettano tutti, mentre al Giro no.. ma non andiamo OT).
e poi la tradizione è Milano, c'è poco da fare
:-x
sul discorso sud-interesse ciclismo, non lo so per esperienza diretta, ma dalla TV si vede che un pelino meno di affollamento c'è.
sarà dovuto al fatto che di solito si tratta delle prime tappe e quindi poco decisive e/o spettacolari, sarà che forse a metà maggio qualcuno già preferisce andare al mare... sinceramente non lo so.

siamo però tutti d'accordo che mille volte meglio toccare regioni del Sud che partire insulsamente dalla Danimarca!

sulle strade chiuse... beh ci sarà sempre chi si lamenta; da noi ci si lamentava persino durante le Olimpiadi Invernali, è tipico: ci sarà sempre quella percentuale di gente a cui non frega niente di niente e che non vuole assolutamente per 1 o 2 giorni cambiare le sue abitudini (siano esse cambiare strada o prendere un bus invece di un treno)... non sia mai, lesa maestà
:angrymod:

:asd2:
hai ragione su tutto, mi sono sentito un attimo la De Stefano e accostavo il ciclismo alla poeticità di una città come Roma :d
Cmq si, indubbiamente il numero qui al sud è minore rispetto alle tappe al nord, ma come hai detto vuoi che sono le prime settimane, vuoi che sono quasi sempre infrasettimanale, il numero è inferiore. Dicevo semplicemente di non prendere i campionati nazionali come riferimento perchè non c'è differenza nel riscontro con la tradizione del Giro e anche interesse mediatico.
Per il resto si, alla fine cambiare abitudini infastidisce non poco molta gente. vabbè...
 

bumba

Passista
25 Maggio 2010
4.708
142
casa
Visita sito
Bici
no
:asd2:
hai ragione su tutto, mi sono sentito un attimo la De Stefano e accostavo il ciclismo alla poeticità di una città come Roma :d
Cmq si, indubbiamente il numero qui al sud è minore rispetto alle tappe al nord, ma come hai detto vuoi che sono le prime settimane, vuoi che sono quasi sempre infrasettimanale, il numero è inferiore. Dicevo semplicemente di non prendere i campionati nazionali come riferimento perchè non c'è differenza nel riscontro con la tradizione del Giro e anche interesse mediatico.
Per il resto si, alla fine cambiare abitudini infastidisce non poco molta gente. vabbè...

per onestà va anche detto che il fascino di Roma non si discute!
arrivare sui Fori Imperiali è forse una delle poche cartoline che compete e non poco con Parigi e gli Champs Elysees.
Milano, per quanto la si voglia far passare, è tra le grandi città italiane una delle meno belle (so già che ora i "milano-fili" si scateranno :mrgreen:); ma sicuramente Roma è di un altro spessore rispetto a Milano anche se come ti dicevo, paga l'assenza di tradizione ma soprattutto la lontananza dalle montagne.
un finale a Roma ci starebbe, in fondo il Tour finisce a Parigi, la Vuelta a Madrid, da noi perchè non Roma?
c'è anche da dire però che Spagna e Francia son due nazioni diverse dall'Italia, soprattutto la Francia che è Parigi-centrica ed il resto del paese è ben poca roba; in Spagna c'è Madrid e Barcellona, ma per il resto anche lì poca roba. Da noi? Solo restando alle maggiori città, son almeno 4 (Roma, Milano, Torino e Napoli).
Tirando le fila di questi ragionamenti più o meno sconclusionati, per me restando fermo che ci va la tappa finale in linea (detta anche "passerella", ma è pure sempre gara valida), c'è "solo" da decidersi (tradizione di Milano o fascino di Roma) e una volta scelta che sia quello.
Avere un finale a Roma, uno a Verona, uno a Milano, uno a vattelapesca, non credo sia utile per lanciare il Giro al livello del Tour, anzi...
 

ilvice

Apprendista Cronoman
4 Novembre 2009
3.578
188
Visita sito
milano è sicuramente meno bella di roma....ma spostare la città di arrivo sarebbe un errore(cosa che hanno già fatto)...vuol dire cancellare il passato e la tradizione, e in queste corse la tradizione conta molto...il tour insegnao-o
 

nki

Apprendista Passista
9 Maggio 2011
959
19
36
Visita sito
Bici
:(
probabilmente si, la tradizione è giusta e va rispettata, però ora pensavo che sulla striscia del Tour, che vede la domenica più o meno un giorno per velocisti, sarebbe interessante far arrivare la carovana in grandi città, magari a rotazione. Sarebbe uno bello spot per chi ci vede dall'estero. Certo, ora come ora, per alcune città accollarsi certi costi sarebbe solo deleterio, però se si vuole rilanciare anche il Giro non la vedo proprio male come idea
 

bumba

Passista
25 Maggio 2010
4.708
142
casa
Visita sito
Bici
no
probabilmente si, la tradizione è giusta e va rispettata, però ora pensavo che sulla striscia del Tour, che vede la domenica più o meno un giorno per velocisti, sarebbe interessante far arrivare la carovana in grandi città, magari a rotazione. Sarebbe uno bello spot per chi ci vede dall'estero. Certo, ora come ora, per alcune città accollarsi certi costi sarebbe solo deleterio, però se si vuole rilanciare anche il Giro non la vedo proprio male come idea

se c'è proprio una cosa da evitare e da non copiare dal Tour è la domenica con le tappe da velocisti!
anzi, una delle cose belle degli ultimi Giri è stato il mettere le tappe più interessanti per quanto possibile nel weekend.
trovo sia stato di un noioso avere la tappa pianeggiante la seconda domenica del Tour (molto bello è stato avere la cronosquadre alla prima di domenica); in fondo chi porta soldi (e tanti) son le televisioni, a maggior ragione in uno sport dove gli incassi sul campo sono pari a zero, e in televisione fa il botto di ascolti nel weekend una tappa con arrivo in salita.
certo è che se però si disegnano tappe come quelle Pirenaiche di quest'anno, e i ciclisti le percorrono come han fatto a Luz Ardiden e Plateau de Beille.. c'è poco da fare!
 

nki

Apprendista Passista
9 Maggio 2011
959
19
36
Visita sito
Bici
:(
se c'è proprio una cosa da evitare e da non copiare dal Tour è la domenica con le tappe da velocisti!
anzi, una delle cose belle degli ultimi Giri è stato il mettere le tappe più interessanti per quanto possibile nel weekend.
trovo sia stato di un noioso avere la tappa pianeggiante la seconda domenica del Tour (molto bello è stato avere la cronosquadre alla prima di domenica); in fondo chi porta soldi (e tanti) son le televisioni, a maggior ragione in uno sport dove gli incassi sul campo sono pari a zero, e in televisione fa il botto di ascolti nel weekend una tappa con arrivo in salita.
certo è che se però si disegnano tappe come quelle Pirenaiche di quest'anno, e i ciclisti le percorrono come han fatto a Luz Ardiden e Plateau de Beille.. c'è poco da fare!

il "problema" Bumba, è vero che le tappe di montagna di domenica in tv la fanno da padrona in termini di ascolti (lo dissi anch'io), però immagino anche l'estero: c'è chi anche per il piacere di vedere in diretta le bellezze-o presunte tali- di alcune città d'Italia, sarebbe disposto a sintonizzarsi e vedere la tappa.
Me l'ha fatto notare un mio cugino che vive fuori che mi disse "perchè fanno tante tappe in montagna nel week-end? perchè non fanno arrivare il Giro a ( una grande città storica) di domenica? noi qui vogliamo vedere anche belle città della nostra italia".
In effetti inizialmente ho fatto questa faccia --> o.O però poi ho pensato "di sicuro una caxxata non l'ha detta". Sempre soldi sono, anzi :mrgreen:
Poi immagino le attività che si potrebbero venire a creare nelle grandi città di domenica: un ritorno economico ci può stare tranquillamente :smile: