Alle 11 partiamo da Aosta c'è una bellissima giornata di sole fa caldo mi faccio due domande: non ho mai fatto cosi' tanti kilometri e dislivello in una sola volta. E tanto meno non ho mai pedalato un intera notte vera incognita del giro.
Per portare a termine l'impresa, serviranno 350km e 8000m di dislivello per ritornare ad Aosta e completare l'anello attraverso sette colli alpini .
Attraversiamo la periferia d’Aosta e dopo 4-5km pianeggianti iniziano l'infinita ascesa che ci porterà dai 500m d’Aosta ai quasi 2500m del Colle del Gran S.Bernardo. La giornata è serena fa caldo durante l'ascesa non troviamo nessuna fontana per i primi 10 kilometri.
Continuiamo a salire si arriva al bivio per il traforo noi andiamo sulla destra per la strada che ci porterà diretta al colle, la pendenza aumenta un po' ma niente di trascendentale, si passa dal 34x19-17 della prima parte ad un 34x21-23, un po' di vento contro e nei pochi tornanti in cui la strada torna verso sud il vento spinge e la differenza si sente. Intorno ai 2000m ecco che la salita mostra la parte più bella, ampi panorami tipici dell'alta montagna, . Gli ultimi 5-6 km sono un po' più impegnativi, raramente per salvare la gamba innesto il 34x26, bisogna andare al risparmio.
In cima al Gran San Bernardo il lago è ancora ghiacciato facciamo due foto ci vestiamo e mangiamo qualcosa. Si attacca la discesa che ci porterà a martigny ( cosi credevo ).
I primi 6 km di discesa sono tortuosi con qualche tornante, la strada è pressochè perfetta, poi si raggiunge la galleria del traforo, ci immettiamo e da qui per circa 40km è un lungo rettilineo in discesa da pedalare al 5-6% dove si và giù con velocità tra i 45 e i 55km/h solo 2 tornanti ogni tanto un piccolo tratto pianeggiante, insomma una goduria di discesa, perfetta per tenere una buona media.
Bivio a destra si attacca una salita che non sapevo dovevamo fare ( champex-lac ) , avevo il dubbio che Cina avrebbe aggiunto qualcosa ad un piatto già pieno. 500 metri di dislivello per arrivare ad un bellissimo lago d'alta montagna. Paesigisticamente molto bello è valsa fare l'ora in + di fatica. Nella mente critico l'idea meglio aggiungere un colle se ne hai alla fine ma non l'inizio.
a Martigny si risalita verso il Col de LaForclaz a poco più di 1500m di quota, in pratica dobbiamo salire di 1050m in meno di 13km, una salita che sarà comunque tosta e molto pallosa. Si lascia Martigny e si seguono le indicazioni per Chamonix, . La salita è di una regolarità impressionante, sempre intorno al 8-9% tutta uguale, pochi tornanti e un po' di traffico, soprattutto moto. Cina lo vedo è lì davanti 100m che poi diventano 200 fino a che negli ultimi 2-3km non lo vedo più, io salgo con il mio passo, sempre con il 34x26 , mi sono imposto di andare agile e di non forzare mai, di prendere il mio ritmo e di non seguire chi và più veloce di me. Dopo 1h e tante sucate di salita sono in cima dove trovo cina sono molto contento, sono salito bene ed in maniera costante senza mai patire una salita che può mettere in difficoltà in quanto non ha un solo metro dove rifiatare e ha una pendenza media dell'8%, e cosa più importante non abbiamo coperto nemmeno la metà del dislivello del giro completo, quindi calma e pazienza. In cima si cominca a vedere il massiccio del Monte Bianco, facciamo rifornimento d'acqua e giù in discesa anche questa molto lineare e scorrevole seppur abbastanza breve dove a circa 1000m di quota la pendenza s'inverte ed inizia la scalata al Col de Montets.
Anche qui salita non difficile, un po' più dura all'inizio e alla fine mentre la parte centrale è decisamente abbordabile,.
A Chamonix, dove la vista sul Monte Bianco si fa sempre più spettacolare ci fermiamo per mangiare abbiamo percorso 130 kilometri e 3800 di dislivello. Al carrefur Compro un litro e mezzo di birra pane e prosciutto. Aggiriamo Chamonix ed arriviamo all'imbocco dell'Autostrada in direzione S.Gervais ma la strada è ovviamente interdetta alle bici. Chiediamo informazioni e ci viene indicata una stradina sulla destra in direzione Les Houches, perfetto siamo sulla strada giusta. Il percorso da questo punto si fa un po' tortuoso, c'è qualche risalita, la strada secondaria non è più asfaltata perfettamente e tra l'altro un paio di volte ci capita di fare confusione ma poi troviamo la giusta via in direzione di Servoz-Sallanches. Giusto dopo l'abitato di Servoz bisogna seguire l'indicazione per Passy-La Fayet dove raggiungiamo in discesa una rotonda con indicato Megeve, ci siamo persi 2 volte e abbiamo allungato.
Siamo a circa 600m di quota inizia la 5à salita di giornata che ci porterà a Megeve a circa 1100m, anche questa salita non è difficile, 34x21 ogni tanto metto il 23 e questa le sensazioni sono buone la fatica ancora decisamente sopportabile per ora sono a quota 2 cristi. ecco la strada che proviene da Sallanches alla rotonda giriamo a sinistra e proseguiamo la salita adesso decisamente facile e pedalabile. . Arriviamo a Megeve ora è notte piena, inizia la parte + dura del percorso
Ora si può iniziare a bestemmiare............................seriamente.