da 1 a 10 quanto ritenete importante l'uso del Cardiofrequenzimetro.

gio89

Maglia Rosa
14 Settembre 2005
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122
verona/milano
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Bici
alu
Lollo sono d'accordo con te, in gara si fa la prima salita a tutta e si cerca di stare con i primi, se ci si riesce allora si continua ad andare con loro sperando di reggere fino alla fine, e se nel finale si sente di stare benino allora si può anche provare a staccare qualcuno

In gara lo trovo utile in granfondo veramente dure tipo campagnolo & co, dove se scoppi a metà rischi di non arrivare in fondo
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
13.838
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Come fai ad evitare una seconda cotta se non hai osservato l'evoluzione della prima cotta sul display del cardio? Ad esempio, come fai a sapere che fra poco andrai in crisi di fame se non vedi che i battiti non salgono pur cominciando ad avere le gambe ferme e pesanti ed il respiro affannoso?

Questa domanda denota una grande ignoranza ciclistica, non me ne volere.
Se affidi il tuo andare in bici ad un apparecchio non capirai mai come funziona il tuo corpo...o meglio, lo capirai solo parzialmente.
Ti rispondo con una contro-domanda: come hanno fatto secondo te la maggioranza dei ciclisti in attività, visto che hanno iniziato a pedalare quando i cardio "commerciali" nemmeno esistevano?
 

Mini4wdking

via col vento
22 Novembre 2006
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3.738
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Piacenza
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Canyon Ultimate CF Dura Ace
Ti rispondo con una contro-domanda: come hanno fatto secondo te la maggioranza dei ciclisti in attività, visto che hanno iniziato a pedalare quando i cardio "commerciali" nemmeno esistevano?

Ti rispondo subito e facilmente: facevano senza, basandosi solo sulle sensazioni, ovviamente sbagliando di più. Prendendo più cotte rispetto a quelle che si prendono con uno strumento di valutazione in più (il cardio) che la tecnologia ci ha dato a bassissimo costo e che non vedo perché non usare per MIGLIORARE nettamente la nostra percezione.

Come facevano un tempo a scalare i passi senza cambio?
Come facevano un tempo a fare i conti senza computer?
Come facevano un tempo a viaggiare senza motore a scoppio?

Ma, si sa, il cambio della bicicletta è cosa buona e giusta, il computer è cosa buona e giusta, il motore a scoppio è cosa buona e giusta, mentre usare un'altra innovazione, IL CARDIO, è sbagliato perché fa rimanere ignoranti di sè stessi. ;nonzo%
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
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Ma, si sa, il cambio della bicicletta è cosa buona e giusta, il computer è cosa buona e giusta, il motore a scoppio è cosa buona e giusta, mentre usare un'altra innovazione, IL CARDIO, è sbagliato perché fa rimanere ignoranti di sè stessi. ;nonzo%

Non è così: in primis perchè non è solo il battito cardiaco a rilevare lo stato di affaticamento...e questo vale anche per atleti evoluti (che lo sanno bene e che in gara il cardio nemmeno lo guardano ad esempio..)
Se fosse uno strumento con cui riesci a capire con assoluta certezza cosa/come/quando/quanto stai facendo, ok, sarei il primo a dire "ragazzi usatelo, vi risparmiate un sacco di scoppole"...ma siccome NON è così e siccome un principiante NON FA nel 100% dei casi un test di soglia (ampliando a dismisura il margine di errore..), il cardio rimane uno strumento inutile e controproducente, visto che il novellino di turno CREDE di conoscere i propri limit basandosi sui numeri che vede sul display.
E' questo il meccanismo che genera ignoranza di se stessi.
 

Mini4wdking

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I professionisti in gara hanno anche chi dall'ammiraglia li può guidare ed informare e correggere qualora ce ne sia il bisogno.
Inoltre i professionisti il cardio ce l'hanno anche in gara.
Tu sei sicuro che non lo usino mai, secondo me qualche volta lo guardano.
Inoltre qualche volta sbagliano anche gli atleti più evoluti...

Io sono convinto che sia utile per vari motivi:

  • per chi inizia aiuta ad iniziare a capire il proprio corpo, quanto tempo si può stare a una certa frequenza/sforzo, quanto tempo ci vuole per recuperare, quanto tempo posso stare a tutta, e con quale sforzo
  • per chi si allena da più tempo aiuta a calibrare lo sforzo su uscite lunghe, a capire "a quanto si sta andando" data l'esperienza accumulata nelle varie uscite sempre con il cardio, evita di "esagerare" e poi crolalre
  • per chi è professionista o evoluto è indispensabile per i lavori in allenamento fatti ad una certa frequenza cardiaca ed in gara immagino che aiuti a capire quanto si sta bene, quanto si ha recuperato, quanto si sta spendendo, quanto se ne ha ancora per attaccare... è un supporto.
Per ognuno quindi è utile, magari non è utilissimo per un evoluto in gara, ma da qui a dire che è dannoso come dici tu, ne passa...
Chi è veramente professionista o evoluto, che decide di rinunciare a questo supporto secondo me parte con un piccolo handicap.
sarebbe come far partire Raikkonen senza contagiri. La gara la fa lo stesso cambiando marcia "a sensazione", ci mancherebbe, ma i risultati non sarebbero un pochino inferiori?
 

Mini4wdking

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Non è così: in primis perchè non è solo il battito cardiaco a rilevare lo stato di affaticamento...

Certo, infatti ho sempre detto che è un supporto in più, che migliora la nostra percezione del corpo e dello stato di fatica.
Rinunciare a questo parametro di valutazione (la frequenza) è come andare in giro con un occhio bendato, si fa tutto lo stesso, ma la nostra percezione è peggiore.
 

lollo

Passista
29 Luglio 2004
4.178
117
49
Schoten (Belgio... Fiandre)
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I pro il cardio in gara non lo usano... ce l'hanno ma solo per registrare i dati e poterli analizzare successivamente e capire dove e come si possono migliorare.

Una prova? Adesso c'è il Tour... guardati una tappa di montagna dall'inizio e vedrai come all'inizio vanno a fucile. In coda al gruppo muoiono ma se ne guardano bene di dire: "il mio cardio dice che se continuo cosi' non posso arrivare alla fine... allora rallento e me ne vado con il mio passo". Figuriamoci! Tengono duro finché possono... senno' è finita.
 

lele57

Apprendista Velocista
28 Marzo 2007
1.428
232
bassa modenese
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Però una distinzione tra alteti molto forti che fanno la gara e altri meno forti e
meno allenati và fatta.
I più forti e allenati devono per forza fare la corsa sugli altri e riescono anche a recuperare vari fuorisoglia in poco tempo.
Gli altri mè compreso se in una gf fanno alcuni fuorisoglia poi li pagano e il
tempo finale ne risente.
 

Mini4wdking

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I pro il cardio in gara non lo usano... ce l'hanno ma solo per registrare i dati e poterli analizzare successivamente e capire dove e come si possono migliorare.

Una prova? Adesso c'è il Tour... guardati una tappa di montagna dall'inizio e vedrai come all'inizio vanno a fucile. In coda al gruppo muoiono ma se ne guardano bene di dire: "il mio cardio dice che se continuo cosi' non posso arrivare alla fine... allora rallento e me ne vado con il mio passo". Figuriamoci! Tengono duro finché possono... senno' è finita.

I velocisti fanno da subito gruppetto per arrivare indenni alla fine, e a loro si accodano tranquillamente anche i gregari che hanno esaurito il loro lavoro di giornata.
Inoltre anche fra uomini di classifica non sono rari gli esempi di chi preferisce procedere del proprio passo perché alla fine come tempo totale di percorrenza è una strategia che paga.
Savoldelli, Gonchar i primi che mi vengono in mente.
Di Luca invece interpreta la corsa diversamente, dà tutto quello che può per stare davanti, poi se il ritmo era troppo alto salta.

Poi a dire il vero non mi sembra che negli ultimi anni le salite le imbrocchino dall'inizio a fucile, anzi... mi sembra che gli scatti inizino sempre più tardi rispetto ad una decina di anni fa, diciamo sugli ultimi 4 km dell'ultima salita (solo se c'è un'arrivo in salita fra l'altro)...
 

lollo

Passista
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I velocisti fanno da subito gruppetto per arrivare indenni alla fine, e a loro si accodano tranquillamente anche i gregari che hanno esaurito il loro lavoro di giornata.
Inoltre anche fra uomini di classifica non sono rari gli esempi di chi preferisce procedere del proprio passo perché alla fine come tempo totale di percorrenza è una strategia che paga.
Savoldelli, Gonchar i primi che mi vengono in mente.
Di Luca invece interpreta la corsa diversamente, dà tutto quello che può per stare davanti, poi se il ritmo era troppo alto salta.

Poi a dire il vero non mi sembra che negli ultimi anni le salite le imbrocchino dall'inizio a fucile, anzi... mi sembra che gli scatti inizino sempre più tardi rispetto ad una decina di anni fa, diciamo sugli ultimi 4 km dell'ultima salita (solo se c'è un'arrivo in salita fra l'altro)...

Temo che hai visto delle gare tutte tue... se partiamo con questo concetto non c'è possibilità dialogo. Evidentemente non hai mai visto una tappa del Tour dal km ZERO. Col cavolo che fanno gruppetto dal via... e che poi se ne vadano "tranquillamente" fino all'arrivo è da fantascienza.
 

Mini4wdking

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Temo che hai visto delle gare tutte tue... se partiamo con questo concetto non c'è possibilità dialogo. Evidentemente non hai mai visto una tappa del Tour dal km ZERO. Col cavolo che fanno gruppetto dal via... e che poi se ne vadano "tranquillamente" fino all'arrivo è da fantascienza.

Mi sono spiegato male, intendevo dire che fanno gruppetto subito dall'inizio di una salita dura, se il ritmo dei primi è troppo forte.
Inoltre con "tranquillamente" volevo dire che sono attenti solo a finire entro il tempo massimo, che può voler dire che devono lo stesso piombare giù a tutta in discesa e menare nei falsopiani fra una salita e l'altra.
 

lollo

Passista
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Mi sono spiegato male, intendevo dire che fanno gruppetto subito dall'inizio di una salita dura, se il ritmo dei primi è troppo forte.
Inoltre con "tranquillamente" volevo dire che sono attenti solo a finire entro il tempo massimo, che può voler dire che devono lo stesso piombare giù a tutta in discesa e menare nei falsopiani fra una salita e l'altra.

Non è ancora la realtà... questo lo fanno da metà corsa in poi. Nella prima metà si dannano l'anima per stare in gruppo.
 
Ma quante parole, per nulla.

Il cardio visualizza uno dei due sistemi che si adoperano pedalando: il sistema centrale.
L'altro sistema di cui tenere conto è quello periferico: le gambe.

Se non si ha idea di come soggettivamente funzionino i due sistemi il cardio ad un neofita può fare parecchia confusione.
Ma può essere utile (o indispensabile) in allenamento, a patto di rispettare il riposo e il recupero (altrimenti non potendo visualizzare com'è il sistema periferico si crea solo confusione), per seguire tabelle previo test.

In gara... Ci si allena per farle a tutta... Se si scelgono gare più lunghe rispetto alle proprie capacità ha senso correre con un cardio e magari allora anche con un PT, per arrivare alla fine... Ma che senso ha?