[URL]http://www.cyclinside.com/Technews/Biciclette/Materiali/Fibra-di-carbonio+-dubbi-e-controlli.html[/URL]
quando dicono "È normale che i problemi siano numericamente di più, ma andrebbero rapportati ai telai venduti per avere una effettiva incidenza delle problematiche. E probabilmente si scoprirebbe di essere comunque nella media."
ai tempi del solo acciaio non si sarebbe mai fatto un discorso simile.
poi "quasi metà delle rotture occorse (in questo caso non si parla solo di fibra di carbonio) sono imputabili ad un errore di montaggio. Un dato impressionante che lo diventa ancora di più se si considerano le rotture che avrebbero potuto essere state “prese per tempo” con un’analisi dell’oggetto rotto."
diciamo che il carbonio porta con se intrisecamente sempre molti dubbi e problemi di rottura.
La realtà è che se si produce un telaio superleggero ci si devono assumere dei rischi.
In particolare, visto che la fibra di carbonio è in grado di avere comportamenti diversi a seconda di come lo si dispone, si possono creare telai estremamente leggeri ma comunque molto rigidi e quindi resistenti lungo la direzione delle sollecitazioni "abituali". Se poi arriva una sollecitazione lungo una direzione non abituale... è più facile che ci sia una rottura (e gli errori di montaggio sono le peggiori sollecitazioni possibili).
Tutto questo non è presente con l'acciaio, perché se lo fai abbastanza spesso da reggere l'utilizzo normale, è anche abbastanza spesso da non rompersi se ci fai cose turche.
Però questo non significa che in assoluto il carbonio sia più delicato, perché se si prende un onesto ed economico telaio in carbonio da 1.1kg (e non uno da 850g), i tubi sono abbastanza spessi da non rompersi tanto facilmente se si fanno casini con il montaggio, o se ti cade di taglio su un gradino.
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