sul vialone di monza una domenica pomeriggio mi ha agganciato affiancato e superato un anziano SU UNA GRAZIELLA che, stando al mio computerino faceva almeno i 35, apparentemente senza nessuno sforzo.
...la famosa Graziella mod. Cancellara....
sul vialone di monza una domenica pomeriggio mi ha agganciato affiancato e superato un anziano SU UNA GRAZIELLA che, stando al mio computerino faceva almeno i 35, apparentemente senza nessuno sforzo.
...la famosa Graziella mod. Cancellara....
Stessa cosa un paio di anni fa su una strada di provincia
Puntino all'orizzonte. Lo spirito olimpico parte....
Faccio fatica a raggiungerlo e sorpresa... Un vecchietta ai 30 all'ora con la bici elettrica!
Così non vale
Ieri mattina, parte cittadina del mio percorso abituale, studentessa imprendibile.
Mai visto uno scatto del genere su bici da donna( con tanto di zaino che ad ogni colpo di pedale passava da una parte all'altra):in 600 metri non sono riuscito a passarla.
Il ritardo mette le ali!
Mitico, un esempio per tutti!Ieri me lo sono proprio chiesto. E non mi riferisco a ciclisti che vengono reggiunti e che si "attaccano" (qui un senso c'é). Ma quelli che ti raggiungono e quindi vanno più forte di te e poi ti si appiccicano come mosche sulla carta moschicida.
A meno che io non sia cotto come un copertone, considero il vento contrario, seppur molto fastidioso, come un elemento allenante. Quindi non cerco la ruota di qualcuno, anzi se posso, la evito. Comprendo invece che nelle uscite di gruppo si cerchi un tipo di allenamento costituito da alternanze nel "tirare", ma questo è un'altro discorso...
Esperienza di ieri (la base di questo mio pensiero).
Lungo rettilineo con vento contro. Dal mio "magico" mini-specchietto noto un ciclista alle mie spalle che sta sopraggiungendo, ma è ancora molto lontano. In molto meno tempo che pensassi mi raggiunge -quindi andava forte- e mi si incolla. "Vorrà rifiatare" penso io. Invece rimane lì a lungo. Ora non incominciate con i soliti:
-"ma che fastidio ti da?"
-"basta incominciare a "snarocciare e sputacchiare"
-"basta fare una volatona e staccarlo
-"basta fargli un bel sorriso e chiedere se gli piacesse il mio c.ulo etc etc etc
Ieri avevo voglia di andarmene per i fatti miei, senza nessuno davanti e dietro. Quindi, ho rallentato sempre di più, fino ai 22 km/h. Al che il tizio mi affianca, non dice una parola, ma mi guarda stupito e se ne va alla velocità con la quale mi aveva raggiunto continuandosi a voltare per vedere se mi fossi "attaccato" io.
Tra me e me ho sorriso e ho pensato."tranquilllo, vai, che non mi attacco".
Certi atteggiamenti proprio no li capirò mai....
Mitico, un esempio per tutti!
OT: mi incuriosisce ed interessa il tuo mini-specchietto magico, mi dici di più?
@ Rapporto agile: magari era sfinito ed ha dato tutto per raggiungere una ruota alla quale attaccarsi..... non può essere????
Io mi domando ma perchè sta gente qua non se ne sta a casa? lo sport fa bene ma se devi prenderlo in questa maniera è meglio se vai al bar la domenica..Mamma mia che giornata!
Io di solito per fortuna non trovo mai gente così strana ma c'è stata un uscita due settimane fa di domenica con la mtb che è stata veramente allucinante,credevo di essere su "Scherzi a Parte".
Mamma mia che giornata!
Io di solito per fortuna non trovo mai gente così strana ma c'è stata un uscita due settimane fa di domenica con la mtb che è stata veramente allucinante,credevo di essere su "Scherzi a Parte".
Parto da Massa andando verso Lerici dove avevo in programma di fare un'oretta sostenuta sugli strappetti c'era un bel vento contrario,superata Marinella passo 4 con la bdc e saluto,prima si staccano dopo un'po mi si riaccodano,procedevo intorno ai 32 kmh che con la mtb e il vento contro e per me che son scarso in pianura era già una bella andatura,io spero che mi danno qualche cambio almeno arrivo prima e faticando meno..niente 10 km a ruota rallento rallentano aumento aumentano..a 1 km da Lerici sento che parlottano danno una strappata sopra i 40kmh e mi lasciano lì.rimango a 100 metri e grazie a dio vedo che prendono anche loro per Lerici,e incavolato come ero li riprendo e sull'ultimo strappetto li stacco tutti e 4.
Faccio il mio allenamento lì e visto che ero stanco decido di ritornare bello tranquillo a 27-28 kmh.a un certo punto passo un signore anziano sulla 60ina con la bdc che procedeva pianissimo lo saluto e lo supero,dopo un'po me lo vedo schizzare come una scheggia a fianco con uno scatto,mi prende 100 metri ma me ne frego continuo tranquillo,dopo un km lo riprendo che riandava piano come prima continuo del mio passo e lui dopo due secondi mi risupera e si rimette avanti parte da 30 kmh e dopo 30 secondi sta andando a 20 kmh quindi son costretto a ripassargli avanti e lui mi rifà la stessa cosa mi sorpassa di nuovo a tutta e poi rallenta sempre di più,ma 5-6 volte di fila,una roba allucinante..volevo quasi cambiare strada perchè mi stava proprio rompendo le palle e passare dall'interno,poi penso che c'è un cavalcavia lì a un km e che se lo faccio un'po più forte il "vecchio" si cuoce e esce da stressarmi,quando per fortuna mi fa passare e mi sta a ruota tranquillo senza infastidirmi e frenarmi..arriviamo al cavalcavia e io tranquillo nn lo voglio staccare,tanto se sta a ruota fastidio nn me ne da,a un certo punto lo vedo ripartire sui pedali con le mani basse alla pantani col rapportone e lì m'ha proprio rotto gli ho dato una stirata io, nella discesetta mi giro,era fermo in cima al cavalcavia piegato mezzo collassato.
Io mi domando ma perchè sta gente qua non se ne sta a casa? lo sport fa bene ma se devi prenderlo in questa maniera è meglio se vai al bar la domenica..Mamma mia che giornata!
Ieri me lo sono proprio chiesto. E non mi riferisco a ciclisti che vengono raggiunti e che si "attaccano" (...qui un senso c'é). Ma quelli che ti raggiungono, e quindi vanno più forte di te, e poi ti si appiccicano come mosche sulla carta moschicida.
A meno che io non sia cotto come un copertone, considero il vento contrario, seppur molto fastidioso, come un elemento allenante. Quindi non cerco la ruota di qualcuno, anzi se posso, la evito. Comprendo invece che nelle uscite di gruppo si cerchi un tipo di allenamento costituito da alternanze nel "tirare", ma questo è un'altro discorso...
Esperienza di ieri (la base di questo mio pensiero).
Lungo rettilineo con vento contro. Dal mio "magico" mini-specchietto noto un ciclista alle mie spalle che sta sopraggiungendo, ma è ancora molto lontano. In molto meno tempo che pensassi mi raggiunge -quindi andava forte- e mi si incolla. "Vorrà rifiatare" penso io. Invece rimane lì a lungo. Ora non incominciate con i soliti:
-"ma che fastidio ti da?"
-"basta incominciare a "snarocciare e sputacchiare"
-"basta fare una volatona e staccarlo
-"basta fargli un bel sorriso e chiedere se gli piacesse il mio c.ulo etc etc etc
Ieri avevo voglia di andarmene per i fatti miei, senza nessuno davanti e dietro. Quindi, ho rallentato sempre di più, fino ai 22 km/h. Al che il tizio mi affianca, non dice una parola, ma mi guarda stupito e se ne va alla velocità con la quale mi aveva raggiunto continuandosi a voltare per vedere se mi fossi "attaccato" io.
Tra me e me ho sorriso e ho pensato."tranquilllo, vai, che non mi attacco".
Certi atteggiamenti proprio no li capirò mai....