Questa la notizia:
da: http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=24576
un'equipe di ricercatori europea, guidata da Adam Cohen, professore di ricerca al centro di ricerca dei medicinali in Olanda. Ebbene, secondo questi ricercatori - la cui ricerca è stata pubblicata sul British Journal of Clinical Pharmacology - di contro a evidenti rischi per la salute, "non è stata dimostrata alcuna prova scientifica del miglioramento della resistenza" in seguito all'assunzione di EPO da parte dei soggetti studiati. Quella che l'EPO, tramite l'aumento della potenza aerobica (VO2max), migliorerebbe del 20% le capacità di resistenza di che ne fa uso sarebbe dunque solamente una leggenda secondo questi ricercatori, che arrivano quasi a parlare di effetto placebo dell'EPO.
Ma dopo viene anche detto:
Test che tuttavia hanno alcuni limiti visto che sono stati tutti condotti su ciclisti amatori, che non hanno dunque mai partecipato a competizioni di alto livello, e ai quali è stato chiesto di sottoporsi a test per la VO2max di circa 20 minuti, mentre una corsa di alto livello dura facilmente anche cinque o sei ore, creando sicuramente delle differenti condizioni fisiologiche.
Per questo motivo lo stesso team di ricercatori vorrebbe ora allargare i propri studi ai ciclisti professionisti, nella speranza di dimostrare definitivamente la loro teoria.
Una teoria che per il momento lascia tutti un po' scettici...
Come la vedo io?
Ormai il ciclismo è uno sport (bellissimo) allo sbando, che ha completamente sbracato, mal gestito e alla "mercè" dei sensazionalisti di turno (come questa equipe di scienzati) che cibandosi delle macerie del ciclismo si fanno un po' di pubblicità.
Ormai vale l'equazione ciclismo=doping (e se ne è discusso parecchio qua sul forum), e purtroppo non si fa niente per evitarlo.
Che addirittura si arrivi a dire che l'epo non serve mi lascia perplesso, così come mi lascia perplesso che siano trapelati dei risultati di una ricerca che definire allo stato embrionale è dir poco.
Ormai non mi stupisco di niente, sia se si scoprirà che era tutto "effetto Placebo" (ma dubito FORTEMENTE!), sia che questa ricerca è stata promossa da qualcuno dietro le quinte che tenta di insabbiare tutto per mandare avanti il carrozzone (un Gattopardesco "cambiare tutto per non cambiare niente").
Insomma...ormai non ci son più limiti, il fondo è stato ampiamente toccato e scavato da un bel pezzo!
da: http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=24576
un'equipe di ricercatori europea, guidata da Adam Cohen, professore di ricerca al centro di ricerca dei medicinali in Olanda. Ebbene, secondo questi ricercatori - la cui ricerca è stata pubblicata sul British Journal of Clinical Pharmacology - di contro a evidenti rischi per la salute, "non è stata dimostrata alcuna prova scientifica del miglioramento della resistenza" in seguito all'assunzione di EPO da parte dei soggetti studiati. Quella che l'EPO, tramite l'aumento della potenza aerobica (VO2max), migliorerebbe del 20% le capacità di resistenza di che ne fa uso sarebbe dunque solamente una leggenda secondo questi ricercatori, che arrivano quasi a parlare di effetto placebo dell'EPO.
Ma dopo viene anche detto:
Test che tuttavia hanno alcuni limiti visto che sono stati tutti condotti su ciclisti amatori, che non hanno dunque mai partecipato a competizioni di alto livello, e ai quali è stato chiesto di sottoporsi a test per la VO2max di circa 20 minuti, mentre una corsa di alto livello dura facilmente anche cinque o sei ore, creando sicuramente delle differenti condizioni fisiologiche.
Per questo motivo lo stesso team di ricercatori vorrebbe ora allargare i propri studi ai ciclisti professionisti, nella speranza di dimostrare definitivamente la loro teoria.
Una teoria che per il momento lascia tutti un po' scettici...
Come la vedo io?
Ormai il ciclismo è uno sport (bellissimo) allo sbando, che ha completamente sbracato, mal gestito e alla "mercè" dei sensazionalisti di turno (come questa equipe di scienzati) che cibandosi delle macerie del ciclismo si fanno un po' di pubblicità.
Ormai vale l'equazione ciclismo=doping (e se ne è discusso parecchio qua sul forum), e purtroppo non si fa niente per evitarlo.
Che addirittura si arrivi a dire che l'epo non serve mi lascia perplesso, così come mi lascia perplesso che siano trapelati dei risultati di una ricerca che definire allo stato embrionale è dir poco.
Ormai non mi stupisco di niente, sia se si scoprirà che era tutto "effetto Placebo" (ma dubito FORTEMENTE!), sia che questa ricerca è stata promossa da qualcuno dietro le quinte che tenta di insabbiare tutto per mandare avanti il carrozzone (un Gattopardesco "cambiare tutto per non cambiare niente").
Insomma...ormai non ci son più limiti, il fondo è stato ampiamente toccato e scavato da un bel pezzo!